La corrosione dei contenuti della religione. Le bancarelle si riempiono di gadget religiosi, le icone della fede diventano territori per speculazioni, si cercano nuovi spot per riempire le Chiese. Per quale motivo La passione di Cristo di Mel Gibson, un film molto crudo sulle ultime ore di Gesù, in latino e aramaico con i sottotitoli, è stato un incredibile successo al botteghino?
Partendo da questa domanda Mara Einstein si addentra nel mondo del marketing religioso, mostrando come la fede e la religione siano prodotti di consumo, per nulla diversi da altri venduti sul mercato. Il sacro e il profano si uniscono all’interno di questa realtà sociale, con quali conseguenze?
Il business della fede racconta le più significative (e incredibili) realtà statunitensi: dal Corso Alpha (attivo in 155 paesi con i suoi 31.000 corsi di evangelizzazione) al fenomeno delle megachiese; dalla popolarità di tele-evangelisti quali Joel Osteen e della famosa conduttrice Oprah Winfrey, all’ascesa della Cabala.
Il volume contiene una postfazione di Bruno Ballardini sulla realtà italiana: da Padre Pio ai viaggi organizzati low cost verso i luoghi di pellegrinaggio.
Il libro è tradotto per la prima volta in Italia dall’edizione originale Routledge del Taylor & Francis Group.
Autore
Mara Einstein è docente di Media Studies al Queens College di New York e professoressa alla business school della New York University. Prima di insegnare ha lavorato al marketing esecutivo per la NBC, MTV e per numerose agenzie pubblicitarie.
Bruno Ballardini è nato a Venezia nel 1954. Pubblicitario e filosofo del linguaggio, si occupa di comunicazione strategica e insegna all’Università di Roma “La Sapienza”. È autore di saggi di successo tradotti in numerosi paesi fra i quali, Gesù lava più bianco. Ovvero come la Chiesa inventò il marketing (Minimumfax, 2006).
In libreria: “Il business della fede”, di Mara Einstein
Un commento
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Grande Ballardini, di cui ricordo il link con la recensione del libro:
http://www.uaar.it/ateismo/opere/53.html