Egitto approva norma contro infibulazione

ROMA – Le mutilazioni genitali femminili in Egitto sono reato: lo stabilisce una legge approvata sabato dal Parlamento, allargando il provvedimento dello scorso anno che già vietava la pratica negli ospedali e nelle cliniche private del paese.

La nuova legge è parte di un pacchetto di provvedimenti per l’infanzia che fra l’altro innalza l’età minima per contrarre matrimonio da 16 a 18 anni e consente alle madri di registrare i figli sotto il proprio nome. Arriva dopo una lunga battaglia che in Parlamento ha visto i rappresentanti dei Fratelli musulmani – che sono il maggiore gruppo di opposizione ma risultano registrati come indipendenti – battersi contro il governo: secondo il partito islamico le nuove norme “minano i fondamenti della famiglia egiziana”.

In base alla nuova normativa l’escissione (l’ablazione parziale o totale degli organi genitali esterni femminili) è punibile con una pena da tre mesi a due anni di reclusione o con una multa compresa fra 1.000 e 5.000 lire egiziane (fra 118 e 590 euro). La nuova legge tuttavia non può essere considerata una vittoria totale da chi si batte contro le mutilazioni. Lascia infatti aperta una finestra, stabilendo che l’escissione può essere praticata in caso di “necessità medica”: un cavillo che può essere facilmente usato per continuare la vecchia pratica.

Già lo scorso anno, una prima legge – approvata sull’onda delle polemiche generate dalla morte di un’undicenne – aveva provato a bandire le mutilazioni proibendole negli ospedali e nelle cliniche, ma di fatto gli interventi erano continuati. La morte di una seconda ragazzina poche settimane dopo l’entrata in vigore della norma aveva spinto il Parlamento a tornare sui suoi passi e a studiare una legge più dura: quella attuale appunto.

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L’articolo completo di Francesca Caferri è consultabile sul sito di Repubblica

8 commenti

rapanui

Eppur si muove! Anche l’islam si deve aprire al rispetto dei diritti umani ed al rispetto della persona a prescindere da Allah.
Spiacenti i “fratelli mussulmani” contente le sorelle.

Stefano Bottoni

Purtroppo a pensar male si fa peccato (?!) ma spezzo ci si azzecca…
Secondo me si tratta di una mera legge di facciata. Giusto per far dire al mondo: -Vedete quanto siamo progressisti?- ma poi, con la scusa della necessità medica, continuerà tutto come prima. Non credo sarà troppo difficile trovare un medico in grado di rilasciare un apposito certificato, magari dietro un “tangibile riconoscimento”…
La legge esiste, d’accordo. Ma una legge va anche applicata, e se chi è preposto ad applicarla ritiene che il corano sia LA legge superiore, allora buona notte.
Scusate il mio pessimismo, ma tante ormai ne abbiamo viste…

San Gennaro

“e consente alle madri di registrare i figli sotto il proprio nome. ”
Non è chiaro se si tratti di ragazze madri. In Italia i figli assumono obbligatoriamente il cognome paterno. Il progetto di legge (reclamata dall’Europa e dal Consiglio di Stato) sonnecchia nell’agenda parlamentare, surclassato dalle urgenze xenofobe; e mentre ci si accapiglia se la clandestinità deve essere reato o no, anche l’Egitto ci sorpassa (per certi aspetti) sulla lunga via dell’uguaglianza e dei diritti personali.

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anto86

le pene mi sembrano un po leggerine, comunque è pur sempre qualcosa, nella speranza che non sia, come ha detto Stefano, una legge di facciata

DF1989

“La nuova legge tuttavia non può essere considerata una vittoria totale da chi si batte contro le mutilazioni. Lascia infatti aperta una finestra, stabilendo che l’escissione può essere praticata in caso di “necessità medica”: un cavillo che può essere facilmente usato per continuare la vecchia pratica.”

Questo, purtroppo, mi fa pensare che Stefano Bottoni abbia ragione. Spero di sbagliarmi… 🙁

pastafarian

non riesco assolutamente a capire quali possano essere in una bambina le necessità mediche per effettuare una escissione del clitoride e delle piccole labbra. non capisco inoltre se sia vietata l’infibulazione oppure no. comunque sono usanze barbare al pari della circoncisione maschile.

Roberto Grendene

“Le mutilazioni genitali femminili in Egitto sono reato”

e perche’ non anche quelle maschili?
Ovviamente le due cose sono diverse, nettamente piu’ gravi le mutilazioni femminili.
Ma questa discriminazione non la capisco.

Roberto Grendene

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