Nuovo sondaggio sul sito UAAR

Un nuovo sondaggio è stato appena pubblicato sul sito UAAR. L’argomento è: “Massimo D’Alema ha invitato la Chiesa cattolica a “non cedere alle tentazioni del potere””.
Sette le possibili opinioni in merito:
– La Chiesa non ha mai ceduto a queste tentazioni
– Se anche nel passato la Chiesa ha talvolta ambito al potere, al giorno d’oggi questo rischio non sussiste
– Il rischio è minimo: la Chiesa vuole innanzitutto svolgere liberamente la sua missione evangelizzatrice
– Il rischio c’è: gli interventi ‘politici’ di Benedetto XVI sono troppo frequenti
– Il rischio c’è sempre stato e sempre ci sarà: un rapporto organico con il potere è indispensabile per avere influenza
– Tutte le religioni ambiscono al potere
– Non so / altro

Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio. La domanda era: “Sul quotidiano dei vescovi “Avvenire” è stato sostenuto che gli atei avrebbero paura delle conversioni alla Chiesa cattolica. Con riferimento alle sole scelte compiute da maggiorenni, con quale delle seguenti affermazioni sei più in sintonia?”
Questi i risultati:
36% Non sono d’accordo: conosco semmai qualche tiepido credente che, col tempo, non si è più dichiarato tale
28% Non sono proprio d’accordo, perché conosco molti cattolici diventati atei
20% A mio parere, una volta adulte pochissime persone cambiano idea, in una direzione o nell’altra
5% A mio parere, il numero di chi si converte è più o meno identico a quello di chi esce dalla Chiesa cattolica
5% Sono d’accordo: conosco molti atei diventati cattolici
2% Sono parzialmente d’accordo: conosco qualche ex non credente che ora ha una generica dimensione spirituale
4% Non so / altro

Archiviato in: Generale, UAAR

27 commenti

Peppe

Chi è quello che ha votato “La Chiesa non ha mai ceduto a queste tentazioni”???

Si deve essere proprio in male fede… anzi, bisogna essere IGNORANTI COME DELLE VACCHE! Senza offesa per le vacche. Ma un libro di storia ‘sta gente non lo sa aprire? Con tutti i papi re che ci sono stati…

Mario

Tutte le religioni ambiscono al potere
Non sono proprio d’accordo, perché conosco molti cattolici diventati atei

cesare

Tutte le religioni ambiscono al potere, un potere assoluto della mente dell’individuo che è senza dubbio il più potente mezzo di asservimento.

Stefano Bottoni

D’Alema che dice qualcosa di sinistra???
A Nanni Moretti prenderà uno sciopone!!!

Gérard

Tutte le religioni ambiscono al potere .
” Ogni religione rivelata è una religione di combattimento ; possono cambiare soltanti gli armi e l’ardore a utilizzarle ”
Occorre leggere a proposito l’eccelente libro in merito scritto da Elie Barnavi, ex ambasciatore d’Israel in Francia, uscito verso ottobre 2007 presso le edizioni Flammarion di Parigi .
Titolo : Les religions meurtrières ( Le religioni uccisori )
L’autore scrive e conferma per me quello che penso da tanto tempo :
Perchè nasconderselo ? Tutto quel risveglio religioso al quale assistiamo oggi con timore non sarebbe avvenuto senza la scossa globale provvocata dal risveglio militante e aggressivo dell’ Islam

Dirladada

Sono d’accordo con Gérard. C’è anche da dire che le conversioni all’islam sono state parecchio mediatizzate, nel mondo dello sport e dello spettacolo sono a centinaia altro che magdi allam. Insomma convertirsi all’islam è politicamente corretto. Da qui la chiesa ha imparato a strumentalizzare le conversioni.

Maurizio

trovo ambigua questa cosa, che senso ha rispondere “non so”?
se non sai, informati o stattene zitto, no?
ehm… si potrebbe indicare solo “altro”?
🙂

Maciste

Secondo me l’opzione “Tutte le religioni ambiscono al potere” è falsa in partenza, perchè ad esempio il buddhismo non ambisce al potere, così come altre religioni orientali.

Forse era meglio precisare che si tratta di religioni monoteiste. Quelle sì che ambiscono sempre al potere!

franc8

Da Costantino in poi il cristianesimo ha scelto il potere.Le religioni si trovano piu’ a loro agio con i governi autoritari,monarchici,e con gran parte dei nostri politici.

