Notizie dal mondo

Cresce l’interesse per i campi estivi non credenti (Newsday)

I bambini devono conoscere le risposte dei non credenti alle domande fondamentali della vita (Andrew Copson sul Guardian)

Canada: il Quebec rifiuta di rimuovere il crocifisso (BBC News)

Il parlamento europeo vota una risoluzione contro ogni forma di discriminazione (EUobserver)

I non credenti tifano Obama (Jacques Berlinerblau su On Faith)

Obama e il suo malinteso rapporto con l’islam (Los Angeles Times)

Donna saudita chiede il divorzio perché il marito le ha sollevato il velo mentre lei dormiva (Al Arabiya)

Ségolène Royal denuncia rivista che ha pubblicato sue foto inginocchiata in preghiera in chiesa (Exprimeo)

Taslima Nasreen progetta di tornare in India (AFP)

Sei tratti ‘umani’ ora rintracciabili anche tra gli animali (New Scientist)

Cinque parti del corpo di cui gli esseri umani non hanno più bisogno (ABC News)

Il 16% degli insegnanti di scienze USA crede nel creazionismo (New Scientist)

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21 commenti

MetaLocX

“I non credenti tifano Obama”
Se negli USA una affermazione come questa dovesse diffondersi, quanti voti toglierebbe ai democratici?

Bruno Gualerzi

“I bambini devono conoscere le risposte dei non credenti alle domande fondamentali della vita.”
Già, ma in che modo?
Io credo che ci sia solo un modo: spiegando loro, cominciando fin dai primi rudimenti del sapere con esempi semplici, che tutto ciò che imparano è ‘discutibile’ perchè è stato elaborato da cervelli umani per nulla diversi dal loro e che anche loro potranno usare per elaborare conoscenza; chiarendo loro che nessuno, al di là delle conoscenze tecnico-scientifiche vere perchè verificabili, conosce le ‘verità’ della vita che invece ognuno deve ricercare da sé. Insomma, abituandoli da subito ad essere ‘liberi pensatori’, cioè – e qui stanno, se si parla di istituzioni educative pubbliche, i veri ostacoli, di cui quello costituito dalla cultura religiosa vera e propria è certamente il principale, ma non il solo – ‘relativisti’!. Solo se giungeranno in questo modo a prendere conoscenza delle ‘risposte dei non credenti alle domande fondamentali della vita’ potranno aderirvi cogliendone quella dimensione di libertà che manca a tutte le altre risposte.
Non si tratta in realtà di una nuova pedagogia, ma dell’applicazione coerente, corroborata da esempi, della didattica definita ‘socratica’… quella che tutti gli educatori dicono di seguire ma che ben pochi hanno poi il coraggio di mettere in pratica, terrorizzati dalla richiesta di certezze propria della mente infantile che invece viene bloccata nella libera crescita proprio dalle ‘certezze’.

stefgano

i bambini conoscono già le risposte fondamentali agli eventi naturali più comuni a cui assistono, lo sanno per istinto che il tuono e il fulmine ad esempio sono rumorosi l’uno ed emanano luce il secondo e si rifugiano nell’abbraccio della madre o del padre se ne hanno paura, senza pregare nessun santo e senza tracciare nessun segno magico nell’aria con le mani.
le loro emozioni sono ancora spontanee fino ai 4 0 5 anni, fino a che non entrano in una chiesa dove apprendono le stupidaggini della superstizione e del peccato.
i bambini non hanno bisogno di risposte anzi a ben vedere potrebbero farci loro un sacco di domande a cui molti adulti non saprebbero come rispondere.

venezia63jr

Fantascienza e irrealizzabile.qualcuno vuol fare il martire nella propria famiglia togliendo babbo natale e hallowen?

davide

Cresce l’interesse per i campi estivi non credenti. Si esportassero anche in Itaia non sarebbe affatto male

blackjack90

Mi fa stupire quella degli insegnanti di scenze in u.s.a ma a ben pensarci non è così strano, basta pensare a chi hanno votato 2 anni a fila e nn ci si stupisce di nulla(non che a noi vada meglio)

