Truffe nelle parrocchie del savonese: pagano finti funerali con soldi falsi

Caro defunto. Soprattutto caro. Ma per le casse della chiesa più che per quelle dei fedeli che con devozione si rivolgono al sacerdote per chiedere una messa in suffragio. Capita infatti che più vengono celebrate funzioni, più i bilanci delle parrocchie rischiano di finire in rosso. D’accordo che si va ad offerta libera e non sempre le donazioni sono particolarmente generose, ma rimetterci sembrerebbe addirittura eccessivo. Invece nel Savonese sta accadendo proprio questo. E a lanciare l’allarme è addirittura la Curia, che affida a un comunicato stampa il consiglio per i suoi sacerdoti.
Da qualche giorno infatti alcuni truffatori stanno girando nelle parrocchie fingendosi fedeli desiderosi di far celebrare funzioni per i defunti. Al momento dell’obolo dicono di voler donare dieci euro ma al parroco porgono una banconota da cento: «Scusi, ha da cambiare, mi spiace non ho altri che questi». Il sacerdote apre il cassetto della sacrestia e trova il resto. Magari in tagli piccolissimi, srotolando a fatica le poche banconote da cinque trovate nella cassetta delle offerte e persino qualche monete per arrivare a novanta euro, ma pur sempre soldi buoni. Sì, perché la banconota da cento che gli è stata data è sicuramente falsa. Solo che il trucco viene scoperto quando ormai il finto parrocchiano è già lontano.
«Non accettate banconote da cento euro o comunque di taglio alto – mette in guardia i sacerdoti monsignor Andrea Giusto, vicario generale della Curia di Savona Noli – Se l’offerta è in media di dieci euro fidatevi di chi dà quella cifra». Tanto più, chiosa il comunicati della diocesi, se a ordinare la messa sono persone non note. Non accettare doni dagli sconosciuti. E soprattutto non porgere l’altra banconota.

L’articolo è tratto dal sito de Il Giornale

8 commenti

Odino

Essere truffati non è una bella cosa ma non riesco a provare dispiacere per il prete.
Come dice il proverbio “rubare ai ladri non è peccato”.

Druso

Questi truffatori stanno alleggerendo le tasche dei ladri che a loro volta li avevano rapinati (esenzione tasse, 8×1000, etc).
Rubare è male, ma , quasi quasi, gli direi: bravi!

demos

Offerta media di 10 euro?
Ma dove?
Al paese di mia madre (che va in chiesa) nessuno lascia meno di 50, anche chi non potrebbe permetterselo.
Ma non erano i genovesi che passavao per tirchi?

Sailor-Sun

Il quinto dice “non devi rubare”
e forse io l’ho rispettato
vuotando in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.

#Aldo#

In virtù del gradito arrivo del mio omonimo, per evitare confusione smetterò di firmarmi “Aldo” per passare a “#Aldo#”.

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