Quel figlio storto voleva raddrizzarlo a modo suo. Considerando una disgrazia aver generato un gay. Ma non c’era riuscito con le minacce. Senza sopportare «il disonore e la vergogna», come sentivano gridare i vicini di questo grigio Bronx palermitano che è Brancaccio. Sbuffando rabbia davanti alle moine effeminate, «a strass e camicie trasparenti che stanno bene sulle femmine», alle notti passate nei pub di «quelli dell’altra sponda». E l’ira di un autotrasportatore abituato a viaggiare su camion con donnine incollate agli sportelli, nato e cresciuto nel mito del maschio focoso, allenato dai colleghi alle battutacce contro i diversi, s’è rovesciata improvvisa sul figlio picchiato a sangue fra le bestemmie.
A rischio di uccidere il suo Paolo. Brandendo un coltello che ha inzuppato di sangue il bagno di casa, il box doccia dove questo padre infuriato stava per diventare un assassino. Adesso Giovanni Brunetto, a 53 anni, è in carcere. E il figlio, maggiorenne da quattro mesi, ammaccato e incerottato, rivede il film di questo epilogo preceduto dalle certezze paterne che provava a smontare: «Glielo dicevo che non mi drogavano, che non mi davano pastiglie, che se sono gay è per mia natura, non per colpa delle cattive compagnie. E lui a gridare che nella sua famiglia non poteva esserci spazio per i froci… ».
[…]
L’articolo completo di Felice Cavallaro è consultabile sul sito de Il Corriere della Sera
—-
Intanto, il Ministro delle Pari Opportunità e il sindaco di Roma rimangono contrari a patrocinare il “Gay Pride”, mentre Anna Paola Concia – portavoce del tavolo glbt del Pd – fa notare come l’omofobia in Italia sia una questione di “emergenza sociale” tutt’altro che trascurabile, anche alla luce dei casi recenti.
Questa violenza è inaccettabile in una società civile, purtroppo il mio ego mi spingerebbe a rispondere con altra violenza e anche la logica mi darebbe ragione perchè con tale ignoranza ogni forma di dialogo è preclusa.
la carfagna che dice in proposito?
che il fatto non sussiste visto che le discriminazioni non esistono più?
cioè ma la cosa più incredibile è che un padre ritenga “una vergogna ed un disonore” il fatto che il figlio sia omosessuale, mentre il fatto che lui stesso sia un pregiudicato è una cosa ovvia, scontata, banale, di cui andare quasi fieri…
cioè, e poi la gente dice che sono cattiva quando dico che l’unica parte del corpo con cui riescono a ragionare almeno 50 milioni di italiani è il deretano…
Cara signorina Carfagna, spero si renda conto, di fronte ad episodi del genere, di quanto sia grande la discriminazione degli omosessuali in Italia.
Non si tratta di un’intolleranza circoscritta a certi particolari comportamenti “di piazza” (mi riferisco alle sue critiche al Gay Pride), che possono risultare offensivi solo se se ne sottovaluta la carica volutamente autoironica. Si tratta di un disprezzo profondo, spesso violento e fortemente distruttivo.
Ignoratelo, e sarà sempre peggio.
Dopo anni che Bagnasco & co fanno battage con cose come gay=pedofilo, gay=contronatura, gay=malato da curare, gay=piaga da internare… i risultati non potevano essere che questi. Ora che questi mostri omofi e xenofobi hanno il placet papale ai loro edliri, si sentiranno in diritto di sterminare il diverso, in quento il diverso è meno che umano.
volevano il ritorno dei valori tradizionali?
eccoli accontentati!
nel giro di poco tempo c’è un tentato accoltellamento di una figlia lesbica e il tentato omicidio del figlio gay e altri fatterelli, quisquillie accoltellamenti ed aggressioni
Toh nessuno rivendica il bel risultato. I propugnatori dei valori tradizionali tutti zitti. Codardi!
Non è una questione di discriminazione.
Bisogna smetterla di suggerire l’accettazione dei figli gay come se questo fosse un difetto. Non c’è niente di anomalo da accettare.
I figli si amano, anche fossero assassini, altrimenti semplicemente non si è genitori.
Il sonno della ragione genera mostri.
Certo è più disonorevole essere gay, che delinquenti. Questa è anche conseguenza della campagna diffamatoria che le gerarchie religiose fanno nei confronti degli omosessuali, per il loro presunto essere contro-natura. Non voglio fare l’ipocrita: anche a me se dovesse succedermi un domani che un figlio si dichiarasse gay proverei nell’immediato un po’ di delusione (non fraintendetemi, non è per intolleranza,non so neanche io bene perchè, solo che non sarebbe quello che mi aspetterei da un figlio). Ma un sano dialogo con lui penso che mi aiuterebbe a capire. Arrivare ad assassinare un figlio (per fortuna senza riuscirci) è semplicemente mostruoso.
Penso che la cosa più intelligente sia stata scritta da Massimo Gramellini su La Stampa di oggi. Il link è il seguente:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=4573&ID_sezione=&sezione=
Leggetelo, e ditemi se non ha ragione da vendere.
@ stefano bottoni
Sull’articolo di Gramellini: e sì che hai ragione! Vendine un po’, anzi regalala a piene mani a chi si ostina a NON capire che questa vicenda è un campanello d’allarme( che suona da molti anni ed è sempre stato ignorato) di una VERGOGNA NAZIONALE!
