D’accordo che il prete non deve fare propaganda elettorale: si tratta di un principio sano e costruttivo per non finire intrigato nelle contese politiche e garantire per sé e per altri una legittima libertà di scelta. I cristiani non si aspettano la salvezza dalla politica. Chi ci salva è il Signore Gesù. Egli, presente e vivo nella nostra storia attraverso la vita e l’opera della sua Chiesa è, come dice papa Benedetto, la nostra grande speranza.
Ma adesso a bocce ferme, cioè a campagna elettorale finita, si potrà almeno tirare un sospiro di sollievo; non vedremo più – o speriamo di vedere assai meno – nei tg dell’ora di pranzo e cena le facce di coloro che ci venivano a pontificare i nuovi diritti di Sodoma e Gomorra; di chi inveiva contro il Papa e la Chiesa nella pretesa di togliere loro il diritto di parola e quasi di esistenza; di chi andava a ferire il buon senso comune della gente che vive. Aberrazioni sessuali, strane combinazioni di unioni di tutti i tipi venivano proposte a modello di modernità e lanciate come nuova felicità per tutti.
Una concezione assurda di laicità che mirava a cancellare ogni espressione pubblica dei cristiani, irridendo ogni loro pronunciamento e azzerandone ogni forma di presenza, veniva proposta come formula definitiva della modernità. Il popolo semplice ha dimostrato un’imprevista saggezza, respingendo fuori dallo schermo i cattivi maestri. I quali troveranno senza dubbio altri pulpiti e altre forme per i loro proclami ma almeno non ci saranno imposti come maestri inevitabili e autorevoli. Chi vuole li seguirà e dovrà sperimentare sulla propria carne e sulla propria anima il disfacimento dell’umano.
I nostri maestri sono e restano altri: il Papa e coloro che ne seguono o almeno ne rispettano il dettato. Certamente a nessuno dovranno essere tolti libertà di pensiero e diritto di parola, ma ci si aiuti almeno a distinguere tra maestri e corruttori, tra chi ricerca pazientemente la verità e chi proclama il diritto pubblico del vizio, tra chi continua a sbagliare e a peccare per errore o per debolezza, e chi sovverte la verità scambiando i ruoli della vita.
E tuttavia nemmeno da questa svolta del fronte politico ci verrà la salvezza. Ai politici di tutti i fronti chiediamo di non impancarsi a maestri di morale pubblica o familiare o personale. Non pretendano di farci da maestri di vita, ma salvaguardino la nostra libertà e quella della Chiesa, anche nelle sue espressioni pubbliche e nel contributo che la Chiesa stessa può dare e dà alla vita degli uomini. Provvedano a creare le condizioni per il bene comune nelle sue espressioni fondamentali, come la vita stessa e la sua reale sussistenza; la famiglia e la possibilità concreta di costruirsela; la libertà di educare.
Per il contenuto della vita, della morale, della felicità, abbiamo già così buoni maestri che non ci interessa scambiarli con nessun altro.
La lettera di don Angelo Busetto è stata pubblicata su Vita Pastorale
“Vita Pastorale” è il magazine dei parroci italiani. Don Busetto ne è anche opinionista.
Ma perchè a noi normali abbonati RAI non hanno mai fatto vedere i TG destinati evidentemente solo ai parroci? Forse perché loro erano riconosciuti in grado non farsi abbindolare da questi cattivi maestri che noi al massimo abbiamo potuto solo intravvedere tra una fiction su Padre Pio, una serata in trasferta a Lourdes, un balcone col papa a impartirci la lezione, e così via vaticaneggindo?
Si può sperare almeno che siano stati conservati negli archivi, per cui un giorno, chissà?…
Anch’io mi chiedo… ma quali televisioni, canali e programmi riusciva a captare questo qua ?
Aveva delle antenne speciali ?
Sono esterrefatta da tanta arroganza e protervia: “Provvedano a creare le condizioni per il bene comune nelle sue espressioni fondamentali, come la vita stessa e la sua reale sussistenza; la famiglia e la possibilità concreta di costruirsela; la libertà di educare.
Per il contenuto della vita, della morale, della felicità, abbiamo già così buoni maestri che non ci interessa scambiarli con nessun altro”.
Chi sono i buoni maestri di cui parla? E quando mai è stata loro tolta la libertà di esprimersi, fare, educare, intromettersi? Sono i cittadini comuni, le persone semplici che vivono i problemi quotidiani che devono lottare per l’affermazione della loro libertà!
