New York, studente trans minacciato di espulsione, per protesta i compagni si travestono

Micheal Loscalzo, studente di 17 anni della Brewster High School, a New York, ha annunciato il suo desiderio di diventare una donna e ha iniziato a vestirsi come una ragazza. Per questo è stato preso in giro e aggredito. I suoi compagni di scuola hanno deciso allora di dare un segno di solidarietà e si sono presentati a scuola i ragazzi con gonna e parrucca, le ragazze in abiti da uomo. Un gesto per protestare contro chi ha deriso e insultato Michael perché vuole cambiare sesso e contro i dirigenti scolastici che lo hanno minacciato di sospensione perché si veste da donna.

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32 commenti

Stefano Grassino

Per protesta contro le posizioni omofobiche del Card. Ruini il Pontefice si traveste da donna ……ops!!!!!!!

Asatan

Secondo voi una protesta simile sarebbe possibile in Italia? Ce li vedete degli studenti italiani etero che fanno qualcosa del genere per difendere un “diverso”? Io no.

Ipazia

Che bello quest’esempio di solidarietà… mi ricorda quella pubblicità di qualche anno fa (oggi sarebbe impensabile!) dove gli studenti di una classe si alzavano in piedi rivendicando uno dopo l’altro il preservativo che il professore aveva trovato…

Nifft

“Il Pontefice si traveste da Donna”

In effetti… Con quelle tonache, quelle scarpettine, quel cappellino di ermellino rosso, le decorazioni dorate….

Vash

questi ragazzi sono dei grandissimi!
@ Ipazia
Quello che hai detto è vero e da un certo punto di vista è sconcertante, infatti si dovrebbe dire che una cosa “oggi è in un modo” e magari “una volta era impensabile”, mentre attualmente accade esattamente il contrario!!

anteo

bravissimi!

schierarsi apertamente rompe i meccanismi discriminatori, esplicita la ribellione verso i persecutori, e questi studenti sono stati bravissimi, sono un esempio da seguire sempre e ovunque

ieri a NewYork in giugno a Roma al gaypride 🙂

Gianluca Fagioli

Se qualcuno ha visto AnnoZero in televisione ieri sera si sarà reso conto di come sia caduta in basso la prossima generazione alla guida del paese. Una totale mancanza di qualsiasi tipo di spessore, condita di esibizionismo del nulla più assoluto. Una vera sorpresa questi ragazzi americani!

anteo

p.s.
non vale solo per i gay: vista l’aria che tira occorre esplicitare l’opposizione alla discriminazione verso rom, immigrati, e chiunque finisca nell’obbiettivo degli xenofobi italiani.

quindi andiamo numerosi a Verona sabato 17 maggio alla manifestazione contro la discriminazione
(magari per questo occorre un capitolo a parte)

Kaworu

grandissimi i suoi compagni di classe!!!

ci vorrebbe gente del genere anche qui.

da noi al massimo lo avrebbero pestato a sangue e chiuso con la testa nel cesso.

enigammi

che bella notizia! 😀 un bellissimo esempio di solidarietà umana.

Il Fauno

Gli americani avranno mille difetti, ma sono ancora un paese pluralista e legato ai suoi valori di rispetto delle identità individuali; nella restante quasi totalità del globo, una presa di posizione così netta da parte di quei sarebbe costata loro parecchie grane…un plauso a questi ragazzi, fossero così anche i giovani in Italia…

Kris

ma allora c’è ancora speranza per il mondo. Grazie al cielo gli adolescenti riescono ancora a sorprendermi a volte, a dispetto dei media che li descrivono come dei cerebrolesi tutti TV e bullismo..

dysphoria_noctis

che infami quei dirigenti scolastici…

PS: dire diventare donna è sbagliato… una trans non diventa donna… lo è già, anche prima di prendere gli ormoni…

Lola

un comportamento bellissimo da parte dei compagni di scuola …peccato dovercene stupire e considerarlo eccezionale……

