Sabato 24 maggio
Milano, presso il Circolo ARCI La Scighera
Via Candiani 131 – Quartiere Bovisa – tel./fax. 02 39480616
Non avrai altro Oblio all’ infuori di me
h 17.00: incontro-dibattito
Ora di religione e scuola pubblica. Siamo davvero liberi di scegliere?
I casi di violazione del diritto all’ “ora alternativa” sono in vertiginoso aumento. Nonostante quanto garantito dalla Costituzione e dalle leggi italiane, accade sempre più spesso che l’insegnamento della religione cattolica venga imposto, o che la scelta dell’ “ora alternativa” generi discriminazioni e mortificazioni fin dalla scuola materna. Come tutelarsi e come tutelare i nostri figli? Ne parliamo con Rosalba Sgroia, insegnante, responsabile del Progetto Ora Alternativa dell’UAAR (Unione degli atei degli agnostici e razionalisti) e Adele Orioli, responsabile nazionale iniziative giuridiche UAAR.
Venite pure con i vostri figli: la Scighera l’ora alternativa la fa davvero! In contemporanea all’incontro si terranno animazioni e laboratori per bambini/e.
Per avere ulteriori notizie su Ora di religione e ora alternativa
h 21.00 presentazione-funzione semiseria
Il libro sacro del prodigioso spaghetto volante
(di Bobby Henderson, ed. Mondadori)
Radiospettacolo condotto da Marcolfo e Giucas (Radio Bandita)
Nel giugno del 2005 Bobby Henderson scrisse una lettera al consiglio d’istruzione del Kansas per dare una adeguata risposta alla surreale decisione di insegnare il creazionismo nelle ore di scienza. La sua richiesta era sensata: che al Pastafarianesimo fosse data la stessa importanza delle altre religioni nell’ insegnamento. Da allora lo Spaghetto Volante, Dio dei Pastafariani, è diventato un simbolo di culto per gli ironici e miscredenti navigatori del web. In questa serata scopriremo le supreme verita’ del nostro Prodigioso Spaghetto Volante.
A seguire: Festa Pastafariana
Per partecipare alla funzione è caldamente consigliato il costume da pirata.
In principio era il verbo, e il verbo era Arrrrgh!” Piratico 13,7
Mangiate in pace…
Ingresso libero con tessera Arci
io posso portare la mia testimonianza di quando frequentavo il liceo e allora 14nne scelsi l’ora alternativa a quella di religione; era il 1986, su 24 studenti solo 3 facemmo questa scelta e la cosiddetta ora alternativa si concretizzava nello stare in una stanzetta al piano terreno di un edificio di 3 piani, una stanza davvero piccola grande quanto uno sgabuzzino, senza riscaldamento e con la luce elettrica fornita da una lampadina…non era “mobbing” 🙂 ma la direzione del liceo faceva di tutto per farci capire che la nostra scelta non era molto apprezzata.
basterebbe riportare in campo positivo quell’ora ossia facendo SCIENZE RELIGIOSE (studio positivo antropologico-storico-psicologico-filosofico delle VARIE religioni) anzicchè ripetere l’ora di catechismo.
@Guastardo
E chi la dovrebbe fare? E chi dovrebbe pagare l’insegnante di “Scienze Religiose”?
@Jean Meslier
Ti ringrazio dell’attenzione, ma non sono il ministro dell’istruzione.
Mi ricordo quando frequentavo le medie, c’era nell’istituto anche un ragazzino figlio di testimoni di geova.
Ogni volta che nella sua classe c’era l’ora di religione, lui veniva sbattuto di classe in classe
a seconda della disponibilita, e molte volte lo portavano nella nostra classe.
Era un bambino timido e intimorito, non parlava mai e probabilmente non capiva nemmeno perché gli venisse riservato quel trattamento.
La prof. di Italiano ogni volta non mancava mai di spiegarci che lui credeva in un’altra religione, che la Domenica non andava a messa ed era gravissimo, che non festeggiava ne il Natale ne la Pasqua e che i suoi genitori non gli permettavano di fare l’albero di natale e il presepe.
Mi ricordo che guardavamo quel bambino come se fosse un mostro, un fenomeno da baraccone e spesso lo prendevamo in giro.
La suora che insegnava religione poi, ogni tanto veniva a controllare dove fosse il ragazzino ed ogni volta lo ammoniva dicendo: “Non frequentare l’ora di religione è un peccato mortale, i tuoi genitori ti faranno finire all’inferno”.
quando andavo al liceo l’ho fatta l’ora di religione anche se già allora ero atea, non è che allora sapessi molto bene quali strumenti c’erano per non farla e per oppormi, comunque le ore di religione per me erano divertenti perchè ogni volta “mettevo in croce” la mia insegnante.
Il mio insegnante di religione del liceo, per quanto fosse un parroco di paese un po’ sempliciotto, a suo modo era un brav’uomo che cercava di tirare la carretta, come tanti. Certo, anch’io come Daniela ero molto critico e sicuramente non lo nascondevo, ma non ho mai sentito il desiderio di “metterlo in croce”: in qualche modo sentivo invece che ognuno ha già del suo un numero più che sufficiente di croci da portare a spalla, anche senza il mio contributo. Forse sono un ateo dallo spirito troppo cristiano. 🙂
Noi si giocava a briscola negli ultimi banchi e a volte si pigliava in giro il pretuncolo che *faceva lezione*. A volte si arrabbiava un po’, e quello era il pezzo forte. Che anni che anni…
Quel che mi è più odioso è questa discriminazione:
chi è cattolico non ha da muovere un pelo:
suo figlio farà l’ora di religione senza alcun problema.
Chi non è cattolico deve mobilitarsi per esentare
suo figlio e seguire cosa farà (o cosa faranno di lui)
nel corso di quell’ora.
Religiosi e non religiosi sono sullo stesso piano:
ma purtroppo è un piano inclinato dove gli uni
sono sopra gli altri.
per aldo,
ma per la mia insegnante le semplici critiche erano una “croce”, che ci potevo fare? Non potevo certo starmi zitta e subire tutte le ore e tutti gli anni.
Daniela, evidentemente sei stata meno fortunata di me e hai trovato una bigotta DOC. Pensa, doveva essere più bigotta d’un prete (che, invece, accettava e discuteva le critiche con pacatezza ammirevole)! 🙂
Comunque, hai ragione: si tace solo se e quando si è in pericolo. Se le tue parole critiche (spero espresse con i dovuti modi) erano per lei una croce… be’, pazienza, se ne sarà fatta una ragione.
Ci_acca, non è che ti sei mai vergognato un po’ per il tuo comportamento? Perché. sai. tormentare un lavoratore mentre si guadagna da vivere non è proprio il massimo del civismo…
Che quel lavoratore non dovesse trovarsi lì è un altro paio di maniche. Le responsabilità stanno altrove.
Per me l’ora di religione è una festa, che urli tra me e la prof, nella mia classe attendono le litigate del venerdì tutta la settimana!
Comunque per mia esperienza, a scuola ora di religione=riposo per tutti, cattolici e non.