Quando leggo cose simili non so’nemmeno spiegare la rabbia che mi assale.Ormai non provo nemmeno piu’tristezza,non credo sia il momento di essere tristi,e’solamente una rabbia che non so’nemmeno cosa mi spingerebbe a fare.L’articolo de “la stampa” e’un’istantanea perfetta di quest’italia di(*****censuro)in cui siamo tutti costretti a vivere,dovremmo metterci tutti d’accordo e fare bollire questo paese nel suo brodo,con un espatrio di massa:me lo immaggino,quando questa misera italia non avra’piu’forza lavoro,quando non ci saranno piu’persone che lavorano dalla mattina alla sera,pagano le tasse per poi venire accoltellate dai parenti stretti per le proprie inclinazioni,forse decidera’a ripartire da zero,a fare un lavoro serio NON DI INTEGRAZIONE,come prima diceva qualcuno sopra,perche’non c’e’niente e nessuno da integrare,i criminali usciti di galera devono re-integrarsi,ma di “cultura”,di zittire chi fomenta odio e intolleranza e paura dalla mattina alla sera contro i cosiddetti diversi e la passa liscia,contro i ********** criminali come questi tipi qua’,pregiudicati che anziche’stare in galera ammazzano quasi un ragazzo,figlio o no.Tutto il male possibile italia,meriti veramente poco.
1. l’omofobia si conferma una caratterisistica dell’italico carattere, e poco importa l’appartenenza politica.
2. in vaticalia si è omofobi perchè spesso le circostanze lo richiedono come in questo caso dove un padre di 53 anni cresciuto in un quartiere ghetto di Palermo ha tentato di lavare l’onta della vergogna uccidendo il figlio, colpevole di essere omosessuale.
3. l’omofobia è una delle tante terribili eredità che 1500 anni di pregiudizi clericali che, uniti ad una colpevole ignoranza comunque mai disgiunta da essi, continuano a dilaniare il nostro tessuto sociale.
IN OGNI CASO IL GONNELLONE DOVREBBE SMETTERE DI URLARE DAL SUO SCRANNO CHE L’OMOSESSUALITA’ è CONTRONATURA! NON FA CHE SEMINARE ODIO CONTRO INDIVIDUI, ESSERI UMANI, CITTADINI! è ORA DI DIRGLI BASTA, MA è POSSIBILE CHE NON CI SIA UN POLITICO CHE ABBIA QUESTO CORAGGIO???
Un padre molto equilibrato. Esattamente come quelli che si fanno chiamare padri della chiesa. Io padri come loro non li voglio, grazie. Preferirei Saddam Hussein.
Che schifo. Non ho altro da dire.
mi associo: che schifo. non ho altro da dire.
>IN OGNI CASO IL GONNELLONE DOVREBBE SMETTERE DI URLARE DAL SUO SCRANNO
>CHE L’OMOSESSUALITA’ è CONTRONATURA! NON FA CHE SEMINARE ODIO
>CONTRO INDIVIDUI, ESSERI UMANI, CITTADINI! è ORA DI DIRGLI BASTA,
>MA è POSSIBILE CHE NON CI SIA UN POLITICO CHE ABBIA QUESTO CORAGGIO???
Ma cosa vuoi che dica il gonnellone? Ora che il presidente del Gambia ha annunciato che taglierà la testa a tutti i gay del suo paese non mi pare che Clarinetto 16-esimo abbia speso mezza sillaba a commento dell’accaduto… in fondo ‘sti “diversi” che vivono nel peccato e rifiutano la castità e l’autoflagellazione degli ammenicoli non meritano pietà.
http://www.uaar.it/news/2008/05/24/presidente-del-gambia-contro-gay-ventiquattro-ore-per-lasciare-paese-decapiteremo/
E poi in Italia ci sono ben altre priorità… altro che gay discriminati… c’è la questione delle coppie di fatto, dell’eugenetica, dei soldi alla chiesa… ah, anche delle radici cristiani! Me n’ero scordato.
Tra l’altro, io mi son sempre chiesto come faccia un gay ad essere cattolico (o anche musulmano… religioso in genere) e mi sono risposto che un gay credente è un gay che MERITA di essere discriminato. Darwin Award insegna.
“Certo, non tutti i padri reagiscono come il pregiudicato palermitano che ha preso a coltellate il pargolo sotto la doccia”
no altri più eleganti e sofisticati consegnano il figlio nelle mani dello psichiatra
padri che sono sicari , ottemperano all’obbligo sociale di raddrizzare i figli, come la tradizionale famiglia impone.
mandante e sicario mi fanno entrambe schifo, di più i primi, sono quelli che escono quasi sempre assolti.
Nessuno che provi un sentimento di pietà per questo genitore ?
Il suo gesto non può sicuramente essere accettato e giustificato…..ma la sua cultura, i suoi valori , tutto ciò in cui si riconosce, gli hanno dettato una reazione irrazionale che, però, nasce dal dolore di vedere il suo figlio afflitto da un problema che non gli è possibile ritenere di nessun conto: in cui ripone tutte le sue vergogne e frustrazioni.
Sembra paradossale, ma in quel gesto disperato si individua un infinito amore genitoriale, una infinita preoccupazione per una sorte che è toccata a suo figlio e che vorrebbe con tutto se stesso cambiare.
E’ molto facile scrivere battute e ironie su questa vicenda.
Credo che, però, molti pochi genitori vorrebbero trovarsi realmente a sentire il proprio figlio confessare la propria omosessualità.
Fedele scrive:
Nessuno che provi un sentimento di pietà per questo genitore ?
Il suo gesto non può sicuramente essere accettato e giustificato…..ma la sua cultura, i suoi valori , tutto ciò in cui si riconosce, gli hanno dettato una reazione irrazionale che, però, nasce dal dolore di vedere il suo figlio afflitto da un problema che non gli è possibile ritenere di nessun conto: in cui ripone tutte le sue vergogne e frustrazioni.
Sembra paradossale, ma in quel gesto disperato si individua un infinito amore genitoriale, una infinita preoccupazione per una sorte che è toccata a suo figlio e che vorrebbe con tutto se stesso cambiare.
