Berlusconi: “Chiesa, una ricchezza. Lo Stato non può essere settario”

Alla vigilia della visita in Vaticano, Silvio Berlusconi si concede ai microfoni della Radio Vaticana per dire che tra Stato e Chiesa “è possibile il dialogo su ogni argomento”. Un confronto senza preclusioni, perché “la Chiesa ha il diritto di esprimere le sue valutazioni e lo Stato laico poi esprimerà i suoi giudizi”. Una lunga chiacchierata che tocca il ruolo della Rai, i rapporti con l’opposizione e i problemi legati ai rifiuti e all’immigrazione.Stato-Chiesa. Per il premier le posizioni della Chiesa sono “una ricchezza”, che non può essere sprecata escludendo la possibilità di farle esprimere le sue istanze. “Farlo – continua il presidente del Consiglio – sarebbe una perdita della libertà”. E farebbe correre allo Stato il pericolo di “diventare ideologico, settario o addirittura totalitario”. ”Il dialogo – rimarca il premier – che precede il rapporto tra Stato e Chiesa, come organismi giuridici, è assolutamente positivo e risiede nella natura stessa della società e dimostra la sua libertà e pluralità”.

A vertice Fao ancora in corso Berlusconi parla anche della lotta alla fame, rimarcandone i due aspetti: l’emergenza e la speculazione. “Noi non dobbiamo assistere senza fare nulla all’impennata dei prezzi, se c’è qualcuno che deve pagare prezzi in più c’è qualcuno che incassa di più, il sovrapprezzo speculativo dei produttori sia destinato in parte ad aiuti immediati” dice il premier che chiama in causa i Paesi produttori di petrolio “che incassano ogni giorno degli utili straordinari”. Infine la sottolineatura del “buon esempio” dato dall’Italia che ”ha portato il contributo per il 2008 da 60 a 190 milioni di euro”. ”L’Europa non deve calcolare nei deficit, in sede di bilancio, le somme che i singoli stati potrebbero destinare all’aiuto alimentare”, prosegue il presidente del Consiglio. Una proposta che, giura Berlusconi, vedrebbe il favore di Spagna e Francia.

Violenze circoscritte. Non un Paese in rivolta ma fenomeni circoscritti. Sia sui rifiuti che sull’immigrazione, le violenze “si connotano soprattutto come avvenimenti singoli, episodici e non certo di massa”. Certo, “i problemi che sono a monte di questi disagi non vanno sottovalutati”. E non bastano le politiche governative a risolvere la questione “perché il disagio sociale è grande ed è una malattia che bisogna curare con un massiccio rilancio proprio dei valori morali e religiosi”. La ricetta, dunque, per quanto riguarda l’immigrazione è quella di “una politica della sicurezza e dell’accoglienza che sappia coniugare la garanzia dei diritti con un rigoroso rispetto dei doveri”. Mentre sul fronte rifiuti, un ruolo decisivo l’avrà la raccolta differenziata che “verrà insegnata nelle scuole, così i ragazzi potranno trasmetterla anche ai loro genitori a casa”.

Cambiare la Ue. “L’Unione Europea – continua Berlusconi – deve cambiare, perché oggi i cittadini di tutta Europa la sentono non come qualcosa che aiuta, ma come qualcosa che costringe i singoli Stati a tutta una serie di situazioni, di limitazioni che non vanno nella direzione del bene dei cittadini. Io credo che noi dobbiamo fare una profonda revisione del modo di agire dell’Europa”.

“La Rai deve formare”. Premette: “La nostra tv nazionale è diventata una televisione commerciale pur usufruendo del canone”. Una situazione che non piace al premier che vede il ruolo della televisione privata legato principalmente al “divertimento” e quello del servizio pubblico “alla formazione”. Mentre oggi, continua Berlusconi, “la nostra televisione pubblica è esattamente una televisione commerciale come tutte le altre televisioni commerciali”. Per questo per il futuro, promette il premier, ci saranno cambiamenti, con più programmi di formazione “anche in ore centrali della giornata”.

