In Oceania vivono circa otto milioni di cattolici. Sei milioni risiedono nelle due aree più popolate (Australia e Nuova Zelanda) mentre il resto è disseminato nelle migliaia di isole nell’Oceano Pacifico e Indiano. La storia dell’evangelizzazione di queste isole è affascinante e la Nuova Caledonia, un arcipelago a sud ovest dell’Oceano Pacifico, è una delle comunità più antiche. Qui i missionari cattolici arrivarono negli anni intorno al 1840. All’epoca l’Oceania era divisa in tre Vicariati Apostolici e la Nuova Caledonia aveva già accolto diversi missionari Maristi. Era stato Papa Gregorio XVI, nel 1836, ad affidare il Vicariato Apostolico dell’Oceania Occidentale alla Società di Maria, considerando la forte presenza francese in quella parte dell’Oceano. […] Entro la fine degli anni ’20 del Novecento, metà della popolazione era stata battezzata dai missionari cattolici. Oltre ai protestanti esistevano minoranze di buddisti e musulmani. […] Oggi la Nuova Caledonia ha una popolazione di 210 mila abitanti (110 mila cattolici). Forte è anche la presenza dei protestanti (evangelici) e di movimenti messianici che proliferano sulla base delle religioni tradizionali. Molto alto è il numero di atei e agnostici (21% della popolazione). In un simile contesto prima e seconda evangelizzazione sembrano entrambe necessarie. […]
I missionari: necessaria l’evangelizzazione della Nuova Caledonia
23 commenti
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La corsa all’oro…
E chi lo dice che è necessaria? Quelle popolazioni hanno già le loro credenze e tradizioni, le conversioni forzate del periodo dei conquistadores non sono più attuali da un pezzo, prepotenti e anti-democratici.
La Chiesa si lamenta che le vocazioni al sacerdozio vengono a mancare. Come mai ci sono ancora tanti missionari? Qualche missionario ateo non potrebbe andare a passare un po’ di vacanze da quelle parti?
giusto evangelizzare quei selvaggi;
potrebbero addirittura essere cannibali!
Bisogna insegnare loro la buona novella: Dio si è fatto uomo
e noi cristiani ogni tanto ce lo mangiamo
21% di atei e agnostici, chiedo asilo politico
scommetto che non vedono l’ora di essere nuovamente evangelizzati !!!! 😀
21% di atei e agnostici, chiedo asilo politico
pure io,secondo me stanno benissimo senza vescovi e pretrastri vari,piuttosto che colonizzare la chiesa pensi a chiedere scusa alla popolazione dell’oceania,quando i cattolici ivi arrivarono convertirono forzatamente la popolazione(nessuna neo scoperta del america)e quel che e’peggio gli usi e i costumi degli indigeni che fino ad allora avevano vissuto in armonia con la natura e con una concezione molto libera per quanto riguarda la sessualita'(quella che definirei sessualita’naturale,fatta di attrazione gioia e divertimento,altro che calcoli per verificare la fertilita’)rischiarono di andare perduti(naturalmente oggi la popolazione indigena si ruduce a poche migliaia)
è necessario un lavaggio del cervello accelerato perchè il mondo ha capito che non può basarsi su un libro di mille anni fa quindi si sta lentamente decristianizzando. come fanno a guadagnarsi la pagnotta senza adepti? e l’8 per mille se in Italia nessuno fosse cattolico per vivere da re chi glielo da? cari miei con la crisi che c’ è si fa quel che si può 😀
paolo malberti scrive- giusto evangelizzare quei selvaggi;
potrebbero addirittura essere cannibali!
Bisogna insegnare loro la buona novella: Dio si è fatto uomo
e noi cristiani ogni tanto ce lo mangiamo
:-)))Questa e’bellissima cavolo bisognerebbe scriverla sui muri(davanti alle chiese):-)))
…TRASMETTERANNO RADIOMARIA!!!
La prima preoccupazione degli antichi missionari fu diffondere l’uso del reggiseno (mezzo guscio di noce di cocco) e del gonnellino di paglia. 😀
8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR
@ anticlericale89
Veramente i Kanaki ce l’hanno con lo stato laico francese e con la sua scuola pubblica laica. Visto che l’inventore della scuola laica Jules Ferry è stato un ardente partigiano e giustificatore a posteriori della colonizzazione. Poi sinceramente, un conto è condannare l’evangelizzazione forzata, un conto è credere alle leggende che prima della colonizzazione i popoli vivessero una sessualità libera. In questa isole erano molto diffusi i riti iniziatori, e io non li definirei una sessualità libera. Anzi si tratta di una violenza. Comunque nel 2020 ci sarà un referendum per l’indipendenza, potranno decidere se rimanere o meno in seno alla Repubblica laica francese.
