Cardinal Scola: più “libertà” e “pluralismo” nelle scuole

Per assicurare la scuola italiana non basta diversificare i programmi, bisogna promuovere la nascita di istituti ispirati a principi diversi. E’ la proposta del card. Angelo Scola, che in un’intervista all”Osservatore romano’ non perora esplicitamente la causa delle scuole cattoliche (e musulmane), ma spezza comunque una lancia per un sistema scolastico multiforme. “Io – afferma il patriarca di Venezia – credo che, per poter realmente gestire un sistema che risulta ormai infiacchito, si debba passare da un pluralismo nella scuola a un pluralismo delle scuole. I soggetti che animano la società civile – spiega – formulino delle proposte educative da far verificare e accreditare, com’è giusto, dallo Stato che deve governare la scuola. Le libertà civili e sociali non si potranno realizzare senza un’adeguata libertà di educazione [sic!]. Occorre imboccare con coraggio la strada di una libertà di espressione che incentivi creatività e confronti nella scelta degli educatori, ma anche dei programmi. In taluni Paesi europei già accade. L’Italia, invece, da questo punto di vista è un po’ arretrata”. Secondo il porporato, “l’Europa, e nel particolare l’Italia, deve guardare all’educazione in maniera molto più puntuale, profondendo risorse di uomini e di mezzi per dare alle scuole, alle università e a chi svolge un compito educativo, un peso decisamente più marcato e rilevante”.

Il lancio è tratto dal sito dell’APCom

16 commenti

dadaLito

chissà perché in olanda e negli USA questo modello non ha funzionato…

Stefano Bottoni

E allora facciamo come in UK, dove una scuola finanziata dal governo (allora era Tony Blair il Primo Ministro, e diede il suo placet) rilascia diplomi scientifici legalmente validi a tutti gli effetti, ma insegna ai suoi allievi che la Terra ha appena 6000 anni.
Continuiamo così…

Bruno Gualerzi

Dice l’emerito patriarca di Veneza: “Io credo che, per poter realmente gestire un sistema che risulta ormai infiacchito, si debba passare da un pluralisma NELLA scuola ad un pluralismo DELLE scuola.”
Traduzione dal ‘cardinalese’: “Basta con una scuola aperta a tutte le influenze culturali! Vogliamo una scuola, anzi tante scuole, dove ognuno possa indottrinare a piacere con la sovvenzione della collettività intera. Dite che in questo modo avremmo tante ‘scuole ghetto’ e che in ogni caso sarebbero favorite le scuole cattoliche? Ma questo è un dettaglio che non intacca il principio!”
E poi, in ogni caso, il nostro aggiunge: “I soggetti che animano la società civile formulino delle proposte educative da far verificare e accreditare, com’è giusto, dallo Stato che deve governare la scuola”.
Traduzione, sempre dal ‘cardinalese’: “Visto quanto siamo rispettosi delle prerogative dello Stato? Dite che i vari governi italiani hanno sempre considerato la cultura cattolica come un patrimonio da salvaguardare sempre e comunque e quindi…? Altro dettaglio che non intacca il principio. E poi, che colpa ne abbiamo noi se la stragrande maggioranza degli italiani è costituita da cattolici? Per caso vorreste che lo Stato italiano finanziasse – che so, per dire – una scuola ad indirizzo ateo?”

Valentino Salvatore

Si, il progetto è quello: importare anche qui il creazionismo e altre dottrine simili e antimoderne nelle scuole, giocando sulla “libertà” di insegnamento (chiaramente pagata coi nostri soldi, come accade).

Focaral

In pratica si tratterebbe di creare delle scuole diversificate (laiche, cattoliche, musulmane…)
Il modo piu’ facile, cioe’, per impedire l’integrazione degli immigrati, e tagliare le ali dal principio ad eventuali talenti per dargli un’educazione confessionale. Bella porcata… e il prete ne parla come se fosse una conquista di civilta’…

Mifepristin

che la Chiesa le proprie scuole confessionali se le finanziasse con i propri soldi. ci mancherebbe che lo stato si mettesse a promuovere scuole ispirate alle diverse superstizioni e tabù religiosi, di ignoranza e pregiudizi in giro ce ne sono fin troppi…e per ora sono sufficienti gli insegnanti di religione reciclati nelle scuole pubbliche come docenti di filosofia o di storia…

Asatan

Ma che le masdre se le paghino i vari talebani. Perchè dovrebbe pagare lo stato per fare fare il lavaggio del cervello a bambini e ragazzi?

