Brescello (RE): non rispetta l’islam e il padre la picchia

BRESCELLO. I carabinieri l’hanno trovata in stato confusionale, con un occhio nero e il volto tumefatto, lungo la Cisa, tra via Pirandello e la casa cantoniera. La giovane, che ha 17 anni, era in pigiama e ciabatte, alle 18 di mercoledì, a poca distanza da casa. Gli uomini del maresciallo Stefano Airini conoscono bene lei e la sua storia: la storia di una giovane donna, di origine marocchina, che rifiuta di sottostare alle rigide regole tradizionali imposte in famiglia e che, per questo, da anni subisce maltrattamenti dal padre-padrone. Così anche mercoledì sera. Il caso è arrivato in Parlamento dove Isabella Bertolini (Pdl) intende proporre una commissione d’indagine ad hoc: «Basta violenza sulle donne musulmane per motivi religiosi».
Una storia, questa, resa ancora più drammatica dalla disabilità mentale della ragazza, seguita dal 2005, dai servizi sociali e da uno psicologo dell’Ausl. Nel marzo di quell’anno l’insegnante della scuola media frequentata dalla giovane si accorse che la ragazza aveva lividi su viso e collo. «Non voglio indossare il velo e mio padre mi picchia», le aveva confessato la giovane. Il caso venne segnalato ai carabinieri e ai servizi sociali dell’Ausl di Guastalla.
Il padre allora venne denunciato per abuso di mezzi di correzione e sull’episodio furono aperte due indagini, una del tribunale dei Minori di Bologna, l’altra della Procura di Reggio.
LA «RIBELLE». La giovane continuò però a vivere con la sua famiglia: padre, madre e altre due sorelle, una più piccola, che oggi ha sette anni e l’altra più grande, ora maggiorenne. Tutte le donne di famiglia indossano il velo; lei è l’unica che continua a rifiutarsi di portarlo.
Un atteggiamento, evidentemente, imperdonabile per il padre, nume tutelare delle rigide tradizioni islamiche seguite dalla famiglia – che da anni vive nel Reggiano -, e tale da meritare tremende punizioni corporali.

[…]

L’articolo completo di Miriam Figliuolo è consultabile sul sito de L’Espresso

25 commenti

Emmanuele

“Il padre allora venne denunciato per abuso di mezzi di correzione e sull’episodio furono aperte due indagini, una del tribunale dei Minori di Bologna, l’altra della Procura di Reggio.”

E come è possibile che la ragazza continui a vivere in una tal famiglia?
Immagino che le indagini siano ancora in corso, chissà quando si avrà un giudizio e figuriamoci se il degenere genitore si farà mai un solo giorno di galera.

Qua mi sa che non è questione di lega o di razzismo, certezza della pena e celerità del processo fanno rima con giustizia e con equità!

Emmanuele

@ denis

Anche a me, quando leggo di di simili notizie, ribolle il sangue; è per questo che dico che abbiamo assoluta necessità di migliorare la macchina della giustizia, pena lo scontro sociale e la giustizia fai da te!

Ipazia

Da notare che questa famiglia vive da anni in Italia. Il padre (uomo, anziano) non ha cambiato una virgola del suo cervello, ma la figlia (donna, giovane) si è evoluta.

Qualcuno disse: “educa un uomo cambierai l’individuo, educa una donna cambierai la società”…

Magar

Non so se la decisione di rimandarla a casa dalla comunità dopo soli sei mesi (peraltro ha 17 anni, è a un passo dalla maggior età!) sia stata mera applicazione della legge, o una scelta “ponderata” da qualcuno, ma un provvedimento più sciagurato non poteva essere adottato. Bisognerà adattarsi all’idea che abbiamo nuovamente “padri padroni” senza scrupoli, e agire di conseguenza. Come dice il responsabile del centro interculturale, dobbiamo offrire molto più supporto agli immigrati di seconda generazione.

Tanto di cappello a questa ragazza, ha avuto un coraggio da leoni a non sottomettersi passivamente al bastardo, come evidentemente hanno invece fatto la madre e le sorelle.

lorenzo a.

ma se la legge non fà nulla per i minori ridotti in schiavitù costretti ad elemosinare cosa ci aspettiamo che faccia per una minorenne picchiata di tanto in tanto?

Peppe

«Non voglio indossare il velo e mio padre mi picchia»

Potremmo fare una legge italiana che obbliga questi padri-padroni musulmani a girare con un dildo nel cXXX. Tu musulmano ti rifiuti? Vengono i carabinieri a casa e giù botte! Forse così impareranno cosa significa il concetto di “libera autodeterminazione dell’individuo”…

Traveller

@ Massimiliano: Denis ha ragione! Con questi dementi dalla mente ofuscata dai “reverendi ministri della menzogna” (come giustamente li definiva il nostro più grande eroe Giuseppe Garibaldi) bisogna usare tre cose: bastonate, bastonate e ancora bastonate. Io mi spingerei più avanti e, visto che sono maomettani, mi ispirerei al loro barbaro codice penale cominciando ad amputare la falange distale del quinto dito della mano sinistra, per poi passare a quello della mano destra, per poi mozzare la falangetta del quarto dito della mano sinistra e così via. Avremmo qualche inabile (parziale), ma molti più stranieri rispettosi dei nostri codici e delle nostre usanze.

