PADOVA – Vade retro, stampa. L’arcivescovo di Padova, Antonio Mattiazzo, ha cacciato platealmente dalla chiesa il giornalista autore dello scoop sulla vicenda di don Sante Sguotti, l’ex “parroco innamorato”, padre di un bambino, ora ridotto dal Papa allo stato laicale.
È accaduto nella mattinata di ieri nella cappella di San Bartolomeo, a Monterosso sui Colli euganei, dove Sguotti era parroco fino a un anno fa. Il vescovo, entrando in chiesa, ha chiesto ad alta voce se tra i presenti vi fosse Gianni Biasetto, corrispondente del “Mattino di Padova”, e dopo averlo individuato lo ha preso sottobraccio portandolo fuori e intimandogli: “Tu non puoi stare qui, qui comando io e adesso esci”. Una scena, conclusa dall’indice alzato del prelato che ha ammonito il cronista a non rientrare, svoltasi nell’imbarazzato silenzio dei fedeli.
“Mi sono sentito offeso e umiliato – è il commento di Biasetto – evidentemente il vescovo considera anche me un emissario del “principe delle tenebre”, epiteto che aveva usato in una lettera inviata a don Sante. Io sono un cattolico praticante e quanto è successo mi imbarazza molto, perché sono stato additato come indegno di stare in chiesa davanti a tutta la comunità. La mia sola colpa, ammesso e non concesso che lo sia, è di aver fatto il mio lavoro e di aver scritto semplicemente la verità”.
L’articolo integrale di Filippo Tosatto è consultabile sul sito di Repubblica
Il prelato ha alzato l’indice.
Il giornalista avrebbe dovuto alzare il medio.
Caccaire una persona non è Cristiano, si discute delle proprie posizioni con calma …….. capito Vescovo?
@stefano bottoni
grande!
“Io sono un cattolico praticante e quanto è successo mi imbarazza molto”
la cosa imbarazzante e’ che sto tizio continua a considerarsi un “cattolico praticante” anche dopo essere stato cacciato via dal suo vescovo…
Queste sono belle notizie. In questo modo si smaschera l’ipocrisia dei preti e l’arroganza delle gerarchie.
Questa figuraccia del vescovo inimicherà ancor di più i fedeli.
Sono proprio gli scandali sessuali le prime preoccupazioni delle gerarchie, insieme alla crisi di vocazioni. Ecco perché su questo punto bisogna insistere e smascherare i preti ipocriti e chi cerca di soffocare lo scandalo.
Almeno don Sante, a guaio fatto, ha avuto il coraggio di rimettersi in discussione.
@ Stefano Bottoni
quoto!
Per fortuna che Gesù predicava il perdono… e questo è pure vescovo!!!
Non minimizzerei. Da un lato è vero che chi è cattolico si rovina da sé, ma dall’altro è vero che l’ingresso a luoghi che, cmq, hanno un valore artistico-culturale, in un paese democratico non dovrebbe essere vietato a nessuno.
Una soluzione potrebbe essere espropriarle. Ok l’ho detto…
Caro Biasetto, hai ragione, ma sei anche un po’ c… Sei cattolico praticante? Rispetti l’autorità della chiesa? E allora beccati anche queste uscite! O non lo sai che la chiesa attuale è piena di babbalei del genere? (non che in passato fossero meglio, è chiaro) A quel paese dovevi mandarlo, questo minus habens, davanti a tutti, altro che, e magari sfidarlo a chiamare i carabinieri o le guardie svizzere. Che episodio ridicolo e penoso!
Fortuna che esistono questi vescovi…
Sconcertante che nessuno dei fedeli presenti abbia disapprovato abbandonando la messa.
Con greggi così la chiesa può far quel che vuole.
