Chi manovra i microchip del peccato

L’anno scorso è stato pubblicato in Spagna un cospicuo pamphlet contro la Chiesa cattolica. Incomincia così: «La prostituta, la gran prostituta, la bigotta, la simoniaca, l’inquisitrice, la torturatrice, la falsificatrice, l’assassina, la laida, la folle, la malvagia». Poi, fin dal primo paragrafo, la Chiesa viene accusata d’essere denigratrice della scienza, nemica della verità, falsificatrice della storia, truffatrice di vedove, cacciatrice di eredità… Il libro è un improperio lungo 317 pagine, l’autore è Fernando Vallejo, il titolo La prostituta di Babilonia; ed è anche un crimine passionale: un omaggio alla Chiesa cattolica.

Qualche settimana fa, la Chiesa ha lamentato la scarsità di peccati mortali e ne ha annunciato il lancio d’un nuovo pacchetto: secondo quanto stabilito dal vescovo Gianfranco Girotti, d’ora in poi, è peccato usare droghe, accumulare un’eccessiva ricchezza, inquinare l’ambiente, fare esperimenti genetici sospetti ed essere causa di povertà, d’ingiustizie e disuguaglianze sociali. Ciò che più colpisce di questo elenco non è tanto la natura dei nuovi peccati, quanto la loro indeterminatezza. Quali sono le droghe che non si possono consumare? Le cosiddette pesanti o le leggere? E in che cosa consiste accumulare un’eccessiva ricchezza? È peccato giocare al Superenalotto o è peccato giocare solo se vinci? È peccato non riciclare l’immondizia, installare un apparecchio per l’aria condizionata?

[…]

L’articolo completo di Javier Cercas è consultabile sul sito de La Stampa

21 commenti

Vash

Oltretutto l’accumulo di eccessive ricchezze è la prima cosa che si nota guardando la Chiesa Cattolica! Non parliamo poi di ingiustizia e disuguaglianza sociale viste le pubbliche discriminazioni che i vertici ecclesiastici fanno in ogni discorso e che incitano parte della popolazione alla discriminazione ed all’odio!
Probabilmente questo nuovo pacchetto verrà soppresso perchè altrimenti Ruini, Ratzinger, Bagnasco & company sarebbero i primi a finire all’inferno!

Stefano Bottoni

Era quello che avrei voluto scrivere io, ma Vash mi ha preceduto.

enrico g.

Mi hanno colpito le righe finali….pover’uomo, il suo problema non sono i preti, è lui. E’ più “libera” la figlia di quel maiale austriaco che l’ha tenuta rinchiusa per 20 e rotti anni: “Sapevo da bambina che gli esseri umani sono liberi. Non sono di nessuno. Non c’è una prigione che può incatenarli per sempre”.

ci_acca

Vabe’ mo’ siamo arrivati pure ai pacchetti di aggiornamento software. Mi raccomando si ricordino di aggiornare il driver per la stampante.

anteo

solo 317 pagine? allora è un riassunto 🙂

@Vash
è universalmente nota l’abilità della ccar nel predicare i vantaggi della povertà ai poveri e della ricchezza ai ricchi, coi ricchi poi hanno legami strettissimi, non credo che cambieranno impostazione 2000 anni di retorica li aiutano e vista la coscienza pubblica attuale basterà qualche piccola fatwa bulgara per zittire quei 3 o 4 rompiscatole come Biagi,Luttazzi,Santoro
e mantere un sano tranquillo clima.

p.s.
a Verona 5 nazisti ammazzano di botte un ragazzo: è peccato mortale oppure no? oppure è più grave bruciare una bandiera?

Gianni B.

