Prima donna nella redazione dell’Osservatore Romano

ROMA – Il colpo di fulmine è del 23 novembre scorso. Università Cattolica di Milano, sala Negri da Oleggio, convegno dedicato a Giuseppe Dalla Torre, che dell’Osservatore fu direttore per 40 anni. La platea non è proprio giovanile, sono quasi tutti uomini. Poi, più o meno a metà sala, i capelli lunghi e il viso fresco di Silvia Guidi. Sarà lei la prima donna nella storia dell’Osservatore Romano. La prima giornalista nell’austera redazione vaticana. Nel suo piccolo un momento storico.

In quel momento Giovanni Maria Vian è da poche settimane direttore del quotidiano della Santa Sede. Ed è anche un po’ imbarazzato quando al termine del convegno quella ragazza un po’ appariscente gli si avvicina. Parlano un quarto d’ora, sempre più fitto. Ma il colpo di fulmine arriva solo dopo i saluti, quando Vian legge con attenzione il curriculum che lei gli ha lasciato. «L’ho chiamata subito-racconta il direttore – ero ancora sul taxi che mi portava in aeroporto. Le ho proposto una collaborazione ». Una decina di articoli, poi il grande salto. Un salto che forse non riguarda solo lei, ma la Chiesa intera. Dal 2 maggio Silvia Guidi, 36 anni appena compiuti, lascia il suo posto di vice capo della redazione esteri di Libero e diventa redattore della cultura per l’Osservatore Romano.

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L’articolo completo di Lorenzo Salvia è consultabile sul sito di Repubblica

16 commenti

Stefano Bottoni

Da “Libero” all'”Osservatore Romano”… Non dovrebbe essere un cambiamento così traumatico. Cambia solo il dio da adorare.

ren

Fumo negli occhi. Al Vaticano le donne non piacciono neanche un po’. Lì dentro è un affare da uomini. Anche se non sono il non plus ultra della virilità. Non importa, è la gestione degli affari che conta. Business is business.

ren

p.s. ho cliccato invio prima di finire il discorso.

Sia Libero o l’osservatore romano, sono d’accordo con Stefano, è sempre la stessa voce a parlare, quella dell’anti-democrazia, dell’autoritarismo, la voce dell’intolleranza, del rifiuto del dialogo e la criminalizzazione di chi non si allinea.

Bruno Gualerzi

La CCAR sta facendo passi da gigante, perché vi ostinate a non riconoscerlo?
Ma vi rendete conto che fra forse nemmeno un paio di secoli potrebbero perfino esserci le prime donne-sacerdote? E, perchè no – adesso però, presi dalla frenesia del nuovo che avanza, non pretendete che avvenga prima del 3000! – anche una ‘papessa’?
E poi c’è chi afferma che la chiesa è maschilista…

riccardo

è una foglia di fico…triste vedere che ci sian donne che si prestano a questi giochi

MetaLocX

La prima donna?
Ho capito male ho solo nel 2008 la redazione di un quotidiano occidentale fa entrare una donna nel proprio organico?
No, perché se fosse così sarebbe veramente assurdo. Meglio tardi che mai, ma ripeto: siamo nel 2008!

gigetta

ma lasciatele il suo momento di celebrità…al giorno d’ oggi mica è semplice trovare il posto fisso!

antonio massimo

Dall’articolo si legge:”…………..Fa parte dei memores domini, l’associazione che riunisce i militanti di Comunione e liberazione che hanno scelto di vivere con dedizione totale a Dio, castità compresa. «Sì, credo che per il giornale e per la Chiesa questo sia un segno di apertura, di modernità. Ma non cambierò certo la mia personalità per essere accettata».”

La Guidi sostiene, in pratica, di non essere disposta a “cambiare personalità” per essere accettata.. Mi chiedo e vi chiedo: a una che è “memores domini”, cha ha bandito per sempre il sesso dalla propria vita, in che modo gli si potrebbe chiedere di cambiare personalità? Cioè, che altro di peggio gli si potrebbe chiedere a questa poverina? ..

Ragazzi…viviamo in un mondo di folli…!!!

clarence.darrow

“Sì, credo che per il giornale e per la Chiesa questo sia un segno di apertura, di modernità. ”

complimentoni per la modernita, siete appena entrati nel ventesimo secolo… ci sarebbe da ridere, se solo sta gente non prendesse il finanziamento pubblico per l’editoria…

Silesio

Non si capisce bene il rapporto logico intercorrente tra castità e dedizione a Dio. Dio avrebbe invece detto “crescete e moltiplicatevi” e in particolare ha detto alla donna “tu partorirai nel dolore”. Da nessuna parte sta scritto: “Tu non la darai a nessuno per essere solo mia”.

venezia63jr

Forse e’ pure peggio dei maschi che l’hanno seguita,altro che progresso.

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