Decreto di espulsione contro estremista islamico; gli avvocati: in Tunisia rischia torture e morte

MILANO – Alla fine di una lunga giornata Essid Sami Ben Khemais, detto Saber, tunisino ritenuto personaggio di spicco dell’estremismo islamico, è stato allontanato dall’Italia ed è partito alla volta della Tunisia. Doveva presentarsi stamani davanti al gup di Milano, Clementina Forleo, per essere giudicato nell’ambito di un’inchiesta per associazione a delinquere con l’aggravante delle finalità di terrorismo, in cui ha un ruolo minore, ma ieri è stato raggiunto da un decreto di espulsione del ministro dell’Interno Roberto Maroni, proprio allo scadere dei termini della custodia cautelare.

Dopo un passaggio, ieri mattina, in un Centro di permanenza temporanea e poi all’aeroporto di Malpensa, se ne erano perse le tracce. Oggi, in udienza, si è saputo che Saber si trovava a Roma, nell’area partenze internazionali dell’aeroporto di Fiumicino, per un imbarco per la Tunisia che si è concretizzato solo in tarda serata.

Per tutta la giornata i suoi avvocati avevano tentato di evitare l’espulsione che a loro avviso comporterebbe il rischio di torture in Tunisia, se non addirittura la morte. Ieri, su sollecitazione dei legali, era intervenuta la Corte europea per i diritti dell’uomo per dire che la sospensione di una prima espulsione – decisa mesi fa come pena accessoria di una condanna a sei anni e due mesi già scontata – “non è mai stata revocata” e che la sospensione stessa è “ancora in vigore”, nonostante l’espulsione decisa ieri sia “fondata su un nuovo provvedimento”.

[…]

L’articolo completo è consultabile sul sito di Repubblica

52 commenti

Anticlericale89

Chi sbaglia fuori,lui sapeva a cosa andava incontro al suo paese quindi avrebbe dovuto comportarsi bene in Italia,adesso non si lamentino,dobbiamo tenerci i terroristi in casa per evitargli le torture?chi sbaglia paghi,il prossimo fara’piu’attenzione.

Aldissimo

Un’ulteriore prova di quanto l’Unione Europea sia un’istituzione insulsa.
Siccome un nemico dell’Europa rischia troppo a casa sua, rimanga pure qui…
Pazzesco

anteo

E’ pazzesco!
invece di processarlo lo si consegna nelle mani di un paese senza diritti civili, la ferocia del provvedimento è pari all’ottusità in aperta violazione delle Costituzione e degli accordi internazionali. Troppa enfasi muscolare, troppo desiderio di apparire. E grandissimo torto alla giustizia e ai diritti umani. Provvedimenti simili possono solo contare sulla smemoratezza di certi cittadini, ma non di tutti, c’è anche chi ha a cuore i diritti uman.

La giustizia viene beffata dall’arroganza di chi impedisce il processo cancellando la possibilità di arrivare ad una verità giudiziaria sia di innocenza o di colpevolezza. Il vulnus alla giustizia dovrebbe preoccupare tutti: pensa forse il governo di sostituirsi alla magistratura e comminare pene senza sentenza?

Dirladada

Già per anteo Brigitte Bardot è una delinquente, mentre questo è un santo da proteggere. La gente come te ha la capacità di far dimenticare gli anatemi del Vaticano.

anteo

@Dirladada

a quanto pare ti piace la giustizia sommaria, a me no.

Nella sostanza dei fatti l’espulsione ha impedito il processo, quindi l’accertamento della verità giudiziale, innocente o colpevole che fosse è un grave vulnus allo stato di diritto.
E’ una scorciatoia comoda ma dagli esiti catastrofici, anche i più riottosi avranno modo di comprenderli, anche quelli rancorosamente attanagliati ai peggiori pregiudizi vedranno cosa significa rinunciare al processo.

Ernesto

ma che c’entra? se effetivamente questo signore fosse stato riconosciuto colpevole di terrorismo, sarebbe stato sbattuto in galera in Italia! Non è accettabile che uno sia deliberatamente consegnato a sistemi giudiziari dove si impiega la tortura.
Questo dovrebbe essere ovvio.