Dirladada scrive:”un conto è condannare l’evangelizzazione forzata, un conto è credere alle leggende che prima della colonizzazione i popoli vivessero una sessualità libera. In questa isole erano molto diffusi i riti iniziatori, e io non li definirei una sessualità libera.” Ammetto di non conoscere questo tipo di riti iniziatori,non saprei,su un enciclopedia storica ho trovato questo: “Il colonialismo europeo ha portato a una profonda svalutazione delle culture indigene,considerate primitive e inferiori.Ai missionari cristiani apparvero inammissibili la liberta’sessuale e l’abbigliamento succinto(normale per genti in costante contatto con il mare e il caldo)delle popolazioni locali,che furono forzatamente convertite al cristianesimo.”Come sia la situazione adesso non saprei,su jules ferry ho cercato su nonciclopedia e non porta niente Xr0′(a parte tanto di cappello per la scuola laica)se ha giustificato la colonizzazione direi che hanno ben donde di avercela con lui
San Gennaro scrive:
La prima preoccupazione degli antichi missionari fu diffondere l’uso del reggiseno (mezzo guscio di noce di cocco) e del gonnellino di paglia.
cavoli raga’dovreste portarle alla sai l’ultima queste!!=-))
per la chiesa è sempre necessario partire in missione, dove reclutano i loro adepti sennò, e le loro risorse?
PS: 21% di atei e agnostici??? sono mooolto più progrediti dell’Europa vedo..
La storia dell’evangelizzazione di queste isole è affascinante…
me la immagino!
La Nuova Caleidonia è parte della Francia. È territorio d’oltremare.
Evangelizzate le vostre madri, che è meglio.
Adesso ammettono anche l’ipotesi di esistenze extraterrestri. Sperano di trovare nuovi pascoli dove evangelizzare visto che i vecchi si stanno esaurendo?
@ enrico mini
Speriamo trovino milioni di alieni che si chiamano zapatero.
Per un attimo voglio diventare credente e scrivere una lettera al buon Dio, chiedendogli di rimandare suo figlio sulla terra per evangelizzare lo Stato Vaticano. Mi sà tanto, però, che se entra lì dentro, fà la fine dell’ altra volta.
@ anticlericale89
Molti storici hanno tendenza ad idealizzare le popolazioni indigene. Ripeto una volta condannato il colonialismo e riconosciuto che il cristianesimo (tutto non solo quello cattolico) ha portato un’ondata di sessuofobia, non bisogna cadere nel cliché secondo il quale le popolazioni indigene sarebbero state libere sessualmente. La libertà sessuale è l’accesso al proprio desiderio nel rispetto dell’altro. In queste isole i riti iniziatori erano particolarmente diffusi, oggi anche in Svezia, sarebbero considerati un reato, e giustamente. Insomma erano magari più liberi ma sempre all’interno di una sessualità codificata, come del resto greci e romani. Anche perché non si capisce poi come mai quando in reazione al colonialismo questi popoli ritornano alle origini la prima cosa che mettono in discussione è la libertà sessuale dell’occidente. Forse che queste origini non erano libertine come scritto nell’enciclopedia? Per quanto riguarda oggi, i kanaki rappresentano il 40% della popolazione quando sono per l’indipendenza, non se la prendono con la chiesa, ma con lo stato francese, ad esempio Karembeu non cantava l’inno della nazionale, tieni presente che suo nonno era stato esposto come una scimmia all’expo coloniale degli anni ’30.
@ denis
Veramente in Nuova Caledonia la legge sull’aborto è praticamente inapplicabile. Comunque sappi che se vai a vivere laggiù sei privato del diritto di voto anche per le elezioni comunali nonostante tu sia cittadino dell’UE perché in seguito all’accordo di Nouméa il corpo elettorale è stato bloccato per evitare che al referendum sull’indipendenza votino anche i sempre più numerosi europei, non solo francesi che emigrano in questi paradisi dove alla bellezza del paesaggio è associato anche il benessere economico essendo parte di uno stato ricco.
@ Anticlericale89
C’è anche una tendenza delle enciclopedie storiche ad idealizzare gli indigeni, certo che il cristianesimo ha portato molta sessuofobia, ma non è che queste popolazioni fossero libere sessualmente. La libertà sessuale è l’accesso al proprio desiderio nel rispetto degli altri. I riti iniziatori non lo sono di certo. Ed erano particolarmente praticati nelle isole del pacifico.
@ denis
Veramente la legge sull’aborto è praticamente inapplicata. Dipende cose intendi con meglio. In ogni caso oggi la maggioranza della popolazione è di origine europea.
Scusate ho ripetuto il messaggio, comunque il succo è che la colonizzazione è stata fatta anche e forse soprattutto nel nome dell’illuminismo oltre che del cattolicesimo.