Discriminazioni sessuali sul posto di lavoro: Camera si adegua a direttiva Ue

Nel generale disinteresse la Camera ha approvato nella seduta del 22 maggio una importante correzione del decreto legislativo 216/2003 in applicaizone della direttiva europea sulle discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale 78/2000.

L’emedamento inizialmente proposto dal governo, con ogni probabilità al fine di evitare la procedura d’infrazione UE, comprendeva anche la cancellazione della deroga per le forze armate. Tuttavia la norma in caso di approvazione definitva al Senato correggerebbe la grave distorsione voluta asuo tempo dal governo berlusconi della 14^ legislatura.

Ecco il testo dell’emendamento approvato:

«4. Quando il ricorrente fornisce elementi di fatto, desunti anche da dati di carattere statistico, idonei a fondare, in termini precisi e concordanti, la presunzione dell’esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori, spetta al convenuto [quindi al datore di lavoro, n.d.r.] l’onere di provare l’insussistenza della discriminazione».

Ora la parola passa al Senato.

Il lancio è tratto dal sito di GayNews

Un commento

Michele Fabbri

Dunque se ho ben capito si parte dalla presunzione di colpevolezza dell’accusato. Esattamente come faceva la Santa Inquisizione con le streghe…

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