Seoul (AsiaNews) – La Chiesa sudcoreana condanna con forza le revisioni approvate dal Parlamento alla Legge sulla bioetica, che permettono il “rimborso delle spese” per coloro che accettano di partecipare agli esperimenti sulla clonazione ed aprono di fatto la strada alla messa in commercio degli ovuli umani. In un documento pubblicato dalla Commissione bioetica della Conferenza episcopale coreana si legge infatti: “Il cambiamento della legge rappresenta un enorme passo indietro nel campo dell’etica della ricerca”. Secondo il presidente della Commissione, mons. Francesco Saverio Ahn Myong-ok, “il nuovo testo di legge non fa altro che consentire il commercio di ovuli umani. La formula del ‘rimborso spese’ è soltanto un’ipocrisia che serve a nascondere il reale proposito dei ricercatori”. Dello stesso avviso p. Remigio Lee Dong-ik, segretario della Commissione, che ad UCANews dice: “La Chiesa si oppone a quelle ricerche che implicano la distruzione degli embrioni umani. Questo significa uccidere una vita e viola la dignità dell’uomo. In modo particolare, questo testo offende i diritti delle donne”. La Legge sulla bioetica è stata approvata dal governo coreano nel gennaio del 2005. Essa proibisce la clonazione umana per scopi riproduttivi, ma permette la ricerca sugli embrioni per trattamenti medici. Il 16 maggio scorso, tuttavia, il Parlamento ha approvato delle revisioni al testo che consentono il commercio di ovuli. Secondo il ministero sudcoreano della Sanità, le modifiche saranno approvate dal nuovo presidente di Seoul entro 20 giorni, ed avranno effetto dal prossimo dicembre.
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“Questo signifiHa uccidere una vita e viola la dignità dell’uomo”
Ed escludere le donne dal sacerdozio non ne viola la dignità? SEPOLCRI IMBIANCATI!
Siccome i vertici della tavola Valdese sono soprattutto donne continuo a ripetere
8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR
Bla bla bla. Sono grotteschi nel ripetere per la centesima volta la loro visione oscurantista della bioetica. Nel tirare in ballo inesistenti “danni”, nel coprire con la vuota parola “dignità” la loro concezione per cui tutti i “corpi umani”, in realtà, appartengono a Dio. La cosa triste è che in alcune parti del mondo, come l’Italia, la loro retorica vacua viene presa per spessore culturale.
-“In modo particolare, questo testo offende i diritti delle donne”.-
vorrei saxe che cosa significa per loro rispettarli,se la donna da’il suo consenso non vedo come possa essere…Al solito,parlano per blaterare.
La ccar fa il suo lavoro. Ma più si è distanti da vaticalia (chi ha coniato questo nome geniale? Per favore, lo dica, perchè per provocazione sto cominciando a definirmi vaticaliano), meno le sue cavolate vengono ascoltate.
Credo che in Corea del Sud (in quella del Nord neanche se la filano) la ccar conti quanto qui contino i pastafariani… che almeno hanno un certo senso dell’autoironia, che non guasta mai.
Certo, non occorre andare in capo al mondo. Basta fare un saltino in Spagna o nel Regno Unito.
Insomma, basta essere fuori di vaticalia.
Dicevo, la ccar fa il suo lavoro. Spetta poi ai politici dire: -Voi siete liberi di dire quel che volete. Noi siamo liberi di fare ciò che decidiamo!-
Io non capisco… se posso donare (o vendermi) un rene, la cornea o un polmone perchè non posso donare (o vendere) un ovulo? Non ha molto senso.
…io sono contrario a che si VENDANO parti del corpo umano…nn certo alla ricerca in caso di donazioni o attraverso altre vie… 🙂
Consentire la vendita volontaria di organi umani aprirebbe la strada ad ogni sorta di abuso.
Gli ovuli d’altra parte non sono organi e una donna ne ha decine di migliaia (non scordiamo che in tutta la vita ne userà in media, in occidente, 2)
Direi di fare firmare un testamento biologico a ognuno di questi vescovi papi e preti dove dichiarano che in caso di malattia grave potenzialmente/certamente mortale,curabile con farmaci ottenuti grazie alle donazioni di ovuli e sperimentazione sugli embrioni rinunciano ad ogni tipo di cura o trattamento medico in quanto”sui temi etici noi non scendiamo a compromessi,i nostri valori non negoziabili e varie simili”,coerenza signori.(tanto che problema c’e’?sono ecclesia/dipendenti quindi il parlamento si apprestera come avesse una zanzara nei pantaloni per renderlo possibile ai signori lavoratori di s.madre chiesa.)
Ma persino in Corea sono finiti costoro!