Duemila euro per un aborto clandestino

Duemila euro per un aborto. E’ la denuncia shock, riportata sul quotidiano «Il Mattino», di un coraggioso ginecologo napoletano, che solleva il sipario su un’oscura realtà di aborti clandestini operati da strutture private napoletane. Il professionista, di cui restano celate le generalità, avrebbe riferito al comando provinciale dei carabinieri, dove si sarebbe recato dopo lunghe riflessioni e titubanze, i nomi di almeno cinque suoi colleghi, basandosi sulle «confidenze» che quest’ultimi gli avrebbero rivelato, su alcune interruzioni illegali di gravidanza, «ma solo per fare un favore a qualcuno». Di qui le indagini. Nel mirino quattro centri privati, su cui gli inquirenti avrebbero concentrato le indagini, ambulatori nei quali si praticherebbero aborti in violazione alla legge 194, che prevede l’interruzione entro e non oltre il novantesimo giorno di gestazione.
L’inchiesta, il cui fascicolo è ora nelle mani del pubblico ministero Graziella Arlomede, fa quindi luce su un fenomeno sommerso, a quanto pare molto diffuso in Campania. Il j’accuse del ginecologo napoletano contiene però alcuni particolari inquietanti. I timori che hanno ritardato la denuncia del professionista erano causati da possibili collegamenti con persone importanti e potenti. Perché numerosi sono i casi di aborti illeciti richiesti e praticati su donne, amanti di personaggi influenti, innescando così un rapporto clientelare tra il medico e l’autorevole assistito di turno. «Chi esegue l’aborto per una persona influente si garantisce il suo appoggio su qualsiasi situazione futura. – denuncia il ginecologo – Ci sono le amanti di persone influenti, quando loro usufruiscono di un servizio simile, è inevitabile che si stabilisca un rapporto stretto con chi ha offerto questi favori». Favori, peraltro, davvero esosi. Le cifre del traffico parlano chiaro: ogni struttura incasserebbe duemila euro per ciascun intervento. E la colpa, a sentire il professionista, è anche dell’inefficienza delle strutture sanitarie campane, dove le liste d’attesa sono eccessivamente lunghe, proprio perché la disponibilità del servizio è troppo limitata, e i medici obiettori rappresentano spesso la totalità degli specialisti operanti. «Il settore è fiorente perché i privati giocano sulle inadempienze di tanti ospedali campani che non attivano il servizio, mentre in altre regioni, soprattutto del Nord, quasi tutte le strutture sono attrezzate».

Articolo di Antonella Salese pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno

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10 commenti

Asatan

I bei risultati dell’ipocrita obiezione di coscienza e la dimostrazione matematica che vietare (per legge o di fatto) l’aborto non solo non lo fà sparire ma peggiora la situazione.

San Gennaro

Per i politici e le loro amanti 2000 € non sono una cifra esosa: sono il giusto prezzo da pagare per la colpevole ignoranza, l’imprevidenza, l’imprudenza e la negligenza.
Se non fosse che, per colpa di questi idioti, il prezzo sale anche per chi ha “meno colpa”
(donne meno istruite, maltrattate, prostitute più o meno occasionali, immigrate, ecc.)

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

San Gennaro

Per i poltici e le loro amanti 2000 € non sono affatto una cifra esosa, bensì il piccolo prezzo da pagare per la loro colpevolissima imprudenza, imprevidenza, negligenza, sperando che il tutto serva di lezione.
Altro è il discorso per quante hanno minor colpa a causa di minor istruzione (meno abbienti, maltrattate, sfruttate, immigrate). Purtroppo la stronzaggine dei primi fa alzare il prezzo anche per le seconde.

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

Vash

Per caso a praticare questi aborti sono i santissimi obiettori di coscienza? Storie come questa erano già venute fuori in altre occasioni ed anche le Iene ci avevano messo il loro. Come mai non parte nessuna indagine per smantellare il cartello dei ginecologi che impediscono il normale aborto negli ospedali per indirizzare per forza le donne verso il clandestino e farsi pagare un sacco di soldi?
Per caso non succede perchè ci sono i potenti con le amanti da una parte ed il Vaticano dall’altra?

Alessandro Bruzzone

Vash mi ha preceduto. Considerando che i medici obiettori sono ormai la stragrande maggioranza, e soprattutto al Sud, da dove escono tutti sti aborti clandestini?

San Gennaro

Chiedo: ma se l’ASL alla quale mi rivolgo, per un motivo o per un altro, la mena per le lunghe e non mi consente di abortire, posso presentarle una diffida e poi, nel caso, citarla innanzi al tribunale civile per richiedere il risarcimento del danno esistenziale (gravidanza non desiderata, tempo perso, doglie del parto, ecc., )? (ho parlato a nome delle donne: non me ne vogliano!).
Se facessero così tutte le donne, vuoi vedere che qualche solerte direttore di ASL comincerà a cambiare musica? Non si può attendere che i diritti siano graziosamente elargiti se non si fa alcuno sforzo per farli valere, cribbio!

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

Stefano Bottoni

@ Vash e Alessandro Bruzzone

Domande retoriche, ovviamente.
Mi sembra ampiamente dimostrato come i ginecologi che si fanno ben pagare per praticare un aborto in una struttura privata (dove la legge sulla privacy è perfettamente applicata, e dunque non è molto diverso da un aborto clandestino), nella struttura pubblica fanno gli integerrimi obiettori. A tutto vantaggio delle loro carriere.
E poichè è specialmente al sud che la chiesa è più influente (ma ormai siamo messi maluccio dappertutto), controllando direttamente o per interposta persona parecchie strutture sanitarie…

Pecunia non olet, fetus non dolet (sed caccia fuori pecuniam!) 8)

enrico g.

Qualcuno ha dati sulla percentuale di obiettori tra i medici che praticano aborti clandestini?

Asatan

@Sang Gennaro
I preservativi si rompono, la pillola non è sicura al 100% ecc. Sai anche prendendo tutte le precauzioni del mondo ti può capitarela sfiga di una gravidanza indesiderata.

stefano

prima dell’introduzione della 194 gli aborti clandestini praticati erano un numero esorbitante, tanto che la cifra stimata era solo una mera ipotesi; fra 1 e 2 milioni ogni anno.
statistiche recenti danno il numero degli aborti legali sempre in decremento (nel 2006 sono stati poco più di 100mila) a dimostrazione che la corretta applicazione della legge non incentiva affatto l’aborto, come ipocritamente viene gridato a squarciagola dai soliti “corvi di galilea” ed i loro assimilati laici in parlamento.
purtroppo il vaticano è toccato a noi…

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