San Stino, la confessione viaggia sul web

SAN STINO. Confessarsi in internet si può. Ma senza assoluzione. Don Emilio Pupulin, parroco della parrocchia di San Stino ha aderito all’iniziativa, lanciata dalla chiesa stessa, di rendersi disponibile anche in internet a chiunque avesse bisogno di confidarsi, parlare con lui e ricevere qualche consiglio. «E’ già da diverso tempo che ho aderito al progetto proposto dal sito cattolico – commenta don Emilio – solo che forse ancora molte persone non ne sono venute a conoscenza. Ma molta gente, ormai mi contatta e si confida con me tramite internet». Quindi, don Emilio non ha solo i fedeli della sua parrocchia, ma ha anche persone da tutta Italia che spesso gli chiedono aiuto attraverso «un clic» dal proprio computer.
«Vengo contattato – continua don Emilio – soprattutto dai giovani del Nord Italia, di solito mi pongono dei problemi di vario tipo, da quelli più materiali ad altri più spirituali, spesso sono semplicemente scoraggiati o delusi ed io non è che ho una ricetta per la soluzione di tutti i loro problemi, ma certamente cerco di dare loro una parola di conforto che li aiuti a riacquistare la fiducia persa».
Forse è una necessità diffusa quella per cui molti vorrebbero parlare al loro parroco, e per vari motivi non ci riescono perché hanno poco tempo, lavorano fino a tardi o sono molto occupati dagli impegni familiari.

[…]

L’articolo completo sul sito de La Nuova di Venezia e Mestre

11 commenti

Marco.g

Dopo quella dell’Agenzia delle Entrate, ecco un’altra iniziativa destinata ad un grande successo…

Emanuele85

……penso ke sfrutterò questo servizio….ho un sacco di cose che nn capisco della Religione cattolica…magari ni può illuminare…o io illuminare lui… 😀

chiericoperduto

La chiesa ha scoperto nel 2008 le rubriche tipo “Susanna Agnelli risponde” presenti da decenni nell’editoria del pettegolezzo.

Asatan

Utile sopratutto per bambini e ragazzini… possono confessarsi a distanza di sicurezza.

venezia63jr

E’ il nostro momento,
si realizza il sogno di Jim Carrey “UNA SETTIMANA DA DIO”.

Stefano Bottoni

@ Asatan

Distanza di sicurezza soprattutto da eventuali palpeggiamenti…

Asatan

@Stefano Bottoni
Esattamente quello che intendevo!! Palpeggiamenti e anche molto peggio di quello.
Fortuna che lo spirito santo non gli hancora concesso la “grazia” dell stupro via email!

antoniotre82

La gente che secondo me si rivolge ad un prete virtuale per ricevere parole di conforto è un pò come la gente che chiama a wanna marchi, o ad una cartomante in tv.

Brutta bestia l’ignoranza.

gigetta

un modo come un altro…di farsi i fatti nostri…o di provarci! da queste parti risposte zero!

ADSUM

Confessare le proprie debolezze a un prete, nella illusione di essere da lui aiutato e confortato come da Cristo stesso, è l’atto più idolatrico che si possa compiere e la prova della più profonda disistima che si ha di se stessi. Alla base di tutto c’è sempre l’ignoranza.
Il problema grosso, a mio avviso, è come debellare l’ignoranza.

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