Pesantissime le accuse nei confronti di un frate laico 50enne, arrestato dalla polizia a Busto Arsizio (Varese). L’uomo deve rispondere di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di una ragazza di età inferiore ai 14 anni. L’indagato, stimato dalla famiglia della ragazza, aveva proposto alla giovane un “percorso mistico di preghiera”. Il frate laico è anche accusato di produzione e detenzione di materiale pedopornografico.Il “percorso mistico di preghiera” condotto dal religioso, secondo quanto si apprende, avrebbe potuto condurre la ragazza alla santità, ma in realtà, durante queste sedute, il laico avrebbe aprofittato sessualmente della minorenne. Nel corso di una perquisizione nell’abitazione del 50enne, gli investigatori inoltre hanno rinvenuto materiale pedopornografico nel suo computer. L’uomo è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Ps di Busto Arsizio.
Abusi: arrestato un frate laico
24 commenti
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Ormai certi casi non si contano più ed è una tragedia.
Ormai certe notizie non fanno più nessun scalpore.
consiglio :
“scoperto frate non pedofilo, non abusava dei suoi piccoli fedeli “
ma già uno che propone a tua figlia un percorso mistico di preghiera deve avere qualche rotella fuori posto. Ma dico io anche i genitori vogliono riflettere un pò prima di affidare i figli a gente così.
noto che al tg5 hanno voluto specificare che il frate è laico…. come se fosse parte della società civile e non di una comunità religiosa al servizio di uno stato straniero
probabilmente si vuole cercare di sviare l’attenzione dal fatto che la pedofilia è parte integrante della chiesa, un male endemico da essa accettato per decenni.
@ Daniela
Concordo pienamente. Se non fosse una tragedia, che probabilmente la ragazzina si porterà dietro per tutta la vita, ci sarebbe davvero da ridere. Ma a quali genitori normali verrebbe di mandare la propria figliola di 14 anni ad un “percorso mistico di preghiera” ?
Ciao a tutti
Peccato che molti episodi simili siano regolarmente insabbiati e nascosti dalle gerarchie ecclesiastiche, mi fa specie che le spese legali per difendere questi farabutti le pagano gli italiani (almeno quelli che pagano le tasse), almeno in america hanno dovuto chiudere le chiese e andare in bancarotta…
Acc, questa stavo quasi per inserirla…
Busto Arsizio, provincia di Varese, cittadina ricca ma carente di servizi , i bustocchi dove lasciano i figli nel pomeriggio mentre lavorano?
indovina un po’, il municipio è generoso con parrocchie ed oratori e i pargoli vengono parcheggiati all’oratorio, con quel che ne consegue.
indovina un po’ chi governa Busto da decenni? ecco sì proprio loro.
Quello che nessuno ha notato è che, ancora una volta, l’ecclesiastico è coperto da un complice anonimato da parte della stampa.
Come potranno i genitori proteggere i propri figli ignorando l’identità di chi è stato colpito da accuse tanto pesanti?
Sul fatto che il frate è “laico” non significa poi molto. I religiosi ecclesiastici cattolici (es. cappuccini, francescani ecc) si distinguono in frati sacerdoti e frati laici, che sono qui religiosi che non sono anche preti. Per la verità sono una specie molto rara, in via di estinzione.
oddio vi prego dovete vedere questo video…
http://it.youtube.com/watch?v=p1GMjyleSnU
vi ricordo che esiste un principio laico che si chiama presunzione di non colpevolezza
Dopo “Sex Crimes and Vatican”, “Hand of God”.
Finalmente online anche in Italia, con i sottotitoli in italiano.
Grazie a Joe e a Paul Cultrera che hanno voluto scegliere Bispensiero per pubblicarlo online.
E’ augurabile che la rete supplisca alla disinformazione italiana su questo tema.
Il film ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti all’estero, tuttavia nessuna distribuzione, in Italia, ha deciso di distribuirlo.
http://video.google.com/videoplay?docid=-1540742439654917758&hl=it
anche Maria vergine ha fatto un “percorso mistico di preghiera” il suo mentore era un frate laico, un certo Santo di Spirito 🙂
Ho linkato male “Paul Cultrera”. Quello esatto:
http://www.bispensiero.it/index.php?option=com_content&task=view&id=560&Itemid=109
Scusata ho pasticciato un pò.
i casi di questo genre sono purtroppo moltissimi.
una coltre di ipocrisia mista ad una occulta volontà di insabbiamento copre la maggior parte di questo tipo di reati commessi da sacerdoti e simili in un paese dove la laicità è una parola senza senso.
Questa notizia mi ha molto divertito (come quella del frate antidroga arrestato per spaccio). Questo frate propone un “percorso mistico di preghiera” e intanto infila la mano nelle mutande della ragazza. Perfetto, come da manuale. Ci auguriamo naturalmente che la piccola se la cavi senza traumi.
“L’homme n’est ni ange ni bête, mais quand il veut faire l’ange, il fait la bête.” (Pascal)
Ma tutto è successo non perchè era un frate, bensì xchè era laico.
esiste presunzione di non colpevolezza. E’ un principio di garanzia per tutti. Ora è il religioso, domani è il politico, dopo domani è l’immagrato. O vale sempre o non vale mai. Non siete liberali?
@claudio
Senza offesa ma il fatto che detenesse materiale pedopronografico è un crimine ed è provato. Anche solo per questo si meriterebbe di finire in galera per i prossimi 30 anni.
@Asatan
A Claudio non interessa il principio di innocenza. Deve difendere il frate comunque e si aggrappa alla laicità quando fa comodo. Come sottolinei tu, la detenzione di materiale pedopornografico è GIA’ reato, ma al nostro Claudietto fa comodo non notarlo…
Io come al solito auguro ai cattolici di provare sulla pelle loro e della loro prole le “attenzioni” dei preti.
Ma come ricordava furbescamente Boccaccio già nel ‘300, il sesso coi preti non è peccato…
@ lacrime e sangue
Io rimango sconcertato da laico, da garantista, da penalista come sia possibile che si ignori il principio secondo cui si è presunti innocenti sino a sentenza definitiva di condanna. Le vostre sono asserzioni molto gravi. E’ il cardine su cui si regge il nostro modello accusatorio proprio in contrapposizione all’inquisizione che tanto deprecate. Io sinceramente chiedendomi come sia possibile ciò, ho solo una risposta: che più che io difendere a tutti i costi, siete voi che volete a tutti i costi condannare, prorpio come faceva l’inquisitore ignaro di quel principio di civiltà.
Vi ricordo che anche il reato di detenzione di materiale pornografico deve essere provato in giudizio di primo grado, e poi ci sarà appello e del caso cassazione. Solo allora sarà possibile parlare, non ora.
Scusate, ma queste affermazioni mi fanno venire i brividi. Questo paese sta dimenticando sulla scorta delle emergenze sociali e per altri motivi i cardine del garantismo. Si deve stare molto attenti
Aggiungo: il problema non è se è già reato o no! Il problema è l’accertamento del reato. Il processo è accertamento!!!!
leggere il link
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/05_Maggio/08/violenza_minore.shtml?fr=box_primopiano
presunzione di non colpevolezza!