“Libertà a tutti, fuorchè al clero.” Spaventa

Asatan

@Emmanuele
E ti stupisci? Non ti ricordi qualche anno fà l’omicidio del piccolo Simeone?
Per anni tutti i figli avevano denunciato il padre per stupri reitereati. Li ricoveravano in ospedale, li curavano, raccoglievano la denuncia e poi li rimandavano a casa con mamma e papà.
Poi non è sato avviato nessun procedimento (fino all’omicidio) perchè i bambini erano inaffidabili… ritiravano le denunce. Bella forza se li rimandi a coabitare con il loro aguzzino.

Vash

Lo stato per questo genere di cose è completamente assente e quelle poche volte che agisce lo fa soltanto mosso dalla voglia di creare un presunto scontro di civiltà anche se si tratta di comunissimi (purtroppo) maltrattamenti familiari che avvengono i moltissime case di italiani da sempre e che in questo caso hanno come unica differenza l’etnia dei protagonisti.
E’ un tipo di comportamento che non ho mai tollerato. L’educazione si da attraverso la razionalità e la pazienza, non attraverso minacce o botte a prescindere. Queste persone andrebbero punte con lo stesso dolore che infliggono.
Ovviamente massacrare una figlia per un fazzoletto di stoffa per quanto mi riguarda è la strada diretta per l’ospedale psichiatrico!

Guastardo III di puglia

Meritano di essere fatti sedere su pali aguzzi affinchè sia il loro peso stesso a farsì che siano straziati.
Impalamento come analogia diciamo…

Bruno Gualerzi

Ma siamo sicuri che certi commenti improntati alla legge del taglione siano indice di una cultura molto superiore a quella di quello stolido genitore?

claudio

è un comportamento inaccettabile!!!! Su queste basi io ho sempre affermato che la nostra cultura è superiore. Noi in occidente non ifubuliamo le donne, non le obblighiamo al velo, non l picchaimo se non vanno a messa, teniamo distinti chiesa e stato. Si ha paura di dire che siamo superiori. Per me se non c’è rispetto della persona si è inferiori. Punto! scusate la radicalità!!!!

claudio

mi correggo. Non la cultura la nostra civiltà è superiore!!!!

Aldo

Ipazia: “Da notare che questa famiglia vive da anni in Italia. Il padre (uomo, anziano) non ha cambiato una virgola del suo cervello, ma la figlia (donna, giovane) si è evoluta. Qualcuno disse: ‘educa un uomo cambierai l’individuo, educa una donna cambierai la società’…”

Mmm… infatti di tre sorelle e una madre, questa è l’unica che non vuole portare il velo. Se quel “qualcuno” che citi avesse avuto ragione, in ospedale sarebbero finiti almeno in due: la figlia, come è successo, e il padre (suonato come un tamburo dalle quattro donne di casa coalizzate).

P.S. Il concetto di ‘educare’ è molto ambiguo. Il padre in questione, col suo modo criminale e assolutamente da rigettare, cosa stava cercando di fare, se non di ‘educare’ la figlia?

Bruna Tadolini

La legge del taglione no, ma la giustizia sì!
E’ la giustizia che è assolutamente necessaria per la convivenza civile.

Ma è ridicolo, scusate se divago un po’, fare delle classi di “gravità dei reati” sull’onda di altre spinte. Mi spiego: il reato commesso da un padre italiano che bussa la figlia perchè va a ballare o perchè esce con un ragazzo di classe sociale inferiore …… vale meno solo perchè non ci sono questioni “hot” coinvolte come la religione???
I morti che non tornano a casa dal lavoro perchè investiti da uno che ha le gomme liscie o che sta guidando col cellulare acceso, o che fa un sorpasso azzardato …… sono il prodotto di un reato inferiore a quelli morti in fabbrica? Un padrone irresponsabile è più irresponsabile di un automobilista irresponsabile??

O, come spesso accade, i reati che possono commettere gli altri sono sempre peggio di quelli che possiamo commettere noi?

Silesio

Brescello, il paese di don Camillo e Peppone. Come cambia la realtà!

