Castro convertito da Chavez?

Fidel Castro si e’ convertito. Beninteso, non a una fede religiosa ma a quello che Hugo Chavez ha definito “cristianesimo sociale”. E’ stato lo stesso presidente venezuelano, che ha incontrato spesso il lider maximo cubano, a raccontarlo in un’intervista concessa a una televisione portoghese. “Fidel, l’ho fatto diventare cristiano. Mancava poco che mi dicesse: bene Chavez, sono cristiano nel sociale” Il richiamo al cristianesimo e’ stato una stella polare nella carriera politica di Chavez, che lungo questa traiettoria si e’ collegato con una peculiarita’ del marxismo latinoamericano, quello che fa riferimento al Cristo rivoluzionario, “esempio sublime” secondo il presidente venezuelano, e alla teologia della liberazione.

Fonte: Repubblica.it

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19 commenti

Emi

Proprio le vittime si dimenticano degli storici metodi di cristianizzazione: sindrome di Stoccolma?

Bruno Gualerzi

Al di là del giudizio politico circa l’operato di Castro, ho sempre sostenuto che i cosiddetti ‘uomini carismatici’ (e Castro sicuramente è considerato tale) altro non sono, per chi si dedica al loro culto, che ‘surrogati di dio’. Così – che loro si ritengano tali o meno – tutta la loro azione si svolge all’interno di una dimensione religiosa che, prima o poi, chiede gli si paghi il conto.
Che in genere non paga l’uomo ‘carismatico’, quali che siano le sue scelte, ma chi lo ha seguito.
Lo dico da ateo e, soprattutto in questo caso, da anarchico.
(Questo concetto di ‘uomo carismatico come surrogato di dio’, l’ho trattato in modo articolato in un testo che – a richiesta – posso indicare dove trovare.)

Aldo

Rivista Anarchica A è una bella rivista
come pure umanità nova
io pue non essendo anarchico finchè non vengono offese le mie convinzioni non offendo nessuno……

Io ho letto parecchio rivista Anarchica A perchè ho sempre ascoltato molte De andrè e ho comprato i lavori di Marco Pandin . i 2 cd cover di De Andrè ed avevamo gli occhi troppo belli…….

Su De andrè possimo non litigare……..
@bruogualerzi

Stefano Bottoni

Essere “cristiano nel sociale” avrebbe pure senso.
Dopo tutto, il cristianesimo nacque ben prima dell’invenzione del Cristo (vedi “Gesù Cristo non è mai esistito”, liberamente scaricabile dal sito http://www.liberliber.it). Così come il socialismo nacque ben prima di Marx.
Poi, certo, ogni dittatura di qualsivoglia colore ha sostituito un dio trascendente con uno immanente (dunque ben presente fisicamente con tutti i suoi tentacoli… e che te la faceva pagare subito, non nell’al di là, dove comunque rischiavi di finire ben presto…)

Magar

Oh, che bello, così il regime castrista troverà un motivo ulteriore per perseguitare gli omosessuali e magari pure un spunto in più per accanirsi contro i dissidenti politici (vedi storia dell’Inquisizione): in questo caso dubito fortemente la commistione di ideologie possa dare esiti positivi, i fratelli Castro sono un caso disperato. Prenderanno il peggio del comunismo e il peggio del cristianesimo.

sti.ca1970

mi sembra un restyling della teologia della liberazione, ma dall’alto e non dal basso. Cosa ne pensa BrunoGualerzi? Saluti

Pietro Schioppetto

Vabbè sono ritorni alle origini : Castro fu educato dai gesuiti e arrivò all Avana con il rosario in mano prima di passare al campo socailista per via dell opposizione degli USA alla sua politica nazionalista.

