Persino la formulazione dei quesiti posti agli studenti per gli esami di maturità, quest’anno, ci dà un’ulteriore dimostrazione del pressapochismo e dell’impreparazione della nostra classe dirigente sul tema della cultura.
L’errore dello staff del ministro Fioroni nella selezione e formulazione delle prove ricade sul ministro Gelmini, è emblematico: la traccia riguardante la poesia “Ripenso al tuo sorriso” di Montale chiedeva allo studente di sviluppare “il tema del ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile”. Ma Montale non si riferiva ad una donna: il “sorriso” apparteneva infatti al ballerino russo Boris Kniaseff, il cui nome il poeta non volle rivelare per non passare da “pederasta” (come si afferma in una lettera inviata a Silvio Ramat – esperto dell’opera di Montale – dal poeta stesso). Aurelio Mancuso, presidente di Arcigay, adombra una “maldestra censura” da parte del Ministero.
Anche sul fronte scientifico c’è poco da sorridere. I documenti presentati agli studenti come spunti per il tema riguardante scienza e tecnologia (il poeta latino Lucrezio, Einstein, Bill Gates, l’economista Rifkin) sono stati scelti, secondo Piergiorgio Odifreddi “come i cavoli a merenda”, dato che “la citazione di Lucrezio è anacronistica” e “anche Einstein non c’entra nulla con lo sviluppo tecnologico: è uno scienziato puro che ha fatto ricerca in campi lontani dall’applicazione tecnologica”. Gilberto Corbellini, del Comitato di bioetica, afferma: “Chi ha proposto i documenti andrebbe bocciato in filosofia della scienza”.
Notizia tratta da City (pag. 4) e dall’Ansa
Chissà i poveri studenti che hanno pensato di non sapere nulla su Montale ed hanno lasciato perdere un tema che invece avrebbero potuto fare benissimo, per non parlare di chi ha provato a calare nello svluppo teconologico personaggi che o non hanno nulla a che fare con l’argomento come detto nello stesso articolo o di cui non si parla a scuola come ad esempio Bill Gates.
E poi si parlava di adeguare gli stipendi degli insegnanti alla media OCSE…
Personalmente ho deciso di svolgere il saggio breve di ambito tecnico-scientifico, pur con qualche perplessità. Già l’argomento, “Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana”, formulato in questo modo, necessita di una decodifica ed è piuttosto vago.
Le altre tracce erano a dir poco fantasiose, come il ruolo dello straniero nella letteratura e la comunicazione delle emozioni. Il tema storico, sull’emancipazione femminile in Italia, è praticamente impossibile da svolgere vista la non sufficiente trattazione di questo argomento nel programma scolastico.
Per concludere, il tema sul lavoro, conteneva citazioni poco orientate sull’attualità.
Credo che in altri paesi si sarebbero già palesate numerose dimissioni con profluvio di scuse ai cittadini.
Licurgo, le tracce non le hanno mica scritte gli insegnanti!!! Almeno, non insegnanti in servizio, di quelli che prendono stipendi sotto la media OCSE!
@Emi
In altri paesi, credo, esiste una formazione continua (vedi Francia) degli insenanti, i quali debbono passare ogni tre anni un esame per continuare la propria attività. Ora una gaffe così grossa è difficilmente scusabile ma il problema grave è che il livello di conoscenze che dovrebbero avere coloro i quali hanno la responsabilità di formare culturalmente le nuove leve, si stà abbassando sempre più, con il risultato che tra non molto avremo una massa di studenti completamente ignoranti, preda di coloro che per classe sociale si saranno potuti permettere insegnamenti validi. Saranno contenti i nostri amici d’oltretevere nell’avere una sì grande massa di ignoranti, pronta ad abboccare ai loro trabocchetti. Non da meno i cari politici, pronti a fare i propri affari, raggirando un popolino incapace di capire perchè ignaro di storia, di filosofia e di tutto il sapere che ti rende una mente libera.
Con la sua solita lucidità, Massimo Gramellini ha scritto questo articolo su “La Stampa” di oggi:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=4664&ID_sezione=&sezione=
Invito tutti a leggerlo.
@Stefano Bottoni
Caro Stefano, diciamoci la verità: saranno pochi, coloro che recependo lauti stipendi ed occupando poltrone di prestigio e responsabilità, dimostrano profonda ignoranza o saranno la maggioranza? Io purtroppo opto per la seconda, sperando di essere smentito, visto come vanno le cose nel nostro disgraziato paese. Parafrasando il sommo poeta, “perdete ogni speranza o voi che restate”, non mi resta altro, vista l’ora che prepararmi per il giaciglio al fine di dormire, pregando ( scusa) che incubi notturni non arrivino a guastarmi la notte.
