Firenze, 13 maggio 2008 – Oltre mille pagine d’istruttoria inchioderebbero don Lelio Cantini alle proprie responsabilità negli abusi sessuali, nei confronti di alcune sue giovani ex parrocchiane alla Regina della Pace, e nella gestione delle elargizioni dei fedeli, che sarebbero state molto poco spontanee e ottenute con un sistema di persuasione occulta efficace come un’estorsione.
Il supplemento d’indagine voluto dal cardinale Ennio Antonelli per chiarire del tutto la vicenda che vede implicato l’anziano sacerdote, priore dal ‘61 al 2005 della parrocchia del Ponte di Mezzo, è stato consegnato una quarantina di giorni fa all’arcivescovo, che, ai sensi del diritto canonico, si è consultato con due ‘assessori’ di sua fiducia con i quali ha valutato la situazione per poi trarre le proprie personali conclusioni sull’operato del prete, ormai ottantacinquenne, ricoverato nel convitto ecclesiastico di viale Michelangelo.
Dell’inchiesta canonica bis si sta occupando su incarico del cardinale Antonelli padre Francesco Romano, carmelitano, già magistrato del tribunale ecclesiastico toscano. Il religioso, che è vincolato all’obbligo del silenzio, ha consegnato il voluminoso dossier all’arcivescovo, che dovrà stilare il documento conclusivo, Solo in un secondo momento, la decisione presa dal cardinale Antonelli sarà affidata di nuovo a padre Romano nel suo ruolo di ‘inquisitore’, e prenderà la via di Roma, destinazione Congregazione della dottrina della Fede, retta dal cardinale Joseph Levada.
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e la magistratura cos’ha fatto? qui si parla solo di indagine religiosa ma si configurano reati di estrema gravità.
Non ho mica capito una cosa: ma ‘sti delinquenti poi saranno giudicati anche dal sistema giudiziario italiano oppure si fa come niente fosse e il pretuncolo lo sdoganano in un’altra diocesi come niente fosse? Cioe’, in galera poi ci va o no?
Ho capito bene? Tutti i salmi finiscono in gloria?
8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR
ripeto: il processo è accertamento della verità. nel contraddittorio si forma la prova, non atteverso le attività unilaterali di un soggetto-parte. Non si vorrà mica ritornare ad un modello di stampo inquisitorio, ijn cui era un soggetto che con il solo fine dell’accertamento della verità ricercava la prova nel segreto! Credo di o ! Dunque aspettiamo il processo. Sono garanzie che servono per tutti.
@ Claudio
Ti quoto in pieno per “Dunque aspettiamo il processo. Sono garanzie che servono per tutti.”
Spero solo che non usino il detto Orwelliano
“alcuni cittadini sono piu uguali degli altri”
Mi pare chiaro, qui si riporta solo la notizia di una accusa circostanziata e si aspettano possibili sviluppi: certi modelli “giuridici” stile inquisizione li lasciamo appunto all’inquisizione.
ai ia ia ia iai don Lelio Cantini ha usato l’aspersorio giusto sta volta eh?
ah bravi! mo siamo d’accordo!