Vaticano: la Bibbia va “spiegata”, rischi per fondamentalismo ed equivoci

Il rischio di una lettura fondamentalista e ideologica della Bibbia viene denunciato nel documento preparativo del sinodo mondiale dei vescovi che si terrà in autunno (5-26 ottobre) presentato oggi in Vaticano, che non manca di marcare le differenze tra il libro sacro del cristianesimo e le altre religioni e solleva, inoltre, la preoccupazione che le Sacre Scritture siano un “puro oggetto culturale” o, peggio ancora, un oggetto sconosciuto agli stessi credenti. “Non mancano – si legge in un passaggio dell”instrumentum laboris’ presentato oggi in Vaticano – i rischi di una interpretazione arbitraria riduttiva, dovuti anzituto al fondamentalismo, per cui, da una parte si manifesta il desiderio di rimanere fedeli al Testo, dall’altra si misconosce la natura stessi dei testi, incorrendo in gravi errori e generando anche inutili conflitti. Esistono pure le cosiddeta letture ideologiche della Bibbia, secondo precomprensioni rigide di ordine spirituale o sociale o politico, o semplicemente umane, senza il supporto della fede, fino a forme di contrapposizione e di sperazione tra la forma scritta, attestata anzitutto nella Bibbia, la forma viva dell’annuncio e l’esperienza di vita dei credenti”. Senza fare esplicito riferimento alla ‘teologia della liberazione’, alle teorie Usa del ‘disegno intelligente’ o ad altri casi concreti, il documento vaticano sottolinea che Dio “propone alla persona non qualche informazione più o meno curiosa e nemmeno di ordine puramente umano, scientifico, ma gli comunica la sua Parola di verità e di salvezza e questo richiede a chi ascolta una comprensione intelligente, vitale, responsabile e quindi attuale”. Sintesi di tutti i suggerimenti giunti in Vaticano dalle conferenze episcopali di tutto il mondo, dalla Curia romana, da teologi ed esperti dei vari paesi, l”instrumentum laboris’ affronta anche il nodo del rapporto con le altre religioni. Il sinodo, si legge, dovrà “favorire il dialogo ebraico-cristiano, più ampiamente il dialogo interreligioso ed interculturale”. Viene rimarcata con nettezza la distinzione rispetto all’approccio protestante alla Bibbia, quando si sottolinea che “una vera lettura della Scritura come Parola di Dio non può farsi che ‘in Ecclesia’, secondo il suo insegnamento”. Il documento fa un riferimento, ancorché implicito, anche al Corano, che nella tradizione islamica fu dettato da Dio a Maometto. “Il carisma dell’ispirazione – si sottolinea a proposito della Bibbia – permette di affermare che Dio è l’autore della Bibbia in un modo che non esclude l’uomo come vero autore egli stesso. Infatti, a differenza di uina dettatura l’ispirazione non toglie la libertà e le capacità personali dello scritore ma leillumina e ispira”. Più in generale, il documento preparativo del sinodo (intitolato ‘La parola di Dio nella vite e nella missione della Chiesa’), mette in guardia dal rischio della ignoranza delle Sacre scriture. “Bisogna tenere conto – si legge – del fato che troppi fedeli esitano ad aprire la Bibbia per varie ragioni, specialmente per la sensazione che sia un Libro troppo difficile da comprendere”. Denunciando forme di comunicazione della Bibbia “sovente inadeguate”, il documento Vaticano suggerisce di ricorre, per la sua diffusione, a radio, tv, teatro, cinema, musica e canzoni, “fino ai nuovi media, come Cd, Dvd, internet, ecc.”.

Il lancio è tratto dal sito dell’APCom

10 commenti

bardhi

ma guarda te questi imbecilli che interpretano male la parola di Dio e peccano di fondamentalismo, e meno male che gli poveri di spirito vano direttamente in paradiso.

forzalube

Direi che a “spiegare la Bibbia” ci ha già pensato bene Odifreddi con il suo penultimo libro.

Aldissimo

Troppo comodo:
nella Bibbia (parola di Dio) c’è scritto così, ma devi interpretarla esclusivamente come dico io…
A questo punto fanno prima a non stampare più bibbie, ma solo interpretazioni.

Bruno Gualerzi

“Bisogna tenere conto del fatto che troppi fedeli esitano ad aprire la Bibbia per varie ragioni, specialmente per le sensazioni che sia un Libro troppo difficile da comprendere”.

E’ certo in ogni caso che, anche se si trattasse veramente di un libro ‘facile da comprendere’ (a mio parere in realtà non l’ha compreso prima di tutto chi l’ha scritto!), dopo aver letto questo guazzabuglio di indicazioni interpretative, anche il credente più fiducioso nel ‘magistero’ della chiesa dovrebbe, per conservare un minimo di sanità mentale… almeno provare a cambiare Scuola e Maestri.
(Naturalmente la vera salute mentale la ritroverebbe solo buttando il libro).

pastafarian

Bene, inondate l’italia di libri e dvd, sono sicuro che più gente leggerà le Insane Scritture e più casi di sbattezzo si registreranno.

WoV

che c’è di difficile da comprendere quando mosè se la prende con i suoi compagni perchè avevano ucciso solo la parte maschili di una certa popolazione lasciando in vita donne e bambini, e li sprona a tornare per finire il lavoro, ricordandosi di abusare delle vergini? Per la cronaca, quel popolo non aveva nessuna colpa, ma alcuni ebrei avevano adorato il loro dio (senza peraltro essere istigati!)..
Non colgo la sottile interpretazione simbolica..

stefano

giusto, bisogna spiegare che la bibbia contiene un sacco di frottole scritte da buontemponi alticci dell’età del bronzo 🙂 tutto qui.
il resto è trippa.

clarence.darrow

riassumendo, ecco a voi il “paradosso del biblista”:

per poter avere fede in quello che e’ spiegato dalla bibbia bisogna ovviamente leggere e capire la bibbia, ma la bibbia non puo essere letta e capita senza la fede.

eccola qua la “razionalita” del cattolicesimo…

Bruno Gualerzi

@ clarence.darrow
Dovendo operare una sintesi di tutto l’incredibile guazzabuglio messo assieme da questi ‘pensatori’ provenienti da mezzo mondo, la tua è senz’altro la più azzeccata.

Guidus

Gia’, ci devono spiegare che nonostante la bibbia ci mostri un dio crudele, feroce, geloso, invidioso, misogino, vendicativo e quant’altro, in realta’ e’ buono e misericordioso. Nel fare questo, peraltro, devono applicare qualche tonnellata di quel relativismo etico che tanto dispiace al papa.

Applichiamo lo stesso metodo al Mein Kampf e ne ricaveremo che Hitler era buono e premuroso. Ma che abbiano il pudore di starsene zitti.

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