E’ molto facile scrivere battute e ironie su questa vicenda.
Credo che, però, molti pochi genitori vorrebbero trovarsi realmente a sentire il proprio figlio confessare la propria omosessualità
Vergognati.Solo questo.
@fedele
a proposito dell’accaduto, ti consiglio di sostituire la parola “gay” con “capelli rossi” o “pelle nera” o “occhi azzurri” ecc. ecc.
poi rileggi i tuoi commenti a proposito di “questo genitore”. come ti suonano?
lo capisci o no che essere omosessuali NON È UN PROBLEMA?????
non c’è bisogno di “amore genitoriale”, né di “preoccupazione”, né di un bel niente, nemmeno di “comprensione” o “accettazione”!!!
io sono gay e ho gli occhi azzurri e per me È LA STESSA COSA. sinceramente me ne fotto se la mia sessualità viene accettata o no e provo pena sì per il padre siciliano, ma è una pena diversa dalla tua, Fedele; la mia è una pena mista a un senso di schifo.
X Fedele
secondo te, se la società ritenesse gli omosessuali persone migliori delle altre, quest’uomo avrebbe ucciso suo figlio? credo che tu sia d’accordo nel pensare che è la vergogna di avere un figlio che appartiene ad una categoria di “paria e reietti della società” che lo ha spinto ad uccidere.
dici “.. in quel gesto disperato si individua un infinito amore genitoriale, una infinita preoccupazione per una sorte che è toccata a suo figlio e che vorrebbe ..”
ma sei sicuro che sia amore per il figlio e non amore per se stesso, per il proprio onore macchiato che deve essere ripulito col sangue? E cos’è l’onore se non una misura dell’approvazione degli altri, approvazione fondamentale per godere di vantaggi nella società in cui si vive?
Mmm,
qui si inizia a lavare troppe onte…qualche giorno fa Alemanno annunciava di voler invitare B16 per lavare l’ onta della Sapienza, questo mostro del degrado lava l’ onta del figlio gay.
Io non sono omofobo, ho amici gay che trovo persone veramente a posto; come mi piace ripetere, non ci sono cristiani buoni e musulmani cattivi, etero buoni e gay cattivi (la lista potrebbe andare avanti all’ infinito). Ci sono uomini, that’s it.
Uomini che, per circostanze svariate sviluppano comportamenti positivi o negativi.
La civilta’ sta nel creare giuste condizioni in maniera da ridurre il piu’ possibile lo svilupparsi di negativita’.
Questo passa soprattutto attraverso l’ educazione al fatto che gay, “diversi” , emarginati ecc non sono alieni che disturbano l’ordine delle cose, bensi’ creature di questo mondo degne di rispetto e di essere aiutate a vivere la vita che desiderano, senza pregiudizi e in piena accettazione.
Ditemi se mi sbaglio.
5×1000 all’ UAAR
8×1000 alla Chiesa Valdese
Spero che il ragazzo si riprenda presto e che tengano il padre in prigione finchè campa, il problema è che certe discriminazione sono subdole e non perseguibili: in questo caso invece “fortunatamente” il padre è perseguibile eccome!
Fedele scrive:
Nessuno che provi un sentimento di pietà per questo genitore ?
No!!!in galera a vita,fosse per me dovrebbe stare.E contemporaneamente dallo psichiatra.
Il suo gesto non può sicuramente essere accettato e giustificato…..ma la sua cultura, i suoi valori , tutto ciò in cui si riconosce, gli hanno dettato una reazione irrazionale che, però, nasce dal dolore di vedere il suo figlio afflitto da un problema che non gli è possibile ritenere di nessun conto: in cui ripone tutte le sue vergogne e frustrazioni.
Prima dici che il gesto non puo’essere accettato e giustificato e poi che bisogna capire le sue motivazioni?saresti meno ipocrita se dicessi quello che pensi davvero senza condire il tutto di “pieta’ cosiddetta cristiana”.La sua cultura i suoi valori,tutto cio’in cui si riconosce ecc ecc lo hanno portato ad ammazzare quasi un ragazzo,tra le altre cose suo figlio,perche’gay.Le proprie becere tradizioni non possono in alcun modo giustificare nemmeno la discriminazione ai danni di persone ritenute diverse,figurarsi un tentato omicidio,ed e’gia’il secondo in una settimana,2ragazzi adolescenti che in una settimana rischiano di morire accoltellati dai loro genitori per lo stesso motivo,l’ignoranza,la paura che gli individui culturalmente deboli hanno del diverso,tutto questo mentre un vergognoso ministro delle pari opportunita’,ex velina che adesso fa’la predica moralista agli omosessuali,dice che in italia non esiste un problema di discriminazione dei gay,che le comunita’gay sono delle piagnone perche’vorrebbero far passare problemi che non ci sono.Si vergogni anche l’ex velina ora ministro ovviamente.E tu,cattolico credo giusto?,giustifichi un tentato omicidio in base a motivazioni culturali?e gli islamici che lapidano le donne allora?sono da giustificare in quanto le loro tradizioni,i loro valori eccecc?come mai questa volta tutto tace?perche’stavano per venire uccisi due ragazzi e non la presunta vita di una morula?
Sembra paradossale, ma in quel gesto disperato si individua un infinito amore genitoriale, una infinita preoccupazione per una sorte che è toccata a suo figlio e che vorrebbe con tutto se stesso cambiare.
Che cosa?ma ci sei o ci fai?mi auguro per te la seconda,e me lo auguro anche per me,di gente che ragiona in una simile ottica meno ce n’e’meglio e’.Amore genitoriale?allora preferivo essere orfana,please.Beato chi finisce in un cassonetto(perdonate l’ironia feroce,sono inc****ta nera)
E’ molto facile scrivere battute e ironie su questa vicenda.