Io ho svolto il saggio breve di ambito tecnico-scientifico. Come ha detto anche Licurgo, in effetti, il titolo era abbastanza ambiguo. “Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana”… Non è che fosse così chiaro se si dovesse trattare più la scienza o la tecnologia… Mah, speriamo bene…
Comunque, l’errore sull’analisi della poesia di Montale è bello grosso… peggio di quello dell’anno scorso su Dante, che era, tutto sommato, innocuo. Per completare questo bel quadro, oggi ho sentito che c’era un errore anche nella versione di greco per il classico, a quanto pare mancava un pronome importante per la traduzione. Speriamo che non venga fuori che era sbagliato anche il compito di matematica…
L’articolo di Gramellini l’ho letto ‘stamattina… come non essere d’accordo!
ha ragione odifreddi, per far entrare i documenti sul saggio tecnico scientifico bisognava fare i salti mortali! era veramente un mare magnum, non si sapeva di che parlare. poi da un pò di anni a questa parte i titoli dei temi di quell’ambito si assomigliano un pò tutti. questo perchè in italia la cultura scientifica è considerata meno di zero, così che una mongolfiera ambulante può affermare da un palco che l’aborto è “l’omicidio di un essere razionale!”
Sarebbe ora che al governo andassero solo degli esperti per ogni settore, e non dei caproni ignoranti senza nessuna competenza, se non generica, imprecisa e qualunquista.
Chiediamo ad Angelino Alfano qualcosa di diritto. Qualcosa mi dice che ci sarebbe da ridere ad interrogarlo, anche perchè ha solo 38 anni. Lo stesso Castelli è stato bastonato da Travaglio alla trasmissione “annozero”, dimostrandosi incompetente su molti punti.
Chiediamo a Stefano Bondi (sic!) qualcosa di arte.
Chiediamo qualcosa di leggi sull’ambiente ed effetti dell’inquinamento sull’ambiente alla Prestigiacomo. Non penso sia una studiosa di ambiente, non credo proprio.
E’ tutto un circo fatto da pagliacci messi lì non si sa come non si sa perchè, senza nessuna vera competenza nelle materie alle quali sono destinati.
Quindi poi non ci stupiamo se si verificano episodi del genere.
Per quanto riguarda poi i professori, credo che nessun aggettivo possa descriverli adeguatamente. Tutti quelli che io ho avuto erano dei grandissimi incompetenti, davvero delle braccia rubate all’agricoltura.
Poi ci lamentiamo che ci sono degli sprechi e il deficiti, e ci credo! Come non potrebbe essere così??
Paghiamo i funzionari dei piccoli comuni assenteisti, e anche se non fossero assenteisti, comunque non avrebbero lavoro da svolgere se non stampare ogni tanto qualche carta d’identità e qualche certificato (ma c’è davvero necessità di un funzionario stipendiato per svolgere un ruolo simile??).
Paghiamo professori incompetenti e infingardi a insegnare il nulla ai ragazzi, se non per farli desiderare da grandi di avere anche loro uno stipendio assicurato nonostante si grattino le palle tutto il giorno.
Paghiamo un sacco di personale nelle forze dell’ordine per farli girare a vuoto nelle città: in pratica paghiamo centinaia di migliaia di persone per farle guidare in macchina e prendere qualche caffè ogni tanto nei bar. Devono fare solo la presenza? Dobbiamo pagare una presenza? Basta questo a fare da deterrente alla commissione dei crimini? Non credo proprio. Tanto vale che mi vesto anche io da carabiniere, mi metto la scritta carabinieri sull’auto, e allora anche io potrò combattere il crimine.
Paghiamo le missioni all’estero praticamente inutili. Soldi buttati al vento, per far stare ragazzi fuori Italia a dormire altrove e a fare la presenza altrove, tutto a nostre spese (e che spese).
E paghiamo anche chi propone dei temi d’esame ai ragazzi dimostrandosi molto più ignorante di chi ancora non ha preso il diploma.
Di cosa ci stupiamo? Cosa dobbiamo criticare, se non il fatto che ci vorrebbe una cernita dalle proporzioni straordinarie?
Bisogna eliminare molte figure professionali inutili, che succhiano soldi pubblici senza fare un bel nulla (e poi parlano di aumentare le forze dell’ordine).
