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INFORMAZIONE – Andando a fondo nella ricerca si è poi scoperto che soltanto il 18 per cento dei maschi aveva ricevuto una qualche informazione sul corretto uso del preservativo. Informazione cui dovrebbe provvedere chi si occupa di pianificazione familiare, ma anche di educazione sessuale per i più giovani che ancora non hanno affrontato il loro primo rapporto. Secondo la ricerca presentata da Benagiano, in Italia almeno il 50 per cento delle persone non usano alcuna precauzione al primo rapporto. Secondo l’esperto questo è dovuto alla grande popolarità che ha nel nostro Paese il «sesso spontaneo» (per il 90 per cento delle persone è il migliore). L’altro 50 per cento, che usa invece precauzioni durante il primo rapporto, nel 70 per cento ritiene che il preservativo sia il metodo di scelta.
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L’articolo completo di Adriana Bazzi è consultabile sul sito del Corriere
Ah, non bisogna ingoiarlo buttandolo giù con un pò d’acqua?
no, prima va riempito e poi affettato, in fondo è quasi un salume.
Ma no myself! Si tiene sotto al cuscino assieme al santino ed al rametto di rosmarino!!
Eh… chissà di chi è la colpa se c’è tutta questa disinformazione sui preservativi……
Io lo gonfio poi gli faccio un nodo e lo uso per addobbare le feste di compleanno dei cuginetti. Uno spasso.
I colpevoli della disinformazione dovrebbero indossarlo in testa!
Il suo uso o non che effetti collaterali puo’ dare?
Non hanno detto che l’aids e’ una bufala?
E che mancano bambini in italia?
Un viaggetto ad Amsterdam (finchè si è in tempo…) e ogni dubbio viene tolto! Le insegnanti sono di sicura professionalità!
Ma no si tiene ben stretto fra le ginocchia, in modo che non cada durante l’atto.
Chissà perchè questi commenti che avete fatto mi sembrano dettati dall’imbarazzo
Cos’è il sesso spontaneo?
siamo il paese dove le ragazze hanno paura di restare in cinta con un bacio (ma, poi, una lavanda vaginale con la coca-cola e tutto passa!)… Pensavate davvero che i maschi fossero più ferrati sull’argomento?
PERCHE’ IN FRANCIA PERSINO I FUMETTI FANNO EDUCAZIONE SESSUALE, MENTRE IN ITALIA TE LA BECCHI SI’ E NO A 16 ANNI?
come dice beppe grillo, verso la catastrofe con ottimismo! (e qualche bebè)
È di gomma, va masticato come un chewing-gum, no?
(Sai che palloncini…)
si vede che non avete frequentato il catechismo, altrimenti sapreste come usarlo
Bè, io sono d’accordo che ci vorrebbe l’educazione sessuale nelle scuole etc. ma, diciamoci la verità, il vero vero problema è la stupidità diffusa. Ora, io ricordo fumetti sull’argomento (la piccola death che faceva le prove con una banana), ricordo sessuologi in tv (ce ne sono anche ora), ricordo articoli e riviste… eppure, è pieno di persone, soprattutto maschi, che nei confronti della sessualità hanno un atteggiamento superficiale e criminale, che ignorano che cosa sia l’igiene intima, che non si preoccupano ne’ della loro salute nè di quella della/del loro partner e che il preservativo non hanno voglia di metterlo perchè “abbassa” le prestazioni. Per non dire di quella folta schiera, anche di donne, che hanno rapporti occasionali non protetti perchè si fidano sulla parola o perchè a 30 anni e più non sono in grado di dare una frenatina ai propri ormani il tempo necessario a passare in farmacia.
