Ginecologia: da esperti opuscolo per maturandi sul sesso sicuro

Un opuscolo da distribuire a tutti i maturandi affinchè si avvicinino al sesso in modo sicuro e senza sorprese. E’ l’iniziativa lanciata dalla Società italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) che, alla vigilia degli esami di maturità, ha pensato di fare un ‘in bocca al lupo’ speciale a tutti i maturandi, distribuendo l’opuscolo ‘Sesso senza sorprese – tutto quello che (non) devi sapere per non rimanere incinta’. Da un’indagine della Sigo è infatti emerso che le adolescenti italiane sono bocciate senza appello in educazione sessuale. Solo lo 0,3% delle under 19 ha un buon livello di conoscenza della materia, e solo una su quattro raggiunge la sufficienza. Senza contare che per una su tre la ‘prima volta’ è senza precauzioni e che solo il 50% usa metodi sicuri.

La guida si propone di smontare uno alla volta i più diffusi luoghi comuni sulla prevenzione fai da te e fornire ai ragazzi informazioni qualificate. “L’analisi dei blog e dei forum frequentati dai ragazzi – sottolinea in una nota Giorgio Vittori, presidente Sigo – ci riporta una realtà sconcertante. Ci sono ancora adolescenti convinte di poter rimanere incinta con un bacio o che credono che la prima volta sia immune dal rischio. Con questo opuscolo ci auguriamo di riuscire a chiarire una volta per tutte che anche in amore è importante non farsi cogliere impreparati: l’unico modo per viverlo serenamente è informarsi per tempo”. ‘Sesso senza sorprese’ è pensato soprattutto per le ragazze ma si rivolge anche ai maschi.

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Il lancio completo è consultabile sul sito di AdnKronos

23 commenti

Asatan

Gli adolescenti iniziano a fare seso in media verso i 14 anni… e l’opuscolo lo danno slo a chi ne ha 18/19? Geniali.

Pierluigi

Purtroppo la scienza nel nostro paese è relegata quasi a fenomeno da baraccone, e i giovani ne sono le prime vittime. Ovviamente le responsabilità sono di tantissime componenti, la scuola che funziona sempre meno, la televisione pubblica e commerciale che non fa più cultura ma solo intrattenimento di bassa qualità, la politica che se ne strafrega di favorire la crescita scientifica, la Chiesa Cattolica che con la scienza ha sempre avuto un rapporto che definire ostile è un eufemismo.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, o almeno di tutti quelli che riescono ancora a vedere.

Kaworu

dovrebbero darlo ai ragazzini di prima media, l’opuscolo.

o al limite a quelli che escon dall’esame di terza media.

Mifepristin

i mezzi per fare sesso sicuro dovrebbero essere reperibili anche nella realtà, non basta sapere che esistono ;-i io ho letto per la prima volta un testo sui mezzi contraccettivi all’età di 10/11 anni, su libri trovati in casa e sono cresciuta con l’idea che quando avrei iniziato a fare sesso avrei potuto scegliere liberamente, sono rimasta davvero delusa quando ho scoperto che gli unici realmente disponibili erano il preservativo(che è una cosa a gestione maschile) e la pillola estroprogestinica che fa vomitare(nel senso letterale del termine…per ottenere tutti gli altri mezzi contraccettivi bisogna fare salti mortali…

Vico

almeno è un inizio. cmq io ho avuto il primo rapporto, assolutamente insicuro, subito dopo l’esame di maturità, e magari l’opuscolo mi sarebbe servito.

Aldo

Meglio di niente Asatan , ho letto che in Spagna in alcune scuole controllate dai preti e dal partito della Falange de las JONS hanno assunto delle guardie notturne che controllino che nelle stanze degli studenti e delle studentesse non avvengano atti contrari alla morale cattolica…………….

Sherasade

Concordo con Kaworu, dovrebbero darla ai ragazzini di terza media.
Io ho iniziato a fare sesso a nemmeno 14 anni, personalmente, e deo (?) gratias già prendevo la pillola (mia madre è sempre stata molto avanti e ai miei 13 anni me l’ha fatta prescrivere).

@ Mifepristin
la pillola è l’anticoncezionale più sicuro (e sei la prima che sento che vomita o_O, io ne prendo una perfino di dosaggio alto da 7 anni e non ho mai avuto simili problemi, oltre al fatto che swe ti crea problemi di stomaco adesso ci sono anelli vaginali e cerotti cutanei) e il preservativo l’unico che previene le malattie veneree (e io sono la prima a tenerne un paio in borsa, non è affatto a gestione maschile, anche perchè molti maschietti se potessero non lo userebbero mai), non capisco di cosa ti lamenti, vorresti usare la spirale con i rischi di perforazione dell’utero e di intossicazione da rame che comporta? o_O

Anticlericale89

E’una buona iniziativa,anche se concordo col fatto che dovrebbero iniziare a fare informazione all’entrata delle scuole medie.Intanto e’un piccolo passo avanti(non potranno mai accusarci di fare il passo piu’lungo della gamba 🙁 su questi argomenti).