Gérard

@ Dirladada e Maciste

Maciste :Tutte le religioni ambiscono al potere può come dice può essere in parte falso ma valido inanzitutto per le cosidette religioni ” rivelate” .
Tuttavia, in questi ultimi anni mi sono accorto durante frequenti spostamenti in India che l’Induismo, forse per colpa del suo contrasto con l’Islam, sembra prendere anche questa strada .
Dirladada : si è vero, ma questo è soltanto un dettaglio . Per colpa dell’elettroshock islamico, la chiesa cattolica torna ad essere virulente e oggi se ne subisce le consequenze in Italia sopratutto

stefano

quoto Maciste anche se il buddhismo è una disciplina divisa in migliaia di discipline diverse spesso molto diverse tra loro.
almeno fino al VIII° secolo finchè la forma buddhista hinayanica (dell’antica tradizione) ha restistito essa si poteva inquadrare solo come forma di escetismo sostanzialemnte ateo; non vi era la credenza in nessun dio e i solo dettami da rispettare erano pochi principi etici condivisibili da tutti, anche nn buddhisti (non rubare, non uccidere ecc.) poi con l’avvento del buddhismo sacerdotale (la cosiddetta forma mahayanica) le cose sono cambiate.
non si può certo dire infatti che il lamaismo sia una forma di buddhismo totalmente estranea dalla tentazione del denaro e del potere.

Asatan

@stefano

Il lamanesimo tibetano è stata una delle più feroci dittature teocratiche che la storia ricordi. In cui non eistevano cittadini, esistvano corpi di propietà dei monaci o dei signori terrieri.
In birmania il clero buddista è stato compice della dittatura fino a ieri, poi quando gli hanno toccato 1 o 2 privilegi sono scesi in piazza.
Il clero buddista (come quello shintoista) era al finaco del governo imperial egiapponese durante l’invasione (con conseguenti orrori) di Manciuria e Corea, così come quando veniva fatto ai ragazzi il brain washing per mandarli a schiantarsi sulle portaeree.
Si potrebbe anche parlare dei vari monasteri che mantengolo la loro “eistenza conteplativa” parassitando le campagne circostanti, senza nulla dare in cambio.

Il tuo è un discorso che si potrebbe fare anche sul cristianesimo: le prime comunità si facevano i cavoli loro senza rompere a nessuno, poi quando si sono organizzate con un clero strutturato hanno iniziato a intrallazzare col potere.

Chiunqe si convinto di avere La Verità presto o tardi finisce per organizzarsi per imporla agli altri. Solo un potere statale forte e indipendente può arginare le derive assolutiste delle religioni.

Le religioni capaci di una visione poliedrica e di ammettere la propria limitatezza si contano sulle dita di una mano e, fra di esse, non ne metterei nessuna di quelle main-stream.

DF1989

Il buddhismo, più che una religione, è una filosofia. Penso che per “religione” si intenda in questo caso una religione organizzata. In questo senso ho votato “tutte le religioni ambiscono al potere”. Poi quoto Peppe sul fatto che chi ha votato “La Chiesa non ha mai ceduto a queste tentazione” deve essere o ignorante o in malafede.

stefano

“La Chiesa non ha mai ceduto a queste tentazione” ? chi ha votato in tal senso non comprende l’italiano scritto o è un ignavio totale.

Augusto

@ Stefano e DF1989

Sono buddista. Volevo precisare che anche nel Buddismo, filosofia e religione (laddove esiste un oggetto di culto), esistono scuole tanto hinayana che mahayana dall’India al Giappone con tanto di templi e monaci/sacerdoti, non molto diverse dalle nostre religioni monoteiste. In questi casi la figura del Budda (una persona comune illuminata) è stata divinizzata, con l’inevitabile presenza del potere del clero intermediario che ne consegue. In Tibet si potrebbe parlare di teocrazia con il Dalai Lama come papa-re; infatti si fa chiamare Sua Santità ed è anche capo di stato. Invece esiste solo un movimento buddista laico che fa riferimento ad un maestro al cui progetto comune di creazione di valore nella vita quotidiana ed insieme, come conseguenza, di costruzione della pace mondiale, aderiscono discepoli/collaboratori in tutto il mondo, senza incorrere nel culto della personalità del maestro. In questo caso si sono superati i tradizionali schemi, dogmi e pratiche/cerimonie ascetiche o spesso folkloristiche, e ci si sforza davvero di togliere la sofferenza e dare gioia. Questo è il vero spirito del buddismo che finalmente è umanesimo, aggiungerei ateo da sempre.

stefano

x Augusto

ti ringrazio per la precisazione.
io conosco molte persone che praticano il buddhismo in forme molto diverse, tuttavia la figura del dalai lama non mi piace anzi non la vedo affatto diversa da quella del nostro B16 mentre nutro un profondo rispetto per la cultura buddhista del maestro siddharta gautama (o godama) fondatore di tale disciplina filosofica.
i valori che egli ha insegnato (rispetto per il prossimo e per tutte gli esseri viventi e il totale ripudio dell’odio e della violenza) senza inventarsi punizioni eterne post mortem per chi non la pensava come lui sono l’essenza della retta via, quella della convivenza civile, della pace e della prosperità.

