In una lettera che sarà messa all’asta questa settimana a Londra, Albert Einstein, il fisico tedesco padre della teoria della relatività, ha definito la fede in Dio come “una superstizione puerile” e ha sostenuto che “gli ebrei non erano il popolo eletto”.Einstein, le cui controverse posizioni sulla religione hanno nel corso degli anni scatenato accesi dibattiti, espresse il proprio parere in una lettera scritta il 3 gennaio 1954 in risposta al filosofo Eric Gutkind. Il fisico, a sua volta ebreo, scrisse di sentire grande affinità con le persone di fede ebraica, ma precisò di “non ritenere che queste abbiano qualità differenti rispetto a tutti gli altri”.
“La parola Dio per me non è niente di più dell’espressione e del prodotto delle debolezze umane, la Bibbia è una collezione di lodevoli, ma primitive leggende che sono abbastanza puerili”, scrisse nella lettera riportata dal quotidiano britannico The Guardian.
La lettera, scritta in tedesco, sarà venduta giovedì dalla casa d’aste di Mayfair Bloomsbury Auctions dopo essere stata custodita in una collezione privata per cinquant’anni, come ha reso noto il direttore della casa d’aste Rupert Powell.
“La religione ebraica, come tutte le altre, è un’incarnazione delle più puerili superstizioni”, scrisse il fisico aggiungendo che “sono io stesso ebreo e ho una profonda affinità con la mentalità di queste persone, che però non hanno qualità diverse dagli altri. In base alla mia esperienza non sono migliori di altri gruppi”.
Speriamo che questo documento metta fine a molte leggende sulla religiosità di Einstein. Penso che se fosse vivo in questi anni, sarebbe presidente onorario di qualche associazione umanista.
non posso permettermi di partecipare all’asta e non avrebe senso: questi documenti è meglio se vengono acquisiti da musei o istituti universitari comunque vorrei una fotocopia di questa lettera : dove posso trovarla?
Adesso l’importante è non fare di questa lettera un feticcio (non a caso ‘messa all’asta’). O, peggio ancora (ma sarebbe in sostanza la stessa cosa), una sorta di testo sacro.
Ben vengano i chiarimenti circa la posizione di un così straordinario scienziato in merito alla religione, chiarimenti che potranno servire più che altro come arma polemica… ma per un ateo convinto non occorrerà certo questo documento per confermare le proprie convinzioni… mentre se un credente diventasse ateo per questo ci sarebbe da dubitare della qualità del suo ateismo.
Insomma, io credo che per un ateo non dovrebbe valere in nessun modo il ‘principio d’autorità’.
(Da parte di un grande ammiratore di Einstein per tante cose… e che non scriverebbe quanto sopra se questo non fosse un sito UAAR).
Einstein è il classico scienziato non credente tirato per la giacchetta dai credenti a mo’ di sponsor… che patetismo. Speriamo che questa sia la volta buona che imparino a non dire più bugie sugli scienziati defunti.
Consultare questo sito per credere
http://www.incattedracongesu.it/
Di cui vi consiglio in particolare la sezione didattica
http://www.incattedracongesu.it/didattica.htm
Cliccate su “L’Equazione”… vi farete delle grasse risate… 😆 😆
E l’autore è un prof. di matematica, eh… 😯
@Bruno Gualerzi
Poco ma sicuro nessun ateo ha bisogno della elttera di Einstein per ateizzarsi. Si spera solo che ponga fine agli sproloqui dei credenti sulla religiosità del grande fisico e il loro citarlo alla cavolo di cane per sostenere le peggiori assurdità.
Einstein credeva in dio ma non come dio incarnato, nè dunque tantomeno criteriato personologicamente alla stregua del dio vivente di abramo isacco e giacobbe… e dunque meno che mai gesù cristo.
La sua concezione di “dio” è davvero molto simile a quella dei massoni o deisti, per questo ritiene puerile la religiosità, non ciò che considerava “principio monistico” dio per l’appunto.
Durante la sua vita inseguì questo “principio monistico”, era convinto ci potesse essere una soluzione finale, unica, prima ed ultima…. tuttavia anzicchè al principio monistico, le sue ricerchè lo fecero approdare alla teoria della relatività (esatto opposto)
Fu proprio questa ad avere ricadute metafisiche, portando dunque Einstein ad affermare (se proprio lo si doveva fare) più probabile l’esistenza d’un pluralismo teologico anzicchè un monoteismo PER DI PIU’ RELIGIOSO ANCHE!
quando parla del “dio che non gioca a dadi” è a questo che si riferisce, al dio dei filosofi, al dio dei massoni, dei deisti, non di certo al dio vivente di abramo isacco e giacobbe nè tantomeno gesù cristo.