Basta con questi privilegi. I privilegi non sono solo della casta, ma sono anche di chi è ben conscio di andare sul posto di lavoro e nessuno può verificare il suo operato, e torna a casa sicuro che a fine mese comunque riceverà l’assegno, senza timore di essere licenziato.
Certo io non li critico, anche io farei lo stesso al posto loro, ma critico chi crea questi posti di lavoro, dando l’opportunità a delle persone di essere pagate a spese di tutti i cittadini, senza svolgere assolutamente niente di davvero utile per la collettività.
BRACCIA RUBATE ALL’AGRICOLTURA. VERGOGNATEVI.
Il compito di formulare delle tracce per i temi di maturità è affidato ad una commissione di esperti. A dire il vero la loro identità non è nota, ma immagino che siano docenti universitari (gli stessi che scrivono i libri di testo per le scuole). Credo che abbiano il compito di fornire una certa quantità di tracce, tra le quali vengono sorteggiate (o scelte) quelle che saranno proposte per l’esame. Non si capisce che cosa possa essere successo quest’anno.
Avete fatto caso che lor signori, per difendersi, hanno coniato la parola “catastrofismo”?
Come tu gli fai notare che le cose non vanno…..ecco la parola magica arrivare: non facciamo del catastrofismo. Cosa dovremo fare allora? Prendere per buono tutto quello che dicono e fanno? Potremmo anche ma questo ci porterebbe al suicidio di massa (scusate se ho fatto del catastrofismo).
“Si sta abbassando” – “sta” senza accento sulla “a”.
Nel Regno di Dio non ci saranno più scuole.
Mi infurio quando si parla del cattivo stato dell’istruzione, e si dice che il rimedio è bocciare di più, come se la colpa fosse solo degli studenti. Mai che qualcuno ammetta che ci sono tanti insegnanti “ciucci e presuntuosi” come si dice dalle mie parti. Questa ne è la conferma. Non credo all’ipotesi di Mancuso sulla censura. Avendo da pochi anni finiti il liceo, e frequentando ora l’università, so bene di come molti di coloro che ci dovrebbero trasmettere le conoscenze, siano degli emeriti ignoranti e arroganti, che fanno l’impossibile per lavorare di meno. Naturalmente come deve fare un ragazzo ad amare la scuola quando lo si spinge a odiarla. Io ho odiato la matematica, anche per questo, avendo avuto una professoressa che era l’antipatia in persona (non me ne voglia Odifreddi).
Ora rispondo a Silesio.
Non lo so se effettivamente siano professori universitari a scrivere le tracce per gli esami, ma anche se fosse non mi stupirebbe una tale ignoranza. Io sono uno studente universitario, e ti posso dire che basta leggere molti libri scritti da loro per capire quanto siano incapaci: scopiazzati dalle tesi dei laureati, scritti in un italiano degno di Aldo Biscardi, e letteralmente incomprensibili. E quel che è peggio è che noi studenti siamo costretti a studiarli quei libri.
Quel che ci vuole per risollevare l’istruzione italiana è un bel licenziamento di molti professori, e un’inasprimento dei requisiti minimi per l’insegnamento.
Se c’è qualche professore sul blog, mi scuso per essere stato un pò duro con la categoria; d’altronde ci sono anche moltissimi professori che svolgono benissimo il loro lavoro.
Sarebbe bello che un anno agli esami di maturità ci sia un tema sul credere in Dio e sull ‘ Ateismo…. penso che la redazione U.A.A.R. possa avanzare una proposta al ministero dell’ istruzione, sarebbe bello vedere i risultati.
E io l’anno prossimo dovrei affrontare gli esami di maturita’in condizioni simili?ma io gli chiedo pure i danni morali,e questi dovrebbero valutare la mia maturita’culturale?Ma prendano un libro in mano ogni tanto.
@ Aldo….
🙁 🙁
no,infatti,se esistesse il regno di dio quelli che ci potrebbero entrare sarebbero gia indottrinati a sufficienza. 🙁
ingenua curiosità
chi si è accorto dei refusi?
la ministra?i giornalisti? non sembra proprio, si sono limitati a riportare la notizia e licenziare un’ispettrice e stigmatizzare tutti i docenti.
Allora chi ha scoperto l’errore?
che strano errore, sembra una vendetta dello spirito gay…
oppure era nell’intenzione di chi ha scritto la traccia dimostrare che l’elemento culturale e psicologico femminile è indipendente dal sesso biologico e può essere incarnato anche da un corpo biologicamente maschile?