Asatan

@Sherasade

Ci sono donne intolleranti alla pillola ( e suoi derrivati come anelli e cerottini). Donne per cui la spirale è l’unica scleta rimanente. Il diaframma è scomodo e poco sicuro (2 figi ci hanno fatto i miei zii).

Perchè il condom femminile è irreperibile in italia? Io lo userei molto volentieri al posto did pillola e goldone.

Ultima domanda perchè in Italia è praticamente impossibile farsi chiudere le tube se non si ha già almeno un figlio?

Maurizio

…e farne un PDF da distribuire liberamente su internet, no?
(anche con l’avviso “vietato ai minori”, dai!)

Anticlericale89

X Asatan

Se vuoi rispondo io:perche’l’Italia NON e’un paese normale,non e’come i paesi civili.Abbiamo i Talebani del Vat che istigano gia’medici e farmacisti all’obiezione per quei pochi anticoncezionali conosciuti.La disinformazione programmata fa’parte della strategia del regime dittatoriale che controlla tutto in Italia da 2000anni con la complicita’del governo nazionale di turno.Comunque se ci possiamo consolare credo che condom femmenile pillola del giorno dopo ecc siano reperibili su internet,magari su E-bay o siti simili.

Loro ci vedono come animali da riproduzione per il bene della societa’ìe dello stato ecc,se lo devono scordare questo,io non sfornero’figli per colpa delle autorita’che non fanno informazione,anzi tutt’altro,fanno disinformazione.L’unica in Italia sarebbe inondare di proteste il ministero della sanita’e di richieste le stesse farmacie perche’portino e vendano gli anticoncezionali,anche quelli meno conosciuti e piu’a gestione femminile.

dysphoria_noctis

@Asatan

io sapevo che una donna non si poteva far chiudere le tube prima dei 30 anni, indipendentemente se abbia già “figliato” o meno… questo per evitare il rischio di ripensamento… ma ho informazioni alquanto vaghe in merito… (ma se fosse davvero così, sarebbe una baggianata colossale)…

Lorenzo G.

@ dysphoria_noctis

Infatti; anch’io non so niente in merito, ma essendo in Italia, non ci sarebbe certo nulla di strano se davvero fosse così. 🙁

Ripensamento? Questo lasciamolo decidere alle singole donne. Quando una (o uno) fa una scelta per sè stessa, se ne assume tutta la responsabilità.

Sherasade

@ Astan
Purtroppo la spirale la mettono solo alle donne che hanno già partorito perchè è praticamente impossibile inserirla in un utero di dimensioni più piccole, si rischiano gravissimi danni.
So che i diaframmi e le creme spermicide attualmente in commercio sono molto efficaci, con un indice di pearl ottimo (2-3), cosa che li rende efficaci quasi come la pillola.
Non so per quale assurda ragione il condom femminile non sia in commercio in Italia, ma purtroppo nel caso di intolleranza agli estrogeni della pillola il diaframma e il preservativo maschile restano le uniche soluzioni per donne che non hanno ancora avuto figli.

Mifepristin

@Sherasade
io porto la spirale pur essendo nullipara e non mi ha finora provocato alcun tipo di danno, mentre la pillola per quel breve periodo che l’ho assunta mi ha dato serissimi problemi. è vero i medici dicono sempre la stessa cosa, che è difficile o impossibile inserirla nell’utero di una nullipara, che si rischiano infezioni etc… secondo me sono tutte storie, esistono modelli di dimensioni ridotte che vanno bene in un utero di dimensioni normali(8.5 x 4.9 cm)