@ il fauno
mi pare che troppo facilmente tu abbia dimenticato che il rispetto delle libertà individuali negli stati uniti non si esprima sempre in questo modo ma conviva con il kkk, le guerre preventive, la pena di morte…

Stefano Bottoni

Concordo con molti interventi precedenti: fantastica l’iniziativa dei compagni di scuola, pessimi i dirigenti scolastici… e purtroppo in Italia sarebbe andata così: il ragazzo in questione sarebbe stato menato e umiliato dal branco, filmato col telefonino e messo su YouTube nella sezione “Video divertenti”. I compagni di scuola? Per non avere problemi si sarebbero uniti allo scherno. E’ triste ma è così.

Stefano Grassino

@Stefano Bottoni

Stavo mangiando dei biscotti dolcissimi quando ho letto il tuo intervento: me li hai mandati di traverso perché purtroppo hai centrato appieno il problema.
Come disse Gadda “non tutti hanno la disgrazia di nascere intelligenti” ed i nostri figli sono una generazione fortunatissima. Io sono arrivato al punto in cui non credo più alla democrazia (almeno con certa gente). Preferirei una educazione scolastica razionale, accompagnata da sonore frustate nel fondoschiena, cominciando dagli insegnanti.

Chiara

Ragazzi, non esagerate, non è sempre vero. Siamo di nuovo alle prese con il solito problema, quello che ha fatto vincere le elezioni ad una certa parte politica. Se qualcuno brucia i capelli a un compagno di classe va su Youtube (e da youtube su tutti i media nazionali, e ne avremmo anche piene le scatole). I ragazzini normali, che esistono e probabilmente sono la maggioranza non vanno da nessuna parte. Lo dico perché mi è capitato recentemente di conoscere 15-20enni figli di amici (io di anni ne ho una trentina, quindi non è che conosca molti ragazzi di quell’età) e di stupirmi perché erano ragazzini intelligenti e “normali”. Ripensandoci poi, mi sono data della stupida per essermi stupita.

Fedele

Ecco dove arriva il nichilismo e la privazione dei valori……..
Secondo voi, allora, è giusto, lecito, educativo, che un ragazzo di sesso maschile cominci, un bel giorno ad agghindarsi da donna ed a venire così conciato a scuola??
Bel modello di tolleranza che offrite quando rifiutate i simboli religiosi, anch’essi una esternazione della libertà personale, poi non solo accettate , ma ne fate proclami culturali, simili ostentazioni esibizionistiche e provocatorie.

extra ecclesia

La differenza è che i simboli religiosi sono solo l’ultima fetta delle continue imposizioni unilaterali dei fanatici catto-integralisti. Un transgender invece deve cominciare una battaglia contro la società governata, educata, controllata, indirizzata, (plagiata a suon di discriminazioni) da quelli come te, caro fedele.

Kaworu

@fedele

è giustissimo se il ragazzo in questione si sente donna.

non vedo il problema (oltretutto avrà anche iniziato un percorso di ormoni e altro).

questa non è certo un’ostentazione esibizionistica e provocatoria.

anche se voi vorreste reprimere ed eliminare tutto quello che il vostro cervellino non comprende.

Nietzche---

@ Fedele
Sai, mentre voi ostentate (e non esternate) la vostra fede, volete anche imporla agli altri, mentre il ragazzo, che esterna (e non ostenta) la sua vera natura, non obbliga nessuno a seguirlo, i sui amici lo hanno fatto per solidarietà, non per imposizione.

Vico

@fedele
persino khomeini davanti a un caso analogo si commosse e autorizzo il cambiamento di sesso in Iran. Ma voi cattolici no, duri e puri, fino a rifiutare il matrimonio cattolico ad una donna (perchè dopo l’intervento e il cambiamento anagrafico come accidenti la volete chiamare). Ma siete abituati , rifiutate funerali religiosi a welby, ma non ai mafiosi…. Il tuo cristo frequentava prostitute e pubblicani e oggi ti risponderebbe, come allora, che i trans saranno davanti a te nel regno dei cieli..
e a immaginare la faccia di tutti i benpensanti come te, in questo magnifico paradiso, mi dispiaccio quasi del mio ateismo.

