Sono sempre di più le donne italiane che si convertono alla religione musulmana. Ho raccolto le storie di alcune di loro, hanno tutte percorsi e motivazioni abbastanza simili. Ve ne riporto tre. […]
Le testimonianze raccolte da Flavia Amabile sono state pubblicate sul sito de La Stampa
Contente loro…
“Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.”
Sura 4 Versetto 34
Prodigi della catto educazione per cui la donna deve sempre adeguarsi e seguire quello che fà il suo maschio. Lui è rapper, lei diventa rapper. Lui veste da dark, lei farà la dark. Lui si converte a $cientology , lei dietro.
Poverine gli hanno fatto fin dalla culla il lavaggio del cervello per far si che si comportino in modo da compiacere il loro maschio sempre e comunque, che ci si poteva aspettare?
Contente loro…
“Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.”
Corano Sura 4, versetto 34
Quoto Asatan.
E’una constatazione che mi e’capitato di fare,per esempio molto spesso quando 2persone si amano ma vivono in citta’diverse e’sempre lei a trasferirsi.Quando ci pensavo a14/ 15anni mi saliva su’un tale odio per gli uomini.Poi ho cominciato a ragionare,fortuna che non tutti i maschietti pretendono di essere sempre seguiti e assecondati dalle donne.
Su questo caso specifico:Loro dicono che il velo non e’un segno di sottomissione ma bensi'(rullo di tamburi)di liberta’.
Io Riporto qui’qualche riga scritta da Chandortt Djavann,scrittrice nata in Iran attualmente vivente in Francia,nel libro “Giu’i veli”.
“Ho portato 10anni il velo.Era il velo o la morte.[…].Dai tredici ai ventitre’anni sono stata repressa,condannata a essere una musulmana,una sottomessa e imprigionata sotto il nero del velo.[…]Ma che cos’è portare il velo,abitare un corpo velato?Cosa signofica essere condannata a essere chiusa in un corpo velato perche’femminile?[…]Dopotutto perche’ non si velano i ragazzi musulmani?I loro corpi,le loro capigliature non possono suscitare il desiderio delle ragazze?Ma le ragazze non sono fatte per avere desideri nell’islam,solamente per essere l’oggetto del desiderio degli uomini.
Una ragazza e’una minaccia permanente per i dogmi e la morale islamici.Essa e’l’oggetto potenziale del crimine.[…]
Che cosa cantano le ninfe egerie di maometto grazie al velo?Esattamente cosa intendono per liberate?[…]Forse potrebbero far condividere la loro liberta’alle donne Afgane.[…]Le donne tirate per i capelli,gettate per terra,picchiate nelle strade di Teheran perche’non volevano portare il velo,essi non le hanno viste.Probabilmente non vedono che ancora oggi i guardiani dell’islam arrestano e imprigionano donne perche’hanno lasciato uscire dal velo qualche ciocca ribelle.”
Quindi se queste donne vogliono portare il velo,affari loro.Ma non venissero a dire che e’un segno di liberta’,se non altro per rispetto verso le donne che si trovano in situazioni simili.
Giusto asatan.
Daccordo con Asatan su tutta la linea.
Aggiungerei, inoltre, che sarebbe interessante vedere quanto durano queste conversioni matrimoniali e come , spesso, sfociano in episodi di violenza con vittime le donne stesse ed i loro figli.
che povertà mentale. m’immagino il loro retroterra culturale ma anche il livello della loro intelligenza. chissà cosa accadrà quando si stancheranno di essere delle schiave. o forse staranno bene così con il padre padrone in casa e Allah nei cieli. BAH!!!
“Poverine gli hanno fatto fin dalla culla il lavaggio del cervello per far si che si comportino in modo da compiacere il loro maschio sempre e comunque, che ci si poteva aspettare?”
Mi piacerebbe sapere cosa pensano le donne dell’Uaar: vale anche per loro?
@ pussi pussi
Devo dire che, per quanto mi riguarda, sono sempre stata me stessa e, anche se mi è capitato di avere partner molto diversi da me, sono quasi sempre stati loro ad accostarsi al mio mondo e ai miei gusti, e non viceversa.
Ma dato che ogni regola ha la sua eccezione, effettivamente sono stata io a trasferirmi a casa del mio ragazzo…. l’importante è prendere le decisioni con calma cercando di capire se e quando vale la pena, e soprattutto non farsi condizionare!
@ Asatan
Hai ragione, mia moglie credeva poco, conoscendomi si è mossa sempre di più verso l’ateismo. Di solito questo succede perche molte donne vedono nel loro partner il loro “difensore” e abbracciano ciò che lui segue.