Bruno Gualerzi

@ davide e yarlaim
I ‘campi estivi per non credenti’ secondo me sono non sono una buona idea.
Molto brevemente. Fatalmente, pur con tutte le buone intenzioni, finirebbero per scimiottare gli altri ‘campi estivi’ più o meno confessionali (mi vengono in mente in proposito anche le ‘scuole di partito’ di un tempo), tesi comunque – magari facendo passare il tutto attraverso lo svago e il divertimento – all’indottrinamento.
E l’indottrinamento è indottrinamento, sia pure all’ateismo, cioè acquisizione acritica di ‘verità’ precostituite, l’antitesi, in altre parole, di ciò che dovrebbe essere un pensiero ateo, come ho cercato di esporre in un precedente intervento su questi stesso post.
Certo, in un campo estivo per non credenti si potrebbe educare al libero pensiero, ma la funzione-denominazione-finalità stessa del campo estivo (‘per non credenti’) ne sarebbe l’ostacolo principale.

Bruna Tadolini

X Stefgano

I bambini non sanno nulla altrimenti non sommergerebbero i genitori con mille perchè!!!
Certo che il loro cervello verrà plasmato in modo diverso ( mediante il meccanismo della plasticità) se la spiegazione alla domanda “cos’è il fulmine?” sarà a) la punizione divina perchè sei stato cattivo; b) non lo so; c) una scarica elettrica di grandi dimensioni che avviene nell’atmosfera, che si instaura fra due corpi con una grande differenza di potenziale elettrico.

Tralasciando la risposta a, la scelta fra la risposta b e c è chiaramente dovuta all’ignoranza dei genitori che in questo modo delegano ad altri la risposta. L’educazione scientificia (vedo se storpiando così la parola riesco a bypassare il blocco…) del genitore è fondamentale!!!

Il mio libro “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” liberamente scaricabile su internet al sito http://www.geocities.com/biochimicaditutti ha, fra gli altri, anche questo scopo. Cito la frase finale dell’introduzione: “.. Per cercare di rendere semplici e chiari anche gli argomenti complessi è stato utilizzato un linguaggio non accademico, più simile al linguaggio parlato che a quello scritto, che si avvale anche di esempi e paragoni tratti dalla vita di ogni giorno. Questo modo di raccontare non ha solo lo scopo di facilitare la comprensione, ma anche quello di fornire a genitori o insegnanti gli strumenti da utilizzare per esporre, a loro volta, la materia ai bambini ed ai ragazzi.”

Vi ricordo brevissimamente una celebre barzelletta (di quelle che io chiamo “filosofiche”)
Mamma, papà e Pierino stanno facendo un viaggio in macchina e Pierino costantemente chiede al padre “Cosa è questo, cosa è quello …” e costantemente il padre risponde “Non lo so”. La madre, imbarazzata, dice al figlio “smetti di fare domande a papà” ed il padre dice “Lascia pur che chieda, dovrà pure farsi una cultura!!!”

Ecco, la cultura dei bambini dipende dalle nostre risposte!!!

Bruna Tadolini

I bambini devono conoscere le risposte dei non credenti alle domande fondamentali della vita (Andrew Copson sul Guardian)

Io, con il mio libro, ho dato un modesto contributo a questo aspetto importante della diffusione dell’ umanesimo/ateismo/agnosticismo.
L’UAAR ne ha parlato, quasi tremila persone l’hanno scaricato ma ….. sono milioni quelli a cui farebbe bene una sua lettura! Se voi contribuite alla sua divulgazione (come noto non è coperto da copyright ed io non ci guadagno nulla) contribuite alla causa.

paolo malberti

@ Tadolini
Brava: un poco di modestia non guasta mai
Anche io ho scaricato quel libro, ma non sono riuscito ad arrivare alla fine. Già dopo alcune pagine ho avuto l’impressione di trovarmi di fronte ad un motore che fuma. Vi ho trovato, infatti, in mezzo a tanta confusione la beata certezza di chi ha capito tutto e ‘… adesso ve lo spiego io!’. Una sola cosa però mi é risultata chiara: perché nessun editore abbia voluto pubblicarlo.

