Dalla Cei monito al governo

Il «tempo» è «decisivo» per una «politica buona» in ordine a problemi quali «rifiuti in Campania», «stipendi, pensioni, difesa del potere d’acquisto», «famiglia». Un po’ ha pungolato e un po’ lodato il governo Berlusconi e il nuovo quadro politico, il presidente dei vescovi italiani, il cardinal Bagnasco, aprendo ieri la prima Assemblea generale della Cei dopo il voto. Più preoccupato dalla concretezza dei problemi che dalle polemiche, l’arcivescovo di Genova dice di attendersi «un periodo di operosa stabilità» da tutte le forze politiche, benedice il decisionismo sui rifiuti in Campania, smorza le critiche della Caritas sulle nuove norme in materia di immigrazione (ma stigmatizza il formarsi di enclave che «diventano presto dei ghetti non tollerabili»), propone un «patto di cittadinanza» che assicuri agli immigrati diritti e doveri, e conferma l’esistenza di una «incoercibile» esigenza di sicurezza, e boccia l’«eugenetica» delle linee guida approvate dall’ex ministro della Sanità Livia Turco, per la legge sulla fecondazione assistita.

Fonte: L’Arena

Il miglior commento è stato di Ellekappa, su “Repubblica” di oggi:
Intervento della CEI su salari, sicurezza, rifiuti, morti sul lavoro – Ora si attende la risposta dei governi ombra.

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13 commenti

ren

Ormai bagnasco ha quel tono perentorio di chi sa che può comandare. Non cerca di fingere che sta dando solo consigli, come avrebbe fatto 2/3 anni fa. Nessuno osa ribattere. Nè a destra nè a sinistra. Le critiche di D’alema non fanno un baffo al Wat.
Siamo platealmente alla frutta.
Eh sì, il 25 ottobre bisognerà che lo sbattezzo sia ancora più plateale delle loro baracconate.

Anticlericale89

Ma perche’nessuno,dico nessuno,una sola voce basterebbe a questo punto,dice espressamente a questo signore(…)di non interferire negli affari interni del governo ITALIANO?Adesso arriva qualche troll che risponde che Bagnasco e’cittadino Italiano quindi ha diritto di parola,ma il signore qui’parla non come cittadino italiano,ma come autorita’vaticana,e cioe come rappresentante politico(ambasciatore ci sta’maglio)di uno stato straniero.Quindi stia zitto,e si dia la parola a coloro che parlano da cittadini italiani e non da servi del vaticano.

Augusto

Il sindaco de L’Aquila è un esempio di coraggio ahime’ isolato x il momento. Intanto si potrebbe insistere sullo sbattezzo, magari di massa. Aspettarci un’inversione di tendenza dai politici attuali sarebbe proprio “un miracolo” di coraggio.

Marco.g

A me sembra invece che i vescovi siano arrivati a grattare il fondo del barile. Adesso vogliono evitare un accostamento troppo stretto a questa maggioranza prima che diventi a sua volta impopolare, cosa praticamente inevitabile, perché temono (con ragione) che un crollo di Berlusconi trascini anche loro. Ma ormai hanno esaurito le loro opzioni. E a differenza dei leaders (si fa per dire) sempre più in crisi di consensi, gli elettori di sinistra si stanno sempre più convincendo che l’unico modello vincente è quello di Zapatero.

denis_1

bah…. il refrain che sento da un po di tempo da parte degli ingioiellati con la gonna è “mi impiccio degli affari interni dello stato italiano, ma sia chiaro che non interferisco e chi lo dice è un ignorante e un oscurantista intollerante di cui avere paura. Ma meno male per gli italiani che ci siamo noi a difenderli”.

Augusto

@ Marco: “…gli elettori di sinistra si stanno sempre più convincendo che l’unico modello vincente è quello di Zapatero.”

Mi piacerebbe credere in ciò che dici.

Stefano Bottoni

@ Augusto

Eppure io sono convinto che se esistesse davvero qualcuno che voglia fare in Italia ciò che ha fatto Zapatero in Spagna, vincerebbe le elezioni a mani basse. Perchè conosco gente anche di destra che lo ammira tantissimo, e che non ne può più di tutta l’ingerenza vaticana.
Purtroppo per ottenere voti bisogna farsi conoscere, e per farsi conoscere bisogna andare sui media, e per andare sui media bisogna conoscere politici, e i politici italiani se la fanno sotto appena un cardinale alza il sopracciglio…

lucrezio90

Forse il buon governo, di destra o di sinistra indifferentemente, un calcio agli ideali, sarà quello che dice chiaro e tondo al vecchietto bianco:<>. Di certo non è un governo italiano quello che traduce in legge ogni bisbiglio di oltre(tras)tevere

Stefano Grassino

@Stefano Bottoni

Non essere troppo ottimista: l’Italia è sempre quella “o Francia o Spagna basta che sé magna”. A parole viva Zapatero ma nei fatti occorrerebbero delle rinunce, dei sacrifici e figurati se i nostri paesani (e per onestà, fino a prova contraria ci voglio mettere anche me) non correrebbero ad attaccarsi alle sottane di S.M.Chiesa. E’ dalla caduta dell’Impero Romano che viviamo di illusioni, benedizioni, padri pii vergini varie e chi più ne ha più ne metta. Aggiungiamo che la casta dei politici, se arrivasse uno Zapatero, gli offrirebbe immediatamente un caffè al bar “Da Zio Giulio” e tutto tornerebbe a posto.

stefano

secondo me Eminenza è un “no global” se paragonato a Bagnasco 🙂 incredibile l’arroganza e la paura che questo prelato incute nella nostra classe politica di chierichetti anestitizzati dalla paura di perdere i voti dei cattolici…l’italia fa sempre più schifo.

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