Non è che i laici vogliano eliminare ogni possibilità di espressione dei cristiani ma vogliono che non si dia più spazio SOLO ai cattolici ma a tutti atei compresi!
Certamente a nessuno dovranno essere tolti libertà di pensiero e diritto di parola, ma ci si aiuti almeno a distinguere tramaestri e corruttori, tra chi ricerca pazientemente la verità e chi proclama il diritto pubblico del vizio, tra chi continua a sbagliare e a peccare per errore o per debolezza, e chi sovverte la verità scambiando i ruoli della vita.
Ovviamente loro sono i maestri, loro cercano la verità nel modo giusto, loro sono esenti dal vizio, loro non peccano nè per errore nè per debolezza, e loro non sovvertono mai la verità.
Non ho mai trovato tanta arroganza in così poche righe
ditemi che canale guarda che mi sintonizzo anch’io.
Sento una rabbia indescrivibile.Arrogante e razzista.Non temere,i diritti civili,i diritti umani,la civilta’arrivera’anche in Italia,che voi lo vogliate o no,quindi se volete cominciate pure a piangere.Com era quel proverbio?Ride bene chi ride ultimo…spero di vincere con piu’eleganza,senza insultare i cattolici perche’non hanno piu’rappresentanza parlamentare.Bella democrazia.Solo la maggioranza rappresentata in parlamento,gli altri si arrangino.Una bellissima e civile legge elettorale.
Don Angelo Busetto, che da nome e cognome è certamente veneto, cerchi di essere più serio, soprattutto, ah, il veneto quanto è falso e cattolico!, più sincero. Voglio dire che analizzare la realtà al lume del puro materialismo farebbe certo più bene che inventare di sana pianta un contesto che solo lui vede.
“I cristiani non si aspettano la salvezza dalla politica. Chi ci salva è il Signore Gesù.” Infatti poiché i cristiani disprezzano fondamentalmente la politica usano il seggio come un orinatoio e ci mandano al governo le belle facce che ci teniamo. In questo modo hanno poi tutto il tempo per pregare Gesù come unico salvatore.
Ma che bella testolina di pinolo! Che dialogo si può avere con gente così, anche a sforzarsi?
Un testo così è perfetto per una lezione universitaria dal titolo “Cattiva retorica: quando la tecnica della persuasione ha come scopo l’ottenebramento”. Penso proprio che la farò. E magari invito anche questo signor Busetto in aula. Nessuno ha il suo indirizzo e-mail? Avete modo di avvertirlo?
Un doppio concentrato di arroganza ed ipocrisia. Chi prende le parole di questo Busetto come oro colato (e sappiamo che ce ne sono), ha decisamente spento il cervello abdicando da ogni responsabilità che il suo uso comporta. Diventando, appunto, la “brava pecorella” che vogliono i preti.
Ossia, un pecorone.
biblicamente ha detto alcune cose Scritturali, poi è sempre un prete per il resto…………….. cosa vi aspettavate che dicesse?
@ Aldo:
Che tacesse, magari? Mica è un profeta dell’antico testamento, o un santo ispirato dallo spirito immanente (gli piacerebbe…). Purtroppo, per lui e per noi, è un cittadino italiano (che non paga le tasse, ma tant’è…) e di cose laiche parla (o vorrebbe parlare…). Insomma, attaccare il signor busetto è facile come sparare a uno spaventapasseri, e tuttavia a lasciar correre poi ci si ritrova come ci si ritrova. Il nostro non è un paese come gli altri; il linguaggio catechistico, la retorica cattocentrica, con le loro storture e i loro apoftegmi, qui sono ancora troppo vitali, troppo rabbiosamente recrudescenti. Se vogliamo uscire da questo medioevo coatto, dobbiamo distruggere la sintassi (logica e formale) del cattolicismo.
Il “Papa” a cui si riferisce Busetto è ovviamente quel vecchietto celibe che gioisce nel ricevere costosi regali da ricchi divorziati. Una precisazione che avrebbe potuto fare per i non addetti ai lavori. (Intanto posto questa, non ci dovrebbero essere problemi con la pubblicazione…)
Ma di che vi stupite? E’ cattolico, lo sapete che per loro esiste una doppia legge morale… una per il popolino ed una per i potenti.
ma alla luce degli eventi degli ultimi anni un prete che pontifica riguardo presunte aberrazioni sessuali non è perlomeno fuoriluogo?
Wa, all’inizio pensavo fosse un vostro post ironico, poi mi sono accorto che era un vero prete a parlare, e sembra serio e convinto 😀 oppure un vero attore se riesce a dire quelle cose senza ridere 😀