Turchia: Corte Costituzionale boccia velo nelle università

La Corte Costituzionale turca ha detto no. Niente velo islamico nelle università. La Yuce Divan ha deliberato ieri pomeriggio, dopo una seduta durata oltre sei ore, nella quale il supremo consiglio ha deciso di annullare la legge votata il 9 febbraio scorso e che autorizzava l’uso del velo islamico nelle università turche. Il provvedimento era stato fortemente voluto dall’esecutivo islamico moderato attualmente al potere, che per farlo passare in Parlamento aveva anche stretto un temporanea alleanza con il Mhp, il partito nazionalista. La legge permetteva l’ingresso velato alle studentesse nei soli atenei e soprattutto era riferita solo al turban, il velo islamico nella tradizione turca, che lascia completamente scoperto il viso. Dal provvedimento rimanevano esclusi altri indumenti islamici come il chador o il burqa, più restrittivi. Ma non è bastato.
La Corte costituzionale ha annullato il provvedimento con 9 voti favorevoli contro 2 contrari perché ritenuto contrario ai principi laici dello Stato moderno, fondato da Mustafa Kemal Atatürk all’inizio del secolo scorso. In particolare, secondo la Corte, la legge viola gli articoli 2, 4 e 148 della Anayasa, la Costituzione turca.

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L’articolo completo di Marta Ottaviani è consultabile sul sito de Il Giornale

16 commenti

Anticlericale89

Dalla Turchia una buona notizia(e lezioni di laicita’all’Italia),ma sbaglio o il giornale alludeva al fatto che “dato che era solo il velo non troppo restrittivo si poteva farlo passare”?ah…questi laicisti cattivi

Asatan

Da noi totalpù reintrodurrano l’obbligo di foulard nero per coprire i vergognosi capelli… era in voga ancora durante i primi decenni del ‘900.

Stefano Bottoni

Non stiamo ad incensare troppo la Turchia… due giorni fa su “La Stampa” è apparso un articolo in cui a una deputata della Repubblica Tedesca è stato rifiutato un bicchiere di vino perchè, pur deputata e cittadina tedesca, era di origine turca.
Funziona così: se sei un turista straniero, tutto bene… ma se sei di origine turca, sia pur di altra cittadinanza (e in questo caso, addirittura un deputato del parlamento) allora nisba.
Laicità di facciata, tutto qui. Ma fondamentalismo di sottofondo.

Nietzche---

@ Stefano
Oddio che confusione, cioè la deputata lo ha rifiutato o i tedeschi non glie lo hanno dato? Non si capisce 🙁

piersky

@Stefano Bottoni attenzione a non confondere tra una parte della popolazione fondamentalista con le istituzione turche, che grazie ad Ataturc (che era ateo) sono profondamente laiche.
Poi’ e’ sicuramente vero che in turchi asi st acombattendo una “guerra” tra due concenzioni: una moderna e laica, l’altra reazionaria…

Magar

Legge paternalista e illiberale: le studentesse universitarie sono persone adulte e libere, fino a prova contraria, non si può vietare l’uso del velo a quelle che decidono liberamente di portarlo.
Né questo salverà le altre, quelle che invece non vogliono portarlo, dall’autoritarismo di certe famiglie integraliste e reazionarie: ahimé, se sono in grado di forzarle a portare un velo, sono anche in grado di impedire loro di iscriversi all’Università…

Stefano Bottoni

@ Nietzche

E’ successo questo (scusa se non mi sono chiarito bene). Una delegazione di deputate tedesche sono andate in Turchia, guidate da questa deputata cittadina tedesca ma di origine turca. Solo, e ripeto solo, a lei è stato rifiutato un bicchiere di vino perchè “evidentemente turca”. A tutte le altre non è stato fatto il minimo problema, ma per solidarietà hanno comunque rifiutato.
L’ironia sta nel fatto che questa deputata voleva dimostrare alle sue colleghe gli enormi passi in avanti fatti dalla Turchia riguardo alla laicità. Hanno imparato molto da questo esempio…

@ piersky

Ataturk non era propriamente ateo, ma è vero che lo stato che aveva in mente era decisamente laico, e su questo impostò la sua politica.
Purtroppo la componente reazionaria della società sta avendo il sopravvento, e i politici attuali non hanno la forza (nè la convenienza) di opporvisi. Così i segnali molto allarmanti si moltiplicano.
E’ vero, la Corte Costituzionale ha formalmente bocciato il velo nelle Università. Ma chi ci sarà davanti agli atenei? I giudici della Corte o gli studenti islamici estremisti?

