Spesso si associa il fanatismo religioso alla cultura islamica. Ma è nelle comunità religiose occidentali che trovano sfogo le espressioni più bizzarre ed eccentriche di fede. Gli americani in particolare riescono spesso a ottenere risalto a livello internazionale grazie alla loro originalità: un tale dell’Illinois ad esempio si sta facendo conoscere in tutto il mondo perchè ha fatto richiesta di poter cambiare legalmente il suo nome in “In God We Trust”, ovvero “Crediamo in Dio”. Nome proprio “In God”, cognome “We Trust”. Steve Kreuscher, 57 anni, in un’intervista si giustifica raccontando che il nuovo nome sarebbe un riconoscimento dell’aiuto che il Signore gli ha dato nel corso della vita. “Ho dovuto credere in Dio per poter superare momenti particolarmente difficili”, ovvero un divorzio difficile, un attacco di depressione, problemi finanziari e una tentata rapina in cui ha rischiato la vita. Ma soprattutto Kreuscher, pittore in erba [?] e autista di scuolabus, spera che il suo gesto salvi il motto cristiano dall’essere rimosso dalla valuta americana, come vorrebbero gli atei del suo Paese. Se non potrà stare sulle banconote e sulle monete perchè ritenuto anticostituzionale, sarà lui a farsi carico di tramandarlo attraverso il suo nome.
Fanatismo cristiano impresso in un nome
23 commenti
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Il fanatismo non ha confini storici, geografici ma *soprattutto* religiosi.
Il fanatismo musulmano (e non islamista come erroneamente si dice nei tg) è marketing molto recente (e soprattutto molto massiccio) teso a giustificare la guerra in Afghanistan, Iraq e a breve anche in Iran.
Niente di nuovo….se non sbaglio alcuni dei primi puritani del New England si chiamavano “KillSin” o “KeepFaith” ….e’ una tradizione secolare del carattere (estremista) del cristianesimo americano.
anche noi però con nomi di santi e di angeli…non saremo a quei livelli ma ci difendiamo bene
Sarebbe divertente se col cognome “We Trust”, i suoi figli volessero chiamare i nipoti “In no god” o “In atheism” 😀
PS. Comunque “In god we trust” significa più che altro “confidiamo nella volontà divina”, più che “crediamo in dio”. Il che è leggermente diverso; è giusto comunque che gli atei americani chiedano ti togliere dio dalle banconote e dai giuramenti: la loro costituzione parla chiaro in termini di separazione tra stato e chiese, checché ne dica Ratzie.
All’età di 17 anni ho attraversato un brutto periodo di depressione, a 18 ho iniziato a bucarmi e a 22 anni ho subìto un trapianto della cornea dell’occhio destro a causa di una grave forma di cheratocono.
Devo forse ringraziare Iddio per essere sopravvissuto ?!
Saluti atei a tutti.
Due tizi padre e figlio che si chiamavano rispettivamente Angelo e Santo Del Signore li ho conosciuti, ma il più strano in circolazione era sicuramente Santo Uccello (si è poi fatto modificare il cognome dal tribunale)!
in god we trust non significa ci affidiamo a dio?
Che supponenza! Non gli andava bene “In God I trust”, cosa sicuramente meno falsa?
Comunque ho deciso: mio figlio si chiamerà “Giuda” 🙂
in romagna sui nomi siamo mondiali, a parte nantasanagramma di satan una Mazzina Libera Pensiera ricordo l’aneddoto del padre che pur di non chiamare il figlio con un nome di santo giurò di chiamarlo con il nome della prima insegna che avrebbe incontrato…nacque così Oleoblitz.
Ognuno può farsi chiamare come vuole…ma io preferisco quelli senza santi
@nift
guarda che viene su precario e pagato 33 euro una tantum, e san giuda esiste ed è il patrono dei poliziotti .
Certo che affibiare la qualifica di “fanatismo” ad un fatterello innocuo quale il volersi chiamare come ad uno pare mi sembra un pochino esagerato, anche in considerazione che nell’occidente cristiano non sono in molti ad attaccare nomi di divinità ai propri figli, contrariamente che nei paesi islamici, dove sembra quasi obligatorio chiamarsi con un qualche nome di derivazione religiosa.
Se questo tale è un fanatico solo perchè vuole chiamarsi in quel modo , allora cosa sono quelli che inneggiano alla guerra santa ed al martirio facendosi esplodere in mezzo a persone a cui del loro credo non importa un bel niente??
veramente, fino a Bretton Woods era
in GOLD we trust
se fosse stato bill haley avrebbe chiesto in god we twist
@nifft
chiamalo Christo e mandalo in una scuola di suore: non lo richiameranno mai! 😆
(a me per un maschio piaceva Santiago… ma in onore di Santiago Ramon y Cajal eh, mica altro)
Che torni il vecchio “E pluribus unum”….
“veramente, fino a Bretton Woods era
in GOLD we trust”
Sia maledetto Nixon
Questo è solo depresso. In mezzo alla depressione sta cercando il conforto di una fede irrazionale. Che vada dal suo medico e si faccia prescrivere un antidepressivo come si deve.
da domani mi faccio chiamare Happy Sinner
A me l’amico fritz dell’articolo sembra più fuso di cervella che fanatico, ovvero un picio conclamato.
Ad ogni modo “In god we trust” vuole proprio dire “Abbiamo fede in dio”. Tant’è che che per dire “io ho fede in dio” si usa “I trust in god”.
Ma andare da un bravo psicologo, no?
Mi fa piacere che Il Corriere della Sera abbia titolato la cos acon il suo giusto nome: fanatismo.
Quanto al tizio..almeno da noi, per cambiar nome il giudice deve trovarsi di fronte ad un motivo piuttosto valido, quale un nome particolarmente imbarazzante per chi lo porta.
Se un qualche giudice dell’Illinois accoglie una tale motivazione fanatica stiamo freschi..
A tal proposito esiste un libro dal titolo “Piacere, Felice Mastronzo” scritto appunto da un tal Felice Mastronzo (che poi ha cambiato cognome in Mastranzo) in cui sono raccolti i nomi più curiosi d’Italia tipo: Felice Dellasega, Topa Rosa, Crocifisso Di dio, Ave Maria Consiglia, Nella Passera, Godi Mariapia, Santo Seminario, Dollaro Carla, Vittoria PETROLIO (abita in Via Serbatoio!), Bocchino Fortunato, Benedetto Dalla Chiesa, Perla Madonna, Cadavere Giuseppe, Chiappetta Divina, Stella Di Gesù, Santa Merenda, Ricucci Libero, Pace Divina, Dell’Angelo Custode, Messa Domenica. La Monaca Crocefissa, Maddio Santo, Papa Giovanni Secondo.
Quindi anche da noi non si scherza…ma in questo caso la colpa è dei genitori.
Sarebbe come se la Merkel
chiamasse suo figlio:
“Gott mit uns”.
Hanno dovuto rinunciare a “in gold we trust” perchè il motto lo ha preteso per sè il vaticano (ubi maior..).
@Antonio
Non preoccuparti per la cornea:
con un occhio solo Moshe Dayan
ha vinto tre guerre.
Lo assisteva il dio dello Stato
confessionale ebraico.