Credo che, però, molti pochi genitori vorrebbero trovarsi realmente a sentire il proprio figlio confessare la propria omosessualità._
Molti genitori sono sani di mente,e non sono criminali.E molti sanno prendere la cosa senza problemi,non vedo quale dovrebbe essere il problema per un genitore(e per il resto del mondo).La non accettazione dell’omosessualita’deriva dalla misera ae perfida logica che ci vuole tutti come esseri da riproduzione,senno’non si spiega quale sia il dramma di un genitore che scopre che al figlia/il figlio non condividono i suoi stessi gusti affettivi.
@Fedele
Scusa la brutalità ma ci sei o ci fai?
In quel tentato omicidio può esserci di tutto tranne che amora. C’è l’immenso titanico EGOISMO di un padre che, incapace di mare il figlio, preferisce ucciderlo pur di non doversi conforntare con i suoi colleghi\vicini (mostri come lui). C’è l’anteporre la propria supposta comodità sociale all amare e capire qualcuno, c’è il fregarsene dei bisogni dell’altro.
L’importante è non fare una figuraccia con quei subumani che frequenta.
In questa storia il padre è solo un mostro d’egoismo e di ignoranza.
Vergogna Fedele,Vergogna Bagnasco,Vergogna Ratzingher16,Vergogna Carfagna,Vergogna a tutti gli imbecilli come questo padre e la madre della ragazza pugnalata,VERGOGNATI ITALIA,non sai proteggere i tuoi figli dalla violenza culturale di uno stato estero,lasci che vengano massacrati senza fare una piega,senza che nessuno abbia il coraggio di alzare la voce e guardare negli occhi il papa e il vescovo o cardinale di turno,e senza abbassare lo sguardo,dirgli di vergognarsi,e di stare zitto d’ora in poi,altrimenti sara’lo stato vaticano a pagare l’assistenza medica per ogni omosessuale ferito o ucciso nel nostro paese da parte di cattolici, se l’Irak e’stato invaso perche’saddam violava i diritti umani,la stessa sorte tocchera al vaticano prima o poi(mi auguro).
x Fedele
“Credo che, però, molti pochi genitori vorrebbero trovarsi realmente a sentire il proprio figlio confessare la propria omosessualità.” brrrrrr… 😮
sic! speriamo almeno che nn reagiscano tutti accoltellando il figlio/a che gli confessa questo reato, quest’immonda e satanica perversione!
mammamia povera italia, io espatrio…
Possibile che nel 2008 si usino ancora categorie come “vergogna” o “onore”? Dico solo questo. Per il resto sono state sprecate fin troppe parole.
“Questo passa soprattutto attraverso l’ educazione al fatto che gay, “diversi” , emarginati ecc non sono alieni che disturbano l’ordine delle cose, bensi’ creature di questo mondo degne di rispetto e di essere aiutate a vivere la vita che desiderano, senza pregiudizi e in piena accettazione.”
@Valdesius
suppongo tu sia in buona fede ma cosa ti fa pensare che io gay abbia bisogno di essere “aiutato a vivere la vita”?
molto meglio l’art.3 della Costituzione che saggiamente impegna a “rimuovere gli ostacoli” “che impediscono il pieno sviluppo della persona umana”
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
@Fedele
Hai proprio ragione, ti capisco.
Capisco che una reazione irrazionale possa nascere dal dolore di vedere un figlio afflitto da un problema che non è gli possibile ritenere di nessun conto, e in cui cui ripone tutte le sue vergogne e frustrazioni; capisco che in un gesto disperato si individui un infinito amore genitoriale, una infinita preoccupazione per una sorte che è toccata a suo figlio e che vorrebbe con tutto se stesso cambiare.
Insomma, in poche parole, credo anch’io che molti pochi genitori vorrebbero trovarsi realmente a sentire il proprio figlio confessare la propria fede cattolica.
Perché stavamo parlando di questo, vero?
Ah, il genitore(?) di Palermo potrebbe provare a chiedere il patrocinio alla Carfagna…
Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev’essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni.
Tuttavia, la doverosa reazione alle ingiustizie commesse contro le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’affermazione che la condizione omosessuale non sia disordinata. Quando tale affermazione viene accolta e di conseguenza l’attività omosessuale è accettata come buona, oppure quando viene introdotta una legislazione civile per proteggere un comportamento al quale nessuno può rivendicare un qualsiasi diritto, né la Chiesa né la società nel suo complesso dovrebbero poi sorprendersi se anche altre opinioni e pratiche distorte guadagnano terreno e se i comportamenti irrazionali e violenti aumentano.
Alcuni sostengono che la tendenza omosessuale, in certi casi, non è il risultato di una scelta deliberata e che la persona omosessuale non ha alternative, ma è costretta a comportarsi in modo omosessuale. Di conseguenza si afferma che essa agirebbe in questi casi senza colpa, non essendo veramente libera.
A questo proposito è necessario rifarsi alla saggia tradizione morale della Chiesa, la quale mette in guardia dalle generalizzazioni nel giudizio dei casi singoli. Di fatto in un caso determinato possono essere esistite nel passato e possono tuttora sussistere circostanze tali da ridurre o addirittura da togliere la colpevolezza del singolo; altre circostanze al contrario possono accrescerla. Dev’essere comunque evitata la presunzione infondata e umiliante che il comportamento omosessuale delle persone omosessuali sia sempre e totalmente soggetto a coazione e pertanto senza colpa. In realtà anche nelle persone con tendenza omosessuale dev’essere riconosciuta quella libertà fondamentale che caratterizza la persona umana e le conferisce la sua particolare dignità. Come in ogni conversione dal male, grazie a questa libertà, lo sforzo umano, illuminato e sostenuto dalla grazia di Dio, potrà consentire ad esse di evitare l’attività omosessuale.