Ci vuole indubbiamente più informazione ma anche l’intelligenza di stare a sentire e capire, la curiosità e la voglia di conoscere, invece, tutto latita, tutto.
quanta pubblicità si fa al profilattico in tv? in italia intendo? pochissima anzi è quasi assente al punto che le marche produttrici sembrano non essere interessate al mercato italiano.
per quanto riguarda l’informazione che pretendete in un paese dove la donna più laica in parlamento porta il cilicio (nella cosiddetta sinistra) e l’uomo più giovane in senato ha minimo 70 anni e ormai “lo”usa al massimo per espletare le proprie impellenti e giornaliere funzioni fisiologiche? 🙂
LOL
Ma perchè non fanno i disegni sul retro della confezione??
Il trucco è non srotolarlo e sperare di beccare il lato giusto,altrimenti sembra grande puffo con la capocchia col cappello in testa.
In fondo è come mettere un calzino…
@Alice…
Ma per favore….
io conosco molti ragazzi e ragazze convinti che al primo rapporto la fecondazione è impossibile…
figuriamoci se capiscono l’importanza di sto “affare” e di saperlo usare…
Cmq, visto che i preservativi si trovano nei supermercati, io non riesco a capire come ad un adolescente, o a un ragazzo in generale, non venga la curiosità di comprarne un pacchetto e vedere come si usa. Mahh…
Che poi, santo cielo, in realtà non è affatto difficile! E che diamine!
Mi ricordo che quando avevo circa dieci anni, quindi si sta parlando della fine degli anni ’70, esisteva una pubblicità di un profilattico. Solo che non ci capivo niente: c’erano due file parallele di mele; quella superiore mostrava una mela che da integra dopo quattro morsi era finita (sottotitolo: LUI), quella inferiore era appena addentata (sottotitolo: LEI). Io avevo provato a chiedere cosa significasse.
Pensate che abbia ottenuto una risposta soddisfacente?
(domanda retorica…)
la migliore campagna italiana era quella del prof che ne trovava uno in classe e chiedeva di chi è questo. era di un’azienda privata. poi a un galà della pubblicità ho scoperto che era copiata dal ministero della sanità spagnolo, e parliamo di 10-15 anni fa. in italia non si fà prevenzione contro le malattie veneree e le gravidanze indesiderate, naturalmente per colpa degli integrali islamici.
e poi ci si meraviglia se ai primi incontri o non si ha il prolifattico o lo si usa come palloncino?
sesso spontaneo con la pillola no? cosa cambia a parte il fatto che non ci rimangono al primo rapporto?
Io confesso che fino a poco tempo fa non sapevo bene come si usava, più che altro come si metteva, ma perchè non avevo mai avuto occasione di provarlo. Poi di recente ho provato a mettermene uno che avevo comprato per curiosità e ho avuto non poche difficoltà nello srotolarlo e nell’assestarlo per bene. Capisco come per un principiante non sia così semplice e immediato. Per questo occorrerebbe l’educazione sessuale (e sentimentale, anche, sempre per superare tanti tabù) nelle scuole.
Per quanto mi riguarda, tanto per dirne una, tale educazione, ovvero, in pratica, imparare “come nascono i bambini”, l’ho avuta a 13 anni, grosso modo, mi par di ricordare, nel periodo della terza media, perchè lo avevo sentito dire dai miei compagni di classe.
Certo come tutti avevo già chiesto, in età minore, ai miei genitori come si facevano i figli, e i miei di certo non hanno mai avuto problemi o tabù vari su certi argomenti, ma, sempre per quel che ricordo, forse erano un po’ loro che probabilmente non si spiegavano molto bene, dando per scontato che io capissi, un po’ ero io che evidentemente non ero poi così interessato all’argomento, e glielo chiedevo giusto per curiosità, e non stavo molto attento quando mi spiegavano le cose. Insomma, la mia educazione sessuale é avvenuta un po’ per volta, quasi casualmente, ma per via del mio sostanziale disinteresse.
Oggi immagino, come si sente dire universalmente, che i ragazzini siano ben più svegli e lo imparino molto prima di quanto l’abbia imparato io. Ma imparano solo quello, giusto “come si fa” e basta. Tutto il resto sembra mancare.