Ma la cosa che si spiega da solo e il caso della; ex catto, ex testi di geova, ex hair, ex. Ect che poi è diventata musulmana. Quello è l’esempio lampante di una persona che ha bisogno viscerale del “padrone” immaginario o/e reale, quella è la spiegazione vivente della nascita e la diffusione delle religioni.
beh peggio per loro che non sanno a cosa vanno incontro. O forse preferiscono un compagno prevaricatore alla solitudine.
@cartman666
Se una donna è intelligente applica il detto meglio sola che male accompagnata.
mah, penso che dipenda dal tipo di donna.
io son donna e ho le mie idee, e tali restano indipendentemente dalle idee della mia compagna.
ovviamente mi sembra naturale trovarmi una persona affine, di certo non potrei stare con una mezza bigotta repressa.
la mia ragazza era ed è che io sappia agnostica e abbastanza anticlericale.
io atea e anticlericale, per cui…
C’è un aspetto che mi preoccupa profondamente: l’integralismo mussulmano trova in Italia un terreno fertile, in quanto da noi, il cattolicesimo più oscurantista, l’ha sempre fatta da padrone, soprattutto nel mondo contadino che è sempre stato la maggioranza della popolazione. Le donne sono state scientificamente “addestrate” dalle proprie madri ad essere serve, al fine di trovare un marito che desse loro un pezzo di pane in cambio di un duro lavoro, come casalinghe, come contadine e procreatrici di innumerevoli figli. Basta leggere la storia della società Italiana tra le due guerre, senza andare troppo lontano, per capire come sia ancora facile per molte nostre concittadine, farsi ammaliare dal bel ragazzo orientale e poi finire con il velo. Si pone un problema che io non sò affrontare e del quale vorrei il vostro aiuto: che fare? Che fare in un paese dove la laicità è quasi emarginata? Che fare quando la disoccupazione femminile è molto alta?
Ahi… Ahi… Se alla chiesa cattolica incominciano a scappare le donne, le cose si mettono male… Comunque se uno si trova bene a fare una cosa e non subisce forzature da nessuno, non vedo cosa ci sia di male. In una società libera anche i maschi dovrebbero poter portare il burka se la cosa fa loro piacere. Anche Diogene si muoveva dentro in una botte ed era felice…
X pussi pussi
Io non penso proprio che mi adeguerei mai,nelle relazioni che ho avuto,che comunque erano sempre con persone abbastanza simili a me politicamente,non c’e’mai stato questo bisogno.Ma per me e’meglio perdere un amore piuttosto che piegarsi,caratterialmente sono cosi’,orgogliosa e abbastanza spietata,un uomo non deve mai darmi per scontata.Altrimenti semplicemente non mi merita.Poi quando si tratta di cose che minano la mia dignita’di essere umano,come appunto portare il velo o pregare e fare rosari…beh’li’ e’evidente che se un compagno non accetta che io abbia la mia vita,la mia personalita’,il mio modo di pensare e vivere…e’EVIDENTE che non mi merita e che devo lasciarlo.Lo devo fare per me.
Quoto Stefano Grassino:Meglio sola che male accompagnata.
Riporto qui’un commento che avevo lasciato ieri in un altro post.
“Credo che per quanto ciechi e innamorati il rispetto e l’amore per se stessi DEVONO essere prioritari.”
“Otto mesi siamo stati fidanzati, poi ci siamo sposati. Io ero cristiana, lui musulmano, abbiamo scelto il matrimonio civile in comune”
Mah… col cavolo! Questo tizio è un vero musulmano quanto Ferrara è un cattolico. Un musulmano può sposarsi solo con rito islamico. E, da quanto ne so, è obbligatorio che per il rito islamico entrambi gli sposi devono essere di fede musulmana. Perciò, tecnicamente, per i musulmani è impossibile parlare di matrimoni “misti”. Un matrimonio con rito civile è poi quasi come una bestemmia, visto che non conta nulla e che equivale a “frequentarsi” fuori dal matrimonio (il che, per chi non lo sapesse, è “peccato”).
Le altre storie sono altrettanto inverosimili in quanto ripropongono situazioni simili: frequentazioni pre-matrimoniali e matrimoni con sposi di religione mista.
Ma forse per i mussulmani vale lo stesso carettere dei cattolici: l’ipocrisia… Oppure c’è qualche cosa che mi sfugge?
Quando leggo che per certe donne il velo è simbolo di libertà, mi torna in mente il motto “La schiavitù è libertà” del Grande Fratello (quello di Orwell, non quello della Marcuzzi).
liberte’, egalite ‘,fraternite’.
C’è anche il caso di una mia carissima amica che si è sposata in chiesa con un algerino (musulmano), con doppio rito: cattolico e musulmano.
