Policlinico militare di Roma, Aula LISAI, Piazza Celimontana 50, Roma
5 giugno 2008, ore 9.45
Incontri su etica e medicina – Questioni etiche alla fine della vita
Interverranno: Francesco Tontoli, Eugenio Lecaldano, Maurizio Mori
Moderatori: Maurizio Balistreri, Paolo Astorre
Convegno bioetico a Roma
3 commenti
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Sarò démodé, ma già la sede mi sembra non molto appropriata per una discussione democratica e pluralista.
Il termine bioetica è sicuramente una parola carica di nobili intenti, ma in realtà in Italia è sinonimo (ovvero è da “leggere”) bioetica cattolica.
I soliti bla bla bla per confermare il diritto “naturale” della vita dal concepimento alla morte, naturalmente secondo le verità depositate presso la Santa Sede, quindi nella sofferenza e nella penitenza.
Auguri di buon convegno!
Ignazio, non mi sembra proprio che i partecipanti a questo convegno intendano “bioetica” come “bioetica cattolica”…
Non darei per scontato che si tratterà dei soliti bla bla bla sul diritto naturale della vita dal concepimento alla morte “naturale”… o almeno, spero non sarà così. Comunque non partirei con questa convinzione qua. Lecaldano, uno dei relatori, ha scritto “Un’etica senza dio” ed è sostenitore di una bioetica pluralista che prescinda dall’elemento religioso; non mi sembra che sia credente, e so di certo che non sostiene la difesa della vita dal concepimento alla morte “naturale”. Non conosco le posizioni di Mori e di Tontoli, ma in Lecaldano c’è una rappresentazione della voce laica e atea della società.
Ma purtroppo hai ragione, la bioetica si identifica troppo spesso con una “bioetica cattolica” di difesa indefessa della vita, pur essendo nata, la bioetica, proprio quando tale difesa è apparsa problematica perchè sono emerse tecniche biomediche che ne hanno consentito la prosecuzione in condizioni prima impensabili….