Giuseppe C.

Me la vedo gia’ una cordata di volenterosi soggetti che animano la società civile che salvera’ la “Scola itagliana”.

Un Paese in affanno, devastato dalla criminalita’ e dalla corruzione, da inefficienze endemiche, da parassitismi e ingiustizie sociali.
E cosa mi fa la chiesa?
Avanza pretese sempre piu’ esose (che fanno il gioco degli estremisti islamici)!

La Terra e’ piatta e gli eretici sono alle porte.

zorn80

Resistenza resistenza resistenza il 25 ottobre tutti a sbattezzarci!!!!!!!

Roberto Grendene

Diceva Gaetano Salvemini nel 1908: «La politica scolastica del partito clericale non può essere in Italia che una sola: deprimere la scuola pubblica, non far nulla per migliorarla e più largamente dotarla; favorire le scuole private confessionali con sussidi pubblici, e con sedi d’esami, con pareggiamenti; rafforzata a poco a poco la scuola privata confessionale e disorganizzata la scuola pubblica, sopprimere al momento opportuno questa e presentare come unica salvatrice della gioventù quella. Programma terribilmente pericoloso perchè non richiede nessuno sforzo di lotta attenta ed attiva ma solo di una tranquilla e costante inerzia, troppo comoda per i nostri burocrati e per i nostri
politicanti, troppo facile per l’oligarchia opportunista che ci sgoverna».

Roberto Grendene

vincent vega

Quoto Bruno Gualerzi.
E’ una mostruosità che non farebbe altro che creare alla lunga profonde spaccature sociali. L’inquisitore in questione parla tanto di libertà di educazione da parte degli educatori, ma la libertà di coloro che devono essere educati dove la mettiamo? In queste madrasse sentirebbero solo una campana. E questo è il vero obiettivo: demolire la scuola pubblica dove è più difficile indottrinare i ragazzi.
Ma quello che mi spaventa non sono le parole di questo fanatico (tanto si sa che nessuna religione ha mai digerito il vero pluralismo delle idee, o relativismo come lo chiamano loro), ma chi gli va dietro, chi risponde affermativamente a qualsiasi vaccata solo perchè esce dalla bocca di qualche religioso. Il vero pericolo sono i baciapile; se non ci fossero questo squilibrato non se lo filerebbe nessuno.

Aldo

La libertà in questione non è libertà, è indottrinamento cattolico romano che inculca ai giovani queste cose aberranti
1: Chi non crede in Dio è inferiore
2: Viene insegnato ai giovani che l’ amore è male
3: Alcune pratiche umane quali la masturbazione vengono fatte passare per peccato creando nell’ uomo giovane fobie e terrore
4: Non viene insegnato l’ amore per il prossimo da questi cardinali vari…
Da Cristiano mi dispiace vedere questi misfatti

Magar

Ottima idea, libera madrassa in libero stato…

Meno male che poi qualche cattolicista ha anche il coraggio di accusare noi laici di volere “il multiculturalismo” (inteso come patchwork di chiusure comunitarie, insomma i “ghetti” religiosi)!

and the world will be as one

Pluralismo delle scuole“… statali, ovviamente.

Ma lo sa il cardinale che questo è relativismo? Oddio che parola brutta…

Mai come nell’istruzione bisognerebbe essere quanto più egemoni è possibile. La cultura è un valore assoluto, non può prescindere da chi la insegna.

gianluca

Se qualcuno sta seguendo la7 ascolti bene le parole del ministro Gelmini. Presto i nostri figli si troveranno da una parte l’educazione di una televisione violenta e priva di contenuti edificanti e di professori che han fatto giuramento al vaticano di insegnare il “creazionismo”. Si prepara bene la futura generazione di bicchieri vuoti tipica di tutte le dittature.

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