[…] In realtà il ddl Alfano, per quanto concerne le intercettazioni a carico di ecclesiastici, non fa che recepire le modifiche all’art. 129 già introdotte nell’art. 1 dal disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri del governo Prodi del 23 novembre 2006 su proposta dell’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella. Della modifica dell’art.129 si cominciò a parlare nel settembre 1998 con la costituzione di una Commissione Paritetica tra Italia e Santa Sede avente lo scopo di dare attuazione al punto 2, lettera b) del Protocollo Addizionale all’Accordo di modificazioni al Concordato del 1984, che assicurava che l’autorità giudiziaria desse comunicazione all’autorità ecclesiastica competente per territorio dei procedimenti penali promossi a carico di ecclesiastici, ma non specificava né le varie “categorie” di ecclesiastici, né le autorità della Chiesa alle quali concretamente doveva essere inviata l’informazione. Le conclusioni della Commissione Paritetica portarono, dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri del 21 luglio 2006, ad un’Intesa tecnica interpretativa ed esecutiva tra le parti contraenti dell’accordo del 1984, che trovò nella modifica dell’art.129 comma 2 lo strumento per adeguare le disposizioni di attuazione del codice di procedura penale al contenuto dell’Intesa. Quindi le radici della “norma salva vescovi” non sono da ricercare semplicemente nel ddl Alfano, come si potrebbe supporre leggendo l’articolo del Manifesto, ma hanno origine nella legge 25 marzo 1985 n.121 (Ratifica ed esecuzione dell’accordo con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984, tra la Repubblica italiana e la Santa Sede) dove al punto 2, lettera b, si legge: “La Repubblica italiana assicura che l’autorità giudiziaria darà comunicazione all’autorità ecclesiastica competente per territorio dei procedimenti penali promossi a carico di ecclesiastici” e nella modifica dell’art.129 approvata dal governo Prodi. […]
Ddl intercettazioni: la norma salvapreti non è una novità…
15 commenti
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D’ altr parte dal neoduce, strenuo difensore della morale cattolica e della famiglia tradizionale, ovviamente per gli altri non è strano che saltasse fuori una legge che permetta ai preti di scorrazzare in piena libertà
non mi meraviglia tutto ciò, il governo prodi è stato anche quello che ha definitivamente eliminato il pagamento dell’ici per tutti i luoghi di culto della chiesa cattolica, dove per luoghi di culto s’intende anche ristorante con cappella annessa.
Il Concordato, base per privilegi, immunita’, discriminazioni che contrastano irrimediabilmente con una democrazia liberale.
Aboliamolo.
Roberto Grendene
Se avrò mai un figlio non lo farò avvicinare in nessun caso da un prete…
Mettiamoci il cuore in pace che questo strapotere delle gerarchie vaticane lo si sconfiggerà solo nel lungo periodo. Sbattezziamoci e non facciamo battezzare i nostri figli. Questa è una delle armi da usare. Con il calo delle vocazioni che prosegue inesorabilmente forse non ci vorrà molto tempo alla loro fine.
Purtroppo dato lo stato comatoso dell’informazione italiana è difficile far sapere alla gente queste cose. L’attività dell’UAAR da questo punto di vista è davvero utile per far sentire il punto di vista di chi non si umilia baciando le mani ai venditori di fumo.
23 novembre 2006 su proposta dell’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella.
mastella “chi era costui? mormorava tra se don abbondio seduto sul suo seggiolone”. Gira e rigira è sempre lui il baciapile che ritorna
Non vi illudete con il calo delle vocazioni, ci sono tanti sacerdoti del terzo mondo che girano per le parrocchie. Forse occorrerebbe una campagna di stampa sull’ICI, sui privilegi.
Mastella: rileggete il mio post qui
http://www.uaar.it/news/2008/03/31/famiglia-cristiana-contro-berlusconi-la-chiesa-non-usa/
8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR
Niente di nuovo sotto il sole, in ogni caso. Sono decenni che lo Stato protegge la Santa Sede. Il “banchiere di Dio” vescovo Paul Marcinkus rubò i soldi di mezzo mondo e uccise un papa prima di essere cacciato dallo IOR, e non fu mai processato perchè “dipendente del Vaticano” e “immune ai procedimenti penali italiani”….rendiamoci conto….
L’art. 1 del disegno di legge approvato dal governo Prodi il 23 novembre 2006 fu su proposta dell’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella. Ma lo approvarono tutti i ministri. E l’allora maggioranza che cosa fece? Invocò la laicità, stigmatizzò i privilegi? A me sembra che non si mosse un dito, neanche da Rifondazione. Ah, già, Bertinotti era a una seduta dello psichiatra eretico Fagioli. O era al Monte Athos dai monaci misogini? Finchè la politica italiana, TUTTA, sarà inginocchiata, il nostro paese sarà una colonia vaticana.
