Carl Djerassi, la “madre” della pillola, sulla scienza e i suoi limiti etici

Carl Djerass ha 85 anni, ma possiede l’energia e il piglio di un trentenne, una personalità più che versatile e un eloquio spumeggiante: in questa intervista, tra le altre considerazioni raccomanda la promiscuità, la poligamia intellettuale e la curiosità, come strumenti per scoprire mondi nuovi e come modi di vita vincenti.

Chimico di mestiere, è passato alla storia come l’inventore della pillola anticoncezionale. Oggi è uno dei grandi vecchi che hanno da insegnare questioni di etica ma anche di estetica e che hanno uno sguardo sull’Europa da americano e sull’America da europeo. Insomma, un signore da sentire e da cui imparare. Djerassi non si nega agli allievi di ogni tipo. Sfreccia tra Europa e America tenendo conferenze, inaugurando mostre e presentando i propri libri, con cui cerca di divulgare i temi portanti della scienza. Ma non è solo uno scienziato.

È anche scrittore: per l’editore Di Renzo è appena uscita in Italia l’ultima parte della sua tetralogia narrativa, ‘Il seme di Menachem’, iniziata negli anni Ottanta con ‘Il dilemma di Cantor’. E in inglese e tedesco è di qualche settimana fa la presentazione della sua ultima commedia, ‘Quattro ebrei sul Parnaso’. La sua passione per le lettere risale agli anni Novanta, quella per l’arte invece agli anni Sessanta. Djerassi è infatti uno dei maggiori collezionisti di Paul Klee. I quadri di altri artisti che possedeva li ha invece venduti per avviare, alla fine degli anni Settanta, il Djerassi Resident Artist Program, con cui nella sua città di adozione, San Francisco, accoglie e sostiene artisti, musicisti e scrittori.

La sua patria natia è l’Austria, da dove fuggì nel 1938 dopo l’annessione del Paese da parte di Hitler, verso il porto sicuro degli Stati Uniti. Oggi è professore emerito di chimica organica dell’Università di Stanford e alle sue spalle ha decenni di insegnamento, tre matrimoni, una ventina di lauree ad honorem. L’ultima sua impresa: la donazione al Museo Albertina di Vienna di metà della sua collezione di opere di Klee, in mostra fino al 10 agosto col titolo ‘Giochi di Forme’.

Professor Djerassi, cominciamo dalla sua carriera di scienziato. Nel mondo lei è conosciuto come il padre della pillola.
“Semmai sono la madre della pillola. I chimici sono la madre, i biologi il padre. La scienza è un fatto d’équipe. Non mi piace che si dica che sono l’inventore della pillola. Io sono stato uno degli inventori”.

A distanza di quasi mezzo secolo dalla sua introduzione sul mercato (la Food and Drug Administration ne ha autorizzato la commercializzazione nel 1960) qual è il più importante aspetto della pillola anticoncezionale?
“Ovvio: ha separato la sessualità dalla riproduzione. Ha dato alla donna la possibilità di scegliere quando diventare madre senza nemmeno dirlo al proprio partner. Ma c’è anche un aspetto negativo”.

Qual è?

“Che è comoda. Cento milioni di donne nel mondo si sono assunte la responsabilità della contraccezione, e questo a me non piace. Sarebbe meglio se la prevenzione venisse fatta assieme dalla coppia. Però la pillola per l’uomo non c’è e quindi bisogna usare i mezzi a disposizione”.

E la pillola del giorno dopo?

“È ideale per chi si è dimenticato di fare contraccezione. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il 50 per cento dei concepimenti è inaspettato e il 15 per cento delle nascite indesiderate. Nel mondo avvengono ogni giorno decine di migliaia di aborti illegali, soprattutto nei paesi cattolici. Bisognerebbe riflettere su questo fatto”.

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L’intervista completa di Flavia Foradini è consultabile sul sito de L’Espresso

5 commenti

San Gennaro

“Nel mondo avvengono ogni giorno decine di migliaia di aborti illegali, soprattutto nei paesi cattolici.”
Chissà perché, eh?

8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR

Dirladada

Scusate ma qualcuno ha le stime sull’aborto clandestino nel mondo che dimostrano che effetivamente questo avviene soprattutto nei paesi cattolici? Bisogna stare attenti a certe semplificazioni. Ad esemio in Giappone l’uso della pillolla è molto poco diffuso, da qui un numero altissimo di aborti. Ma non credo sia in legame con la religione.

Dirladada

Comunque in generale mi sembra molto difficile stimare l’aborto clandestino per poter arrivare ad una tale conclusione. L’aborto è vietato anche in molti e popolosi paesi non cattolici.

Mifepristin

L’aborto è vietato solo nei paesi dove c’è una forte influenza o addirittura un governo islamico e nei paesi cattolici(come l’Irlanda e di recente la Polonia, diversi paesi dell’America latina).

Mifepristin

comunque il mio “mito” resta Etienne-Emile Baulieu che ha sintetizzato il più potente ed innocuo antiprogestinico(quello cui si ispira il mio nick)che, tra l’altro, potrebbe essere usato, a basse dosi(5/10 mg), come contraccettivo inibitore dell’ovulazione non estro-progestinico, una grande alternativa per le donne che non tollerano la pillola tradizionale

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