Stefano Bottoni

Sono d’accordo con Anticlericale89.
Mi viene in mente una vecchissima vignetta con zio Paperone che teneva sotto tiro la Banda Bassotti, e questi invocavano la legge.
Diceva: -Siamo alle solite! Quando i ribaldi ribaldeggiano, se ne infischiano dei diritti altrui! Quando vengono catturati, invocano i propri!-

Nietzche---

Nessun crimine va punito con la tortura, e questo vale per tutti.

anteo

parole come garanzie processuali, diritto alla difesa, diritto alla revisione del processo sembrano termini sconosciuti per alcuni.
Bene proviamo a cancellarli, e cosa rimane? l’inquisitore che in qualche modo trova un possibile colpevole (c’è sempre qualcuno cha ha la faccia del delinquente, magari solo la faccia , ma che importa?) e non solo lo condanna ma esegue anche la condanna.
Troppo potere in poche mani, l’inquisitore certifica da sè la bontà delle sue azioni, questo senza appello. Non ci vuole molta fantasia, è già successo molte volte, le conseguenze sono note. Ecco il consequenzialismo(McCormick) potrebbe essere un approccio interessante nel valutare la bontà del provvedimento ministeriale.

Anticlericale89

X Anteo e Ernesto:
Un conto e’ discutere su quanto molti paesi siano arretrati e tentare di cambiare le cose,un altro e’dire che un terrorista debba essere tenuto in europa(come se i delinquenti nostrani non bastassero)perche’al suo paese rischia troppo,anche perche’penso il tizio fosse capace di intendere e di volere,quindi anche di intendere che in Italia doveva mantenere una condotta liscia e civile perche’gli conveniva dato che al suo paese lo spennavano.
Se stasera viene uno e mi dice:guarda,questo tizio e’appena evaso di galera,e’uno stupratore serial killer psicopatico,e se non lo tieni in casa tua muore perche’fa’freddo;Secondo te devo tenermelo in casa?

paolo malberti

“… l’espulsione che a loro avviso (degli avvocati) comporterebbe il rischio di torture in Tunisia, se non addirittura la morte”.

Basta che l’avvocato dica: “secondo me esiste un rischio”
e non si puo’ espellere piu’ nessuno.

anteo

domanda:
i processi vanno celebrati? l’imputato ha diritto alla difesa? ha diritto a discutere delle prove raccolte? oppure tutto è oggettivamente provato?

è il nocciolo della questione

pastafarian

in questo caso quoto in toto anteo, ogni imputato ha diritto al processo e se risulta innocente alla scarcerazione con tante scuse ed eventuale indennizzo, se colpevole deve scontare la pena sul suolo italiano e secondo le leggi italiane, possibilmente buttando via la chiave fino a fine pena.

Ernesto

@Anticlericale
Onora l’intelligenza che dimostri col tuo nick e smetti di fare simili discorsi pseudoleghisti. Una persona, se riconosciuta come terrorista dal sistama giudiziario italiano, è imprigionato nelle galere italiane. Questa è la sua pena. Non è che “la fa franca” solo perché qui non è torturato (siamo troppo buoni, eh?).
Tu come persona civile si suppone che rigetti la pratica della tortura sulla base di qualche principio etico. Ora io ti chiedo: i tuoi principi etici valgono solo per una determinata nazionalità? La tortura ti fa schifo solo se il torturato è un italiano, mentre se viene praticata su un arabo o su un keniota allora va bene?
La capacità di intendere e di volere del soggetto in questione non c’entra nulla. Così come non c’entra nulla la sua effettiva colpevolezza. E’ la tortura in quanto pratica, in quanto mezzo per raggiungere un qualsivoglia fine (giusto o sbagliato non importa) che è sbagliata. O no? Puoi dire anche che a te la tortura va bene, ma allora devi essere favorevole alla sua applicazione anche sugli italiani.

Magar

A seguire: espulsioni di condannati a morte verso la Cina, l’Iran, etc.?
Che miseria. Tra un po’ la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo sarà pubblicata in Italia dalla Editrice Scottex…

Anticlericale89

X Ernesto
Sono contraria alla tortura sia su italiani sia su stranieri ci mancherebbe altro,dico soltanto che chi sbaglia e commette un reato deve sapere a cosa va’incontro,e dopo non puo’chiedere attenuanti.Se uno straniero commette un reato grave come in questo caso va’rimpatriato,poi si puo’stare a discutere fino a dopodomani sul fatto che la tortura sia spregevole e inumana e non ci sarebbe nemmeno da discutere dato che su questo pare che siamo d’accordo.