8 X 1000 AI VALDESI
5 X 1000 ALL’UAAR
Marco
Scrive Vega: “Mettiamoci il cuore in pace che questo strapotere delle gerarchie vaticane lo si sconfiggerà solo nel lungo periodo. Sbattezziamoci e non facciamo battezzare i nostri figli. Questa è una delle armi da usare. Con il calo delle vocazioni che prosegue inesorabilmente forse non ci vorrà molto tempo alla loro fine.”
Questa cosa del calo delle vocazioni mi convince poco, così come non credo che la soluzione allo strapotere della chiesa dipenda dalla risposte individuali (per quanto collettivamente esibite).
SEnza scomodare l’intrinseco rapporto tra chiesa e stato, penso che le “vocazioni” facilmente potrebbero essere recuperate dal “terzo e quarto mondo” e che se proprio sarà ideologicamente necessario avere più preti occidentali basterà alzare l’interesse economico per chi svolge quest’attività, e non escluderei che la chiesa possa persino arrivare a rinunciare per i suoi soldati e generali al celibato.
Per cambiare l’orientamento dell’opinione pubblica ed alzare il numero dei vocazionati…basta una buona campagna stampa mirata e 6 mesi di televisione. Io penso.
In effetti con i preti dei paesi del terzo mondo per ora se la cavano. Ma il fatto della campagna di stampa purtroppo è impossibile in Italia, con i principali mezzi di informazione, asserviti al potere.
@gieffeemme, @Vega, predire cosa accadrà nel futuro è molto difficile, ma se guardiamo al resto dell’Europa emerge chiaramente come la Religione sia in gravi difficoltà. Il numero dei fedeli diminuisce in modo costante damolti anni. Con la riduzione delle “pecore del gregge” anche i soldi vengono meno…La chiesa cattolica mostra gravi cedimenti un pò d’appertutto: dalla Germania alla Spagna. Ora, in Italia sembra che siamo un pò in controtendenza! Detto questo dovremmo stare attenti a non confondere il paese reale con quello mediatico. La politica è strettamente legata a quest’ultimo e lontana anni luce da quello reale. La stessa Destra che sembra aver capito meglio la gente è il semplice risultato di un gigantesco indottrinamento mediatico. Mi voglio spingere più in la: i pensieri della gente sono un prodotto di un gigantesco lavaggio del cervello. MA questo mondo di “cartone” prima o poi dovrà scontrarsi con la realtà….Allora ne potremmo vedere delle belle! L’influenza della chiesa non è così profonda (non più, perlomeno). soprattutto tra i più giovani e i più istruiti: è diventata un mondo a parte, completamente autoreferenziale, come la nostra politica! La forza della chiesa è il futto di un grande servilismo da parte dei mass media (attteggiamente voluto dal potere che ha bisogno, perchè debole, di una leggitimazione ecclesiastica) e di una sorta di moto “inerziale” (leggi abitudine all’istituzione, paura di cambiare e porre fine all’ipocrisia di molti cattolici che in realtà sono “agnostici”, forse spirituali, ma non di certo Romano apostolici)….
Se questo mondo virtuale crollerà, se le lotte interne alla Chiesa esplodereanno (non tutti i cattolici sono papaisti e d’accordo con le linee politiche del Vaticano!), beh..allora la situazione potrebe cambiare profondamentre 🙂
detto questo, temo che l’Italia sia ormai cotta, e nulla di buono poss aemergere da questa società 🙁
Da Cristiano anche se non cattolicodevo ammettere che il credere in Dio sta crollando
d’ altro canto il messaggio de vangelo è stato usato per opprimere e per mettere sulle spalle della gente divieti su divieti……
Da Cristiano mi dispiace ma devo anche dire che vedere crollare il Papa e tutti questi pentecostali , neo- catecumanali ecc…… non mi dispiciarebbe
io preghero sempre a casa mia……..
@ Piersky
Sono d’accordo con le tue affermazioni. L’abitudine, ossia la ripetitività acritica, la paura di cambiare, il crescente disinteresse tra i giovani e tra i più istruiti portano prima o poi a un ridimensionamento della fede religiosa e relativa/e organizzazione/i. Quando la gente perde la fede, cosa se ne fa di un involucro vuoto? Lo butta. E’ solo questione di tempo e pazienza. Credo che non bisogna mai sottovalutare il potenziale della gente anche se a volte la razionalità sembra non lasciare via d’uscita. Intanto sbattezziamoci e facciamo informazione.