Carfagna chiarisce sul gay pride: ma non si tocchi la famiglia

Roma, 20 mag. (Apcom) – L’Herald Tribune le dedica due colonne a pagina tre dal titolo non certo lusinghiero: “Un ministro della destra italiana attacca i gay”. Mara Carfagna è da due giorni sotto il fuoco incrociato di tutta la sinistra, del Pd, delle associazioni di omosessuali e Glbt. Nel Pdl sono più i silenzi che le difese anche se oggi il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto ha bocciato come “illiberale” l’attacco al ministro. Tutto nasce dalla teoria illustrata dalla titolare delle Pari Opportunità secondo la quale “i gay non sono più discriminati” e dalla decisione di non concedere il patrocinio al Gay Pride, previsto per il 28 giugno a Bologna. Sulla prima parte dell’assunto oggi si è registrato un dietrofront. Prima della marcia indietro è soprattutto il mondo cattolico a difendere la Carfagna: Avvenire giudica la sua scelta sul patrocinio “non solo legittima, ma opportuna” ricordando “i toni esasperati e gli insulti lanciati nelle edizioni passate”. Sulla stessa linea anche il Forum delle Famiglie e i genitori del Moige. Ma per il resto è una pioggia di critiche. Tanto che a metà pomeriggio il ministro decide di dire la sua e con una nota del ministero fa sapere di essere impegnata contro ogni discriminazione ma anche di chiudere la porta sia a parate “esibizioniste” sia a qualsiasi tentativo di equiparare le unioni gay alla famiglia tradizionale. “Mi corre l’obbligo di precisare – è la puntuta replica del ministro – che è intenzione del ministero che guido combattere ogni forma di discriminazione nei confronti degli omosessuali. Sono cosciente delle tante discriminazioni nelle scuole, nelle università e nei luoghi di lavoro e credo che l’Italia abbia il dovere di contrastarle con fermezza”. Ma, “detto questo il movimento Glbt – prosegue – non può pretendere per le coppie omosessuali né riconoscimenti simili a quelli garantiti alla famiglia né il patrocinio del Governo a manifestazioni che rispondono più a logiche esibizionistiche”.

[…]

Il lancio completo è consultabile sul sito dell’APCom

26 commenti

Il Fauno

“detto questo il movimento Glbt – prosegue – non può pretendere per le coppie omosessuali né riconoscimenti simili a quelli garantiti alla famiglia né il patrocinio del Governo a manifestazioni che rispondono più a logiche esibizionistiche”

Che vuol dire: se la maggior parte degli italiani discrimina i gay, il Governo è forse il più fesso di tutti e si mette a tutelarli?? In fondo, potevano benissimo scegliere di essere etero…

Flavio

Siamo alle solite degli omofobi: sì i gay sono discriminati, ma va bene così.

Propongo di boicottare la Carfagna come accadde a Grace in un episodio di Will&Grace: parrucchieri e truccatori, rovinatela!!! 😀

Riso amaro.

Asatan

@IlFauno

No credo che la traduzione esatta sia “siete intrisecamente disordinati e incapaci di amare, non chè malati. Mi batterò perchè invece di ammazzarvi vi mandino in tantni bei campi di rieducazione per diventare bravi etero. NOn aspettatevi patrocinio per manifestazioni che non siano di osanna al papa.”

Cmq su una cosa non dò tutti i torti alla crfagna: il gay pride è una baracconata esibizionista, che fà più male che bene alla comunità glbt. Alla fin fine continua a rpomuovere il mito non etero=fenomeno da baraccone.

Nifft

Era meglio se stava zitta. Ha peggiorato la situazione. Simili personaggi mi fanno schifo.

Kaworu

“il movimento Glbt – prosegue – non può pretendere per le coppie omosessuali né riconoscimenti simili a quelli garantiti alla famiglia”

ah no?

e per quale oscura ragione?

ah si l’ignoranza…

gioppo

del resto qualcuno si aspettava qualcosa di diverso dalla Carfagna?
quando ho sentito la nomina mi sono venuti i capelli dritti, sorvoliamo poi sulle altre…

MadDog

Ed è una donna di trent’anni! E’ questo che mi fa impazzire più di tutto.
E’ giovane, è una donna ed è più bigotta ed ipocrita di mia nonna buonanima.
Poi dicono delle quote rosa, ti dicono che come donna devi essere solidale, sostenere e votare per delle altre donne……. e poi ti ritrovi ad aver a che fare con degli esseri schifosi come Carfagna, Prestigiacomo, Mussolini, Turco, Finocchiaro, Binetti, Bindi e compagnia cantante…….. roba da doversi vergognare di esserlo una donna, altro che storie…… ma va là, và.

ren

Che figura barbina ci ha fatto. Da oggi in poi sarebbe meglio se si facesse intervistare solo da studio aperto sulle problematiche delle letterine e meteorine nel mondo d’oggi. God, please, deliver us from amateurs … 🙂

Flavio

@ Asatan

Se non ti piace il gay pride, non ci andare. Ma ci sei mai stato davvero? E su cosa basi il fatto che faccia male al movimento? Sulle tue antipatie? Sui servizi dei tg?

