L’offensiva degli atei e degli agnostici. Anche Sassari ha un suo circolo Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti), in rappresentanza di un piccolo esercito di non credenti rimasti per molto tempo nell’ombra. «Questa è la risposta alle polemiche sempre più furiose sulla presenza massiccia del Vaticano – ha spiegato il neo coordinatore Paolo Francalacci – onnipresente in molti ambiti sociali e oppositore delle scelte in materia di bioetica, eutanasia, aborto e coppie di fatto». «E clamoroso è il numero delle domande di “sbattezzo” che ogni anno pervengono alla Chiesa Cattolica – ha continuato il coordinatore dell’Uaar -. Chi siamo? Persone di ogni genere e di ogni età. Docenti universitari, studenti, operai, politici, pensionati e professionisti, stufi dell’imposizione della casta ecclesiastica e convinti nel contrastare l’invasione capillare del clericalismo».
«Vogliamo solo che le nostre idee vengano rispettate – spiega una ragazza presente alla riunione nella sede di via Frigaglia -. E attraverso l’associazione vogliamo fare in modo che ci sia un intervento massiccio nei vari ambiti della laicità». Dietro la scia di altri circoli Uaar, saranno proiettati filmati sulle odierne tematiche sociali. Il circolo si occuperà inoltre di supportare i cittadini attraverso un servizio di carattere legale e burocratico, oltre a intervenire negli ambiti scolastici. «Il malcontento si accende sempre di più quando viene toccata la tasca dei cittadini, un fiume di soldi provenienti dall’8 per mille della dichiarazione dei redditi – continua Francalacci -, più di 3 miliardi di euro all’anno vengono destinati alla chiesa cattolica e solo il 20% è destinato a scopi umanitari. Il mantenimento della chiesa costituisce un vero e proprio salasso per le tasche degli italiani». Significativi alcuni dati relativi ai costi sostenuti per il sostentamento della chiesa: pagamento di alte pensioni al clero, pagamento a carico di tutti degli insegnanti di religione nelle scuole, finanziamenti alle scuole cattoliche dal valore non ben precisato e, come non bastasse, esenzione fiscale totale, compresa l’imposta comunale sugli immobili (Ici). «Sono convinto che la figura del parroco, anche in ambito locale – ha spiegato il consigliere comunale Roberto Schirru – abbia più peso rispetto a quella di un esponente politico. Per non parlare dei tanti soldi spesi per restaurare chiese e relative pertinenze, anche nella nostra città». Alla formalizzazione del circolo Uaar di Sassari (via Frigaglia 14) hanno partecipato anche la responsabile nazionale Anna Bucci e Stefano Incani, coordinatore del circolo cagliaritano.
Articolo pubblicato oggi su “Nuova Sardegna”
Dove in Via Frigaglia?
Viva Sassari(che invidia,quando l’uaar colonizzera reggio cal?posso trovarvi un liceo(quasi)di iscritti!!)
@anticlericale
Se trovi 10 iscritti il circolo potete costituirlo voi. Cioè dagli iscritti si fanno i circoli non viceversa. 😉
Capitan Spaulding scrive:
@anticlericale
Se trovi 10 iscritti il circolo potete costituirlo voi. Cioè dagli iscritti si fanno i circoli non viceversa.
ok!!allora mi mobilitero’
allora auguri al circolo di Sassari; qualcuno sa se tra Spezia e Massa ci sono circoli UAAR?
I soci che vogliono costituire un circolo nella loro provincia possono scrivermi a
circoli@uaar.it
ciao
Anna
Vai Paolo! Auguroni, tienimi un posto che mi iscrivo, mi raccomando.
; )
@ perplesso
La mappa di circoli e referenti uaar e’ qui:
http://www.uaar.it/uaar/circoli
@Capitan Spaulding
10 soci nella provincia e’ condizione necessaria per fare un circolo.
Ogni circolo viene costituito dal comitato di coordinamento dell’uaar, principalmente attraverso il responsabile dei circoli (anna bucci, che ha scritto qualche riga sopra)
Roberto Grendene
@Roberto Grendene
Si, lo so ma se non sbaglio l’iniziativa è dei soci. O no?
FORZA SASSARI!!!!