Aldo scrive:
20 Giugno 2008 alle 10:43
Sarebbe bello che un anno agli esami di maturità ci sia un tema sul credere in Dio e sull ‘ Ateismo…. penso che la redazione U.A.A.R. possa avanzare una proposta al ministero dell’ istruzione, sarebbe bello vedere i risultati.
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Sarebbe bello che i professori sapessero affrontare queste tematiche.
Quest’anno al liceo scientifico mio figlio ha fatto un bel tema sostenedo tesi atee.
Ha beccato un’insufficienza, non perchè il tema fosse fatto male o le tesi espresse non fossero argomentate, ma perchè la professoressa non era d’accordo con lui sul contenuto.
Insoma: “se non la pensi come me ti boccio!”
Con questi presupposti spero che i ragazzi non si trovino davanti a certi temi.
O dovranno abilmente imparare l’arte dell’inganno. Scuola italiana…
@ anteo
Ho sentito per radio che ad essersi accorto per primo dell’errore è stato uno studente, la cui madre è insegnante di Italiano.
Ma il punto è questo, secondo me: una persona commette un errore clamoroso. Il suo capo dice: -Mi hanno messo in croce, ma l’errore è stato di un mio sottoposto!-.
E allora?
Cosa serve essere un capo se non si è anche responsabili di quello che fanno i tuoi sottoposti?
Troppo facile altrimenti essere un capo. Si prende un ricco stipendio, e se qualcosa va storto la colpa è comunque degli altri. Troppo facile, secondo me.
@Stefano
infatti: grande caduta di stile della neoministra sig.ra Gelmini che subito esibisce la testa del presunto responsabile. Troppa esibizione di muscoli, troppa arroganza.
A coloro che per qualche strana ragione se la prendono con intere categorie di lavoratori etichettandoli con le “qualifiche” denigratorie più fantasiose, voglio solo ricordare una massima che ripeto spesso ai miei alunni: “Il lavoro altrui non fa mai sudare”. Diventate insegnanti. Provate il mestiere per qualche anno. Poi ci si risente. Ciao.
Al di là del facile scandalismo, il problema vero è che da anni c’è stato un divorzio fra il ministero della pubblica istruzione e il mondo della cultura: al ministero chi fa il buono e il cattivo tempo sono i burocrati e i pedagogisti, figure peraltro necessarie, ma che hanno finito con l’oscurare la funzione degli specialisti dei diversi saperi, i quali a loro volta snobbano la scuola.
I risultati sono davanti agli occhi di tutti.
ci vorrebbe una vera pedagogia e una vera base che purtroppo manca nell’ istruzione italiana
concordo con g.b.
Su Rivista Anarchica A potete trovare molti artcoli su come dovrebbe essere impostata una pedagogia per bene nelle scuole: non cero nello stile i bambini nascono sotto i cavoli e a colpi di benedizioni impartite da vescovi non autorizzati……in questo modo non si va da nessuna parte..devo riconoscere che l’ U.A.A.R. fà molto per cobattere questi sopprusi , molto di più dei partiti della sedicente sinistra radicale o meno
Come dicevo all’ inizio ci sono parecchi scritti di Luce Fabbri(militante anarchica e studiosa della socialità) che parlano di questo
Sito internet @rivista.org
Per esempio nei casi delle benedizioni nelle scuole venete non ricordo più quale città l’ UAAR è stata l’ unica ad alzare la voce
I cittadini di uno Stato rispecchiano la sua scuola, e la sua classe politica rispecchia i suoi cittadini. E’ il solito meccanismo perverso che non si riesce a spezzare.
Per questo vado ripetendo da anni che é necessario più che mai l’insegnamento dell’Educazione Civica nelle scuole – ma fatta bene, seriamente – per innalzare il più possibile il livello culturale di un popolo. A proposito, nessuna notizia di quella campagna promossa qualche mese fa?
@Licurgo
I miei genitori sono entrambi professori e ti posso assicurare che il problema non sono loro (che fanno comunque un mestiere mal retribuito, per esperienza personale) ma il ministero e compagna bella… prima di lanciare accuse su una categoria almeno informati su chi vi è inserito…
P.S.: le mele marce esistono dappertutto, ho avuto professori che non sapevano fare la O col bicchiere, come diciamo dalle mie parti.. questo non significa che chi si impegna debba essere criminalizzato…