I recenti risultati elettorali dimostrano che la maggior parte degli italiani se lo infila in testa.
@Gigetta
Cosa cambia?
Ma questa è esattamente la mentalità che va combattuta. La gravidanza è solo uno dei possibili effetti collaterali di un rapporto non protetto. Esistono malattie veneree ed infezioni di ogni tipo… qualcuna simpaticamente può anche portare al tumore!
E basta! E’ vero, verissimo, che andrebbe fatta un’educazione sessuale seria ma santo cielo, siamo nell’era di internet, documentatevi ragazzi… e non parlo di siti porno.
Io, ascoltando certe persone adulte, votanti e presumibilmente mature, mi sono resa conto che esiste un’ostacolo mentale che va oltre l’informazione. Perchè se tu ad un ragazzo dici che non può avere rapporti scoperti perchè pericoloso e ti senti rispondere che lui con la ragazza prima ci parla e capisce in automatico se è sana o no… cosa devi pensare?
E quando gli spieghi l’ovvio, gli parli di tutte le malattie trasmissibili, dell’impossibilità di ricavare un quadro clinico o piscologico di qualcuno dopo un paio d’ore di chiacchiriccio in un pub, della possibilità che possa avere qualcosa di cui nemmeno lei stessa è a conoscenza come potrebba averla lui e scambiarsela allegramente, e tutto quello che ottieni è uno sguardo vacuo, perdi molta fiducia nel potere dell’informazione.
L’attuale ragazzo di una mia amica, di 35 anni, sessualmente attivo da parecchio non sapeva neppure che durante un rapporto gli uomini possono evere delle perdite prespermatiche!
Voglio dire… è il TUO corpo, possibile che tu non abbia la più pallida idea di come funziona?
URGE L’EDUCAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE…MA URGE CHE RICHIEDA COMPITI IN CLASSE ED INTERROGAZIONI… altrimenti servirebbe a poco.
Basta
Mi faccio monaca.
@Luciano
tocca quotarti.
@Pessimista Cosmica
le perdite prespermatiche ci sono, ma non sono necessariamente fuori controllo. prima dei 30 anni è frequente eiaculare prima di andare andare a fare sesso, per far durare di più l’atto sessuale, in questo modo le perdite prespermatiche non ci sono. ma non è matematico e il non tenerne conto è da incoscienti, come dici tu. dipende anche dal controllo che si ha del proprio corpo durante il rapporto, che ovviamente non sempre coinvolge allo stesso modo.
sostanzialmente è un problema di allenamento, meno lo fai e meno controllo puoi avere sul tuo corpo.
urge superare la stupidità, poi l’educazione sessuale si può anche mettere in pratica a scuola con insegnanti felicissime/i di farlo, e gli alunni te lo lascio immaginare.
Niente ‘Bella ciao’ ai funerali?
La famiglia sceglie il rito civile
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2008/05/03/85374-niente_bella_ciao_funerali.shtml
I colpevoli della disinformazione sanno usarlo meglio di tutti
Scusate la mia ignoranza, ma cosa sono esattamente le perdite prespermatiche?
ragazzi!!!! E’ GRAVISSIMO!!!!
Chiedere educazione sessuale per imparare ad utilizzare un profilattico!
compratene una confezione e provate. Ecco perchè le ragazze sono disperate
impacciati cronici
magari nelle scuole si può fare un ora di educazione sessuale in generale. ma gli insegnamenti su come utilizzare quello o l’ altro contraccettivo dovrebbero essere prerogativa dei consultori familiari…per cosa li hanno istituiti?
Anche più di un’ora. Ed anche l’uso del preservativo. Ai consultori familiari non ci vanno tutti come a scuola.
Se leggete bene l’articolo, si tratta di una ricerca avvenuta in Turchia su 160 donne intervistate, quindi un campione ridicolo e non certo rappresentativo della realtà europea.
Mi pare impossibile che la maggioranza dei ragazzi italiani non sappia usare un preservativo… comunque ormai non mi stupisco più di niente!