Daniela

quest’uomo doveva restare in italia, essere processato e se ritenuto colpevole messo in prigione, ma non si può rispedire in un paese dove è forte il rischio di essere torturato e ucciso. La tortura viola i diritti dell’uomo, se quest’uomo ha commesso dei crimini ed è pericoloso lo si mette in prigione, ma è cinico e barbaro darlo in mano a dei torturatori.
Nessuna persona si merita la tortura o la pena di morte, pensavo che su questo ormai fossimo tutti d’accordo.

Nietzche---

A.A.A. novello Cesare Beccaria cercasi, causa revival pratiche Torquemada anche tra i razionalisti

cartman666

A parte il fatto che sull’effettivo rischio di tortura e morte, io ho dei seri dubbi, credete voi alle fregnacce dei suoi avvocati?
Cmq questo e’ un motivo per cui la sinistra ha perso le elezioni, la gente e’ stanca di doversi
sorbire delinquenti stranieri, quando non riusciamo a badare a quelli nostrani.
In ogni caso non vedo perche’ vi arrabbiate sul fatto che non e’ stato celebrato il processo, le nostre istituzioni hanno la discrezionalità di procedere all’espulsione del cittadino indesiderato, e cosi’ e’ stato fatto.
Per i problemi che incontrerà questo signore a casa sua, CHISSENEFREGA, quando’ marcirà nelle carceri tunisine, avrà tutto il tempo per pentirsi per aver giocato alla Jihad.

Anticlericale89

X cartman666

Sul fatto che in tunisia sia al potere un regime dittatoriale e criminale non avere dubbi,lo so’perche’mio padre,tunisino,a 20anni ando’ a finire in carcere per via delle sue idee marxiste(nello specifico dopo aver partecipato a una manifestazione femminista),qui’il problema e’un altro e cioe’
una legge dello stato italiano consente all italia di espellere e rimpatriare cittadini stranieri ritenuti pericolosi.Adesso,il genio sapeva a cosa andava incontro a fare giochetti simili in italia?si suppone di si.
Sapeva a cosa andava incontro se rimpatriato al suo paese?si sicuramente.
E allora perche’ si e’messo a criminaleggiare lo stesso?Allora adesso non puo’mettersi a piagnucolare,come se io mettessi la mano nel fuoco sapendo che brucia e dopo chiedessi i danni al proprietario del fuoco.
E tanto state sicuri che se non rimpatriano lui il prossimo sa’gia’cosa fare per avere vitto e alloggio gratis nelle carceri italiane,pagati dai poveri fessi che saremmo noi,i cani infedeli da sgozzare,quelli che combatteva e voleva distruggere con la sua militanza nel terrorismo.
Combattere la tortura e’un conto,essere fessi un altro.

Maurizio D'Ulivo

Se è vero (ma per accertarlo ci vuole ben più che l’affermazione, di parte per definizione, dell’avvocato difensore) che la tunisia non rispetta i diritti umani, il cittadino tunisino in questione non andava affatto espulso, perlomeno non fino a che non fosse stato riconosciuto colpevole dalla giustizia italiana.

Si può affermare, dalla lettura della notizia riportata, che un essere umano è stato espulso prima ancora di essere stato riconosciuto colpevole, almeno in primo grado; unica attenuante: se è stato espulso in questo modo, verosimilmente è perchè si trovava sul territorio italiano come clandestino, diversamente non vedo come ciò sarebbe stato possibile.

Detto questo, resta però la sensazione netta che il nostro sistema giudiziario faccia acqua da tutte le parti: non dimentichiamo che la stessa notizia riporta il fatto che il cittadino tunisino era arrivato all’ultimo dei giorni previsti come massimo per la custodia cautelare: sarebbe bastato il rinvio dell’udienza di oggi per un motivo banale (es.: un malore del GUP), ed egli si sarebbe ritrovato libero sul nostro territorio: il che è quantomeno preoccupante, almeno nel caso di un sospettato di concorso in attività terroristiche.