Nifft

Paolo Malberti:
“Una sola cosa però mi é risultata chiara: perché nessun editore abbia voluto pubblicarlo.”

Quale parte di “non coperto da copyright” non hai capito?

Bruna Tadolini

X Paolo Malberti

noi professori universitari diamo spesso l’impressione, quando riferiamo i risultati scientifici acquisiti da migliaia di colleghi, di aver capito tutto! In realtà abbiamo capito … quello che stiamo riferendo e che è sostenuto da ricerche e da dati sperimentali!
Se poi la mia chiarezza espositiva non è stata sufficiente a fare capire anche a te ….. mi dispiace.

In quanto alla modestia (anche se la tua battuta sottintende che io non ce l’abbia!) … sono scelte di vita: c’è chi si agita molto per “vendere se stesso ed il proprio prodotto” e chi a stento racconta i contenuti del proprio prodotto in forum che trattano di questi contenuti!!!

Flavio

@ Bruno

Io spesso non riesco a mettere insieme il tuo ateismo “da ripensare” e quello che affermi: ma ti pare che gli atei siano tanto cretini da fare campi estivi di indottrinamento?! E’ evidente che un ateo non insegna “che dio non esiste” ma insegna ad applicare lo scetticismo, a ragionare, a farsi domande e cercare risposte nei fatti. Infine la tolleranza e la libertà di pensiero.

Sia ben chiaro che nel caso dei campi estivi, gli “scout laici” sono molto pochi (quando non giurano su dio-patria-famiglia in modo inquietante), e i genitori atei o scettici non hanno alternative: o tieni i figli a casa, o ovunque li mandi ci scappa una preghiera o una benedizione.

stefano

x Tadolini

non volevo urtare la sua suscettibilità 🙂 esprimo solo l’idea che molte realtà fenomenologiche siano insite nell’istinto e non nel bisogno di sapere.
certo che un bambino domanderà alla madre o al padre cos’è il tuono o perchè esistono il mare e le montagne ma all’età di pochi giorni un bambino sa nuotare, capacità che perde entro il 4° mese dalla nascita! scientificamente provato! inoltre un bambino conosce i cosiddetti numeri naturali (dall’1 al 3) così come pare sappiano distingerli anche molti animali come le scimmie antropomorfe, molte specie di uccelli e i delfini e potrei continuare con gli esempi di come i bambini (del resto tutti lo siamo stati) comprendano istintivamente alcune realtà oggettive fin dai primi giorni di vita.
tutto qua.

saluti.

Bruno Gualerzi

Scusa Flavio, ma la notizia da commentare era questa: “Cresce l’interesse per i campi estivi non credenti”. Forse non ho capito bene cosa significa ‘campi estivi non credenti’, ma non ho potuto non accomunarli ai campi estivi di mia conoscenza.
A parte questo, che un ateo non ‘insegni’ che dio non esiste (e qui ha giocato la memoria delle ‘scuole di partito’), non lo darei così per scontato.
Naturalmente sono pienamente d’accordo per il resto.

paolo malberti

@Tadolini

A mio parere (ovviamente)
in quel tuo motore che fuma non c’è solo confusione e supponenza,
ma anche affermazioni alcune banali, altre addirittura non vere.
Ad esempio, una per tutte. A pag. 177 leggo: “… non sono sinonimi i termini ‘morale dell’uomo’ e ‘nostra morale’ .. La morale di cui ho parlato finora è quella animale, quella per intenderci dei miseri pastori …. La nostra morale non è un frutto della evoluzione genetica ma uno dei prodotti dell’evoluzione culturale dell’uomo”.

Innanzitutto, quando scrivi che la ‘morale dell’uomo’ – intesa come la molla di spinta dell’uomo, e di ogni altro animale al mondo, nella lotta per la sopravvivenza – é l’egoismo, hai semplicemente scoperto l’acqua calda.