Eh eh Anteo… un brevissimo riassunto, direi 🙂

Fantastico questo articolo, complimenti all’autore. L’idea che il cervello sia programmabile dalle religioni tipo microchip io ce l’ho sempre avuta, basti vedere come vengono fuori quei poverini educati fin da piccoli nelle madrasse islamiche! I nostri seminari cattolici, in confronto, sono veri luna park.
E’ proprio questa la più grande arma in mano alle religioni: programmare il cervello della gente, e la religione cattolica in questo senso non è neppure tra le peggiori, anche se è già abbastanza.

stefano

poverini, non sanno più a cosa attaccarsi…si danno anche involontariamente la zappa sui piedi affermando che è peccato accumulare ricchezze quando il vaticano è uno degli stati più ricchi del pianeta 🙂 …sono alla frutta ma gli italiani sono ancora troppo ingenui per capirlo.

denis

Gianni B ha pienamente ragione, purtroppo non si possono eliminare questi lavaggi del cervello… Io, da libero pensatore, nè di destra nè di sinistra dico solo una cosa: il giorno in cui al potere ci sarà un regime fondato sull’odio, sulla religione e sull’integralismo io imbraccerò le armi e difenderò la mia libertà fino alla fine.

Nifft

@denis
“il giorno in cui al potere ci sarà un regime fondato sull’odio, sulla religione e sull’integralismo…”

Ehm… Hai descritto con tutta probabilità la situazione attuale…

Stefano Grassino

@ Denis

La verità, tutta la verità, nient’altro che la verità. Bravo Denis, tu la pensi come Bertrand Russel ma come lui stesso diceva, le religioni si combattono e si uniscono solo quando il libero pensiero si fà strada tra le menti ottuse. Tu puoi anche imbracciare le armi ma per il momento siamo soccombenti.

Gianni B.

@Denis
Bravissimo, io sarò con te! W la libertà, W il laicismo!

Cristiano delle origini

Ammirevole il lavoro di questo autore. Io invece, da buon cristiano, preferisco far conoscere al prossimo il vecchio, infallibile Vangelo per smascherare inesorabilmente gli impostori. Il Vangelo è un formidabile esorcizzante: alla sua vista i preti fuggono via, istantaneamente! 🙂

FaberIptius

Non capisco…
Ma “La Stampa” non era un tantino orientata?! Mi stupisco a trovare un articolo del genere su quel giornale, dal momento che non mi sembra nemmeno sarcastico.

Stefano Bottoni

@ denis

Le mie armi le imbraccio ogni giorno: si chiamano razionalità e logica.
Certo, in un periodo in cui contano più veline e calciatori che a stento rasentano la conoscenza della lingua italiana (non datemi del qualunquista, per favore) rispetto a eccelsi scienziati e pensatori, non si tratta di una guerra facile.
Ma parlando faccia a faccia singolarmente con persone che siano interessate ad ascoltare le opinioni altrui, qualche battaglia (in senso metaforico) l’ho vinta.
E battaglia dopo battaglia, alla fine anche la guerra (sempre in senso metaforico) può essere vinta.
Ci vorrà tempo. Ma per esperienza ho imparato che la speranza è l’ultima a morire.

cullasakka

Quindi adesso è peccato essere causa di disuguaglianze sociali? Ma non è la Chiesa la prima che fa discriminazione sulla base della religione, del sesso e dell’orientamento sessuale?

Augusto

La chiesa si aggiorna e aggiorna i suoi fedeli sui “nuovi” peccati. Il fine è quello di sempre: far sentire il senso di colpa e passare poi da loro per la redenzione e la salvezza. Così si perpetua il potere clericale. Ma quando la finiremo tra tutti di sentirci in colpa quando si fanno errori (inevitabili prima o poi)? Sarebbe più che sufficiente il senso di onesta responsabilità e le azioni conseguenti per riparare. E addio piramide clericale!!!

duz

Consiglio di leggere l’articolo completo, l’ultima parte fa venire i brividi da quanto e vera.

g.b.

“è peccato essere causa di povertà, d’ingiustizie e disuguaglianze sociali”: allora la chiesa, con la sua dissennata politica demografica, che è la causa principale della fame e della miseria nel mondo, risulta la più grande peccatrice della terra.

Jean Meslier

Fernando Vallejo…. Ricordo che un suo film presentato a Venezia, qualche anno fa, “La vergine dei sicari” fu censurato e ovviamente demolito dalla critica cattolica.

Tra le sue opere vedo anche “La tautologia darwinista” e un “Manualito de imposturología física”.

Di sicuro è uno a cui piace provocare. Potrebbe essere citato da Ratzinger, in futuro, al posto di Feyerabend.

chiericoperduto

nuovo pacchetto?
peccati mortali 2.0
devo rifare di nuovo il catechismo per farmelo installare?

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