Daniela

per cartman,
ma che vuoi fare il protezionismo delle carceri? Ma andiamo, vorresti che tutti i detenuti stranieri andassero nei loro rispettivi stati? Ma stai scherzando vero, lo sai che casino (giuridico, politico ed economico) pauroso si creerebbe se ogni stato adottasse questo tipo di politica?
Ma dimmi una cosa per te le convenzioni dei diritti dell’uomo hanno un qualche valore o sono carta straccia?

per anticlericale89,
quindi sei consapevole che in tunisia sia pratica la torura e si violano i diritti dell’uomo, però non te ne frega niente? Seguendo il tuo ragionamento una donna che compie adulterio in un uno dei paesi mussulmani con la sharia, sa bene quello che fa e sa bene che in quel paese si lapidano le adultere e quindi si merita la lapidazione? Non si ha il diritto e anzi il dovere di lottare affinchè questo non succeda, essendo la lapidazione una pratica inumana così come la tortura? E se non per adulterio ma per furto o omicidio, non si ha lo stesso il dovere di interferire contro questo tipo di barbara pratica?
Rifletti, se il tizio è un terrorista perchè non tenerlo nelle nostre carceri? Ne stai facendo una questione economica? Tutti i detenuti sono un onere per lo stato.

Anticlericale89

Una donna adultera non la puoi paragonare a un terrorista,e’un suo diritto tradire il marito e sare sesso quanto le pare,e comunque tutti gli stati europei hanno una legge che permette di espellere i cittadini pericolosi,persino zapatero che mi pare qui’sia giustamente ammirato fece una legge in merito,prese accordi con un gran numero di paesi per fare scontare le pene dei condanneti stranieri nei paesi di provenienza,ripeto,sono contraria ovviamente per principio alla tortura e alla pena di morte ma che cavolo questo sapeva a cosa andava incontro e invece di ringraziare il suo allah per avere avuto la possibilita’di fuggire dal suo paese e venire in uno stato vivibile(civile e’una parola grossa)si mette a delinquere con il terrorismo islamico per far si che un giorno anche in italia ci sia la sharia o come cavolo si chiama,era un terrorista quindi non era contrario LUI ai regimi come quello tunisino non io

Ernesto

@Cartman

Cmq questo e’ un motivo per cui la sinistra ha perso le elezioni

😆 ma ci credi davvero? forse è quello che stanno dicendo a studio aperto in questi giorni, non lo so perché non guardo la tv, ma adesso ti spiego perché la sinistra ha perso le elezioni:
la c.d. “sinistra” ha perso perché invece di risolvere il conflitto di interessi, di demolire il blocco di potere Fininvest che da 14 sta infiltrando lo stato, invece di abolire le leggi vergogna che il nano ha fatto approvare per salvarsi dalla galera e per salvare le sue reti tv, incostituzionali e una abusiva, invece di fare tutto questo si è messa d’accordo con lui, col nano, per fare la legge sulle intercettazioni, per dare addosso ai pochi giornalisti liberi ancora in circolazione (i.e.: Travaglio, Santoro, mi verrebbe voglia di aggiungere anche Guzzanti e Luttazzi, perché in questo paese i comici fanno il mestiere dei giornalisti e i “giornalisti” fanno i buffoni di corte), per spartirsi le poltrone, etc.
Insomma, hanno perso perché sono incompetenti, vigliacchi e incapaci di ritrasformare l’italia in una democrazia normale.
Non certo perché non vogliono che i tunisini siano torturati.

Daniela

per anticlericale,
guarda che mica sto difendendo il fondamentalismo religioso di questo signore e le sue azioni, capisco benissimo la rabbia e la frustrazione che si provano nel sapere che ci sono persone così che vorrebbero imporre le loro credenze e i loro dogmi a tutti, queste sono persone che disprezzano la libertà e ridono dei diritti civili ed umani. Ma qui in europa e nel resto del mondo si è lottato e si lotta ancora affinchè invece le libertà e i diritti civili e i diritti umani si affermino sempre di più e certo coloro che lottano per tutto ciò non possono tollerare che qualcuno venga consegnato in mano a dei torturatori, anche se si sta parlando di un terrorista.