E’ chiaro dunque che non ha senso un sentimento religioso verso un qualcosa del genere… sarebbe come un Odifreddi che anzicchè prendere cognizione dell’esistenza dei numeri ed usarli si limitasse ad adorarli.
Einstein è da sempre tirato in ballo come scienzato credente, come se una sua religiosità giustificasse l’esistenza di Dio… ora non so quanta fosse la fede di Einstein ma sò che la frase
“Dio non gioca a dadi”
Albert Einstein
è famosissima mentre
“Einstein, smettila di dire a Dio cosa deve fare”
Niels Bohr
è quasi sconosciuta.
Fate le fotocopie che se poi l’asta la vince il Vaticano questi la fanno sparire per sempre… oppure ci danno di bianchetto. Ecco come potrebbe venire:
“La parola Dio per me non è [canc] umana, la Bibbia è [canc] verità!”
@ Matematico
Acc… il professore che ci fai conoscere è… un fantasista di gran classe! Surreale, davvero surreale. Se mai Monthy Python avesse avuto tra le mani del materiale del genere, chissà cosa ne avrebbe mai ricavato! Certi talenti a volte vanno sprecati, ed è un vero peccato.
beh, noi abbiamo zichichi
a quando l’ asta delle sue ‘opere’ ?
“…(gli ebrei)non sono migliori di altri gruppi” Credo che sia questa l’affermazione più interessante. Gli ebrei hanno subito l’olocausto, ma questa tragedia non li ha vaccinati e resi più consapevoli degli altri. Dimentichi che i loro padri furono massacrati dai nazisti assieme a zingari e omosessuali, gli ebrei romani hanno votato Alemanno che ha vinto sull’onda di una campagna basata sull’odio contro il diverso, nella fattispecie lo zingaro asociale e puzzolente, o l’omosessuale che manifesta “esibizionisticamente” la propria condizione. Allo stesso modo i nazisti demonizzarono a loro tempo gli ebrei come “capro espiatorio” di tutti i mali. Anche loro (gli ebrei) hanno abboccato alla facile promessa di più tranquillità, ordine e pulizia. Anche loro sono diventati quei piccolo borghesi (anzi quei borghesi piccoli piccoli) che trovavano del tutto naturale togliere di mezzo i giudei. Quando si dice la banalità del male… (Secondo il card. Tonini i nazisti invece sono le donne che abortiscono o che fanno la diagnosi preimpianto)
e meno male che Einstein è considerato uno scienziato credente, figurati cosa avrebbe potuto dire se fosse stato ateo 🙂
Quoto Guastaldo
Einstein era un ‘deista’ ossia vedeva il mondo come qualcosa di strutturalmente perfetto, regolato da leggi ben precise, che lasciano supporre l’esistenza di una mente superiore, la quale le ha concepite ed implementate. E’ la famosa teoria dello ‘intelligent design’, ripetutamente affossata sul piano teorico da Darwin, e in pratica ogni giorno dalla cronaca. Tanto per citare alcuni recentissimi eventi: il tifone in Birmania e il terremoto in Cina.
A questo proposito mi spiace che in questo blog si parli raramente – ossia quasi mai – di simili eventi. In occasione di queste catastrofi naturali B16, che ha sempre qualcosa da dire, si guarda bene dallo spiegare ai fedeli il motivo per cui il buon Dio, di quando in quando, non guarda in faccia a nessuno, e si diverte ad ammucchiare centinaia di migliaia di cadaveri in un solo colpo. L’argomento – concreto e inconfutabile – della sofferenza ingiustificata nel mondo é, invece, un argomento fortissimo per chiudere il becco ai grilli parlanti teisti.
E io ingenuo a pensare che “Dio non gioca a dadi” non fosse altro che una metafora
@Paolo Malberti
1) Probabilmente nemmeno “deista” è una definizione corretta per Einstein: Einstein non credeva nemmeno in un Essere Supremo inteso come divinità personale: niente “mente superiore”, quindi (almeno non in senso letterale).
2) Einstein potrebbe picchiarti, per avergli dato del “sostenitore dell’Intelligent Design”! 😛
Non riteneva affatto che l’ordine perfetto delle leggi fondamentali della fisica si traducesse in un altrettanto perfetto ordine delle azioni umane o degli eventi naturali (ci mancherebbe altro che proprio lui fosse ignaro degli orrori del mondo…). Ed escludeva categoricamente che qualche entità soprannaturale interferisse con il corso naturale degli eventi.