GMF

Repubblica (come fa spesso anche il resto della stampa italiana) non si smentisce mai.Quando non spara totali sciocchezze su Cuba, sopre l’acqua calda. Il presunto scoop , Fidel Castro apprezza un’interpretazione del cristianesimo in chiave di rivoluzione sociale, é la semplice scoperta dell’acqua calda. La più recente pubblicazione in cui affermava ciò è nel libro ‘intervista del direttore di “Le monde diplomatique” Ignacio Ramonet, cien horas con Fidel, mi risulta tradotta in italiano da un bel pò. Comunque se a Repubblica si prendessero la briga di leggere qualcosa di quanto ha scritto o detto Castro (dovrebbe essere un dovere per un giornalista) avrebbero trovato analoghe affermazioni risalenti a parecchi anni fa. Insomma si tratta della solita scoperta dell’acqua calda. Per la cronaca uno dei più celebrati eroi della rivoluzione cubana, morto fucilato durante la guerriglia e comandante del fronte orientale era Frank Pais , pastore battista. Presso molti rivoluzionari cubani questa idea di Cristo rivoluzionario (che personalmente non condivido) aveva fatto breccia dal tempo che fu, senza aspettare Chavez. Con buona pace di Repubblica

Valentino Salvatore

Penso che uno degli errori maggiori sia proprio dare l’etichetta di “cristianesimo” a fenomeni che esulano da questa religione, solo perchè ci sono alcuni punti in comune. Parlare di “cristianesimo prima di Cristo” è un paradosso storico, così come per il “cristianesimo nel sociale”. Dovremmo dire più correttamente che il cristianesimo ha incamerato e copiato attitudini e idee di sistemi di pensiero precedenti (stoicismo, ebraismo, paganesimo, platonismo, ecc.). Tra l’altro questa di porre il cristianesimo come punto focale su cui far gravitare tutto il resto (anche ideologie precedenti!) era uno dei cavalli di battaglia della patristica, che parlava di cristianesimo “fin dall’inizio dei tempi” (di cui le altre religioni rappresentavano una deformazione demoniaca) e accusava di plagio proprio i pagani.
Nietzsche mi pare dicesse che il cristianesimo era un “platonismo del popolo”: qui aveva perfettamente ragione. Dobbiamo definire con chiarezza ciò che è il cristianesimo e mettere le cose nel loro giusto ordine: il requisito fondamentale per il cristianesimo è l’adorazione di Cristo, considerato figlio di Dio. Altrimenti stiamo parlando di altro, di un vago riferimento all’etica erroneamente definita “cristiana” (più ipotetica che reale): chiaro che se “cristiano” è volgarmente tutto ciò che è “buono”, ogni cosa buona la chiameremo cristiana. E’ un vizio che dobbiamo toglierci. Altrimenti chiunque faccia qualcosa di “buono” o “caritatevole” a favore dei poveri è cristiano, magari anche noi! E’ fondamentale separare l’etica da ideologie religiose particolari, altrimenti si rimarrà sempre in una posizione di dipendenza e sudditanza quantomeno lessicale.
Il libro di Bossi, in alcune parti, dice proprio questo.

Aldo

Si può essere d’ accordo o meno con la teologia della liberazione però va ricordato che fu soppressa dalle gerarchie Vaticane e ostacolata in tutti i modi come avviene oggi per le comunità Cristaine di Base fra cui la comunità Viottoli di Pinerolo…….

Stefano Bottoni

Io conosco Nick Carter che opprime Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo (l’allievo prediletto di Stanislao Mowlinsky).

sti.ca1970

@Aldo
la teologia della liberazione, giusto o sbagliata che sia, nasce dal popolo e non imposta dal dittatore di turno, con tutte le conguenze del caso. La mia era solo un’ ipotesi.

Aldo

Certo nasce dal popolo come tutte le rivoluzione nate dalle masse sfruttate, vedi Rivoluzione d’ ottobre, Sandinismo, Rivoluzione Ucraina guidata da Machkno, Rivoluzione Culturale Cinese, Rivoluzione Cubana, poi si può in pace discuere se in queste rivoluzioni qulacosa non è andato ma questo non è il luogo idoneo
@STICA70

Aldo

Valentino Salvatore ha analizzato bene la situazione. da Cristiano mi trovo d’ accordo su quello che dice.

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