No, il genitore di Palermo chiedera’ la grazia alla Carfagna!
Fedele, vergognati tu e fino a scomparire!
Maria scrive:
No, il genitore di Palermo chiedera’ la grazia alla Carfagna!
Non ne avra’bisogno,tempo un paio di mesi e esce fuori questo criminale,figurarsi se un reato grave viene punito come si deve in italia,non ho fiducia.Magari gli danno l’infermita’mentale,oppure dato che il ragazzo non e’riuscito ad ammazzarlo si inventano qualcosa,ricordiamoci che la madre che aveva cercato di accolyellare la figlia e’stata accusata solo di tentate lesioni e non tentato omicidio,e che per la signora non era nemmeno alla prima denuncia per maltrattamento dei figli.Che triste paese,governato da inetti.
Dopo il caso di Licata, quello di Palermo, non c’e’ che dire noi siciliani dobbiamo sempre farci notare per l’apertura mentale. Poi che nessuno si vergongi ad andare in giro vestito come un deficente nelle varie processioni di S.Agata o S.Rosalia, dove per partecipare devi avere un casellario giudiziale che per stamparlo ci vuole una risma di A4.
Viva la sicilia,viva l’italia, viva razzinga.
Per Fedele: Credo che quantomeno non hai saputo separare diversi piani. Un conto è il momento dell’analisi, che ricerca le cause di un gesto. Altroconto è l’approccio nei confronti del padre. che non merita nessuna scusa. Altro che amore!!!! Solo un cieco bisogno di essere accettato nella cerchia dei suoi pari. Incivili quanto lui. E portatori di una cultura violenta.
Per Anticlericale: Non mi sento per niente figlia d’Italia. Perchè, da sempre, l’italia è un Paese in ginocchio di fronte a qualunque potere forte. Mi sento figlia di una culturache rispetta le scelte altrui. Attenti a dirsi figli d’Italia, che ci si può trovare accoltellati come è capitato al ragazzo di Palermo.
Una nota polemica: i fatti di Roma, che hanno visto aggredito un altro ragazzo omosessuale, non sono stati menzionati su questo blog.
Lì la matrice è politica. E`da destra che vengono i tentativi di “normalizzare” il paese.La sinistra, sia stata vergognosamente silente, non si può certo accusare di organizzare ronde omofobe e razziste.
x fedele
Un sentimento di pietà per un mostro del genere? Uno che reputa più grave essere omosessuali che criminali? Uno che pugnala suo figlio per non essere deriso dai trogloditi come a lui? Mai.
Secondo me quella reazione non è dettata dall’amore per il figlio, ma dal fatto che il troglodita in questione ha messo i suoi valori (ammesso che ne abbia) e la paura del giudizio altrui, prima dell’amore paterno.
Ho gia detto prima e lo ripeto. Anche per me sarebbe difficile accettare una tale dichiarazione da un figlio, non per chiusura mentale, pregiudizi, giudizi altrui o altro, ma forse (non so di preciso) perchè andrebbe contro quello che mi aspetterei. Ma alla fine la vita è sua, non mia, e le mie aspettative non vengono prima dell’affetto per un figlio. Sarei molto più triste per me vedere un figlio insoddisfatto perchè non libero di essere se stesso. Alla fine le cose si risolvono parlando da padre a figlio e cercando di capire.
PS Questi fatti come anche quello citato da yarlaim, e i raid contro gli immigrati, le violenze in Sud Africa mi fanno paura. Testimoniano come la gente tenda ancora a scaricare la propria rabbia sui diversi, giusto per trovare un capro espiatorio. Sono gli istinti peggiori della gente a creare i vari Hitler o Stalin. Non dimentichiamocelo.
Comprendo tutto quello che finora è stato scritto, ma devo riconoscere (non voglio dire che ne approvo il conseguente comportamento) una ragione ultima, o forse originaria, al padre: la disperazione per un figlio che vive nel virtuale e non è più nel reale (il suo attaccamento a internet, il suo sogno di voler diventare modello, la prostituzione, insomma l’alienazione nella “bella vita” come la chiama la madre). Credo che se di istinto si debba parlare, circa l’atto irrazionale di quest’uomo, che esso abbia a che fare con l’intuizione di una disperazione primordiale. La coscienza del figlio omosessuale è troppo razionale per aver indotto questo padre ad accoltellarlo, ma la disperazione no! Forse questa “disperazione” è la stessa che presto si farà ovunque strada: i padri hanno messo al modo figli reali, ma il mondo li vuole virtuali. Ho la sensazione che l’omosessualità in questo caso sia la punta dell’iceberg del problema (non essa stessa un o il problema). Chi si avvicina con la barca delle proprie emozioni, senza avvertire che il problema è più profondo, rischia di naufragare nell’impatto con una “ragione disperata”.
@Fedele
Studiati PSICOLOGIA E BIOLOGIA, NON LE FAVOLE. Questa menata delirante del comportamento “oggettivamente disordinato e colpevole” fà ridere i polli e può essere solo frutto della più bieca ignoranza o di malafede estrema. Qual’è il tuo caso? semplicemente NON CONOSCI cosa dice la scienza o lo conosci e MENTI A TE STESSO per non abbandonare l tue rassicuranti illusioni?
Sei poi DISGUSTOSO quando assolvi “i povero paparino che tanto amava il figliolo peccatore” perchè poverino và capito.
L’amore non uccide. Amare significa deisderare il bene e la felicità dell’altro, accettarlo così com’è.
