Una petizione per l’educazione sessuale

Carissime amiche e carissimi amici,
vi chiediamo di firmare ed aiutarci a divulgare (attraverso amici, blog, siti…) un Appello al Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini per l’introduzione, nelle Scuole Medie italiane, dell’Educazione sessuale.
Vi preghiamo di visitare il nostro blog e di andare al link dell’appello (http://www.petitiononline.com/Scuola/petition.html) per leggerlo ed, eventualmente, firmarlo. Speriamo di poter accendere un cerino che porti luce al tema della prevenzione in un’epoca sempre più volta ad occuparsi della repressione.
Speriamo vorrete aiutarci e fare rete. Saremo liete di pubblicare i vostri pensieri e commenti a riguardo.
Un caro saluto e arrivederci sul blog!
Paola, Marina e la Redazione
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www.parimerito.com

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20 commenti

Mifepristin

Io però non la chiamerei educazione sessuale(altrimenti finisce che la trasformano in un corso di filosofia della sana vita di relazione tra i sessi), bensì educazione all’igiene sessuale o alla prevenzione in materia sessuale. E il corso dovrebbe avere un taglio rigorosamente medico-sanitario.

Anticlericale89

Firmata,115
(Xmassimiliano da Reggio cal!ciao concittadino,stavamo pensando di cercare di fondare un circolo uaar a reggio,saresti disponibile per un progetto simile?)

steve

I ragazzi non hanno bisogno di educazione sessuale ma di informazione sessuale. Non si educa al sesso, perché ognuno sceglie come vivere il sesso.

L’importante è essere informati per poter scegliere consapevolmente.

Basta con questo moralismo sul sesso, anche sulla terminologia.

Vincenzo Pasqualetto

A Barcellona fanno educazione sessuale ai bambini anche nel bellissimo acquario: ho visto una maestra spiegare il sesso degli squali, il modo di accoppiarsi ecc… La cattolicissima Spagna!

Maciste

Un’ora alla settimana sì, forse è troppo, ma basterebbe mandare a casa quei nullafacenti e,nella maggior parte dei casi, ignoranti, professori di religione…

Stefano Grassino

Sette petizioni inviate con piena soddisfazione anche se credo che l’ill.mo Sig. Ministro, sua Eccellenza Mariastella Gelmini, di questa petizione, conoscendo i nostri politici, ne farà un’uso che qui, dato il buon gusto che credo di avere, non descriverò nei particolari.

enkephalos

È inutile. Se c’è una petizione inutile è questa. Posso sperare in tutto, ma non che sia mai introdotto un corso del genere con una parvenza di serietà in Italia. Chi dovrebbe tenerlo? Lo terrebbero persone inibite da secoli di repressione e ancora fortemente vincolate al senso di immondizia e peccato ancora alimentato dalla Chiesa su tutte le piazze. Credete a me: in Italia a breve non se ne esce.

Stefano Grassino

@enke

Tutte le petizioni sono inutili a meno che non raggiungano milioni di voti e dall’altra parte non vi sia arroganza (purtroppo con la chiesa e con i ns. politici….). Servono semmai per noi, per contarci e farci coraggio. Sai…poter dire che ieri eravamo quattro gatti ed oggi siamo otto, non sarà molto ma è già qualcosa. Dai, firma anche tu.
Lo sò che in Italia a breve non se ne esce e neanche a lungo ma cosa vuoi farci: d’altronde ventuno anni fà l’UAAR non esisteva, fino a dieci anni fà erano in novecento, cinque anni fà mille e duecento ed oggi circa duemilacinquecento.

Alessandro S.

enkephalos scrive:
29 Maggio 2008 alle 12:23

È inutile.

Allora cosa proponi di fare in merito di costruttivo? So bene che si corra il rischio che, se un’educazione sessuale ci sarà, possa finire con l’essere un’educazione ai pregi dell’astinenza sessuale tenuta da preti o da insegnanti di religione riciclati, ma evitare finanche che si ponga il problema nelle scuole, soprattutto di evitare che nelle aule scolastiche appaia mai il termine «sesso» non trovo aiuti minimamente a rompere i tabù e a mettere i giovani nelle condizioni di compiere delle scelte libere, informate e responsabili.

Lorenzo G.

195. Ma non mettiamoci x favore a disquisire sui termini usati. Mi sembra che il manifesto sia piuttosto chiaro e non dia adito ad ambiguità d’interpretazione.

Leonardo

Condivido la petizione.
Solo che di solito le petizioni online sono inutili.
Ci vorrebbe invece una vera raccolta di firme in tutte le piazze italiane.

Piero

Ho firmato e mandato la petizione via email a tutti i miei contatti, esortandoli a fare altrettanto.
Fatelo anche voi.
Mandatelo a tutti quelli che conoscete chiedendo di diffonderla

enkephalos

@Stefano

Tutte le petizioni sono inutili a meno che non raggiungano milioni di voti e dall’altra parte non vi sia arroganza (purtroppo con la chiesa e con i ns. politici….). Servono semmai per noi, per contarci e farci coraggio. Sai…poter dire che ieri eravamo quattro gatti ed oggi siamo otto, non sarà molto ma è già qualcosa. Dai, firma anche tu.

@Alessandro

Allora cosa proponi di fare in merito di costruttivo? So bene che si corra il rischio che, se un’educazione sessuale ci sarà, possa finire con l’essere un’educazione ai pregi dell’astinenza sessuale tenuta da preti o da insegnanti di religione riciclati, ma evitare finanche che si ponga il problema nelle scuole, soprattutto di evitare che nelle aule scolastiche appaia mai il termine «sesso» non trovo aiuti minimamente a rompere i tabù e a mettere i giovani nelle condizioni di compiere delle scelte libere, informate e responsabili.

Vi ringrazio. Sono d’accordo ma resto della mia idea.
Cosa propongo di fare? Niente, assolutamente niente.
Non credo infatti che i tabù rotti di prepotenza abbiano mai aiutato una sola causa. La rottura dei tabù rischia sempre, a mio avviso, di rovesciare le situazioni in modo abnorme: dalla repressione si passerebbe alla morbosità, perché troppo forte è il senso di repressione. I tabù si rafforzano di chi li viola e li sfida. Se è necessario far passare un’idea di normalità non bisogna (rischiare di) scandalizzare infrangendo il tabù, ma piuttosto scandalizzarsi del tabù. 😉

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