Livia Turco, ex ministro della Sanità, è stata attaccata dal presidente della Cei, Angelo Bagnasco per le linee guida sulla legge 40 che non ha mancato di emanare a fine legislatura. In Transatlantico si sfoga: “Le ingerenze della gerarchia ci sono eccome. Posso testimoniare che sono state fatte pressioni su leader del centrosinistra perché rinviassi le linee guida. Veltroni stesso e Prodi mi hanno invitata a essere cauta… del resto la legge sulla fecondazione assistita è frutto proprio di uno scambio tra i valori trasformati in interessi delle gerarchie e la Cdl”.
Da “Repubblica” di oggi, pagina 13.
Ingerenze della Chiesa: Livia Turco si sfoga
29 commenti
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Queste cose ditele in campagna elettorale, ve possino!!!
Stima a Turco ma… DITELE mannaggia a voi.
Attendo impaziente il coro di smentite
@Flavio Stiama alla Turco?????
Cosa!!!!???
E’ proprio una persona del genere che, conoscendo come stando le cose e avendo idee laiche non fa assolutamente niente per denunciare la situazione, rappresentaqualcosa di “sgradevole” per la laicita’ dello stato..Noi vogliamo politiche, non sfoghi tardivi e non voluti!!!
Finche’ noi laici appoggeremo questa gente non si andra’ molto lontano!
A pensar male si fa peccato, ma si mantiene la coscienza pulita dopo il voto.
@ piersky
Resto dell’opinione che sia stata tra i migliori dell’ex governo. Il che è tutto dire 😉
A che pro questo sfogo “postumo”? Mi ricorda tanto quello recente di D’Alema… Forse alcuni della sinistra si stanno rendendo conto di aver commesso un grosso sbaglio a non dare più peso ai valori laici durante la campagna elettorale. Però non capisco come possano sperare di riconquistare terreno e credibilità ora che la frittata è fatta.
La frittata è fatta, è carbonizzata, straunta e ce la hanno pure spiaccicata sulla testa… Ma Veltroni e Prodi dicono di essere cauti, perchè potrebbe andare peggio…
MA FATEMI IL PIACERE!!!
Gravissimo che solo ora abbia ammesso quello che tutti noi pensavamo, fuori tempo massimo,
perse le elezioni, kaputt
Queste cose le sapevamo bene da un pezzo ma rimango inorridito ogni volta che ci penso. Tutti gli altri paesi europei sono sovrani e fieri mentre ogni volta che un prelato apre la bocca qui in Italia i politici si inchinano come se avesse parlato una divinità. Senza contare che in ogni caso tra reati basati su leggi nazionali o internazionali c’è solo l’imbarazzo della scelta!
Livia Turco e’stata senza dubbio fra le migliori dell ex governo,ma trovo vergognoso che lo dica solo adesso(non che non si sapesse,ma la dice lunga sulla mancanza di coraggio di questi politichesi)
è solo paura di perdere i voti di 15 milioni di cattolici.
è di denaro e potere che stiamo parlando enon di altro.
Speriamo che le venga uno sfogo.Adesso questo canagliume del pd fa finta di polemizzare coi preti,quando al governo li hanno sempre serviti col massimo zelo.D’alema e Turco chi volete fregare?
Concordo con stefano, fare ora il mea culpa non serve a niente.
La miglior risposta a questi mea culpa inutili è un GRANDE sbattezzo di massa. Forse solo così i politici soprattutto di sinistra prenderebbero atto di come la pensa la gente delle le loro genuflessioni.
@Augusto
Mica tanto facile… c’è chi si ritrova con pesanti ricatti morali da parte della famiglia. Il mio ragazzo a detto che lo farà quando non vivrà più in casa coi suoi. Tenete conto che quando c’è stato il referendum sulla legge 40 la sua tessera elettorale è misticamente sparita il venerdì sera, per riapparire il lunedì mattina.
Scopriamo l’acqua calda insomma… Livia, dovevi dirlo primo. Ora suona solo da sfogo del perdente, con tutte le ovvie dietrologie del caso, ad uso e consumo dei detrattori.
@ Asatan
Massima solidarietà al tuo ragazzo, ma se a me toccassero i documenti sfascerei la casa.
anche lei (cattolica dichiarata) come d’alema (ateo dichiarato) fuori tempo massimo
Gli interventi di questi politici trombati nel pentimento postumo per non avre espresso prima le loro posizioni, sembrano quasi una manifestazione di comicità demenziale…
Che gente divertente…
@ stefano
“è solo paura di perdere il voto di 15 milioni da cattolici”…ma scua, non continuate a dire che i cattolici sono quattro gatti..?
Si scopre davvero l’acqua calda; il problema è che certe cose andrebbero denunciate prima, non dopo cercando di raccattare quando ormai non c’è alcun rischio i consensi dai (poco prima) vituperati “laicisti”… Comunque, sempre meglio tardi che mai.
quoto alessandro bruzzone, quello di cui parlava asatan è un fatto assurdo. in questi casi bisogna alzare la voce e passare alle maniere forti, senza disdegnare una bella chiamata al 113 o una denuncia.
@GIANNI
Guarda che gli italiani sono 58.000.000 (58-15=43 miloni di non cattolici, siete minoranza)
Ad ogni modo guardando a quanta gente và effettivamente in chiesa (non dico mette inpratica l dogma cattolico, sarebbe troppo) credo che la stima sia da abbassare di 10.000.000 buoni.
@Alessandro Bruzzone
La cosa che dà verament efastidio è che sanno benissimo che ateo e relatvista e la cosa che gli fà un baffo. Ma guai a sbattezzarsi o votare certi referendum!! La cosa diventerebbe di dominio pubblico!
Si fà ma non si dice… che schifo, eh?
@ GIANNI
Quando si tratta di riscoprire l’orgoglio italico e soprattutto di mantenere lo status quo i kattolici diventano molti di più di quelli che vanno a messa e frequentano i sacramenti!!!
@ Asatan
Ma in che razza di famiglia vive il tuo ragazzo???? Io non le posso sentire queste cose….
Perchè lei a D’alema non hanno avuto un po’ di coraggio prima. Le cause e gli ideali si appoggiano quando è necessario e in politica si deve anche rischiare di perdere pur di difendere le proprie idee. Speravo che Prodi cadesse in modo dignitoso sui Dico non per mano di mastella. Bisogna avere anche la dignità di saper perdere pur di non svendere le proprie idee.
Quando al papa nascerà un figlio con la trisomia di patau, forse e forse solo allora la legge andrà bene… prima di allora bisogna solo sperare in un terremoto sopra le stanze pontificie
ormai son convinto che non importa cio’ che dicono, quel che conta è il martellamento
continuo che si può permettere chi gestisce i telegiornali e le loro notizie di apertura.
Sono l’ apripista del dibattito politico e di ogni altra pratica che venga posta prima delle
altre, affossando sempre più i problemi reali e più urgenti, risollevando questioni già democraticamente affrontate da referendum popolari.
FRANK