p.s. l’esempio dell’adultera mi era servito solo per mettere in relazione la consapevolezza dei compamenti e la consapevolezza delle reazioni ad essi associati nelle nazioni nelle quali si attuano ( ovviamente non volevo assolutamente mettere sullo stesso piano, un’azione del tutto personale, intima e libera, come fare sesso con chi si vuole e gli atti di terrorismo e di assassinio)

Magar

Se rischiasse di essere messo a morte o torturato, non va rimandato al suo paese nemmeno il mostro di Rostov.
Almeno, così si fa nei paesi civili. Se poi qualcuno rimpiange i bei tempi del Paleolitico in cui potevamo fare a meno di queste sottigliezze, si accomodi pure, avrà un posto nei Musei di Storia Naturale come cavernicolo vivente.

denis

i fondamentalisti capiscono solo la loro lingua basata sulla violenza, ergo hanno fatto bene a rimandarlonel suo paese, in alternativa dovevamo torturarlo noi, giacchè lui non credo si sia/sarebbe mai fatto problemi nel tortuare un “infedele”. i diritti dell’uomo, vanno rispettatida TUTTI, non solo da noi poveri beoti occidentali, altrimenti acquisiscono il valore di carta straccia.

Nietzche---

@ denis
“in alternativa dovevamo torturarlo noi”
ma ci pensi a quello che dici, o la segatura nel tuo cervello ti fa scrivere boiate a vanvera?

claudio r.

Leggendo alcuni interventi di alcuni che amano definirsi laici e atei, ho l’impressione che gli stessi non avrebbero sfigurato come giudici a latere ne processi dell’inquisizione.
O forse il garantismo vale per quelli ricchi e belli, possibilmente bianchi e occidentali.
E la sinistra ha perso, oltre alle ragioni esposte da Ernesto, perche’ tutta l’informazione e’ in mano a berlusconi, e tutte le balle,sulla sicurezza sono state gonfiate ad arte dai prezzolati che infestano tv. e giornali.

anteo

quoto in pieno Nietzche:

A.A.A. novello Cesare Beccaria cercasi, causa revival pratiche Torquemada anche tra i razionalisti

Anticlericale89

Essere contro la tortura non vuol dire doverci tenere i terroristi in italia,il governo italiano e i vari organismi che si occupano della tutela dei diritti umani dovrebbero fare pressioni sul governo tunisino su questo argomento,questo e’un conto,non sono d’accordo con chi dice che avremmo dovuto torturarlo noi ovviamente,pero’ come ha scritto prima Maurizio D’Ulivo se l’udienza fosse stata rinviata per qualunque motivo questo poteve tornarsene a fare il suo giochetto,magari si faceva saltare in aria prima della prossima udienza cosa possiamo sapere?in fondo il suo obiettivo era ammazzare infedeli.Inoltre,nei limiti del possibile,e’preferibile che ognuno sconti la pena al suo paese,se non altro per l’attuale carenza di carceri in italia.

Gianni B.

In una democrazia, la maggioranza vince, spero che fin qui siamo tutti d’accordo.
Oggi gli italiani, a stragrande maggioranza, vogliono la linea dura contro immigrazione clandestina, terrorismo islamico e delinquenza.
Giusto? Sbagliato? Chi lo sa, certamente uno Stato sovrano ha tutti i diritti di legiferare come meglio crede.
Se l’attuale maggioranza, espressa democraticamente dai cittadini italiani, ritiene opportuno NON custodire nelle carceri italiane i terroristi islamici, al di là dei cavilli inventati dai loro avvocati, ci si adegua. Stop.
Faccio presente che, nel caso in esame, la Tunisia – che oggi è uno dei paesi arabi più civili – ha già fornito ampie rassicurazioni all’Italia circa il trattamento di questo detenuto, per cui non vedo il preblema.

claudio r.

Hitler vinse democraticamente le elezioni nel 1933: stop.

anteo

tutti i regimi prevedono il governo della maggioranza, nessuno può governare senza il consenso di una maggioranza nella popolazione, ovviamente i mezzi utilizzati per mantenere la maggioranza sono molto diversi tra una dittatura e una democrazia.

e allora in cosa si caratterizza la democrazia? Hans Kelsen nel suo “la democrazia” arriva alla conclusione che “democrazia è rispetto delle minoranze”, qualsiasi tipo di minoranze. Già perchè la maggioranza di oggi potrebbe divenire minoranza domani….

