Centrodestra diviso sulla moschea di Padova

Un referendum per dire di no alla moschea nell’ex fattoria in via Longhin. Lo lancia la Lega Nord, schierata al gran completo – da Mariella Mazzetto, protagonista l’autunno scorso della passeggiata con il maialino sull’area indicata, a Paola Goisis, al segretario provinciale Maurizio Conte, al sindaco di Cittadella e neodeputato Massimo Bitonci – il pezzo di Alleanza nazionale che fa capo al deputato Filippo Ascierto, una nutrita pattuglia di esponenti padovani di Forza Italia – da Domenico Menorello a Walter Stefan, a Mario Acampora a Rocco Bordin e altri ancora – e il comitato di residenti alla Stanga di Paolo Manfrin. La raccolta di firme è iniziata con in piazza i gazebo della Lega e dell’associazione Citt’Antenore. L’obiettivo è quello di raccogliere 5 mila adesioni e andare a votare prima possibile.

Non importa che il sindaco Flavio Zanonato dica che il quesito «è inammissibile», perché quello previsto dal regolamento comunale «non è un referendum abrogativo» e perché «i diritti costituzionalmente sanciti, come la libertà di culto, non possono essere sottoposti a referendum». I promotori non intendono desistere. Tanto che il sindaco afferma: «E’ solo un’iniziativa propagandistica, di quelle che parlano alla pancia della gente e non risolvono un problema».

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L’articolo completo è consultabile sul sito de Il Mattino di Padova

6 commenti

Roberto Grendene

Dal 1998 al 2006 il comune di Padova ha dato alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana 1.973.872 euro come oneri di urbanizzazione secondaria
(vedere campagna onesi UAAR:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/oneri-onus-comune-anno.pdf
)
Ora quei soldi sono stati spesi per costruire luoghi di culto, e visto che sono finanziati dal Comune perche’ mai devono essere in esclusiva ad una confessione religiosa solamente?
Perche’ una chiesa cattiloca, una dei Testimoni di Geova, una moschea, ecc. ecc,?
In attesa che si smetta di relagare a privati i soldi pubblici, almeno che le varie confessioni religiose si organizzino e facciano i loro culti a turno: venerdi’ i musulmani, sabato i religiosi ebraici, domenica mattina i cattolici, domenica pomeriggio i luterani, ecc. ecc.

Roberto Grendene

Roberto Grendene

(precisazione:) a turno nello stesso luogo.

Roberto Grendene

monicavita

Quoto Roberto Grendene. In fondo perchè TUTTI dobbiamo imparare a convivere, nonostante le diversità, nelle fabbriche, negli uffici, nelle scuole, in Parlamento e nei luoghi pubblici e proprio i credenti vogliono sottrarsi a questo sforzo? Dovrebbero cominciare a dare, per una volta, un esempio di tolleranza. Raccogliamo le firme per una proposta di legge?

anteo

domanda: chi la paga? gira voce che si paghi con soldi pubblici, ma ne dubito, quelli finiscono tutti nelle casse della curia.

i leghisti hanno organizzato un referendum popolare? chissà che diventi un precedente utile per obbligarli alla consulatzione popolare anche nei territori dove sono al potere da decenni: mai , dico mai, i “federalisti nostrani” hanno accettato referendum, sarebbe ora che imparassero questa pratica democratica e accettassero la pubblica discussione sulle scelte di bilancio anche nella Lombardia.
Nella confederazione elvetica, dove di federalismo democratico ne sanno qualcosa, è pratica comune la consultazione popolare, magari fosse così anche da noi!

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