Mifepristin

certo lo IUD, come anche la pillola, ha i suoi rischi, esempio rottura dell’utero durante l’inserimento(molto raro peraltro e che può accadere anche a donne che hanno partorito), per questo motivo esiste il consenso informato: è il paziente che deve decidere quale rischio vuole correre. Io che non ho alcuna intenzione di avere figli ho preferito correre il rischio di rottura dell’utero e di sterilità(che per me non sarebbe un evento negativo) piuttosto che il rischio di trombosi, cancro epatico e al seno correlato alla pillola, più i gravissimi distrubi cardiocircolatori, dell’umore e del sistema neurovegetativo che già mi avevano provocato le pillole che avevo sperimentato, anche quelle a bassissimo dosaggio. Credo che anche nel campo della contraccezione sia il paziente a dover decidere in ultimo quale trattamento affrontare, visto che lo dovrà subire lui sulla sua pelle. purtroppo però prevale una concezione paternalistica della medicina, per cui i medici si ergono a tutori di un tuo presunto interesse senza neppure verificare se è poi realmente un tuo interesse. se hai solo 24 anni e non hai figliato non gli passa neppure per la testa che già a quell’età potresti aver deciso di non avere figli in assoluto, che non hai alcun interesse a mantenere la tua fertilità.

Mifepristin

comunque ripeto,in campo di contraccezione, la classe medica italiana è davvero un po’ troppo legata a pregiudizi del passato, tende a considerare la fertilità dell’individuo come un bene oggettivo da tutelare nell’interesse pubblico piuttosto che come interesse individuale da tutelare solo se il singolo individuo realmente ci tiene. questo spiega perché ancora oggi, nonostante la depenalizzazione, è molto difficile in Italia sia per le donne che per gli uomini ottenere interventi di sterilizzazione volontaria. per gli uomini è un po’ più facile, anche perché l’intervento è ambulatoriale, si fa in poco tempo ed è più facile trovare un medico compiacente, però per la donna, dove è necessario un intervento chirurgico è quasi impossibile…

Mifepristin

quanto poi alla scomparsa degli spermicidi, dei diaframmi e dei cappucci cervicali dal commercio non riesco proprio a capirne il motivo, erano mezzi sicuri almeno quanto il condom, potevano anche essere usati insieme al condom o per esempio in un momento di occasionale sospensione della pillola…adesso per averli bisogna ordinarli appositamente, ma non tutte le farmacie hanno questo servizio, poi di spermicidi ne vendono una sola marca, con un solo tipo di formulazione, insomma è come se fossero scomparsi dal commercio, certo se uno ha un’emergenza contraccettiva è difficile procurarseli in breve tempo, lo stesso vale per il condom femminile che si può acquistare solo su ordinazione

Sherasade

@ Mifepristin
Scusami allora per la mia ignoranza in materia, credevo che fosse proprio impossibile mettere una spirale ad una nullipara, mi sono fidata di quel poco che mi hanno detto (sarà che non mi sono mai interessata molto all’argomento perchè personalmente ho delle fobie riguardo a strumenti metallici inseriti in certe parti, è proprio una cosa mia).
Concordo assolutamente sul fatto che reperire anticoncezionali in Italia sia un’impresa, anche senza andare troppo lontano con metodi discussi come la contraccezione di emergenza mi è capitato che una ginecologa si rifiutasse di prescrivermi la pillola (che prendevo da anni) perchè secondo lei ero “troppo giovane per averne bisogno, o almeno avrei dovuto esserlo” (17 anni, ai tempi).
Scusa ancora, probabilmente avrei dovuto informarmi meglio prima di partire in quarta.

Mifepristin

sì, la versione ufficiale adesso è questa, la maggior parte dei ginecologi ti dirà che è impossibile o molto difficile mettere la spirale ad una nullipara e che c’è rischio di complicazioni… ma io conoscevo donne che erano state sedicenni alla fine degli anni ’70 e che la portavano fin da quell’età, per questo mi sono informata meglio e ho insistito fino a trovare il ginecologo disposto ad inserirmela, ma ci ho impiegato quasi 4 anni in questa impresa…nel frattempo ho provato vari dosaggi di pillola (peraltro più per motivi esteteci che contraccettivi, perché gli estrogeni migliorano il trofismo dei tessuti e curano le imperfezioni cutanee) con effetti semplicemente catastrofici 0-0 ma penso sia un mio problema personale di intolleranza al progesterone e ai progestinici, non so quanto sia frequente

Tito

d’accordo con i primi interventi: dovrebbero distribuirlo alle medie. a 19 i ragazzi hanno già avuto eccome le prime esperienze. bisogna informarli prima e soprattutto alle scuole dell’obbligo.

Mifepristin

d’accordo anch’io sul fatto che l’informazione oggettiva su meccanismi sessuali e riproduttivi e contraccezione debba essere fatta in età il più precoce possibile, secondo me a partire dalle scuole elementari, perché certe così più da giovani si apprendono meglio si fissano nella mente…ma,tornando alla realtà, nelle scuole medie invece degli opuscoli sulla contraccezione proiettano “L’Urlo silenzioso” sotto la supervisione del professore di religione…

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