Bruno Gualerzi

@ Silesio
Pensi davvero che ai tempi di Peppone e don Camillo (Brescello è solo il paese del reggiano dove sono stati girati quei filmetti macchiettistici che non piacevano nemmeno a Guareschi) non esistessero i padri-padrone?
(Se ho interpretato correttamente il senso del tuo commento)

vico

questa notizia dimostra semplicamente due cose
A) i padri padroni non sono una nostra esclusiva
B) un padre che mena o stupra una figlia fa notizia solo se islamico o rom (es. in italia si denunciano 10 stupri al giorno, la maggior parte in famiglia. Quali finiscono sui giornali?

claudio r.

Quoto Bruna Tadolini e Vico.
Attenzione noi non siamo diversi da loro, l’unica cosa che ci salva, per ora, e quel residuo di
cultura illuminista che resta ancora nella societa’ occidentale.

chiericoperduto

Ma anche in Italia la vechia legge di Ataturk che proibiva il velo nelle scuole ed altri edifici pubblici?
In Turchia generazioni di donne, con questa “proibizione di legge” si sono liberate dal velo.
Il padre in questione comunque emigrando in Europa doveva sapere a cosa andavano incontro le generazioni successive. Sempre in tempo ad emigrare in Arabia Saudita.

Asatan

@claudio

Certo… siamo così superiori che la prima causa di morte delle donne nel mondo occidentale è la violenza subita dagli uomini. Non gli infarti, non il cancro…. MA LE BESTIALI PERCOSSE DATE DAI SIGNORI BRAVI CRISTIANI.

Siamo così superiori che in italia l’80% delle donne ha subito almeno una molestia sessuale.

Siamo così superiori che le donne stuprate non denunciano perchè NON SErve a niente. Tanto che fra jeans, se sei vergine è meno grave, ecc questi “bravi ragazzi” non fanno un giorno di carcere… poi te li trovi sotto casa furiosi perchè hai osato infamarli.

Così bravi e illuminati che se osi lasciarli ti aspettano sotto casa per spararti o ammazzarti di botte.

Scusa ma in che mondo vivi? Ti capita mai di guardare un telegiornale o leggere un quotidiano? Non dico informarsi in merito alle ricerche sulle violenze sulle donne…. dico guardate il tg5 o studio aperto.

sabo

quoto pienamente Claudio R.
Penso anche io, che i cattolici quando parlano di democrazia, di superiorità dell’Occidente per avere promosso la dignità umana, la libertà personale ecc. fingono di dimenticare che almeno fino a tutto il ‘600 la situazione europea non era affatto diversa da quella odierna della gran parte dei Paesi musulmani. La Chiesa ha liberato settori nei quali aveva dominato per secoli, come l’istruzione, non per sua libera scelta ma perchè costretta dall’accelerazione degli avvenimenti storici, la rivoluzione americana, francese, industriale,con le nuove coscienze di classe e nazionali, il liberalesimo, il socialismo, la rivoluzione russa,quella scientifica ecc ecc. Le società islamiche non hanno purtroppo conosciuto nemmena una di queste e la divisione sociale e rimasta nè più nè meno che quella dei tempi di Maometto.
La condizione della donna ad es. è relegata alla casa e al suk , ancora oggi, la sua vita dipende in tutto e per tutto dal marito imposto dalla famiglia e promesso già in tenera età.
Nessuna rivoluzione a carattere borghese o popolare è mai avvenutain questi Paesi, e sarà
molto difficile un avanzamento di benessere generale, finchè le leggi coraniche continueranno ad essere le fonti di ispirazione che regolano i rapporti umani in questta parte di mondo.

claudio

Se permetti io ti dico che possiamo dire quello che tu affermi prprio perchè abbiamo una mentalità e una libertà che ci sonsente di denuciare queste cose. Tu dice quello che dici proprio perchè stai in una società che conosce la libertà di pensiero. Vai a dire questo in alcuni paesi arabi. Io credo che dove lo stato sia laico (e non coincida con la legge di Dio), dove i diritti umani vengono garantiti, dove le persone sono libere di manifestare il loro pensiero allora io dico che lì vi è uno stato che è nel giusto, mentre l’opposto è sbagliato.
Per quel che rigurda le violenze sulle donne non posso che essere d’accordo. Tuttavia il nostro Stato le persegue. Forse non così efficacemente. Si deve fare di più. PErò noi non lapidiamo le donne per adulterio, mio caro. E se mi fai il ragionamento che noi siamo uguali alle società in cui questo avviene forse sei in mala fede. Ma io non so. Sono abituato a pensare con il pregiudizio del bene delle persone specie se non le conosco. Rifletti…
Per quel che riguarda i cristiani, ti ricordo l’episodio dell’adultera nel vangelo. (Poi si dice che il cristianesimo ha una visione negativa delle donne…. Si Dà quota a queste falsità enormi solo perchè va di moda farlo, senza andare a vedere se una cosa è vera o no. Poi sai mi si viene a dire che lo scimpanzè e l’uomo sono uguali perchè l’uomo è uno scimpanzè cresciuto, ma per favore….
saluti a tutti

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