Nietzche---

@Stefano
Ok, capito!
Comunque Ataruk era proprio ateo, ricrdo una sua citazione in cui condannava tutte le religioni come un mucchio di scemenze…

Daniela

per stefano,
guarda che il divieto di alcolici è stata un’altra genialata del’attuale governo turco, ecco perchè questa sentenza della corte costituzionale è molto importante, forse metterà un freno alla deriva clericale di questo stato.

Ernesto

@ bottoni
sei sicuro della notizia? avevo letto da qualche parte che anche le limitazioni alla vendita di alcolici erano state cassate.

Stefano Bottoni

@ Ernesto

Purtroppo sono sicuro della notizia. Ufficialmente sì, qualunque limitazione dovuta a motivi religiosi è cassata. Ma ufficiosamente… un sacco di funzionari possono mettere non bastoni, ma intere querce fra le ruote, se vogliono..

@ Daniela

Sì, è una sentenza importante, ma vedi la mia risposta ad Ernesto.

Stefano Grassino

Io spero sempre nei militari Turchi e nei loro carri armati.

Gérard

@ Magar
Non si preocuppa : le ragazze che vogliono portare il velo all università lo fanno ancora nonostante il divieto . Lei sa come fanno ? Si tengono il foulard e poi mettono una parruccha sopra ( Sentito ieri ad un emittente televisivo tedesco ) con tanto di goduria quando fa molto caldo…

Stefano Grassino

@Gerard

Istruzione per le masse e loro insegnamento al rispetto altrui, dopo aver eliminato fisicamente i capi integralisti e messi sottochiave a vita i loro sottocapi.
Capisco che è una strada dura ma come dicevano i saggi Romani, “mors tua vita mea”.
Quando ti trovi davanti colui che non vuole ragionare, colui che dice di avere la “verità assoluta” perchè il suo è l’unico Dio, quello vero, a quel punto non hai scelta: lo devi sopprimere prima che diventi troppo forte per te. Chiunque non sia d’accordo con me è pregato, prima di contestarmi, di vedersi il bellissimo film se ne ha il coraggio, sulla vita di Filippo Bruno detto Giordano con Gian Maria Volontè e poi ne riparliamo.

Nifft

Ora dico la mia: proibire il velo nelle Università è *sbagliato*.

Questa della Turchia assomiglia troppo ad una mossa politica di arruffianamento più che altro. E rischia di provocare del risentimento che rafforzerà l’ala più estremista.

Io sono d’accordo che il velo è un simbolo religioso. Sono d’accordo che quando si ricoprono cariche pubbliche questo simbolo deve sparire (politici, professori ecc…). Ma le studentesse non ricoprono nessuna carica pubblica. E attenzione, qui si deve far distinzione tra “cariche pubbliche”, dove ha senso operare una “censura” laica (come avrebbero dovuto fare a B16 in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico alla Sapienza), e “luoghi pubblici” (come le Università) dove invece non ha senso proibire simboli religiosi.

Lo Stato deve essere rigorosamente neutro in merito a problematiche religiose, a meno che queste non siano associate ad una prevaricazione, ad una limitazione di libertà verso i cittadini di fedi od orientamenti filosofici (incluso l’ateismo) diversi. Ma in questo caso una studentessa che porta il velo non limita affatto la mia libertà.

Ed è anche sbagliato associare le Università (che si suppone frequentate da persone maggiorenni ed autonome) alla scuola inferiore (dove invece ha totalmente senso proibire ogni forma di catechismo e condizionamento religioso, anche sotto forma di ostentazione di simboli religiosi.).

Preferirei pensare che sia sufficiente l’Università stessa, attraverso la cultura, la promozione del sapere autonomo, la critica all’autorità, ad essere l’arma migliore “contro” il velo islamico.

Tra parentesi, in questo periodo sto lavorando all’università e una mia collega è proprio una ragazza musulmana che porta il velo, ma questo non mi ha mai dato nessun problema. Anzi, spesso, durante le pause pranzo, è lo spunto di interessanti discussioni su religioni, ateismo, ecc… Per dirla tutta ho visto anche alcune persone (rare) all’università mostrare una certa insofferenza/disagio ed una sottile ostilità verso questa ragazza, ma queste persone alla fine appartenevano invariabilmente ad una sola categoria: cattolici leghisti.

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