La Tunisia dà rassicurazioni: ma che strano! trovatemi uno stato che ammetta l’uso della tortura, tutti negano, ma il rapporto di amnesty documenta un’altra realtà (http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/849)
documenta anche il comodo escamotage di definire terrorista ogni oppositore e poi via libera a torturatori ecc. , tutto in nome della “maggioranza del paese”.

quoto Claudio r.
Hitler vinse democraticamente le elezioni nel 1933: stop.

San Gennaro

Per evitare maltrattamenti consiglio di custodirlo a Bolzaneto 😉
Do you remember Abdullah Oçalan?

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

Asatan

I lavori forzati in Italia sarebbero stati una soluzione migliore, dopo tutto è qui che ha comesso crimini ed è la nostra società che ha danneggiato. Avrebbe dovuto lavorare per ripagarci il danno.

Stefano Bottoni

@ claudio r.

“Hitler vinse democraticamente le elezioni nel 1933”

Tecnicamente sì… peccato che chiunque votasse per il “partito nazional-socialista tedesco dei lavoratori” (NSDAP) fosse costretto a farlo fuori dalla cabina elettorale. Chiunque si rinchiudeva all’interno della cabina evidentemente non votava per quel partito. E fuori dal seggio ne avrebbe subito le conseguenze…
Se questa è democrazia…

Ernesto

La democrazia liberale non è la dittatura della maggioranza. Esiste una cosa chiamata costituzione che ormai tutti si divertono a ignorare. Che bello!

Gérard

@ Gianni B.
La Tunisia paese civile ?? Hmm, Lei si informa meglio . E vero che con Bourguiba, questo paese ha fatto passi di giganti e potevamo parlare allora di un paese civile, insomma, per il contesto musulmano .
Ma Ben Ali si comporta come il peggiore dei tiranni : Tunisi oggi è straccolma di poliziotti in civile e nessuno puo parlare e dire la sua, anche in privato . Pochi anni fa, addiritura il mio agente che conosco benissimo aveva paura di parlare apertamente con me sulla situazione del paese nella sua propria macchina !! Dunque non mi sembra che la parola ” Civile ” non sia del tutto appropriata .

Gianni B.

@Gerard
Beh, un po’ la conosco la Tunisia avendola visitata un paio di volte… mia madre ci passa le vacanze da anni e io ogni tanto la raggiungo. Certo non sono un fine conoscitore però per lo meno ci sono stato di persona e posso dire la mia.
Si tratta di una Repubblica araba moderata, dove non vige certo la sharia e dove pochissime ragazze, tanto per fare un esempio, portano il velo.
L’economia cresce, l’industria tira, sono stati fatti colossali investimenti nel turismo – si vedono sulla costa strutture alberghiere grandi come campi da calcio – ecc. ecc. per cui molti tunisini riescono a vivere dignitosamente nel loro paese e in effetti l’atmosfera in generale mi è sembrata tutto sommato positiva.
Capisco quello che Lei dice su Ben Ali, il quale amministra il Paese come una sua proprietà, un po’ come fa Mubarak in Egitto: non ho infatti affermato che la Tunisia sia il paradiso terrestre, ho detto solo che è uno dei paesi arabi più civili, e questo lo ribadisco.

Aldissimo

Seguendo la logica di molti commentatori, nessun essere umano dovrebbe essere espulso dal continente europeo, se proviene da qualche simpatico paese islamico.
Non importa se l’accusa è terrorismo o il furto di una mela, tanto si rischia comunque la tortura.

Così si favorisce in pratica l’immigrazione della feccia criminale: visto che nel paese di provenienza si rischia grosso, meglio trasferirsi in Europa.

Gianni B.

Quoto Aldissimo al 100%.
Leggendo queste storie di garantismo alla “volemose bbene” mi viene in mente un certo ministro socialista degli anni 80, tale Rino Formica, il quale per debellare il contrabbando di sigarette ebbe la brillante idea di offire ai contrabbandieri l’assunzione in un qualche Ente pubblico – a tempo indeterminato eh! – se solo avessero smesso con il contrabbando!
Della serie: in Italia i ladri non vanno in galera ma si premiano con un bel posto di lavoro statale!
Qui è la stessa cosa, della serie: premiare i terroristi con un bel soggiorno in Italia a 5 stelle! Mah.

