Il papa: “Roma sia più sicura e meno faticosa” (ma sempre nel Cristo)

Il Papa, aprendo ieri sera il convegno diocesano sull’emergenza educativa a Roma, ha chiesto che la capitale divenga una città «più sicura e vivibile» per tutti, senza escludere gli immigrati onesti; soprattutto, ha aggiunto, una città «meno faticosa» e più organizzata per aiutare le famiglie, l’accoglienza della vita, e gli anziani. Benedetto XVI ha sottolineato che Roma comincia a essere consapevole dei suoi «mali» e questa consapevolezza può aprire una nuova stagione, creare «uno sforzo comune» per ridare un volto «bello e fraterno» alla città. In una basilica di San Giovanni gremita di folla, Benedetto XVI ha affidato ai giovani il compito di ridare una «speranza cristiana» alla capitale. Compito non facile, perché, come ha ricordato il Pontefice, «è diffusa la sensazione che per l’Italia e l’Europa gli anni migliori siano alle spalle e che il futuro sia solo di incertezza e precarietà per le giovani generazioni». Il Papa è tornato a toccare uno dei suoi tasti preferiti, ovvero l’errore di chi crede che la scienza possa risolvere tutti i problemi. «Sarebbe insensato negare o minimizzare l’immenso contributo delle scienze al progresso umano – ha spiegato – ma altrettanto miope sarebbe non vedere le possibilità del male immenso che può creare la scienza». In ogni caso, ha continuato, solo la fede e la speranza cristiane possono dare un significato «non effimero» alle «nostre esistenze quotidiane». In questa ottica, ha esortato la Chiesa di Roma a dare il suo contributo per rendere «più bello e fraterno» il volto di Roma e «rinvigorire la speranza e la gioia di una identità comune».

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L’articolo completo è consultabile sul sito de Il Giornale

7 commenti

Giovanna

Sbaglio o ultimamente è un po’ troppo fissato con Roma? Teme forse che la carente sicurezza della capitale possa determinare una riduzione dei pellegrini sotto la sua finestra?

Giovanna

“..è diffusa la sensazione che per l’Italia e l’Europa gli anni migliori siano alle spalle…” e’ molto probabile che stia pensando agli anni “migliori” di quando il papato e il clero riuscivano meglio di ora ad imbambolare le masse.

DF1989

@Giovanna

Secondo me, si riferisce agli anni in cui splendevano i roghi delle streghe e degli eretici.

Daniele

strangerinworld

Ha parlato di ‘nostra città’.
Razzingher caro, NON è la tua città: sei tedesco o al massimo vaticanense.
Come ti permetti di affermare che Roma è anche la tua città?

Stefano Bottoni

ratzinger a fare la ronda nottura a Spinaceto!!!
(senza nessuna offesa per gli abitanti di Spinaceto: a quanto ne so ha fatto gli stessi progressi delle Vallette a Torino, progressi notevoli, anche se il pregiudizio rimane).

Valdesius

Sarebbe insensato negare o minimizzare l’immenso contributo delle scienze al progresso umano – ha spiegato – ma altrettanto miope sarebbe non vedere le possibilità del male immenso che può creare la scienza

Miiiiiiiiiiii che filosofo! Ci mancava davvero questa esternazione sulla scienza. E da che pulpito, poi.

Come a dire, si, cari scienziati, avete fatto qualcosina per l’ umanita’, ma e’ colpa vostra se i risultati che avete ottenuto possono generare male.

Uno di questo calibro merita davvero la seggiola di papa…

Ma chissa’ perche’, nonostante il male che la scienza puo’ generare, quando un papa sta male se ne va di corsa al Policlinico anziche’ snocciolare rosarioni curativi….

8×1000 ai Valdesi,
5×1000 all’ UAAR

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