Rapporti con l’opposizione. “C’è una certa regolarità di contatti con Veltroni e anche con altri esponenti dell’opposizione che, da parte nostra, è sempre stato un atteggiamento convinto”. E’ questo, secondo il presidente del Consiglio, lo stato dell’arte dei rapporti con l’opposizione. Un confronto facilitato dal fatto che “le ali estreme della sinistra e della destra non sono presenti in Parlamento”.

Fonte: La Repubblica

Archiviato in: Generale

12 commenti

Bruno Gualerzi

Ci mancava solo una Rai ‘formativa’ in salsa berlusconiana! Come se non avesse già ‘formato’ abbastanza tanti italiani (quelli che lo hanno votato) con le ‘sue’ televisioni… Tra le quali oltre tutto c’erano – e ci sono – anche buona parte di quelle pubbliche.

Alessandro Bruzzone

A dire il vero, fu proprio con l’Italia totalitara (leggi fascismo) che il dialogo con la Chiesa cattolica raggiunse il suo massimo…

vincent vega

“Il disagio sociale va curato con un massiccio rilancio di valori morali e religiosi”
Ma perchè nessuno ci ha mai pensato, è indottrinando le persone che si risolve il problema, facendo loro credere che gli ultimi saranno i primi, e fesserie varie; fessi coloro che si sforzano di eliminare il problema a monte.

Anticlericale89

Gia’,il nanaccio vorrebbe propinarci in rai altre trasmissioni tipo A sua immagine e tg4.
poi adesso di che si lamenta,fanno pure dire la messa al papaccio a domenica in.Poi quando parla di Europa e’incredibile:

L’Unione Europea – continua Berlusconi – deve cambiare, perché oggi i cittadini di tutta Europa la sentono non come qualcosa che aiuta, ma come qualcosa che costringe i singoli Stati a tutta una serie di situazioni, di limitazioni che non vanno nella direzione del bene dei cittadini. Io credo che noi dobbiamo fare una profonda revisione del modo di agire dell’Europa”.

Gia’l’unione Europea.Se in Italia arriveremo ai diritti civili prima o poi sara’proprio grazie all’ UE,questo ovviamente non piace al papa e al nano perche’solo loro devono avere diritti e gli altri devono schiattare per mantenerglieli.
Io schiatto piuttosto che mantenerglieli.Stop.Recapitategli il messaggio.

Se ne vadano al diavolo.

chiericoperduto

Che è ricca non c’è dubbio…non serviva il silvio a dircelo..

anto86

”Il dialogo – rimarca il premier – che precede il rapporto tra Stato e Chiesa, come organismi giuridici, è assolutamente positivo e risiede nella natura stessa della società e dimostra la sua libertà e pluralità”.

Ok per lo stato, ma la chiesa che organismo giuridico rappresenterebbe?

Il Filosofo Bottiglione

“la Chiesa ha il diritto di esprimere le sue valutazioni e lo Stato laico poi esprimerà i suoi giudizi”.

…è però vietato esprimere giudizi negativi.

Stefano Bottoni

Tencicamente la frase “La chiesa, una ricchezza” manca del verbo e dunque può indurre in errore…
In effetti non voleva dire “La chiesa è una ricchezza”, bensì “La chiesa ha una ricchezza”. Cosa difficilmente smentibile.
Tristemente bellissima l’immagine a commento dell’editoriale di Rusconi su “La Stampa” di oggi: il simbolo della Repubblica Italiana con sopra dipinta una croce (non una X: proprio una croce).
Se una immagine vale più di mille parole…

fil.tan

Non è la Chiesa ad essere una ricchezza per l’Italia, ma è l’Italia una ricchezza per la Chiesa.
Basta leggere il libro di Maltese “la questua” per rendersene conto.

ren

Hai perfettamente ragione fil.tan. A quali scene miserabili dobbiamo assistere di questi tempi.

Massi

Troppo buono!
Fa persino arrissire quell’altro… come si chiama… uolter.

Commenti chiusi.