Poi, oltre alla ‘morale dell’uomo’ parli anche di ‘nostra morale’ .
Ma quale ‘nostra morale’ ?
La mia, la tua, quella di B16 o di Bin Laden?

Ma supponiamo che tu voglia intendere la ‘genuina morale’,
ossia l’oggetto dell’etica filosofica.
Ebbene, non sono neppure d’accordo che la genuina morale sia frutto dell’evoluzione culturale dell’uomo.
Cosa ne sappiamo dei sentimenti dell’uomo dell’età della pietra?
Probabilmente anche qualche uomo di Neardenthal aveva compassione dei suoi simili. Probabilmente anche qualche animale prova compassione di altri animali.
Un dato di fatto certo é che la genuina morale non presuppone la ragione.
Molti dei più grandi criminali, infatti (la storia è zeppa di esempi), sono persone molto intelligenti e razionali.
Anzi proprio per quelle loro eccezionali doti razionali, unite alla loro innata malvagità, hanno potuto diventare grandi criminali.

Bruna Tadolini

X stefano

non vedo cosa c’entri la suscettibilità in una normale dialettica!!
Tu hai espresso civilmente la tua opinione sostenuta da dati sperimentali ed io civilmente la mia sostenuta da dati sperimentali!
Non mi sembra che le due opinioni siano in contraddizione: di certo i bambini “conoscono” qualcosa … che è ben poca rispetto a quella che chiedono a noi

Bruna Tadolini

X paolo malberti

Mi fa molto piacere vedere che sei d’accordo sul fatto che la morale ha una grande componente genetica!
Per quanto riguarda la componente culturale, sicuramente non possiamo confrontare la nostra (a pag 178 mi sembra sia chiarito di quale morale si sta parlando “la nuova morale sancita, infine, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.) con la morale dell’uomo di Neanderthal ma con quella dei nostri antenati “antichi romani” penso di sì. Non sono passati abbastanza anni da permettere un cambiamento genetico nella morale eppure … la morale è diversa. Sarà per caso frutto dell’evoluzione culturale?

Nel caso tu fossi d’accordo … evoluzione culturale non significa evoluzione dell’intelligenza! e non mi sembra di aver mai detto da nessuna parte una cosa che non credo e cioè che più si è intelligenti più si è morali!

Per concludere: io ho una mente semplice e non sono mai riuscita a “capire” la filosofia ma non ho mai accusato i filosofi se io non capivo; …. ho sempre tranquillamente ammesso la mia limitatezza in quel campo! Il bello della vita è che siamo tutti diversi!

paolo malberti

@ Tadolini

Nel tuo motore che fuma
(non ricordo e non mi importa piu’ a che pagina)
tu prima dici trionfalisticamente:
“.. Parliamo ora della morale, una delle espressioni metafisiche più elevate dell’uomo”,
e subito dopo spacci la ‘morale’ con una QUALSIASI norma di comportamento di qualcuno che si propone un fine. In base a questa infelice ed impropria definizione, anche il nazismo ha una morale (quella di sterminare gli ebrei).

La morale ogetto di ricerca dell’etica filosofica (una schiera di filosofi si sono logorati i denti a furia di parlarne) non ha nulla a che fare con la genetica, la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la ragione e tanto meno con la cultura.

Nessuno si è mai buttato in acqua per salvare un altro a costo della propria vita:
1. perchè ha letto la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
2. perchè è cresciuto a Parigi (per fare un esempio di societä culturale)
invece che in un villaggio dello Zambia

Bruna Tadolini

X paolo malberti

non mi sembra che l’etica filosofica (per cui una una schiera di filosofi si sono logorati i denti a furia di parlarne) abbia dato delle risposte come invece sta facendo la scienza …

Non so se valga la pena ri-spiegarti qui, in sunto, quanto ho scritto nel mio libro! La saggezza popolare dice infatti che “Non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire!”

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