Il senso morboso di possesso (tipico delle società patriarcali) è quello che porta a dostruggere chi osa ribellarsi. Crea il “padre padorne” che, come Crono, divora i suoi figli quando essi non sono docili marionette prone ai suoi deliri.
Ci arrvi? O il concetto di amore di voi credenti coincide col possedere i propri cari e usarli come pupazzi?
yarlaim scrive:
Per Anticlericale: Non mi sento per niente figlia d’Italia. Perchè, da sempre, l’italia è un Paese in ginocchio di fronte a qualunque potere forte. Mi sento figlia di una culturache rispetta le scelte altrui. Attenti a dirsi figli d’Italia, che ci si può trovare accoltellati come è capitato al ragazzo di Palermo.
Preciso che non e’un concetto patriottistico quello che volevo esprimere,e che ho usato anche nel mio blog per un post,i da tanti anni non i sentopiu’italiana,il concetto che volevo esprimere era la constatazione che siamo nati in un paese che non ci protegge,dal quale possiamo solo fuggire via il piu’lontano possibile.(figurati,la parola stato per me e’vuota,in realta’se ci pensiamo non sgnifica niente,lo stato e’solamente quello che ci fa’essere sottomessi alle sue leggi,quindi per me che sono simpatizzante Bakuniana…).Pero’se ci pensi,Garibaldi e Mazzini per esempio,non hanno combattuto per questo.Tutta la gente che e’morta nei secoli,e soprattutto negli ultimi secoli non ha lottato e non e’morta per questa italia.E’un dato di fatto che questo paese abbia tradito le aspettative(io culturalmente mi sento come te figlia di una cultura che rispetta le scelte altrui,se devo scegliere una nazione o la spagna degli ultimi anni ancora di piu’ o i paesi dall’olanda in su’..)
@Il Commen-t-atore
dubito che quel troglodita sia così avanti da disperarsi per la vita “virtuale” del figlio.
tranquillo che la sua preoccupazione era solo che fosse un “ricchione” e che i suoi amici trogloditi potessero additarlo come padre del ricchione e quindi magari ricchione a sua volta.
Saluto sempre con favore i commenti di utenti come “Fedele” e “Commentatore”.
C’è gente che si nasconde dietro al dito quando emette giudizi: anche se in base alla “fede” e al “credo” un gay è un pervertito malato che andrà all’inferno, i credenti si sforzano (con pessimi risultati) di NON esprimere in modo chiaro le proprie idee in pubblico… e il motivo è semplice: quella vena di buonismo ipocrita che permea tutto il cattolicesimo, per cui l’odio – anche profondo – deve essere camuffato da mieloso “volemose bbene… perchè l’ha detto gesù!”.
Invece… aaaaahhh! Che soddisfazione! Quando dei cattolici danno pane al pane e vino al vino! Sono proprio contento quando qualcuno di loro trova il coraggio di sXuttanarsi e dichiarare che i GAY sono MALATI e che i PADRI CHE LI ACCOPPANO hanno RAGIONE!
Su’ non abbiate paura di essere visti come anacronistici relitti del medioevo… esprimete pure le Vostre rispettabili (sic!) opinioni… dopotutto siamo in democrazia… una democrazia costruita sul pluralismo… che se aspettavamo al papa (prima di quel 20/9/1870) stavamo freschi.
Parlate omofobi.. parlate! Le vostre parole sono una vera manna per le mie orecchie da ateo… Che poi non si dica che la CCAR rispetta i diversi.
Il Commen-t-atore scrive:
Comprendo tutto quello che finora è stato scritto, ma devo riconoscere (non voglio dire che ne approvo il conseguente comportamento) una ragione ultima, o forse originaria, al padre: la disperazione per un figlio che vive nel virtuale e non è più nel reale (il suo attaccamento a internet, il suo sogno di voler diventare modello, la prostituzione, insomma l’alienazione nella “bella vita” come la chiama la madre).
Io ho 18anni,studio e mi impegno da anni per diventare cantautrice(da quando in questo paese e’proibito pure sognare??) e molto spesso mi isolo dal reale per entrare nel virtuale,sai com’e’,intenet e’una mia passione sto pure per iniziare anche il corso da web dessiner,che cosa satanica!,ah e sono pure bisex,adesso che mi dici che per questo mi possono sventrare dormiro’ con un coltello sotto il cuscino,non si sa’mai.
Fedele scrive:
Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev’essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni.
Tuttavia, la doverosa reazione alle ingiustizie commesse contro le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’affermazione che la condizione omosessuale non sia disordinata. Quando tale affermazione viene accolta e di conseguenza l’attività omosessuale è accettata come buona, oppure quando viene introdotta una legislazione civile per proteggere un comportamento al quale nessuno può rivendicare un qualsiasi diritto, né la Chiesa né la società nel suo complesso dovrebbero poi sorprendersi se anche altre opinioni e pratiche distorte guadagnano terreno e se i comportamenti irrazionali e violenti aumentano.
Alcuni sostengono che la tendenza omosessuale, in certi casi, non è il risultato di una scelta deliberata e che la persona omosessuale non ha alternative, ma è costretta a comportarsi in modo omosessuale. Di conseguenza si afferma che essa agirebbe in questi casi senza colpa, non essendo veramente libera.