Magar

@Fedele

Io a 17 anni consentirei anche l’uso di simboli religiosi o ideologici (crocifissi, veli, rasature “Hare Krishna”, magliette di Che Guevara, etc.), perché a quell’età è chiaro che si tratta di espressioni della personalità del ragazzo, e non simboli imposti dall’autorità esterna (oddio, mica vero al 100%, ma statisticamente…).

In ogni caso, comunque, gli abiti femminili per un transgender non possono essere paragonati ai simboli religiosi: l’orientamento sessuale non è un’ideologia, a cui si aderisce volontariamente, è una condizione umana, che si sviluppa indipendentemente dalla volontà dell’individuo. Altrimenti, dovremmo giudicare parimenti i tuoi abiti maschili come un’ostentazione di eterosessualità

lacrime e sangue

Fedele, ho la soluzione! Pigliamo il trans, picchiamolo per aver osato mettere in dubbio la TUA virilità (la SUA virilità se la deve essere presa il diavolo) e poi diamogli fuoco sulla pubblica piazza!! Vedrai che questi esseri inferiori e demoniaci non dichiareranno più apertamente di essere trans…

Certo che voi cattolici ficcate il naso nelle vite degli altri. In realtà, siete così poco sicuri di voi stessi che avete bisogno di ricevere conferme dal comportamento omologato di tutti gli altri. Avete bisogno di specchiarvi negli altri, che devono essere come voi. Di fronte al diverso avete paura.
Se poi hai paura della punizione di dio, dovresti essere contento: più aumenta il peccato, prima arriva il Giudizio Universale e allora potrai sghignazzare coi tuoi consimili su quelli spediti all’inferno.

Qualche volta provo pena per la vostra incapacità di amare gli altri…

Fedele

Oltre le solite ironie scontate ed ormai standardizzate, non colgo in nessuno dei commenti postati un vero tentativo di apporfondimento.
Esiste un qualcosa che appartiene a tutti, indifferentemente dalle confessioni religiose e dal livello di ortodossia dei singoli nell’osservare i culti , le ritualità e le funzioni: questo qualcosa è la cultura di un popolo.
La cultura è un’insieme di valori, contenuti, usi, tradizioni, lingua, finanche di gusti .
Negare che un popolo, in un determinato momento storico sia dotato di una cultura che ne informi i valori etici è la stessa cosa che negare che un popolo abbia in comune una lingua , una storia, un’identificazione.
Alla luce di ciò, mi sono permesso di esprimere un parere a riguardo dell’episodio di questo ragazzo transessuale.
A mio personale avviso questo giovane avrà gravi problemi nella vita , non tanto per quanto riguarda i rapporti con gli altri, che, da quanto si riporta nell’articolo, sono pronti ad offrirgli una pittoresca solidarietà, non so fino a che punto motivata da sentire spontaneo, piuttosto che da motivi ideologici; quanto, dicevo, con se stesso, essendo chiaramente la sua, una condizione di esistenza disordinata e non inserita od inseribile nel quadro dei valori culturali dell’odierna società.
Oggi, chiaramente, non siamo ancora pronti ne propensi ad accettare simili situazioni.
Io penso di non dover suscitare scandalo se affermo che non vorrei un simile sventurato ragazzo come compagno di classe di mio figlio, pur esprimendo comprensione e tristezza per lo stato di un giovane che , con il conforto di tutta l’evidenza scientifica di medici e psicologi, andrebbe considerata disturbata e meritevole di adeguata cura.

