Berlusconi, Cosimo III e la chiesa cattolica

Nell’anno giubilare 1700, il Granduca Cosimo III de’ Medici, in pellegrinaggio presso il Pontefice,volle visitare solo chiese e basiliche a Roma, “senza aver voluto vedere le rarità singolari antiche e moderne che in tanta copia vi si trovavano”. In gran spirito di pietà, volle farsi ritrarre in abiti da canonico, carica pretalizia alla quale fu nominato dai custodidi San Giovanni in Laterano.Di cotanta umiliazione dell’intera Toscana ai piedi di Papa Innocenzo XII,nel Granducato non si dettero pace. Sua Altezza Serenissima vestito da prete! Lo Stato disonorato e ricondotto agli antichi vassallaggi! Il Granducato ridotto alla mercè di una diocesi! Persino nella stagnante toscanella del XVIII secolo lo scandalo fu enorme.

Ma Cosimo III, bigotto e baciapile, si prodigò per compiacere il moralismo e gli interessi della Chiesa, emanando, negli anni successivi, bandi e decreti che proibivano o limitavano le feste civili popolari; che disponevano severe disposizioni verso i “disturbatori”; che proibivano alle “donne di malavita” di mostrarsi in pubblico; che perseguitavano gli “amori illeciti”, che esentavano i possedimenti della Chiesa e gli ecclesiastici (10 mila anime su 75 mila nella sola capitale, Firenze) da qualunque tassa, gabella o imposta.

Quel che differenzia la Toscana di allora dall’Italia di oggi è che a tali mortificazioni e tristi ossequi, qualcuno si oppose e si ribellò, principi di casa Medici compresi, e alla morte di Cosimo III tutto il “pacchetto sicurezza” venne abrogato.

Ai tempi nostri, nessuna voce politica si leva contro la più vergognosa delle prostrazioni al soglio di Pietro. Nessuna opposizione si erge contro il ridicolo minuetto tra Benedetto XVI, contento e felice del mutamento di maggioranza nel nostro Paese, eBerlusconi IV, che rimette il destino della Nazione ai desiderata del Vaticano (così come Scalfaro lo rimise alle virtù della Madonna). Un Vaticano quanto mai retrivo e oscurantista, invasivo e pervasivo come un fumo acredi ceri e incensi, dalle oscure messe in latino ma dai chiarissimi proclami di ingerenza politica, un Vaticano interessato e condizionante come fosse un ulteriore organo costitutivo di questo povero stagnante staterello.

La visita del 6 giugno 2008 di Berlusconi a Ratzinger coincide con la proposta moralista e inquisitoria di rendere in termini di leggele prostitute “soggetti pericolosi per la moralità”. Una coincidenza sospetta, che segue l’immotivata e immotivabile negazione di piazza S. Giovanni al gay pride e che accompagna i rumors di revisione della 194. Mentre la UE ci chiede inutilmente conto, da anni, della esenzione dall’ICI per le attività economiche della Chiesa Cattolica.

‘insorgere dello stato confessionale e clericale passa attraverso l’umiliazione e la prostrazione, mai attraverso la libertà e la consapevolezza. Per la residua dignità d’Italia ci vorrebbe un Giangastone, un Canapone, un Ferdinando. Ma ci aspettano solo un Veltroni, un Carra, una Binetti.

Fonte: Democrazialegalità

Archiviato in: Generale

15 commenti

Stefano Bottoni

Personalmente diffonderò questo articolo a tutti i miei contatti personali, e invito tutti i frequentatori del forum a fare altrettanto.
Perchè finchè ce le raccontiamo fra di noi la cosa non serve a molto, se non a farci ammalare il fegato. Dobbiamo diffondere, e invitare a diffondere ulteriormente.
Non so quanto potrà servire, ma almeno avremo la coscienza di non essere rimasti con le mani in mano.

Elia Ballade

@Stefano Bottoni

A chi lo vorresti diffondere? agli elettori del PD, del PDL, della Lega? A me sembra sempre più che ce la cantiamo e suoniamo da soli… Il problema sostanziale è che partiamo dal presupposto che l’Italia sia ancora uno stato democratico…
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!

Aldo

Spiace vedere il cristianesimo usato da due dittatori per auto esaltarsi.

Il Dio Ratzinger e il figliuol dell’ uomo San Silvio da Arcore

Francesco M.Palmieri

Che qui ce la cantiamo e ce la suoniamo tra di noi mi sembra molto vero !

Partecipiamo anche ad altri forum e cerchiamo di far sentire anche l nostra voce:

per esempio:

Cosa dice il Presidente della Repubblica sui contributi statali alle scuole cattoliche, dopo aver letto sulla Costituzione (di cui lui è garante) che i privati possono aprire scuole ed istituti di educazione

SENZA ONERI PER LO STATO ?

ren

In questo paese la metà della gente sono dei miserabili e furfanti. Come diceva Montanelli. E non c’è Cristo che tenga, è la verità. Spero che la metà degli onesti un giorno, oltre a pagare sempre i conti per i propri connazionali cialtroni inizino anche a protestare seriamente.