La chiesa cattolica, a differenza delle altre chiese cristiane, non è una repubblica, ma uno stato assoluto organizzato in modo rigorosamente gerarchico dove la disciplina e l’obbedienza è essenziale. Quindi un cattolico, ancorché giornalista, non può permettersi di creare problemi alla gerarchia, i cui interessi vengono prima di qualsiasi altra istanza “cristiana”. Questa è anche la ragione per cui i “cristiani autentici” non sono più nella chiesa cattolica da almeno 5 secoli.
otto permille analisi perfetta
Rendiamoci conto che chi è battezzato è sottoposto all’autorità/ai capricci dei prelati. Dal ’58 non è cambiato nulla.
Sbattezziamoci insieme!
PS. Che tutti i cittadini, anche gli atei, debbano sottostare alla morale cattolica attraverso le leggi dello stato, è un problema più complesso… 🙁
Sei un cattolico praticante?
Ben ti sta!
bottoni sei grande!!
(per il dito medio)
La cosa più triste e insieme ridicola è il “qui comando io” detto da uno qualsiasi dei “fratelli” che si dovrebbero “riunire in nome di Cristo”. Ma ‘sto Mattiazzo l’ha davvero letto il vangelo? Biasetto, invece di lamentarsi, dovrebbe trarre le conseguenze evidenti della sua disavventura.
Grande Bottoni, condivido.
Qualcuno può controllare se la notizia è stata riportata sui quotidiani locali?
e qui comando io,
e questa è casa mia,
(mazurca di Casadei….
raphael scrive:
e qui comando io,
e questa è casa mia,
(mazurca di Casadei….
Allora “VIA col LISSIOOOOO”… 😆
Ecco le foto!
http://mattinopadova.repubblica.it/multimedia/home/2425821/1
Il dito puntato, come Gesù che scaccia i mercanti del tempio! Spettacolo!
I cattointegralisti avranno un orgasmo multiplo.
Ma il “bravo” fotografo lo avrà pagato il vescovo o il giornalista?
Beh ma com’è a livello legale? Una chiesa è un luogo pubblico o no? Un vescovo mi può cacciare? Un vescovo non è un’autorità.
Quoto ottopermille.
Alla chiesa si deve dare, non si può pretendere di ricevere. Per quello c’è la provvidenza, no? Chi ne fa parte dovrebbe saperlo e se lo ha dimenticato, fatti simili come questo glielo ricordano subito. Probabilmente il buon Biasetto come tutti i fedeli lì riuniti sono rimasti di pietra presi di contropiede perchè non si sarebbero mai aspettato dal loro vescovo un tale atteggiamento. Però il dopo, dovrebbe far riflettere e soprattutto decidere.
“…ogni dí voglio sapere chi viene e chi va”. La chiesa lo tiene tutto sotto controllo.
Ottopermile ha scritto: “La chiesa cattolica, a differenza delle altre chiese cristiane, non è una repubblica, ma uno stato assoluto organizzato in modo rigorosamente gerarchico dove la disciplina e l’obbedienza è essenziale.” DOMANDA: sapreste trovare un’organizzazione religiosa che non presenti queste caratteristiche (salvo, forse, la Chiesa Valdese)?
Per la cronaca è lo stesso che potete vedere qui
http://it.youtube.com/watch?v=ZDe_E_qQpT4
(protesta dell’UAAR contro la visita pastorale del vescovo di Padova in due scuole di Teolo nonostante le leggi e le sentenze che vietano questo tipo di atti di culto durante l’orario scolastico)
dove lo potete sentire mentre dice al nostro Giorgio che lui è troppo forte per noi.
Un altro effetto positivo è quello di aver scatenato l’ira della corporazione dei giornalisti contro la censutra ecclesiastica.
Speriamo che serva come reazione alle continue pressioni per soffocare gli scandali ecclesiastici.
@daniele
Purtroppo ha perfettamente ragione, è ancora troppo ma troppo forte per noi…
Quoto in pieno Ottopermille, ce ne vogliono sempre più di questi vescovi….