A questo proposito è necessario rifarsi alla saggia tradizione morale della Chiesa, la quale mette in guardia dalle generalizzazioni nel giudizio dei casi singoli. Di fatto in un caso determinato possono essere esistite nel passato e possono tuttora sussistere circostanze tali da ridurre o addirittura da togliere la colpevolezza del singolo; altre circostanze al contrario possono accrescerla. Dev’essere comunque evitata la presunzione infondata e umiliante che il comportamento omosessuale delle persone omosessuali sia sempre e totalmente soggetto a coazione e pertanto senza colpa. In realtà anche nelle persone con tendenza omosessuale dev’essere riconosciuta quella libertà fondamentale che caratterizza la persona umana e le conferisce la sua particolare dignità. Come in ogni conversione dal male, grazie a questa libertà, lo sforzo umano, illuminato e sostenuto dalla grazia di Dio, potrà consentire ad esse di evitare l’attività omosessuale.
queste sono parole gia’dette da mille papi,anzi se non sbaglio sono scritte da qualche parte giusto?sarebbe interesante che ti sforzassi di spiegare il concetto con parole tue,comunque:Omosessualita’condizione disordinata?secondo chi?ci sono scienziati imporanti che sostengono questa cosa?
Oltretutto,caro(si fa per dire)mio,se anche il tuo dio esistesse non ha alcun diritto di pensare che le sue presunte leggi debbano essere anche le leggi che regolano la nostra societa’civile.Societa’civile che deve tutelare tutti i suoi membri,in quanto tutti lavorano,pagano le tasse per mantenere la chiesa ladra,e contribuiscono al suo sostentamento.Inoltre la tua religione e’un optional,per chi non la condivide non ha alcuna importanza che la sua chiesa dica cose talmente misere e vergognose da fare velatamene schifo.Quindi prima di venire a infestare qui’pretendendo che la tua fede razzista sia accettata e regoli anche la vita di chi non la segue e accetta,magari leggiti un qualche libro dove un grande filosofo ,preferibilmente non cattolico,con parole semplici ti spiega cose’la democrazia.
Avete notato che prima Fedele & company fanno copia-incolla pedissequa delle sciocchezze più viete del cattolicume più becero, e poi “scappano” evitando accuratamente la discussione?
Dev’essere il concetto di “dialogo” che concepisce Nazinger…
Quel mucchio di cialtronaggini fa il paio con le porcherie scritte dalla loro chiesa assassina sui diritti degli Ebrei, anch’essi “presunti” fino al Concilio Vaticano II, avvenuto dopo una strage spaventosa.
Fedele, in che senso gli omosessuali non possono rivendicare il diritto all’esistenza? Chi lo decide? La tua chiesa ispirata dal tuo dio e tu che farfugli “sì, buana”?
E, dimmi, mi sai dire da quando avete deciso che le donne hanno un’anima? Da quando vi è entrato in testa che esse sono uguali agli uomini, buttando nel cesso secoli di “tradizione” contraria?
Fedele, hai mai pensato di cambiare il nick in “Manichino” oppure “Automa”? Ti starebbe meglio, sai?
Se vi prendete la pena di andare a vedere i commenti alla notizia sui giornali online vi renderete conto di quanta gente come Fedele ci sia. Lo stesso cervello teleguidato dalla “fede”, stessi concetti medioevali, stesso livore rivestito di miele, stesse giustificazioni, stesso tutto.
Il Vaticano questi lì fabbrica con lo stampino.
Attenzione, Peppe… non tutti in questo forum sanno capire quando una persona parla in modo ironico… qualcuno potrebbe prenderti letteralmente sul serio. 8)
Per quel che riguarda Fedele… se avesse letto l’articolo di Gramellini di cui ho postato il link, probabilmente neppure avrebbe avuto nulla da scrivere. E’ detto tutto lì.
@Stefano Bottoni
>Attenzione, Peppe… non tutti in questo forum sanno capire quando una persona parla in
>modo ironico… qualcuno potrebbe prenderti letteralmente sul serio.
Ma Stefano, perdonami, come si può NON prendere sul serio un pacato e gentile Fedele, di evidente ispirazione cattolica, mentre ci guida (io, tu e gli altri atei che frequentano questo blog e che evidentemente non capiamo una verga) con le sue illuminate parole, che qui riporto a rinfresco delle nostre relativistiche coscienze:
«Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. […] Tuttavia, la doverosa reazione alle ingiustizie commesse contro le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’affermazione che la condizione omosessuale non sia disordinata. Quando […] l’attività omosessuale è accettata come buona […] né la Chiesa né la società nel suo complesso dovrebbero poi sorprendersi se anche altre opinioni e pratiche distorte guadagnano terreno e se i comportamenti irrazionali e violenti aumentano. […] è necessario rifarsi alla saggia [sic!] tradizione morale della Chiesa […] Dev’essere evitata la presunzione infondata e umiliante che il comportamento omosessuale delle persone omosessuali sia […] senza colpa. […] Come in ogni conversione dal male, grazie a questa libertà, lo sforzo umano, illuminato e sostenuto dalla grazia di Dio [sic!] potrà consentire ad esse di evitare l’attività omosessuale»
Mi sembra chiaro: i ricchioni vanno rispettati però “nè la Chiesa nè la società nel suo complesso dovrebbero poi sorprendersi se anche altre opinioni e pratiche distorte guadagnano terreno e se i comportamenti irrazionali e violenti aumentano”. Ci siamo capiti?! Bene… se ci sta leggendo qualche altro padre cattolico di sani principi, e che abbia la sfortuna di avere un figlio o una figlia omosessuale, che prenda provvedimenti (a buon intenditor poche parole) affinchè Satana non prevalga alle porte del Cielo… non si preoccupi di imbrattare le lenzuola con il sangue di un figlio ricchione… nè la Chiesa nè la società nel suo complesso si sorprenderanno.
Aùmm Aùmm insomma! Ma faccia quel che va fatto. Un po’ tutti capiremo… in fondo si tratta sempre di gente malata e disordinata, quindi… Sai che perdita!
PS: Si è capito adesso il sarcasmo?
Appunto,come volevasi dimostrare.Ho appena letto un articolo su un giornale,anche questa volta il quasi assassino e’stato denunciato solamente per “maltrattamenti in famiglia e lesioni-“.che schifo,che rabbia.