AnderA.ntichrist

Elia Ballade
“A me sembra sempre più che ce la cantiamo e suoniamo da soli”

Francesco M.Palmieri
“Che qui ce la cantiamo e ce la suoniamo tra di noi mi sembra molto vero”

Mi unisco al coro..

“Siamo” rimasti gli ultimi giapponesi nella foresta.. sembra di assistere alla pièce teatrale di Ionesco, “Rhinocéros”.. tutti cominciano a trasformarsi in rinoceronti, esseri repellenti contro cui all’inizio ci si batte.. ma questa mutazione riguarda via via sempre piú individui.. finché, ormai maggioranza, covincono gli ultimi “umani” della loro invidiabile bellezza…

Non gliene frega piú un c**** a nessuno. Potrebbero pure invitare Bertone a recitare il rosario in Senato..tanto i media lo presenterebbero come “un grande momento di laicitá”.

brucola

caro Ren, Montanelli è stato uno dei complici della paralisi etica, politica e morale di questo insulso paese. Il rischio peggiore che stiamo correndo è proprio quello di tornare ai Montanelli, ai moralisti censori che però si turavano il naso pur di mantenere uno status quo che gli dava pane e notorietà. Vorrei che si cominciasse a rinunciare proprio a quel periodo e , laicamente, si scegliesse di crescere. grazie

Luciano

No sigarette, no alcool, no sesso, ma si alle messe, si a mediaset, si alle scuole confessionali. Che vita ragazzi…

Massi

“Partito delle libertà” significa: libero uno, prigionieri gli altri.
Ordine e silenzio: “l’ordine delle galere, il silenzio dei cimiteri” (direbbe Pertini).
O più etereamente oggi: l’ordine di una comunicazione centralizzata, il silenzio di chi non ce l’ha.

Massi

Non è forse la religione cattolica lo status dove “il dio in terre” sale sugll’altare e parla, tutti gli altri lo ascoltano in silenzio, genoflettendosi?
Ebbene, questa aspirazione si è coronata oggettivamente oggi con le televisioni!

Gérard

Cosimo III sposò su ordine del suo padre la principessa Margherita, figlia di Gastone d’Orleans e Margherita di Lorena . Cresciuta alla corte di Versailles, essa penso di diventare pazza di fronte al bigotismo incredibile del marito e della corte . Abituata a ben altro a Versailles cercò sempre di scappare ma riuscirono sempre a riprenderla prima che lei arrivasse al confine del Granducato . Alla fine furono costretti a rimandarla in Francia e andò a vivere in un convento per donne di alto rango a Montmartre . Di là scrisse una lettera al suo marito ( oggi conservata agli Archivi di Stato di Firenze ) dove dice fra l’altro ” Non passa un ora senza che Vi auguro la morte …. mi dispiace perchè andremo alla casa del diavolo e che avrò il tormento di trovarVi anche là ”
Cosimo e Margherito erano i genitori del povero Granduca Giangastone

Furono i Lorena, successori dei Medici alla morte di Giangastone, che hanno sopresso tutti i privilegi dei ecclesiastici ( chiusura di tanti monasteri, espulsione di religiosi, soppressione della Mano morta etc )

seasong

Per Elia Ballade ecc.
Io ancora non ho rinunciato, mando sempre gli articoli più interessanti e dirompenti via internet a conoscenti ed amici, li attacco nella bacheca all’entrata del pub che frequento citando SEMPRE il sito dell’UAAR. Nelle sale d’attesa dei miei studi, fre le altre riviste c’è sempre qualche copia dell’ateo (e questo a rischio di perdere clienti). penso che l’unica arma che abbiamo è la propaganda, e che ancora è usata troppo poco, noi diamo per scontata la conoscenza che abbiamo di certi argomenti, ma tu non sai, ad esempio, quanta gente ho fatto sbattezzare che ancora non l’aveva fatto semplicemente perchè non sapeva di poterlo fare. PROPAGANDARE, anche a rischio di qualche piccolo fastidio personale!

antonietta dessolis

“Per la residua dignità d’Italia ci vorrebbe un Giangastone, un Canapone, un Ferdinando”

quest’ultimo infatti emanò le “leggi livornine” che introdussero, fra le altre cose, la LIBERTA’ RELIGIOSA all’inizio del ‘600 (!!) e “conferiranno a Livorno, nel tempo, le caratteristiche di città cosmopolita, tollerante, multirazziale e multireligiosa. A chiunque sarà consentito professare il proprio culto e molte saranno le chiese e cimiteri costruite dagli appartenenti alle varie comunità religiose e straniere, quali ebrei, armeni, greci, olandesi ed inglesi…” (wikipedia)
ma per stare più vicino a noi, non sarebbe male rileggerci grandi maestri di laicità e di moralità, di democrazia e di civismo, come Salvemini, Calamandrei, Carlo Rosselli, Ernesto Rossi e…compagnia bella! sempre attuali e sempre inascoltati 🙁

Stefano Bottoni

@ seasong

E’ proprio questo il giusto approccio. Diffondere, diffondere, diffondere. Ogni colta che dico di essermi fatto sbattezzare ho sempre incontrato gente curiosa che non sapeva che ciò fosse possibile, e che ha voluto saperne molto di più.
Per parafrasare molto liberamente una parabola: gettiamo mille semi. Almeno uno crescerà.

Commenti chiusi.