Elettrosmog: processo da rifare per Radio Vaticana


ROMA –
La terza sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio le assoluzioni pronunciate nel giugno 2007 dalla Corte d’appello di Roma nei confronti di padre Pasquale Borgomeo e il cardinale Roberto Tucci, all’epoca dei fatti direttore generale e presidente del comitato di gestione di Radio Vaticana.

I due imputati, accusati di ‘getto pericoloso di cose’ in relazione all’emissione nociva di onde elettromagnetiche provenienti dagli impianti dell’emittente radiofonica a Santa Maria di Galeria, subiranno dunque un nuovo processo.

La Cassazione non ha dunque condiviso le motivazioni dei giudici di secondo grado che avevano assolto i due religiosi ritenendo che l’emissione di onde elettromagnetiche non potesse rientrare nel reato di ‘getto pericoloso di cose’, previsto dall’articolo 674 del Codice Penale. Anche il sostituto procuratore generale della Cassazione Alfredo Montagna, durante la sua requisitoria, oggi aveva sollecitato l’annullamento delle assoluzioni e dunque l’accoglimento dei ricorsi presentati dalla Procura Generale di Roma e dalle parti civili.

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L’articolo completo è consultabile sul sito di Repubblica

10 commenti

Flaviana

Anche se la Cassazione sta facendo il proprio dovere , con i tempi che corrono possono quasi esseredefiniti eroici.
Speriamo possa andare a buon fine.

Piergiorgio

Radio vaticana dovrebbe essere oscurata x diffusione di pornografia intellettuale.

Vash

Meno male! L’assoluzione a suo tempo mi sembrò un’assurdità visto che a prescindere dall’incidenza di cancri nella zona perchè qualcuno pensa che non ci sia relazione, Radio Vaticana si sente anche nei citofoni, nelle radio ad ogni frequenza e persino nei tostapane (lo fecero vedere alle iene), quindi la presenza di contaminazione da elettrosmog era palese!

Guastardo III di puglia

già le immagino le prime lamentele di gente che sentiva Radio vaticagna nel citofono e s’è sentita magari anche dire “figlioli è un segno del signore, è la vicinanza del paraclito”… TACCI LORO
…non capirò mai se sono più nichilisti, sofisti o esperti in marketing

maxalber

Ricordiamo che questo NON è un episodio da cavalcare.
L’accusa di ‘getto pericoloso di cose’ in relazione all’emissione nociva di onde elettromagnetiche provenienti dagli impianti è già ridicola di per sè.
La motivazione del supposto aumento di leucemie in zona è priva di fondamento scientifico.
Se vogliamo dimostrare correttezza metodologica dobbiamo guardare questo caso con una certa freddezza o meglio ancora con una certa preoccupazione per come la magistratura può decidere di cavalcare atteggiamenti irrazionali.
Quasi (e sottolineo quasi) come se intervenisse per punire penalmente qualcuno che lancia il malocchio (intendo un intervento per punire i danni del malocchio, non per circonvenzione di incapace).
L’unica accusa che si può fare a quelle antenne è quella di superare i limiti consentiti e di disturbare le apparecchiature elettroniche della zona. Fastidiosissimo sicuramente e su cui lo Stato italiano dovrebbe intervenire per farl rientrare nella norma.
Ma più con “capitan ventosa” che con la magistratura.

ren

In Germania sarebbero stati defenestrati all’istante. Qui si lascia correre perchè poverini, sono preti.

Gianni Politi

Caspita … siamo il paese con il maggior numero di leggi in Europa e non esiste alcuna che preveda il reato di inquinamento ambientale doloso e/o colposo a cui ricorrere per casi come questi ???

ignazio

… a parlar di tralicci (antenna) mi viene in mente Fentrinelli.
(i non più giovani capiranno)

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