andrea

Ma non capite?
La Carfagna ha solo paura che prima o poi si faccia il Brain Pride :)…

Anticlericale89

Kaworu scrive:

“il movimento Glbt – prosegue – non può pretendere per le coppie omosessuali né riconoscimenti simili a quelli garantiti alla famiglia”

ah no?

e per quale oscura ragione?

ah si l’ignoranza…

Hai perfettamente ragione…come ci e’finita questa mente illuminata al ministero delle pari opportunita’?oltretutto lei dice che le coppie glbt non possono ottenere riconoscimenti?ma almeno prima di avere avuto la(non) decenza di accettare un incarico da ministro ha letto e ripassato 100volte bene la Costituzione?Perche’ la C.dice altro: “Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.”
Adesso a casa mia coniuge non e’sinonimo di maschio-femmina,ma e’termine neutro.Ditelo alla letterina.La costituzione dice anche: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Chiariamoci non penso che chi ha scritto questi articoli volesse leggittimare il matrimonio gay,pero’e’la carta scritta che vale,la loro piccola disattenzione in quel “senza distinzioni di condizioni personali e sociali(brutta espressione secondo me,sembra volere compatire qualcuno e la comunita’gltb non ne ha certo bisogno)” ci torna molto utile.

andrea

…ma poi scusate, una che ha fatto i calendari tutta nuda e che ha mostrato il culo a tutti per anni, adesso viene a fare la predica sull’esibizionismo???!!!!

Gianni Politi

Non ha imparato niente dal suo capo Silvio: quando si smentisce si smentisce, Non si rigira la frase dicendo le stesse cose …. avrebbe dovuto dire: “Io non ho mai detto quello che è stato riportato da quel giornale fazioso e comunista”.

Silesio

Il ministro Carfagna è il ministro alle pari opportunità, ossia è il ministro di se stesso. Con la sua nomina, Berlusconi ha voluto dimostrare al paese che in Italia anche una Carfagna può diventare ministro. Ecco cosa significa “Ministro alle pari opportunità”, ossia significa “donna che, nonostante tutto, ha avuto l’opportunità di fare il ministro”.

Kaworu

@anticlericale

no, credo che la carfagna si sia ripassata solo dei letti 😆

Ernesto

Il nano ha nominato Carfagna ministro solo perché titillasse lui e il resto del suo governo durante le riunioni del consiglio dei ministri.

@ Asatan
guarda, i tg danno una rappresentazione totalmente (e deliberatamente) falsa dei gay pride.

Flavio

Io non mi capacito delle parole di costei che è stata nel mondo dello spettacolo, non nei chiostri: pensate a quanti gay e lesbiche ha conosciuto e frequentato?! Non potrebbero dirle due parole?

Abbiamo una giovane donna come ministro e questo è quello che ne esce.

Non c’è proprio speranza per l’Italia.

Augusto

Eh si, c’era da aspettarselo, no? Però la Carfagna dice anche che i gay non sono più discriminati e che, precisando, lei è perfettamente al corrente delle tante discriminazioni… con il dovere di contrastarle con fermezza. Come? Intanto, niente matrimoni omosessuali e tantomeno diritto di adozione, anche di fronte alle evidenze; cioè si decide di guardare da un’altra parte. Quando saranno garantiti i diritti a glbt (persone e cittadini non di 2º qualità), non ci sarà più bisogno del gay pride.

ren

Ha ragione la Concia (per una volta nella sua vita). Quando la Carfagna dice queste stupidaggini riporta le parole di 5 suoi amici omosessuali ricchi che vivendo da miliardari su altri pianeti non si sentono affatto discriminati in Vaticalia. Per questo votano anche a destra. Vedrete che piano piano avremo un intero esecutivo formato da Veline, meteorine, tronisti, letterine. Ci sarà da sbellicarsi dalle risate (nel resto d’europa) …

Augusto

@ Ren

Speriamo, anzi facciamo di tutto affinchè non succeda questo che dici. Intanto nel resto d’Europa si guarderà all’Italia come a un paese culturalmente e socialmente arretrato e, dopo le risate, ci saranno magari anche gli inviti a comportarsi meglio. Spero solo che l’Italia non faccia la sorda e non continui con il suo provincialismo, visti i precedenti recenti con la Spagna sull’emigrazione.

Stefano Bottoni

Ah beh, se la Carfagna è appoggiata dall’Avvenire e dal Moige allora è in una botte di ferro… quella di Attilio Regolo.
Concordo con molti di voi quando penso che una persona che con l’esibizionismo ha costruito la propria (fondamentalmente inutile) carriera, non abbia proprio alcun diritto di esprimersi contro l’esibizionismo altrui. E’ vero che vi sono elementi di esibizionismo al Gay Pride, ma io personalmente li trovo un elemento di colore, e solo un bigotto può restarne offeso.
Oltretutto, la Carfagna non ha capito che la sua stessa nomina a ministro è un elemento esibizionista del berlusca.
Sarebbe stato più serio se al momento del giuramento fosse saltato fuori Gerry Scotti a dirle: -Sorridi, sei su Scherzi a parte!!!-

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