Betori e il “tagliando” alla 194

”Nessuna legge e’ un tabu’ invalicabile, nemmeno la legge 194 sull’aborto”: e’ il parere della Cei, espresso oggi in una conferenza stampa dal segretario generale dei vescovi italiani, mons. Giuseppe Betori, durante i lavori dell’Assemblea Generale della Cei.

Risponde Anna Finocchiaro: ”La legge 194 non ha bisogno di tagliandi, ma soltanto di essere applicata in tutte le sue parti, soprattutto quelle che riguardano la prevenzione”. Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.
”Lo abbiamo detto tante volte ma lo ripetiamo – sottolinea Anna Finocchiaro -. La legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza e’ una legge che ha funzionato e che continua a funzionare, visto che ha portato in 30 anni a una diminuzione del 60 % per cento degli aborti tra le donne italiane.

Non bisogna confondere la causa con l’effetto. L’aborto in Italia non esiste perche’ esiste la legge 194, ma e’ vero l’esatto contrario, ovvero che un Parlamento lungimirante ha approvato una legge equilibrata per contrastare la piaga delle mammane e degli aborti clandestini, tutelare la salute fisica e pisichica delle donne, diffondere la cultura della prevenzione, della contraccezione e della maternita’ consapevole. Io credo che la priorita’ all’ordine del giorno debba essere quella di applicare questa legge in tutte le sue parti, potenziando la prevenzione. E’ necessario investire di piu’ sui consultori, sull’educazione e sull’informazione per fare prevenzione verso le giovani generazioni e le donne immigrate”.

Aggiunge Vittoria Franco, ministro ombra del Pd per le Pari Opportunità:’ All’ennesima richiesta proveniente da esponenti della gerarchia ecclesiastica di cambiare la legge 194, noi non possiamo che rispondere che una buona legge non si cambia e che la difendiamo come difendiamo lo spazio di autonomia della politica”. Lo dice Vittoria Franco, ministro Ombra per le Pari Opportunita’ del Pd.

”Noi crediamo che cambiare la 194 non sia una priorita’ per l’Italia, che ha ben altri problemi – sottolinea Vittoria Franco – La legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e’ una normativa che si e’ dimostrata equilibrata, lungimirante, efficace. E’ necessario rendersi conto che continuare a contrastarla significa solo renderla meno efficace sul piano della prevenzione. In questo modo non si elimina l’aborto, ma si favorisce l’aborto clandestino. E’ necessario piuttosto potenziarne gli effetti in termini di prevenzione, investendo sui consultori, che significa applicare la 194 in toto”.

22 commenti

dysphoria_noctis

nessuna legge italiana per loro è tabù…

salvo l’8×1000, immagino…

Flavio

Le leggi dello Stato non sono tabù, o per meglio dire dogmi; Betori sa bene di cosa parla.
Pertanto direi di abolire una legge piuttosto vecchiotta e che si è dimostrata inefficace, detta Concordato.

dv64

Temo che per loro nemmeno l’8×1000 è un tabù, ovviamente solo se s’innalzi la quota.

faidate

Concordo con disphoria e kaworu: abolimo l’otto per mille e il concordato

Giovanna

Sappiamo perfettamente che nessuna legge ITALIANA è tabù per la CAAR!!

Capitan Spaulding

E comunque si continua a “difendere” la 194 dicendo che ha fatto diminuire gli aborti.
Il fatto che riconosca un diritto è irrilevante…

Bruno Gualerzi

Concordo con Capitan Spaulding.
Aggiungo che questo insistere sulle prevenzione da parte di chi intende ‘difendere’ la 194, è perlomeno sospetto. Me prevenzione di che, se non nel senso di informare come si deve sui contraccettivi? Altrimenti, di quale altra prevenzione si tratta, se non quella di dissuadere le donne dall’abortire?