Da credente cattolico vorrei fare una domanda alle donne atee e anticlericali: se un uomo credente (di quelli che frequentano la chiesa, i sacramenti, che pregano) si innamorasse di una di voi, quanto sarebbe per voi fattibile una relazione con quest’uomo?
X Roby 74
Personalmente no.Io con la persona che mi sta’accanto ho bisogno di condividere le cose che ritengo importanti,idee,andare insieme alle manifestazioni,ecc.
Non starei mai con qualcuno che ha convinzioni etiche o politiche diverse dalle mie,il mio compagno/a deve essere non troppo credente(ateo e’meglio) anticlericale laicista e sinistroide.Se fosse fascista cattolico e clericale non faremmo altro che litigare e furiosamente anche,e io non potrei innamorarmene perche’di solito le persone cosi’le disprezzo(intendo i fascisti clericali,i credenti finche’non vogliono decidere della mia vita li rispetto se vogliono),dove c’e’disprezzo non puo’esserci amore ovviamente.
@Roby 74
Per esperienza personale ti dico questo: fra credente e ateo non dura. Il credente difronte all’ateo\a si sente in dovere di imporre il suo credo, i suoi riti, i soi divieti, la sua moralizzazione.
Se mi ami non vai nall’altra stanza mentre prego.
Se mi ami fai il presepe
Se mi ami vieni alla messa di natale
Se mi ami non leggi quel libro blasfemo
Se mi ti devi comportare così, così e cosà.
Non ho mai capito perchè debba essere l’ateo a rinunciare in toto alle sue ide e conformarsi a dati riti\precetti anche se non ci crede. E molto doloroso e umiliante, credimi. Personalmente non credo che ripeterò una simile esprienza.
@pussi pussi
Il mio era un discorso in media. La maggioranza delle donne viene allevata con quella mentalità, poi ovviamente c’è non viene allevata così oppure ha la capa abbastanza tosta da ribellarsi.
La maggior parte delle ragazze viene a tutt’ora allevata con questi leit motif:
– una donna non è completa se non ha un uomo
– una donna non è completa se non ha un figlio
– la donna si deve sempre e coomunque sacrificare per rendere felici marito e figli (ergo deve diventare quello che loro vogliono).
A volte il contatto con realtà diverse è sufficente a svegliarle, altre no.
@bardhi
Vedi il punto è che chi ha sulle spalle quest’educazione non trova un uomo che pensa a renderle felici ed aiutarle a trovare se stesse… trova uomini che (spesso inconsciamente) se ne approfittano per crearsi la bamboletta perfetta.
Sempre la solita storia . Si sposano, poi scoprono la fede del marito e alla fine vogliono entrare anche in questo mondo del loro spasimante .
Ho conosciuto una napoletana sposata con un calvinista che dopo alcuni anni si è convertita alla fede protestante
Ho conosciuto una tedesca sposata con un americano mormone che dopo alcuni anni e diventata mormona anche Lei .
E cosi via….
Convertirsi all’Islam poi è molto facile, basta pronunciare la Sha’ada ( altro che per il cristianesimo dove c’è tutta la dottrina della fede e gli vangeli da imparare …! )
E nel campo dell’amicizia e del lavoro?
Asatan: “[…] una donna non è completa se non ha un figlio […]”
http://www.oilcrash.com/italia/umorismo/pensieri.htm
P.S. Il testo della vignetta originale non era quello.
@Roby 74
Ho amici e colleghi credenti. Finchè si resta nell’ambito dell’amicizia le “ingerenze” tendono ad essere meno pesanti. Guarda che io non sono della parrocchia “spariamo a tutti i credenti”.
Semplicemente vorrei che i molti (non tutti) credenti che si sentono in dovere di evangelizzarmi a forza imparassero il rispetto: molti tengono un atteggiamento di sufficienza veramente poco piacevole.
Se dovessi fare una media ti direi che ho trovato valdesi e luterani molto più rispettosi dei cattolici.
Non puoi pretendere rispetto e attenzione alla tua sensibilità, se non sei disposto per primo a darne. Un discorso che direi sia applicabile a tutti gli ambiti della vita.
@Gérard
Per il cattolicesimo c’è la dottrina della fede, ovvero dimostrare di essere ben indottrinati, ma la conoscenza dei vangeli è del tutto superflua.
Per il resto del cristianesimo la cosa è molto variegata.
La testimonianza di una delle illuinate convertite…
<>
Ma chissà perchè, eh?? Questa gente che col caldo si scopre le braccine e le gambine… 😆
Cacchio… non si legge il virgolettato
“In estate è più difficile: io vesto con abiti lunghi, maniche lunghe anche in pieno luglio. E – guarda caso – c’è sempre qualcuna che inizia a sbuffare per il caldo”