La Fifa, la Federazione Internazionale delle Associazioni Calcistiche, ha respinto la proposta dell’affiliata iraniana di far partecipare le squadre femminili di calcio della Repubblica Islamica agli incontri internazionali con una divisa conforme ai precetti islamici. Se il Paese continuerà a vietare alle calciatrici di indossare i classici pantaloncini e maglietta, nessuna squadra femminile iraniana potrà quindi partecipare a incontri internazionali organizzati sotto l’ombrello della Fifa. La tenuta proposta dalla federazione iraniana prevedeva pantaloni lunghi, un camicione fino alle ginocchia e un copricapo elasticizzato.
La FIFA boccia la divisa ‘islamica’ delle calciatrici iraniane
22 commenti
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povere iraniane…..
si e la palla al piede non la prevedeva? il guinzaglio e la museruola?
Spero che il pallone sia piatto. Basta con questi palloni atei!
io sapevo che anche la divisa della squadra di pallanuoto di qualche paese islamico era così…
ecco se avete presente com’è la pallanuoto, vi fate un’idea della sofferenza di quelle poveracce…
la FIFA è evidentemente un covo di razzisti
non avete capito: il camicione serve per farsi strattonare meglio sotto porta e rubare più facilmente i calci di rigore ^^
Idiozia religiosa
Così daranno la colpa alla FIFA e prendono due piccioni con una fava.
Le donne non giocheranno, ma per colpa di altri, non del regime. 🙄
La miglior battuta è quella di Paolo Malberti…….Grande!
la religione islamica ha un dono naturale nel rendersi ridicola.
Assurdo.
Io non guardo mai il calcio tradizionale.
L’unica partita che sono riuscito a guardare per un po’ era Svezia – Inghilterra – campionati femminili, ovviamente. Ma una partita con le iraniane in divisa ufficiale non me la perderei lo stesso !
Personalmente non nutro per la religione islamica più simpatia di quanta ne nutra per i fanatismi di diverso “schieramento”, ma trovo ingiustificabile la decisione della FIFA. Se ci sono delle giustificazioni sensate, sicuramente non traspaiono dalla notizia d’agenzia così come riportata, nè io riesco ad immaginarne alcuna per conto mio. Ammetto che di calcio non so nulla: qualche appassionato sa suggerirmi qualcosa in un orecchio?
Non solo le calciatrici indossano divise che sembrano tute di cosmonauti, ma è altresì proibito per i maschi assistere agli icontri di calcio femminili.
che situazione grottesca, giocare con quegli indumenti sarebbe proprio da suicidio, stramazzerebbero al suolo dopo mezz’ora. Decisioni del genere possono essere prese solo da gente fuori di testa.
La religione,qualunque sia, si rivela qualcosa d indegno,che non rispetta la dignita della persona. Le religioni sono solo oscurantismo. W il pensiero libero!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma le atlete erano a loro agio?qualcuno si e’ premurato di chiederglielo?
@ Aldo
La FIFA ha fatto benissimo a dire di no: come si può praticare sport così intabarrate? Sicuramente sarebbero immediatamente sconfitte da qualsiasi altra squadra femminile per il semplice fatto che le loro avversarie vestirebbero molto più comodo.
In ogni caso, questi integralisti religiosi vogliono piegare ogni stupidaggine a dei precetti della religione islamica, anche per la loro incapacità di PENSARE che da Maometto ad oggi i tempi sono cambiati, ma anche i riti e la mentalità.
@ Aldo
È molto semplice, dobbiamo essere piu scoperti è possibile quando facciamo grandi sforzi fisici, perche il corpo produce tanto calore è se non riesce a disperdere in fretta andrebbe a collasso. La pelle è il piu grande scambiatore di calore, suda e l’evaporazione abbassa ulteriormente la temperatura corporea. Noi siamo pure fortunati immaginate gli animali coperti di peli, p.e. gli cani e cavali, usano la bocca e la lingua per scambiare il calore.
Quindi uno che gioca calcio vestito non puo raggiungere lo sforzo di uno svestito, altrimenti rischia l’infarto.
Aggingiamoci che in ogni sport si evitano abiti larghi perchè c’è il forte rischio di impigliarsi e farsi male. Ora col camicione “sharia stile” non ci vuole molto.
Ha fatto bene la FIFA. Non si può piegare lo sport a pratiche religiose, tantopiù se lesive del funzionamento del corpo umano (leggi bardhi).
Se le ragazze iraniane vedessero accettate internazionalmente le loro uniformi, non metterebbero mai in dubbio il loro sistema religioso-sociale, mentre vedendosi rifiutare un simile intabarramento all’estero, senza alternativa secondo i loro religiosi, capiscono che c’è qualcosa che non va nella loro società.
Piccolo esempio di laicità:
in Turchia fino a poche settimane fa era vietato, alle studentesse, andare a scuola ed all’università con il velo islamico sul capo. In questo modo anche le ragazze provenienti da famiglie bigotte, tradizionalisti o da ambienti rurali, avevano la scusante per non dover indossare il velo: “la legge me lo proibisce a scuola!” e una volta abituate ad una società laica..non tornano più indietro.
(purtroppo ora, in nome di una maggiore libertà, in Turchia è caduto questo divieto, troppo presto penso io)
Giusto, non partecipa chi non rispetta i diritti e le libertà!
Grazie a Bardhi e Gabriele. Dunque le ragioni del diniego sarebbero legate alla scarsa competitività di una squadra che vestisse abiti inadatti (suggerisce Gabriele) e/o alla pericolosità per la salute di quegli abiti a causa del surriscaldamento e dei possibili incidenti (suggerisce Bardhi). In un ambiente amatoriale sarebbero problemi da niente ma, in effetti, in un ambiente agonistico pare che quei problemi proprio “da niente” non siano.