3) Identificava la “religione” con un generico sentimento di fratellanza fra tutti gli esseri umani, che spingesse a superare gli egoismi individuali, per sollevare l’individuo dalla sfera della pura esistenza fisica e condurlo verso la libertà: probabilmente le basi (filosoficamente confuse) di tale ecumenismo avevano a che fare con l’ammirazione per l’ordine fisico dell’universo.
Se proprio vogliamo etichettarlo, forse i termini “spiritualista” e “panteista” lo inquadrerebbero meglio, IMHO.
@Paolo Malberti
Precisazione sul punto 1: può darsi però che concepisse una “mente” ordinatrice in un senso molto diverso da quello di “mente di un essere vivente”: insomma, qualcosa di molto distante dalla divinità antropomorfa delle religioni rivelate, su questo Einstein è esplicito. E non mi sembra che parli mai di volontà di un Creatore delle leggi fisiche dell’universo.
(Personalmente penso che sia difficile ricostruire con esattezza la visione del mondo di Einstein: panteismo, simil-deismo, spiritualismo etc. mi sembrano sempre viziati da incoerenze di fondo, cercano di far rientrare dalla finestra la divinità che han buttato fuori dalla porta…)
P.S Non l’ho detto, ma le mie fonti erano le lettere raccolte in “Pensieri degli anni difficili”, magari altrove ha detto qualcosa di contraddittorio con tutto questo.
@ Magar
E’ interessante che Einstein abbia sfiorato la visione del mondo come rappresentazione (quella di Kant e Schopenhauer), ma non abbia avuto il coraggio di abbandonare l’idea di una realtà che esiste di per sè, indipendentemente dal soggetto che conosce.
Di conseguenza, per spiegare la capacità della mente umana di descrivere il mondo (spiegazione ovvia, se il mondo è una rappresentazione), “Einstein, come Leibniz, ha dovuto ripiegare su una armonia prestabilita, opera di una mente cosmica” (cito dal libro di Albergamo: filosofia e relatività).
Deista non é teista. Il teista crede in un Dio dotato di personalità. Il deista crede che il cosiddetto ‘ordine naturale’ sia la manifestazione di una mente superiore. Se Einstein crede in una mente superiore, che si manifesta non tramite comandamenti, bensì nel presunto ordine naturale dell’universo, come potrebbe querelarmi per averlo classificato come sostenitore dello ‘intelligent design’?
Einstein professava un credo di stampo Spinoziano, e rifiutò sempre il concetto di Dio personale o intelligenza suprema, ma piuttosto credette in una sorta di ordine supremo, una sorta di tracendentalismo ateo.
No,il deista crede in una divinità personale,solo che divresamente dal tesita non lo prega e pensa che semplicemnte non si curi di noi.
Il panteismo invece nega la personalità dellla divinità,e la fà coincidere che la realtà stessa. De facto, il Dio deista è pressochè identico a quello Teista,il dio del panteismo è tale da potere vedere nel panteismo stesso un forma di ateismo(si ricordi il giudizio di Voltaire su Spinoza)
@paolo malberti
L’armonia prestabilita è stata sviluppata da Leibniz per spiegare l’apparente interazione fra le monadi , non c’entra nulla col panteismo. L’armonia è posta da Dio,ma non è Dio.
@Paolo Malberti
Mi pare che la principale differenza tra teisti e deisti risieda nell’atteggiamento riguardo ai fenomeni paranormali e al disegno provvidenziale, cioè all’intervento divino nelle vicende umane: in pratica quello dei deisti potrebbe essere anche un dio personale, solo che non compie miracoli, non sospende le leggi della fisica e non fa vincere gli eserciti amici. Al più, ordina inizialmente l’universo al fine di realizzare un certo Progetto, indice della volontà di un essere personale.
Einstein invece non sembra credere né ad una natura così antropomorfica della “mente” ordinatrice, né in particolare alla presenza di un Grande Progetto: l’armonia e l’ordine che vede sono solo quelli matematici delle leggi elementari della fisica, certo non vede alcun ordine etico nella storia dell’umanità (sarebbe stata dura, negli anni 1933-1950…). Il “Dio” di Einstein non ci ama e non ha in serbo un Piano per noi.
Semmai, portare razionalità nel campo della storia, e trovare la propria felicità (E. insiste spesso su questo concetto) sembra essere compito dell’umanità, perché ha tutto il vantaggio a prendere ad esempio l’ordine razionale della fisica, e realizzare l’ideale di una società armonica, liberandosi così dell’eredità di istinti antisociali e distruttivi.
Insomma, se è deista lo è in maniera diversa da certi deisti del Settecento. E certo non è provvidenzialista.