Maltrattamenti in famiglia e lesioni.
Appena letto sul giornale.
quale il messaggio che passa?
@riporto peppe:
Bene… se ci sta leggendo qualche altro padre cattolico di sani principi, e che abbia la sfortuna di avere un figlio o una figlia omosessuale, che prenda provvedimenti (a buon intenditor poche parole) affinchè Satana non prevalga alle porte del Cielo… non si preoccupi di imbrattare le lenzuola con il sangue di un figlio ricchione… nè la Chiesa nè la società nel suo complesso si sorprenderanno.
Avanti il prossimo.
Ecco cosa pensa Livio Fanzaga di Radio Maria sugli omosessuali:
http://www.youtube.com/watch?v=R_q2u5HWJt0
Tutti questi discorsi sull’omosessualita mi spingono ad una piccola divagazione,
se mi si consente(usiamo l’espressione alla moda!).
Greg Egan,australiano,e’uno degli autori di fantascienza piu’ estrosi e preparati
della nuova generazione.I suoi racconti e romanzi appaiono spesso nella
collana Urania,spaziando su moltissimi temi.
In uno dei suoi racconti,il protagonista e’ un detective,omosessuale,che durante un’inchiesta su alcuni
sabotaggi compiuti all’interno di un grande complesso biochimico farmaceutico scopre
gli scopi di un programma di ricerca appena completato e ancora segreto.
I ricercatori ,dopo avere isolato un fattore biologico presente in una notevole percentuale
della comunita’ omosessuale,e accertata la sua influenza su tale comportamento,avevano
messo a punto una terapia prenatale,semplice,economica e innocua in grado di prevenirne
l’insorgere.(Tale fattore poteva svilupparsi anche partendo da genitori eterosessuali).
Una volta lanciata sul mercato e applicata su vasta scala tale terapia non eliminerebbe del tutto
ovviamente l’omosessualita’ nelle generazioni future,ma ridurrebbe drasticamente il numero
degli omosessuali.
Il racconto si chiude col protagonista che confida le sue perplessita’ al proprio partner,che a differenza
di lui pero’ non sembra rimanerne particolamente turbato.
Ovviamente per ora si tratta solo di una ipotesi fantascientifica,non esistono elementi
reali per appoggiarla ma neanche per smentirla.
(Terapie prenatali esistono davvero nella realta, per prevenire alcune tare genetiche).
Ho riportato quanto sopra perche’ voglio porre una domanda provocatoria agli onorevoli presenti,
a tutti quanti,notare bene,indipendentemente dalle loro preferenze sessuali:
se tale “terapia prenatale”per ridurre drasticamente la probabilita di omosessualita nella propria
prole esistesse realmente,economica e senza effetti collaterali,ne approvereste la diffusione?
Immagino gia’ che per i piu’ sarebbe una scelta da lasciare ad ogni singolo,per cui ribatto con una domanda
ancora piu’ provocatoria:ne fareste uso personalmente?
Se a qualcuno la questione sembra oziosa,gli ricordo il caso recente dei sordomuti inglesi che lungi dal
chiedere terapie per prevenire la loro menomazione nella propria prole vorrebbero addirittura
selezionarla appositamente,considerandola un “fatto culturale”!
Io non formulo opinioni sulla liceita’,correttezza politica,morale,filosofica,religiosa,biologica o che altro dell’omosessualita,vorrei solo che ciascuno riflettesse su quanto e’ realmente tollerante verso
di essa ,al di la dei discorsi di principio,quando la cosa lo tocca personalmente.
Lo stesso discorso varrebbe ovviamente anche per un’infinita di altre questioni.
–
Fedele scrive:
Credo che, però, molti pochi genitori vorrebbero trovarsi realmente a sentire il proprio figlio confessare la propria omosessualità.
–
E’ vero, pochi genitori sperano che il proprio figlio o la propria figlia li prenda da parte, un giorno, li guardi negli occhi – dove leggeranno paura o orgoglio o triestezza o gioia o amore o disperazione – e dica loro che ha scoperto di essere omosessuale.
Pochi genitori ne sarebbero felici, perché genericamente quello che si spera per il proprio figlio è il meglio. Una vita felice, serena, soddisfacente, NORMALE anche (un genitore non pensa in politicallycorrectese), senza dispiaceri o difficoltà.
Ed essere gay, oggi, nel mondo ed in Italia, te ne crea parecchi, di dispiaceri e difficoltà.
Ma sai cosa quasi tutti i genitori temono molto di più? Cosa tiene alzate le madri in piena notte se il figlio tarda a rientrare, cosa fa preoccupare i padri quando le figlie escono la sera?
Vedere il proprio figlio, ferito, in un letto d’ospedale.
Pensare che quelli di questa vicenda siano genitori che AMANO mi fa pensare che tu abbia studiato il Vangelo da un bignami scritto male. Tutto quello che di buono c’è e ci può essere e ci deve essere nella fede viene rigorosamente demolito da tutti coloro che ragionano come te, come quei due genitori, come coloro che osano giustificarli in nome di distorti valori morali appartenenti al bigottismo più gretto.
Si dovrebbero vergognare ministri o parlamentari,quasi tutti e non gli omosessuali E questi ministri e parlamentari non si possono nemmeno insultare mentre loro insultano chi gli pare come e quando gli pare Ne dovrei citare a centinaia ne cito solo due a caso: la nobildonna Mara C arfagna che si permette di dire che non può vedere gli omosessuali e la nobildonna Mariastella Gelmini ciellina doc che chissa che casino fara al ministero della pubblica istruzione.Ho il voltastomaco per tutta questa GENTAGLIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
@enkephalos
Sorry, ma non ho capito bene. Figli gay o assassini, come possono essere comparabili le due cose?