Mifepristin

La CEI mostra veramente tutta la sua crudele e disumana ostinazione in questo suo, peraltro impopolare, accanirsi contro un aspetto fondamentale della salute psico-fisica delle persone di sesso femminile: la facoltà di interrompere,con assistenza medica, gravidanze intollerabili.
Non paga di quanto l’obiezione di coscienza(dovuta alla sua influenza negli ambienti ospedalieri pubblici)costituisca già un pesantissimo ostacolo all’attuazione tempestiva della decisione abortiva,vorrebbe l’istituzionalizzazione di altri ostacoli burocratici e magari l’inclusione dei contraccettivi antinidativi tra gli abortivi.
In effetti la 194 andrebbe difesa perché ha riconosciuto la rilevanza giuridica di un aspetto importante della salute della persona di sesso femminile. Ha riconosciuto che la gravidanza subita contro volontà è un gravissimo danno fisico,psichico ed esistenziale. Ci sono state anche sentenze che hanno riconosciuto,in sede civile, il risarcimento dei danni derivanti da prosecuzione di una gravidanza indesiderata. Toccare non la 194, ma la facoltà di interrompere in fase precoce gravidanze intollerabili, sarebbe un gravissimo affronto ai diritti umani della persona di sesso femminile.

Mifepristin

Del resto, la cosa più paradossale è che l’obiezione di coscienza pilotata dal potere cattolico, ottiene, come risultato che le donne interrompono la gravidanza più tardivamente, sul limite del termine legale, quando il feto è più formato e strutturato: forse lo fanno anche per avvalorare la loro tesi che l’aborto è omicidio. Se la donna che abortisce vede nel monitor dell’ecografo un feto di 12-13 settimane forse è più facile convincerla che quello è un bambino e che lei lo sta uccidendo crudelmente. Lo stesso effetto non si potrebbe ottenere con l’estrazione mestruale o con l’aborto effettuato entro la nona settimana.

Stefano Bottoni

OK, facciamo il tagliando alla 194…
Vediamo… livelli a posto… funzionamento buono ma ancora non perfetto… cosa c’è che non va?
Ah, ecco! C’è un intoppo!
Non si preoccupi, sistemiamo subito tutto.
Si chiama “obiezione di coscienza”. Ora la eliminiamo… et voilà! Ora è perfetta!
Tutto a posto, signora. No, non deve pagare nulla, era ancora in garanzia.
8)

Anticlericale89

Quoto Capitan Spaulding

Perche’nessuno dice che l’aborto e’un diritto della persona?
In parlamento abbiamo solo gente evirata.
Oltretutto la cei,o famiglia cristiana non hanno nessun diritto dall’alto della loro posizione privilegiata di indicare quali siano le leggi da tenere e quali quelle da modificare,ne’hanno il diritto di stabilire quali siano i diritti e quali gli abusi.
Stiano zitti o parlino alle coscienze dei loro fedeli.

Mi unisco al coro di voci:ABOLIAMO CONCORDATO E 8X1000

Anticlericale89

quoto mifepristin,questi alti prelati cattolici sono di una perfidia che mi avvilisce,gli mancano gli occhi iniettati di sangue e la bava alla bocca,ah,e le clave ovviamante,da bravi cavernicoli quali sono(mi perdonino i cavernicoli per l’accostamento inopportuno)possono sprangarci senza problemi.
Se la 194 ha un problema,questo e’proprio l’obiezione di coscienza,da parte di medici che,prendendo il buon esempio dalle gerarchie ecclesiastiche cattoliche,rubano lo stipendio pagato con soldi publici,rifiutandosi di lavorare,e facendo indefinitiva i nullafacenti,quelli che mangiano a sbafo della collettivita’.qualcuno dovrebbe ricordarglielo ogni tanto,a questi ,che rubano in modo legale,ma sempre non fanno altro che rubare.

WoV

Volevo dire che se nessuna legge è un tabù allora si può benissimo abolire il concordato…
Ma l’hanno già detto tutti 🙂

Gabriele

”Nessuna legge e’ un tabu’ invalicabile, nemmeno la legge 194 sull’aborto”
E nemmeno quelle della tua entità immaginaria, quindi…
E nemmeno concordato e ottopermille..

Alessandro Bruzzone

Se c’è una cosa patetica è un prete che accusa altri di avere “tabù”.

anteo

dedico il mio sbattezzo al sig.Betori, monsignore (=mio signore) è titolo nobiliare che non riconosco a nessuno valendomi della Costituzione vigente.

Commenti chiusi.