Nozze gay (simboliche) a L’Aquila il primo giugno

L’Aquila si avvicina alla Spagna di Zapatero e domenica 1° giugno farà da scenario alla prima cerimonia di nozze tra omosessuali. L’evento, che sicuramente farà discutere, si terrà sul viale d’ingresso del Castello Cinquecentesco dove peraltro è stata posizionata da qualche giorno la targa dedicata a Karl Ulrichs, latinista, sepolto al cimitero dell’Aquila morto nel 1895, considerato uno fra i primissimi militanti del movimento di liberazione omosessuale della storia umana. Il primo giugno, quindi, si terranno matrimoni Lgbt (è un acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) al centro di una festa nella quale sono coinvolti i Verdi Abruzzo, Arcigay “Consoli” e Arcilesbica “Amazzoni”.

«Saranno tre coppie a sposarsi – ha detto l’aquilana Carla Liberatore, giornalista, scrittrice e fondatrice di Gaya-Cronisti senza Frontiere – tra cui io con una ragazza romana. La cerimonia inizierà alle 15 e sarà officiata, con una formula laica utilizzata a Roma e Firenze, da Emiliano Granatelli dell’associazione Stargate di Roma. Le nozze avverranno nei pressi della targa dedicata a Ulrichs, mentre la sera è prevista una cena al ristorante Cerella di Sassa. Sono convinta che ci saranno tante polemiche, ma questo a noi interessa marginalmente: vogliamo dare uno scossone per far riconoscere legalmente tutte le coppie di fatto».

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Il lancio completo è consultabile sul sito di GayNews

14 commenti

stefano

iniziativa lodevole anche se solo simbolica ma tutto ciò che può scuotere l’italiano medio dal lungo Sonno Mediatico imposto dal regime va accolto come un segnale positivo.

Nietzche---

Essendo di L’Aquila, questa notizia mi prende alla sprovvista e mi riempie di orgoglio.
Ecco, una di quelle poche cose che mi fanno ancora pensare che la speranza non muore mai…
IO ci sarò 🙂

ren

Che bello 🙂 Finalmente un po’ di brezza fresca in questo paese stantìo …

Leo55

Conoscendo l’ambiente di L’Aquila, l’evento mi coglie alquanto alla sprovvista……..comunque se è segno di cambiamento culturale….ben venga.
Pescara laica porge i migliori complimenti.

Alessandro Bruzzone

Temo che per ora l’Italia si sia avvicinata alla Spagna di Zapatero solo per le polemiche sui rom… cmq, auguri ai due sposi. 🙂

Kaworu

oh beh, non vedo problemi per la coppia lesbica nell’aver figli (maschi, eventualmente).

roberto

veramente non ne sapevo nulla neache io da Pescara, probabilmente perchè l’evento non è stato diffuso sui giornali locali e per ovvi motivi… cercherò di mettermi i ncontatto con gli organizzatori per vedere se hanno bisogno del nostro appoggio come circolo pescarese.

Stefano Grassino

@Gianni

Come ateo pongo una domanda ai credenti. Dio, mi dite, è l’essere perfettissimo; qui casca l’asino: Gianni l’ho fatto io?

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