La giunta di Flavio Zanonato alla prova del Consiglio comunale «spegne» il referendum contro la moschea in via Longhin, voluto dalla Lega Nord e da ampi settori del centrodestra e poi sostenuto con più o meno convinzione da tutto il Popolo della libertà.
In aiuto dell’amministrazione di centrosinistra è arrivata Antonella Fede, consigliere comunale dell’Udc, che è rimasta in aula a garantire il numero legale e non ha votato la mozione del Pd, che sollecita una nuova delibera per l’assegnazione dell’ex fattoria all’associazione islamica Rahma. Una presenza decisiva, visto che per far saltare la seduta si erano già allontanati dall’aula i tre rappresentanti di Intesa Veneta, decisi a non cercare mediazioni con l’opposizione, e Aurora D’Agostino (Verdi) ed erano assenti Antonio Pipitone (Italia dei valori) e Armando Balduino (Pd).
Alla fine la mozione presentata dal capogruppo del Partito democratico Umberto Zampieri ha ottenuto 20 «sì», 7 «no», oltre al «non voto» di Antonella Fede. Tanto basta ad annullare le cinquemila firme raccolte per la consultazione popolare. Ma la leghista Mariella Mazzetto resiste: il 7 giugno, annuncia, sarà Moschea Day per la raccolta di altre 5 mila firme.
La seduta del Consiglio comunale è terminata nel cuore della notte. La mozione proposta da Zampieri rimanda alla giunta Zanonato, con alcune osservazioni, la delibera che assegna all’associazione Rahma la concessione del casolare abbandonato da anni alla periferia di Padova. Approvati dodici emendamenti proposti durante la discussione: sei della maggioranza e sei dell’opposizione di centrodestra. La nuova formulazione della delibera sarà pronta in tempi rapidi e la realizzazione della sala di preghiera non dovrebbe subire eccessivi ritardi.
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L’articolo completo è consultabile sul sito de Il Mattino di Padova
questo nuovo vizio di mettere la parola “day” dietro gni iniziativa ha veramente rotto!!
Quello della lega è puro populismo, cavalcano gli istinti peggiori della gente e non sanno un tubo di diritto. Il referendum non può esserci per questioni inerenti alla libertà religiosa. Allora anche noi potremmo opporci alla costruzione di una chiesa con 5.000 firme? E poi perchè chiese e sinagogne si e moschee no?
Un’altra osservazione: se si impedisce loro di farsi una moschea(dove è possibile controllare chi e cosa viene predicato), ne faranno una fai date in qualche locale, difficilmente controllabile, dove chiunque potrà predicare le teorie più integraliste.
Per me la soluzione potrebbe essere di fare un luogo di culto pluri-religioso dove le sale vengono utilizzate alternativamente dale varie religioni. Così imparerebbero a convivere e a conoscersi senza diffidenze e orgogli particolari.
@ Andrea
Finirebbe peggio che mettere in un unico settore dello stadio gli ultras delle due squadre durante un derby.
Certo che pensandoci bene… potrebbe essere la soluzione!
moschea day? e la notte dei cristalli come la chiamano, sinagoga day?