Massi

Le religioni monoteiste si sono inventate “un essere onniscente e onnipotente”, di cui essi sarebbero “i legittimi rappresentanti in Terra”.
Soprastando a tale logica usano metafore umiliati il prossimo loro, del tipo “il Pastore e il suo gregge”.
Mentre ciò a cui non aderiscono assolutamente è alla relativizzazione del potere: sono in tal modo strutturati (in quanto Potere Statuale Teocratico) e aspirano a influenzare gli altri Stati a partire da se medesimi.

michele

d alema svegliati ………………………………………………….

stefano

RELATIVAMENTE rispettoso dei precetti peraltro da lui stesso concepiti.
ASSOLUTAMENTE bisognoso di denaro, ovvero DIO.

QUESTO è IL MONOTEISMO.

piersky

A proposito del sondaggio appena concluso.., credo, che una veloce osserbvazione dei fenomeni religiosi a livello mondiale nel medio-lungo periodo ci dicano che le person esi stanno distaccando dall areligion esempre piu’…forse non diventano proprio ateee, ma per lo meno indifferenti…molti semplicemente non hanno il “coraggio” di ammetterlo che sono atei di fatto

Augusto

@ Stefano
Le correnti buddiste aderenti all’Unione Buddista Italiana e Internazionale riconoscono il Dalai Lama come loro rappresentante religioso. Quelle non aderenti non lo riconoscono tale. Io pure, perchè assomiglia, come tu dici, alla posizione di B16 & co. Non ho lasciato una religione monoteista per prenderne un’altra del tutto simile. Se vuoi visita la web http://www.sgi.org oppure http://www.sgi-italia.org x maggiori informazioni. Grazie.

@ Piersky
Sì, da un lato le persone si stanno staccando progressivamente dalle religioni, soprattutto quelle dogmatiche, mano a mano che la cultura e la educazione avanzano. Però non hanno ancora la lucidezza sufficiente per fare apostasia per prendere appunto una posizione chiara verso se stessi e gli altri. D’altro canto esiste anche una grande ricerca o necessità di spiritualità. Esiste un gran fiorire di messaggi spirituali/religiosi, sette religiose (anche distruttive), quindi una gran confusione. Molti si dirigono verso posizioni fondamentaliste, non importa di quale religione credendo di possedere verità e certezze nella vita. E cadono dalla padella alla brace. Personalmente preferisco i primi (atei, o in via di ateizzazione) ai secondi.

Anticlericale89

Io ho votato:Il rischio c’è sempre stato e sempre ci sarà: un rapporto organico con il potere è indispensabile per avere influenza.
Sono d’accordo che il buddhismo in se’non ambisca al potere,cosi’come anche le chiese luterane/evangeliche(attualmente almeno).Il rischio si limita per adesso al cattolicesimo e all’islam,sono le uniche che costituiscano un pericolo tangibile nel momento storico che stiamo vivendo.

Peppe

“Sono d’accordo che il buddhismo in se’non ambisca al potere,cosi’come anche le chiese luterane/evangeliche(attualmente almeno).Il rischio si limita per adesso al cattolicesimo e all’islam,sono le uniche che costituiscano un pericolo tangibile nel momento storico che stiamo vivendo”

Il perchè dal mio punto di vista è evidente… le religioni non pericolose sono tali in quanto minoritarie. Lascia che diventino maggioritarie e vedrai come si chiude il cerchio anche per lutarni, evangelici e altri “illuminati” del genere…

Giona

Anche il buddismo e’ una religione, anche il buddismo ambisce al potere. Non ha spazzolato via gli indios dalla faccia del pianeta come i feroci cristiani, ma sa giocare bene la sua parte di religione-che-controlla-e-indica-cosa-fare. Laddove non riesce a competere con le altre fedi, si rfiugia nell’etichetta difilosofia. Laddove invece non trova ostacoli, domina con una casta clericale che ha migliaia di templi, scuole, personaggi ambigui di vari ranghi e ovviamente aspira denaro in cambio di superstizioni ben confezionate e buoni o mediocri consigli che potrei dare anche io, ma non ho l’abito di scena che mi da un aria saggia.

Augusto

@ Giona
Per favore, (ri)leggi i miei 2 interventi in questo blog e, se vuoi, visita le webs consigliate. Sennò rischiamo di ripeterci e così non andiamo avanti. Grazie.

Maciste

Ringrazio quanti hanno risposto sulla questione da me posta (“il buddismo non ambisce al potere”), in particolare Asatan e Augusto per le preziose informazioni che onestamente mi mancavano. 😉

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