Devono cacciare dalle chiese tutti i peccatori, gli adulteri, i fornicatori, i bestemmiatori, i disubidienti agli ordini della gerarchia ecclesiastica…..nonchè tutte le ragazzine che frequentano le funzioni a pancia scoperta e minigonna……così voglio vedere, alla fine, chi resta.
bei pecoroni i “fedeli”, cosa ci si poteva aspettare dagli ipocriti cattolici.
Quanto al giornalista è ora che apra gli occhi, cosa credeva che il vescovo gli dava la benedizione?
Fiat veritas,fiat iustitia, pereat mundus!
Comunque sia la trovo davvero una notizia splendida! W l’ipocrisia!!!
Il vescovo ha alzato addirittura i due indici, non gli bastava uno solo? Dep…..to!
Il comportamento di Mattiazzo è inammisibile. se la chiesa intesa come edificio è la casa di tutti i fedeli lui non poteva e non doveva cacciare nessuno, non ne aveva semplicemente il diritto e ha contravvenuto al suo ministero.
Il suo gesto dimostra, come per alcuni prelati amministrare i sacramenti viene in secondo piano rispetto all’amministrare beni materiali e potere politico. Con il suo comportamento Mattiazzo ha semplicemente fatto autogol, ma non è solo lui da biasimare; i bravi parrocchiani perchè non hanno difeso il loro fratello? Avevano paura di venire scomunicati?
anche loro sono responsabili di questo fatto, che offende la libertà per ogni essere umano di esprimere la propria opinione.
Mattiazzo fascista che cacci il giornalista sarà il nuovo inno dei parrocchiani
ha fatto bene.
Quoto Leo55: chiunque si sia macchiato anche del più miserrimo peccato dev’essere buttato fuori.
Ora basta con questa transigenza.
Vediamo poi quanto durano?
accetto scommesse 200:1 che non superano i dieci minuti se buttano fuori tutti i peccatori.
Appare più che evidente che per la Chiesa, il problema non è costituito da un prete che scopa, malgrado i ” voti di castità”.
Il problema vero è costituito da CHI DENUNCIA LA COSA !!!
Il problema è chi denuncia….
obbedienza prima di tutto, prima ancora del credere….
credenti (giornalisti compresi) ignoranti, vili e masochisti!
In pratica dite che più la CCAR stringe le sue regole e più la gente si allontana? in base a quale teoria fate questo ragionamento
@leo55
@longinous
@ Aldo
Più che altro, la società cambia e la chiesa resta con le sue idee da secoli a questa parte.
Le chiese si stanno svuotando, è un dato di fatto, e per mantenere lo strapotere il Vaticano cerca sempre di più rapporti diretti con la politica (il laico clericale Berlusconi è preferibile al cattolico adulto Prodi e così via).
@zorn80
Credo tu mi abbia frainteso. Volevo mettere in luce l’arroganza dell’individuo.
@Aldo
In base all’evidenza delle cose.
Mai sentito parlare del termine “secolarizzazione”?http://it.wikipedia.org/wiki/Secolarizzazione
Il processo , in se, non è ancora del tutto terminato, ma è evidente in tutta la sua portata il diverso piano su cui si articola la vita ed i contenuti relativi di valori e comportamenti etici di chi si “dichiara” credente o fedele per puro spirito di conformismo utilitarista, che sarebbe, senz’altro, indotto a rinunciare a simili professioni di “religione fai da te” qualora un regime più rigido ed intransingente ne determinasse il venire meno dell’interesse opportunistico.
@Aldo
Mai detto che la gente che si allontani di sua spontanea volontà.
Viene cacciata fuori.
Esattamente come questo giornalista.
Il vescovo ha fatto benissimo a butarlo fuori e così dovrebbe fare con chiunque si macchi di un qualunque peccato (cioè quello che è successo al giornalista).
p.s. dillo all’inizio a chi ti riferisci col ‘@’ così è più facile seguirti (solo un consiglio)