lacrime e sangue

@Fedele
Ammettiamo che tu abbia ragione e che la “qultura” dominante debba valere per tutti (come nelle vere dittature).
Dunque questo giovine dovrebbe omologarsi e fare il maschio perchè è nato coi genitali maschili, anche se a livello ormonale e psicologico è una femmina.
Naturalmente possiamo sempre obbligarlo ad un ciclo di sedute psichiatriche e farmacologiche per riprogrammargli il cervello, visto che è un “disordinato”, modo carino per dire “contronatura” o “gomorrita” (se il peccato di Sodoma era l’omosessualità, per Gomorra possiamo pensare ai trans).
Funziona, insieme ad una massiccia dose di autocolpevolizzazione, e si chiama lavaggio del cervello.
Chissà dopo che bella famigliola felice avrà. Secondo natura…

Ma come la mettiamo con gli ermafroditi?
Sai, quei “cosi contronatura” che hanno tutti e due gli organi, maschili e femminili…
Scegli tu per loro?

Magar

@Fedele

1) Fedele, la “cultura dominante” è un concetto da stato totalitario. In questo paese io riconosco 57 milioni di culture differenti, e non concedo a nessuna ideologia, neppure quella maggioritaria, di arrogarsi il diritto di “informare i valori etici” dell’intera cittadinanza, escludendo tutte le altre. La morale di stato lasciamola alla Corea del Nord, per piacere.

2)

Oggi, chiaramente, non siamo ancora pronti ne propensi ad accettare simili situazioni. Io penso di non dover suscitare scandalo se affermo che non vorrei un simile sventurato ragazzo come compagno di classe di mio figlio

Sbagli, è invece uno scandalo: come ti permetti di mettere il becco negli stati d’animo e negli orientamenti sessuali di un estraneo, pretendendo di imporgli i tuoi? Tu non sei pronto, il resto del mondo sì.

3) L’omosessualità non è più considerata una malattia, aggiornati.

4) In ogni caso, grazie per aver esemplificato alla perfezione il concetto di “cattolico illiberale”.

Ernesto

@ Fedele

è davvero nauseante vedere che anche di fronte all’aggressione vile contro un indifeso, gente come te possa buttare tutto sull’ideologia.

Il ragazzo in questione si veste da donna per provocare TE, per ostentare il disprezzo verso ciò in cui credi TE, per offendere il TUO nobile sistema dei Valori, e non scordiamo naturalmente che l’universo intero è stato creato dal TUO Amico Immaginario per TE e per la TUA Salvezza Eterna.

Sei affetto da delirio narcisista. Hai bisogno di un bravo psichiatra

nas

ma se le donne si vestono normalmente da uomo senza scandalizzare nessuno, perche’ non puo’ vestirsi da uomo anche un trans ?
il trans si sente donna, e proprio perche si sente donna, siccome le donne si vestono da uomo, si veste da uomo pure lei …
altrimenti vestiti da donna rimarranno solo i trans.

Stefano Grassino

@Fedele

Ma i preti non si sono sempre vestiti da donna? Solo da pochi anni si sono messi i pantaloni.
Ti dò un consiglio: invece di andare a messa a scaldare le panche con le tue natiche, leggiti un libro che non conosci e che un’ateo come me ti consiglia vivamente: il vangelo.

franco

@ fedele

non ve ne rendete ancora conto, ma siete già retaggio del passato
dall’illuminismo in poi, piano piano, a piccoli passi, le conquiste sociali di libertà si affermano come normalità relegandovi in un angolino sempre più stretto: io non so quando succederà, ma arriverà il momento nel quale vedremo passare il vostro cadavere stando comodamente seduti sulla riva del fiume
pateticamente ammetti che *oggi* non siete pronti per accettare simili situazioni: in fondo sai anche te che il cambiamento è irreversibile, ma hai paura di dovertici confrontare e ammettere che tutto quello che credevi, la tua supposta superiorità rispetto al diverso è soltanto sfogo di un intimo complesso di inferiorità

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