Giovedì 12 Giugno 2008, alle ore 21:00, presso la Libreria Edison, Piazza della Repubblica 27/r, Firenze, sarà presentato il libro LA FEDE E’ UNA MENZOGNA PIU’ GRANDE DELL’OPINIONE di Riccardo Magnani (AltroMondo Edizioni). Presenta Edoardo Semmola.
——————–
Un libro, “LA FEDE E’ UNA MENZOGNA PIU’ GRANDE DELL’OPINIONE”- La religione come il vannamarchismo, edito da ALTROMONDO editore, che dovrebbe essere letto da milioni di persone e tradotto in tutto il mondo; ed anche se so di manifestare un mio� pio desiderio, dico che uno stato veramente laico potrebbe e dovrebbe adottare questo scritto finanche come testo scolastico per una scuola che finalmente cominciasse a preoccuparsi dello sviluppo emotivo e del senso critico dei ragazzi e non solo delle nozioni, peraltro ormai solo quelle utili alla professione. Il testo dell’autore lecchese Magnani Riccardo, alla sua prima esperienza letteraria, tradisce una formazione scientifica: è scritto infatti con “ordine ,chiarezza e semplicità” (come raccomandava G.L.Buffon), uniche prerogative per una buona scrittura. Pagina dopo pagina, il sapiente autore ci guida in questa analisi quasi per mano, essendo rivolto al grande pubblico (ma direi che molte riflessioni le troveranno interessanti anche gli specialisti), in un cammino salutare di smascheramento di ogni fede, religiosa e non religiosa, che non sia stata prima setacciata dal pensiero critico e analizzata, nel suo formarsi storico e politico o nel suo imporsi mediatico, dalla conoscenza della ragione. E più di tutto, ma non solo, le religioni monoteistiche, con la loro presunta e apodittica pretesa di essere “rivelate” e depositarie, a loro dire, della verità, con la conseguente tendenza mai sopita di imporla,quando hanno potuto o possono, o in subordine di condizionare in mille modi anime e corpi e ordinamenti che invece devono rimanere laici,cioè rispettare ogni pensiero ed escludere privilegi sociali ai credi religiosi. Ma, come dicevo, il libro non è solo questo; le “fedi” abbracciano e vengono usate strumentalmente per convincere e piegare i “fedeli” in ogni ambito: politico, economico, sociale, storico,comportamentale ecc. e il libro analizza sapientemente e diffusamente i meccanismi con cui questo avviene, suggerendo riflessioni e comportamenti di risposta critica. Un libro, questo, la cui lettura e conoscenza può servire per uscire dalla “letteratura fantastica” delle religioni e della quotidianità, spacciataci in ogn istante per verità assolta, e cominciare semmai ad entrare in un’altra visione più “sacra” del mondo e della realtà; meno antropocentrica forse, ma di rispetto totale della natura tutta e dei nostri simili, anche se diversi da noi; e più umile e grata rispetto all’accettazione della vita pur nella sua fine temporale, senza pretendere arroganti e ridicole pretese immortali, peraltro con immagini, parole, addobbi e liturgie ormai da “ricovero in psichiatria”, se solo le dicesse qualcun altro non protetto o adottato o funzionale al potere. Insomma, attraverso questo libro l’autore ci indirizza con ironia ma disarmante logicità verso una “fede ragionata”, magari anche quella del grande uomo e riformatore sociale Gesù se lo si vuole, ma depurata dal tradimento delle religioni e dei propositori della fede tutti. L’autore lecchese ci dà, con le sue riflessioni lungo tutto il suo percorso letterario, anche esempio di grande umanità, che ricerca e sperimenta� in una evangelica attenzione� verso “il prossimo”, a cominciare dalla sua famiglia ed estende ad ogni situazione con l’assillo, ormai rarissimo ma non per questo meno encomiabile, della correttezza a tutti i costi ed in ogni ambito.Basterebbe già questo per costruire una società migliore. Un libro questo che potrebbe, se diffuso ampiamente, essere di svolta per molti e benefico per la comunità intera.
Piero Vannucci
Già il modo di porsi dell’autore mi pare simile a ciò contro cui dichiara di battersi.
“Ci sono verità che nessuno ha ancora rivelato”
Abbiamo quindi un nuovo Messia?
tutto bene,
tranne lo scivolone del “grande uomo e riformatore sociale Gesù”.
Ma quale grande riformatore sociale e quale profeta dell’amore?