California: Corte Suprema ammette nozze gay

La California dice addio alla “Proposta 22”: la legge statale che definiva “valido e riconosciuto in California solo il matrimonio fra un uomo e una donna” è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Suprema, che riconosce così di fatto le unioni omosessuali.

I sette membri della commissione chiamata a decidere sulla delicata materia si è espressa, con 4 voti a 3, a favore dei querelanti che indicavano la legge come discriminatoria e incompatibile con i principi di uguaglianza e rispetto dei dirtti fondamentali sanciti dalla Costituzione della California: “Limitare la definizione di matrimonio a ‘unione fra un uomo e una donna’ è incostituzionale”, si legge nel parere scritto pubblicato oggi, “Il nostro Stao ora riconosce che la capacità individuale di stabilire una relazione sentimentale duratura con un’altra persona e di crescere dei figli in modo responsabile non dipende dall’orientamento sessuale”.
Le coppie gay dello Stato potevano già contare su una consolidata legge sulla convivenza, che stabilisce i doveri e garantisce i diritti nelle unioni di fatto, anche fra persone dello stesso sesso, ma la decisione di oggi è stata salutata come una vittoria decisiva per l’uguaglianaza: “Oggi la Corte Suprema della California ha fatto un passo da gigante nella direzione di assicurare che tutti – non soltanto in questo Stato, ma in tutto il paese – godano di eguali diritti davanti alla legge”, ha commentato soddisfatto il procuratore della città di San Francisco Dennis Herrera.

Con la messa al bando della legge approvata per referendum dai californiani nel 2000, la California diventa il secondo Stato, dopo il Massachusetts, ad ammettere il matrimonio omosessuale: un obiettivo che la città di San Francisco aveva cercato di centrare già nel 2004 e 2005 con una propria legislazione ad hoc, poi bloccata perchè alle autorità cittadine non è stato riconosciuto il diritto di adottare un provvedimento che contrastava apertamente con le leggi dello Stato. Anche i deputati della California si erano espressi di recente a favore delle nozze gay, ma la proposta di legge si è scontrata con il veto del governatore Arnold Schwarzenegger, che aveva definito la decisione di esclusiva competenza del sistema giudiziario.

L’articolo è tratto dal sito de La Stampa

9 commenti

Flavio

Più precisamente i giudici (a maggioranza nominati dai Repubblicani) hanno stabilito che ogni legge che proibisca il matrimonio ai gay sarebbe incostituzionale. Infatti la costituzione della california parla di “diritto a sposarsi”, che deve essere garantito senza eccezioni.
Giudici che applicano le leggi senza pregiudizi e argomentazioni fantasociologiche, wow!

enrico mini

Se questo è l’effetto della visita papale…ben vada in giro per il mondo!
Peccato che l’italia, a forza di avercelo fra i piedi, sia ormai immune e tetragona a decisioni intelligenti.

Toptone

I gay non cantino vittoria (non ancora, almeno).

Infatti, per aggirare l’eventuale verdetto favorevole della Corte Suprema, i facinorosi cristianisti hanno approntato una proposta di emendamento costituzionale per il quale hanno iniziato a raccogliere le firme da molto tempo. Si sono premuniti perchè sapevano.

Sapevano, infatti, che le loro dogmatiche argomentazioni religiose davanti ai giudici sarebbero crollate miseramente, come sempre è successo in (quasi) tutte le corti.

Con l’emendamento costituzionale, infatti, essi non hanno certo bisogno di dimostrare scientificamente e circostanzialmente le loro posizioni, visto che la platea a cui si rivolgono sono i normali cittadini. Bastano i vuoti slogan di sempre e campagne pubblicitarie miliardarie, la stessa fuffa usata negli anni ’50 contro i matrimoni misti e l’uguaglianza razziale. In fondo, è sempre la stessa gentaglia invasata che fa e pensa sempre le stesse cose.

Perciò, i gay farebbero bene a non esultare, almeno finchè l’emendamento costituzionale non sarà definitivamente affondato.

Marco

L’evento e’ epocale (e lo dico vivendo a Los Angeles). Schwarzenegger (pur repubblicano) ha persino promesso di non sostenere la causa dei conservatori e del loro ultimo, becero tentativo di sovvertire la decisione della corte. Per di piu’, comunque vadano le cose, i matrimoni omosessuali inizieranno tra 30 giorni, mentre il voto sull’emendamento si avra’ in autunno. E le possibilita’ che la corte posticipi la comunicazione formale sono minime.
La comunita’ gay, lesbica e bisessuale si e’ gia’ premunita per celebrare il maggior numero di matrimoni durante i mesi estivi. A quel punto, anche un risultato positivo per questi bigotti intolleranti non potra’ avere effetti retroattivi e presentera’ a livello nazionale (grazie anche alla pressione mediatica che la California esercita) i frutti odiosi di una politica di discriminazione. Questo di fronte a vari stati, come Illinois, New Jersey, Rhode Island, Washington, Vermont, New York, dove le discussioni a favore del matrimonio omosessuale stanno acquistando spessore ogni giorno di piu’.

L’evento e’ doppiamente epocale perche’ la California e’ lo stato piu’ popoloso degli USA e quello che tipicamente detta i trends culturali in questa nazione (cosi’ come in molte altre) per l’influenza mediatica televisiva e cinematografica. Se a questo si aggiunga la prossima approvazione del matrimonio omosessuale in Norvegia e in Svezia, l’effetto domino sara’ a breve irreversibile. L’Italia, nonostante la sua penosa situazione mantenuta grazie al connubio di chiesa, corruzione politica, ignoranza dilagante e crimine organizzato, e’ ormai gia’ dentro uno schiaccianoci culturale mosso da nazioni piu’ civili.

E’ solo questione di tempo.

ren

Eh si, allora qualche speranza c’è 🙂 Quando i destrorsi cattolici Italiani si accorgeranno di essere soli dovranno pensarci su. Sperando che qui a Bananas non tirino fuori la solita cosa penosa da fare dal notaio !!! Che dia il meno possibile nell’occhio …

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