@ Anticlericale89
Non vivo a Reggio Calabria ma sono originario di li… se si vuole organizzare un circolo a reggio, nel limiti imposti dalla mia distanza, io sono a disposizione. Comunque la vedo dura…e pericolosa la creazione di una cosa del genere a Reggio… ma potremmo metterci in contatto.
hyxcube scrive:
@ Anticlericale89
Non vivo a Reggio Calabria ma sono originario di li… se si vuole organizzare un circolo a reggio, nel limiti imposti dalla mia distanza, io sono a disposizione. Comunque la vedo dura…e pericolosa la creazione di una cosa del genere a Reggio… ma potremmo metterci in contatto.
Ciao per me va’bene se vuoi contattarmi queste sono le mie mail:SORCINA89@SIMAIL.IT,oppure queste CRYSTAL89-CONTRO@LIBERO.IT,AXEL89@SIMAIL.IT(e’del ,mio ragazzo ma casomaoi non riesci alle altre puoi inviare qui’)ciao 😉
L’articolo ci fa passare per mangiapreti e tralascia gli aspetti culturali che pure avevamo trattato nella riunione costitutiva, ma va bene così, non me ne lamento: la giornalista della Nuova Sardegna ha scritto un articolo molto efficace. In fondo è vero, molti di noi non avrebbero sentito la necessità di iscriversi ad una associazione come la UAAR se non fosse per reazione all’invadenza sociale, politica e mediatica del clero. In effetti, già diverse persone mi hanno scritto, e questo articolo ha contribuito a farci conoscere in città.
@ Bruna: Via Frigaglia è in centro storico (a due passi dal duomo…). Siamo al n°14 e ci riuniamo l’ultimo sabato del mese alle 17. Vienici a trovare quando torni a Sassari
@ Cornelia e tutti i simpatizzanti di Sassari e dintorni: vi aspettiamo
@ Anticlericale89 e Perplesso: la prima cosa da fare è proporvi come referenti per la vostra provincia. E’ quello che ho fatto io circa un anno fa. Vi verrà data la e-mail dei soci della vostra zona, e potete contattarli e proporre, per conoscervi, una bella serata in pizzeria. Se vedete che c’è interesse a proseguire, basta un po’ di buona volontà, un passaparola tra amici, un po’ di pazienza (non vale la pena essere precipitosi) e quando arrivate ad un congruo numero di soci (direi almeno una dozzina, meglio quindici), il gioco è fatto e anche Reggio Calabria, Massa e Spezia avranno il loro circolo.
Saluti a tutti e grazie ancora degli auguri, fanno molto piacere!
Poi i circoli costituiti che hanno bisogno di supporto logistico (materiali, gadget ecc.) o equipaggiamento per gli stand, possono scrivere a :
organizzazione@uaar.it
Paolo Francalacci scrive:
“@ Anticlericale89 e Perplesso: la prima cosa da fare è proporvi come referenti per la vostra provincia. “” Ehy ma io ho 18anni posso propormi lo stesso?non so’nemmeno cosa vuol dire referente della provincia(se c’e’qualcuno che scrive dalla provincia di reggio cal batta un colpo ora o mi contatti agli indirizzi che ho messo prima pronti partenza via!!)
XPaolo Francalacci :Dimenticavo Auguri ovviamente!!
@ Anticlericale89
Il referente è semplicemente un socio UAAR che lascia il proprio numero di telefono e la propria mail sul sito UAAR (http://www.uaar.it/uaar/circoli) e fa da punto di riferimento per tutti coloro che vivono nella sua provincia. Può, ad esempio, dare informazioni sull’associazione, sulla modalità di sbattezzo, iscrivere nuovi soci, ecc. e, soprattutto, indire una o più riunioni dove i soci e i simpatizzanti della zona possano incontrarsi e decidere se è il caso di diventare circolo. A quel punto, il lavoro del referente è terminato, e il coordinatore deve essere democraticamente eletto dai soci (può essere il referente stesso, ma non necessariamente). Non penso proprio che ci sia un problema di età: tu hai diciotto anni e quindi sei maggiorenne, nel pieno possesso dei tuoi diritti e doveri civili (almeno per ora!)
In bocca al lupo
@Paolo Francalacci ok grazie dell’informazione!! 😀
Non la definirei offensiva, ma presa di coscienza e risveglio civile.
Io invece sono fiero che venga definita offensiva.
E’ una situazione in cui per resistere bisogna alzare le barricate e combattere palmo a palmo. Forse era meglio “resistenza”?