Ernesto

@ aldissimo
per il furto di una mela non si rischia la tortura da nessuna parte. Se ti piacciono i paradossi, almeno inventateli bene. Ti ricordo che la “feccia criminale” andrebbe in galera, in Europa, il che non è un simpatico premio.
Siamo davvero così lassisti? Allora reintroduciamo la tortura anche qui da noi. Perché ora tu, aldissimo, insegni che è la severità della pena che conta come deterrente, e non la certezza della pena.
Fortuna che ci sei tu, quel Beccaria aveva davvero rotto le palle.

cartman666

Leggendo certi commenti mi cadono le braccia, in pratica dovremmo tenerci questo tizio, terrorista acclarato, perche’ potrebbe essere torturato sulla base di quello che dicono i suoi avvocati, categoria non certo nota per la propria sincerità.
Se questo tizio nel frattempo ha la bella idea di fare qualche attentato,o magari anche qualche reato comune,andateglielo a fare voi alle vittime il vostro bel discorsetto sui diritti civili e sul garantismo, e vedrete come vi risponderanno.
Guardate che gestire un paese e’ cosa ben diversa da amministrare un circolo di bocciofili, e a volte bisogna essere dovutamente cinici per evitare danni maggiori, con l’idealismo non si va da nessuna parte.

Anticlericale89

Quoto cartman666
Cercare di evitare che individui come questo possano fare danni non vuole dire essere a favore delle torture che subirebbe nel suo paese,semplicemente vuol dire cercare di ridurre al minimo i danni che la comunita’civile avrebbe per via del fondamentalismo di uomini come questo.

vico

i casi sono due:
o si crede alla democrazia, al garantismo, alla parità dei diritti tra tutti, e allora non si può parlare di estradare un essere umano in un paese dove vengono applicati metodi crudeli e inumani oppure si crede alla legge del + forte xcui i presunti colpevoli sono giudicati, e forse in questo caso condannati senza processo. Chi giustifica questa estradizione, giustifica guantanamo, il waterboarding, la pena di morte…
tra l’altro chi combatte contro un regime è un terrorista per qualcuno, ma un patriota per altri.
vogliamo pensare a Ochalan o a Arafat?
o riflettere sulla sentenza, proprio della Forleo sulla differenza tra combattente o terrorista?

Ernesto

Cartman,
penso che il tuo problema -forse precipitato dalla necessità imminente di assistere ad un affolato matrimonio- sia che ignori che fra la tortura e la libertà assoluta di fare attentati impuniti, esiste una via di mezzo: il carcere.

Magar

@Anticlericale89
Fammi capire bene: stai dicendo che, per non fare la fatica di tenere un terrorista in carcere, dovremmo accettare che fosse torturato nel suo paese, consegnandolo a domicilio ai suoi probabili aguzzini?
E, di grazia, quale sarebbero i fantomatici “danni che la comunità civile avrebbe per via del fondamentalismo” di un uomo chiuso in carcere??

P.S. La piantiamo di dire la balla che sono “solo i suoi avvocati” a sostenere che c’è rischio di tortura?
Era stata l’anno scorso la Corte Europea per i Diritti Umani a sospendere il provvedimento di espulsione, ritenendo concreto il pericolo di torture.
Ecco che ne pensa Human Rights Watch: http://www.hrw.org/english/docs/2008/06/03/italy19016.htm

L’Italia sta diventando sempre più un paese del Quinto Mondo: quello rimasto all’età delle caverne. Sempre più gente è convinta che la maggioranza possa democraticamente approvare qualunque violazione dei diritti umani…

Gérard

@ Gianni B.
In merito al lavoro, io vado nelle fabbriche e poco sulle spiaggie . Dunque posso conoscere meglio la vita del semplice tunisino . Quasi inumano il ritmo e trattamento al quale sono sottomessi gli operai : scadenze infernale, minaccie di licenziamento per una sciocchezza e stipendi di miseria . Tutto ciò onde sodisfare le richieste della nostra societa europea . E molti datori di lavoro europei che vengono nelle fabbriche si comportano senza un minimo di sensibilità umana . Mi vergognavo per loro … e per me

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